Ma torniamo al nostro giardino, dove un uomo creativo giunge, ed è consapevole che il soggetto della sua ricerca si trova proprio là. Lo sa anche senza vederlo : il luogo è quello. Ha trovato ciò che cercava, e forse è proprio questo il giardino ove può essere scoperto il «segreto», l'affinità e la differenza tra creazione artistica e creazione scientifica, che noi esprimiamo con la domanda: in che misura possiamo avvicinare il soggetto? Forse non è casuale che girovagando entro il campo della creazione scientifica e artistica io sia arrivata al «giardino». Il suo modello nella storia della civiltà è il Paradiso. Verrò adesso a esaminare alcuni aspetti delle relazioni psicologiche spaziali, sempre in legame col nostro argomento. L'inserimento della periferia nel pensiero creativo produce un'espansione dello spazio. Questo spazio ampliato corrisponde allo stato creativo. In caso di malattia il nostro pensiero può diventare più diretto, e ciò può produrre una contrazione dello spazio, che non favorisce la creazione. Anche l'ira costituisce un fattore di contrazione, e impedìsce la visione periferica. L. Székely fa riferimento alla scoperta della penicillina. I batteriologi sapevano già da molti decenni che la muffa ha un effetto battericida, e si infuriavano quando, in laboratorio, le culture risultavano infettate dalla muffa. Ma, tra mighaia di batteriologi, ve ne fu uno che prese in considerazl.one la possibilità che la muffa avrebbe potuto uccidere i batteri anche nell'organismo umano. Székely ritiene che sia stata proprio la rabbia a impedire, forse, che un fatto così ovvio venisse in mente prima. Espandere il campo periferico di un paziente è un compito importante in psicoterapia. Poniamo mente, per 138
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