Il piccolo Hans - anno XV - n. 60 - inverno 1988-1989

L'intelligenza periferica e la sua importanza nella creazione scientifica e artistica La natura è un tutto unitario, che funziona in base alle proprie leggi. L'uomo ha la possibilità di gettarvi uno sguardo, osservandone taluni aspetti particolari, taluni fenomeni, per comprendere determinate correlazioni, e influenzarle. È proprio di questi aspetti particolari, di questi fenomeni, che intendo occuparmi in questo mio scritto, in quanto essi si presentano come i soggetti della creazione scientifica e artistica.'� La ricerca è già di per se stessa un processo creativo; non sono i risultati, ma l'atteggiamento stesso, a renderla creativa: vorrei appunto concentrare l'attenzione su questo atteggiamento creativo, in quanto specifica capacità, proprietà, umana. Imre Hermann ha studiato le circostanze psicologiche in cui si manifesta la creatività scientifica, dando origine a quello che egli definisce «un pensiero nuovo e profondo». Dall'esame delle biografie di grandi scienziati egli deduce che le scoperte sono necessariamente determinate dal retrofondo psicologico di colui che le compie. Il nuovo pensiero è già presente nell'inconscio dell'inventore, in una forma preliminare, prima che la scoperta venga com- '' Le idee che qui si espongono si sono formate nel corso di alcune conversazioni con mio marito, Thomas Koffan: egli non è uno psicologo, bensì un violoncellista. 132

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==