La perspectiva pingendi rinascimentale è un eccellente esempio di schema, ma solo se la ricolleghiamo - sulla base dell'intuizione di Kris - al modo di configurazione e di organizzazione dell'immaginario fantasmatico possiamo averne un'idea ben altrimenti sovversiva dell'impostazione kantiana (mediata da Cassirer) data al problema della prospettiva da un Arnheim o da un Panofsky. Già la cupa vita vasariana di Paolo Uccello, prigioniero della prospettiva che lo isolava dal mondo; o la fulminea vita di Masaccio (ammirato da Leonardo) - morto poco dopo aver dipinto per primo il miracoloso impianto prospettico in un quadro impressionante, La Trinità con la Vergine, San Giovanni e i committenti (ca. 1426-27), che dà la sensazione di avere «tirato dentro» il suo autore, -pongono un interrogativo che va ben oltre l'esclusivo interesse epistemologico (non è un caso, del resto, se lo scritto di Valéry su Leonardo è dedicato a Marcel Schwob). In effetti, quando il fantasma sessuale riesce a trasmutarsi in un nuovo principio compositivo (a costituire lo schema di un pensiero conoscitivo), avviene quello che Finzi chiama un «pensare nella forma del fantasma» così che il soggetto preserva, nel sapere oggettivo, «la struttura di finzione della sua esperienza soggettiva»27 • È il fantasma «fusionale» originario a cui Leonardo conferisce una soluzione formale piramidale (una forma autonoma e inedita di rappresentazione dello spazio figurativo qui ancora una volta modellata, si direbbe con ironia, sulle geometrie della piramide ottica) e non la sua maestria a distinguerlo irriducibilmente dai pittori coevi. Se può esserci dal punto di vista dello stile una maniera di Leonardo (una scuola), lo schema a piramide decrescente apre uno spazio di pensiero che scolla l'identificazione. Lo stesso possiamo dire, e l'abbiamo visto, della vicenda che porta Degas a inventare il principio compositivo del «taglio prospettico»28 . La grandezza dell'artista non è la maestria; non è, 121
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