nel consultorio: «queste piante hanno bisogno di un sostegno», disse. Dopo di che, per parecchie settimane, si mise a intagliare, con la mano sinistra, dei bastoni di sostegno per le piante. Lo faceva con passione, intagliando forme sempre più aggraziate: alla fine colorò i suoi bastoni. Il «bello» era diventato il centro dei suoi interessi. Gabriel è un bambino di cinque anni, che soffre di una grave balbuzie. Nel quarto mese della terapia organizzò una «festa di compleanno» per la scimmietta che tenevo su uno scaffale. Arrivando da me disse: «Facciamo finta che oggi sia il compleanno della scimmietta, vuoi?» Cominciammo a preparare «il cibo» per la festa secondo le sue indicazioni. Abbiamo fabbricato il latte con tempera bianca, e sciroppi «di lampone», «di prugna», «di arancia» con diversi colori ad acquarello. Inoltre c'era carne, frittate, minestra di fagioli, gnocchi e frutta colorata. Le «candeline»sulla magnifica «torta di compleanno» di plastica erano rappresentate da datteri. Tutta la seduta se ne andò per preparare queste cose. Quando il giorno dopo il bambino arrivò da me era tutto eccitato e mi chiese di preparare la tavola e servire i cibi immediatamente. Apparecchiò i tavolinetti da bambola, con la carta bianca ritagliò le «tovaglie», e si prese cura che tutto fosse bene in ordine. Quindi prese tutte le seggioline e mise a sedere le bambole intorno ai tavoli: a capotavola mise la scimmietta. Gabriel appariva del tutto felice e offriva il cibo alle bambole: «Prendine ancora, anche tu, anche tu! Chi vuole un po' di torta? Ce n'è quanta se ne vuole: oggi è il compleanno della scimmietta!» Questa occasione ha destato in entrambi un senso di solennità. La gioia collegata all'oralità, il ricordo di momenti di soddisfazione e di amore emergevano, a un forte livello emotivo, entro il rapporto terapeutico. Molto tem144
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==