Il piccolo Hans - anno XII - n. 48 - ott./dic. 1985

Il beholder mancante da «Hurrahing the harvest» (14) è, in Cristo, il poeta stesso: il pastore gli mostra il suo armento, facendo dell'intero universo l'oggetto della sua ostensione. E ciò che è mostrato il poeta mostra. Da qui l'appello a guardare, ascoltare: Serpieri ha sottolineato nei sonetti la prepotenza della funzione conativa, accanto a quella emotiva. E ha anche messo in evidenza i movimenti del punto d'osservazione: l'interazione in funzione parallelistica, fra metafisica e natura, di movimento ascendente e discendente, fino al volo nella vertigine e orrore dell'altezza come sprofondamento nel basso (4, 2), (12). L'occhio cresce insieme all'immagine nel grande abbaglio di un foglio d'oro agitato nel sole - lt will /lame out, like shining from shook foil (7) - e legge con l'indice di Dio che gli tiene il segno - Over again I feel thy finger and find thee. (4, 1) - la stessa scrittura già in atto nelle cose purché si vedano, purché si sentano -Look at the starts! look, look (8) - Hear him, hear him (15) -. Sì, Dio ha caricato il mondo della sua maestà - The world is charged with the grandeur of God (7) - e in questa maestà la varietà del mondo è esposta con la sua �ellezza cangiante «Pied Beauty» (13). Ora tornano le parole del linguaggio della descrizione nelle cose che gli pullulano accanto con i loro dettagli: egli li mostra, egli assente. Sì finalmente non ha che da mostrare, e dopo tutto quel tempo, ora compie il grande disegno romantico di una poesia che si apra nello spazio come un'architettura insieme continuazione dell'opera della natura, e culmine della sua tecnica nell'interazione organizzata del linguaggio e della mente. Ciò che è mostrato nelle poesie dell'assenso, nella simultanea vibrazione delle cose e nella lingua in Cristo, che rimano, è un luogo supplementare, qualcosa come quella quarta dimensione di cui si sarebbe tanto parlato di lì a qualche anno, e comunque un luogo nel quale l'osservatore vede la scena e anche se stesso. Una sovra-luogo. 76

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