potuto, se la struttura non gli avesse «resistito» (una resistenza che egli configge nel cuore della sua onestà di scienziato e gli permette di costruire una teoria, benché errata, invece di un delirio), Leonardo non avrebbe esitato a inventare un nuovo modello anatomico di cervello più congeniale alla topografia del suo fantasma. Così come, in ragione della sua «concezione pregiudiziale della funzione dell'organo», si trovò effettivamente a inventare - a causa di una ostinata asimmetria strutturale dell'oggetto in esame e di un altrettanto ostinato desiderio di Leonardo di non trascurare nessun elemento visuale nel disegno - un nuovo modello di piede. La piramide Accennando alla pittura di Leonardo, Kris adombra un rapporto tra il desiderio di fondere il Cristo bambino con due madri e la peculiare costruzione della struttura piramidale - di uno schema (in senso kantiano), potremmo dire - in cui vengono inserite le figure, composizione a piramide decrescente che possiamo ammirare nel dipinto di Sant'Anna, la Madonna e il bambino con l'agnello e nel precedente cartone incompiuto raffigurante Sant'Anna, la Madonna, il bambino e San Giovannino (ma che già ritroviamo nella Vergine delle rocce)25 • In una nota a fondo pagina Kris intuisce anche «una connessione tra questo modo di inserire le figure in una struttura sovrapposta a esse e l'interesse di Leonardo per la procreazione e la gravidanza», ma, in mancanza di elementi più sicuri, non si spinge oltre. Lo schema, «monogramma dell'immaginazione pura a priori», non è l'immagine, la figura, ma il principio compositivo, la regola che permette di costruire la figura; regola che, quindi, non è immaginabile ma porta la stessa capacità di immaginazione26 • 120
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==