Il piccolo Hans - anno XV - n. 60 - inverno 1988-1989

minute Le forme grafiche della luce Il proposito di questo scritto è ristretto e preciso: analizzare le strategie grafiche utilizzate nella rappresentazione della luce. Vengono quindi non trattati i problemi connessi con le rese pittoriche e quindi cromatiche dei fenomeni luminosi e saranno solo considerati i processi metaforici e descrittivi destinati a suggerire all'osservatore di star riguardando una fonte luminosa. È luogo comune ma necessario come elemento di partenza osservare che la luce non viene mai percepita in sé, sprovvista cioè di una sua forma associata: il fuoco, il sole, i riflessi, i raggi luminosi, le lampade. Tutte queste manifestazioni della luce in realtà sono la percezione di oggetti luminosi. Solo nel caso delle stelle, cioè nel caso puntiforme, si può ritenere di star osservando una «luce per sé». Ma si tratta pur sempre di un punto o, meglio, di un dischetto luminoso di piccolo diametro. L'altro polo, ossia il gruppo di oggetti non più luminosi ma illuminati porta con sé intrinseca la nozione di forma. 171

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