piuta: ed è da qui che esso «si distacca», prendendo corpo in una formulazione oggettiva. Hermann afferma che vi è una legge psicologica per cui «le creazioni dello spirito non emergono alla luce dal nulla, ma hanno sempre dei modelli congruenti». Il modello può essere costituito dagli eventi della vita, da una proprietà dell'istinto, da un'esperienza, da una modalità dei sensi, e così via. Vorrei chiarirlo con i due esempi seguenti: 1. Nel suo libro su Jànos Bòlyai, Hermann suppone che l'idea delle parallele iperboliche contiene in sé le paure derivanti dal distacco dalla madre in tenera età, nonché quella di doverne condividere il destino di alienata mentale. 2. Nella creazione della teoria matematica degli insiemi, Hermann individua come modelli sia lo stato psicologico e mentale di Georg Cantor, sia le tendenze intellettuali dell'epoca. Secondo Hermann, «il corso regolato delle idee», che è una caratteristica del pensiero maniacale, ha costituito uno dei modelli del concetto di «insieme». E veniamo adesso al problema della intelligenza periferica. _ L'accurata osservazione che è alla base di ogni scienza non significa soltanto accorgersi di qualcosa, ma che si è individuato un «soggetto» specifico, e il posto che probabilmente gli può essere attribuito nella totalità della natura. Selye ritiene che la «visione periferica» abbia un ruolo importante nella ricerca. «La visione periferica- egli dice - ci mette in grado non solo di vedere le cose sulle quali rivolgiamo direttamente la nostra attenzione, ma anche di essere pronti a rilevare, con la coda dell'occhio, ciò che non ci si aspetta». Pasteur aveva una capacità veramente straordinaria di 133
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