nel sogno, nel folklore, nei miti, neile leggende, nelle locuzioni, nella sapienza dei proverbi e nelle battute popolari correnti [1909]. Dovremmo dunque oltrepassare di molto il compito dell'interpretazione del sogno, se volessimo rendere giustizia al significato del simbolo e discutere i numerosi problemi ancora in gran parte irrisolti che si collegano a questo concetto12. Ma la trattazione più completa del «simbolismo nel sogno» da parte di Freud, si avrà nella decima lezione della Introduzione alla psicoanalisi (1915-1916)13 dedicata specificamente a questo tema: «forse il capitolo più singolare - vi leggiamo - della teoria del sogno»14. Vi viene specificato che il simbolismo, di nuovo qui ravvicinato a «l'ideale dell'antica interpretazione dei sogni, non meno che di quella popolare»15 , riguarda un ambito ristretto: «il corpo umano nel suo insieme, i genitori, i figli, i fratelli, la nascita, la morte, la nudità... e ancora un'altra cosa»16 , cioè il campo della vita sessuale. E del simbolismo vengono riconosciuti e sottolineati la funzione e i limiti: «L'interpretazione basata sulla conoscenza dei simboli non è una tecnica che possa sostituire quella associativa o competere con essa. È un'integrazione della tecnica associativa e solo se inserita in questa fornisce risultati apprezzabili»17. Infine Freud, nella nuova serie di lezioni sull'Introduzione alla psicoanalisi, scritta nel 1932, quasi al termine della sua lunga vita, ritorna sul simbolismo nella lezione intitolata «Revisione della teoria del sogno»18 . Vi si afferma che proprio nel campo del «simbolismo onirico e degli altri metodi propri del sogno»19 , si sono avuti, nell'arco di tempo che separa questa nuova serie dalla prima, «un gran numero di conferme e di arricchimenti di dettaglio»20 - anche per ciò che riguarda il frequente presentarsi nel contenuto manifesto dei sogni di «noti motivi 157
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