�<Questa sua frase - incalza lo pseudo-dialogante analista - assomiglia a quella da Lei pronunciata a proposito dei comuni denti di leone, che oggi non le piacciono più. Non pensa che ci sia una relazione tra il giallo del vestito della ragazza e il giallo dei fiori, che era più che mai vivido nella sua scena infantile»29 • «È possibile - è la risposta - quantunque non fosse lo ste· sso giallo. Il vestito era più giallo-bruno, come una tinta d'oro [...]. Se non sbaglio si trova spesso in montagna un fiore molto simile al dente di leone che però è giallo scuro, e che corrisponderebbe quindi in tutto al colore del vestito della mia fiamma d'allora»30 • Nel seguito si osserva che è proprio il «giallo dei fiori» a illustrare quella poderosa spinta pulsionale che è l'amore; ponendosi così al centro della evocazione del «ricordo di copertura», «spiccando sull'insieme», «caricandone», cioè mettendone in evidenza, appunto come si è soliti fare in una «caricatura», il significato. Ma il giallo, come colore che traccia il filo delle associazioni, riappare anche in due sogni, più o meno della stessa epoca, dei quali ci dà notizia la Traumdeutung. Il primo -quello del «Leone giallo» - come il ricordo di copertura su cui ci siamo soffermati, viene attribuito da Freud a una figura-schermo «un medico oltre la trentina». Si tratta di un sogno ricorrente «dalla prima infanzia sino al momento attuale», nel quale «appare spesso un leone giallo[...]. Un giorno questo leone ch'egli ben conosceva, gli si presentò in natura, sotto forma di un oggetto di porcellana andato smarrito molto tempo prima. Il giovane venne quindi a sapere dalla madre che era stato il giocattolo preferito della sua infanzia, cosa che egli stesso non ricordava più:»31 . Didier Anzieu, che ne tratta nel suo studio su L'autoanalisi di Freud e la scoperta della psicoanalisi32 (Roma, Astrolabio, 1976, vol. II, pp. 8-10) ritiene, sulla scorta di Serge Leclaire e di H. Lehemann, che il sogno sia dello 164
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