dal soggetto sottoposto il nome del padre trovava nel finale una piccola scoperta: il cognome del padre del piccolo Hans, Graf, era ancora la sintesi dell'animale sognato e disegnato dal bambino, Giraff, una giraffa spiegazzata per di più, come è spiegazzato un foglio di carta. Questo «foglio di carta» ritorna in altre storie di animali. Ricordiamo il Vignoli, che per spiegare un movimento evoca lo scarto del cavallo davanti al quale viene agitato un foglio di carta3, o, ritornando a Darwin, quei <5triangoli di carta», triangles of paper, a forma di cuneo che vengono utilizzati da altri cunei, viventi questi, i lombrichi o vermi, worms, per turare i buchi nelle loro tane. E se lo scarto del cavallo richiama subito la fobia, i worms, i cunei viventi di Darwin, richiamano per lui la lettera W, che da bambino non riusciva a pronunciare e che, cuore del nome del padre, la W di Darwin, viene eletta da tre generazioni di Darwin per legami di amicizia e di matrimonio con le donne Wedgwood, gli Wedgwood, il cui nome contiene appunto wedge, cuneo, proprietari della famosa casa di ceramiche4 • Ma a condurci al padre primordiale nel caso cui ho accennato, non è solo il blasone, lo stemma, o la lotta tra i fratelli, o l'evocazione della fobia. A sottolineare la diversità delle interpretazioni, mentre il mio giovane psicoterapeuta sottolineava alla propria paziente «corpo», io in supervisione gli dicevo «macchia». La macchia d'urina, ricondotta a un bisogno fisiologico e ignorata come tale, come macchia e come colore, entra a far parte dell'inconscio stemma nobiliare composto di riquadri di ereditiere. Ignorarla, lo vedremo tra poco, è ancora la stessa ignoranza dell'animale cui è legato il desiderio di lasciare indisturbato, dal lato paterno, un godimento senza nome. Ora è il terapeuta a sognare. Sogna dunque, questo terapeuta, che discende verso di lui da uno scalone, una signora che ha perso di vista da moltissimo tempo, e alla 13
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