Il piccolo Hans - anno XI - n. 41 - gen./mar. 1984

ria (iper-presente: determina gli evienti e inv, aide persino il campo della narrazione, che ·in parte si sviluppa intessendosi sulle sue lettere). Praticamente, il letto_r,e legge una storia che fu voluta dal personaggio principale, l'artista, il Geheimrat Wolfgang Johann Cazotte, narrata da costui tramite il mezzo epistolare ad una sua cara viecchia amica nonché protettrice e mecenate, la quale la raccontò al1a sua bisnipote - la vecchia dama che racconta, appunto. Il racconto di questa - orale - verrà udito dal narratore della storia e trascritto dall'autore empirico: Karen Blixen. Almeno così vuol fa:rici criedere la mente ideatrice. Almeno questa è l'impalcatura c:rieat1a da chi vuole mettere per iscritto quest'ultimo racoonto partodto da una testa che ideava infiniti -racconti, che amava, proprio come la vecchia dama, narrare ,a chiunque amass, e ascoltare. Probabilmente è questo amorie per l'orahtà del raccontare che spinge , la mano scrivente a creairie tanti filtri intermediari, tante risonanze di voci, suggerendo la trasmissione oentripeta del racconto che, di boooa in bocca, perviene quindi alle orecchie dell'ultima voce narrante, che rapprienderà il suo dire nel t-ratùo della penna - segnando drammaticamente il trapasso dal tempo lungo e comunitari1 0 del racoonto orale a quello solitario della sto- ria scritta/letta. L'atto di •lettura - come l'atto di scrittura - è fondamentalmente atto individualistico; consumato spesso nei rit • agli di tempo, onanisticamente goduto in soHtudine. La storia, dice la voce narrante, « è avvenuta centovent'ainni or sono, in un aroo di tempo molto più lungo di quanto voi o io possiamo concederle» (p. 9). E aggiunge che i suoi protagonisti sono « tutti s,oomparsi da un pezzo», « che persino il paese nel quale ebbe inizio, si svolse e 1si concluse è stato cancellato dalla carta geografica.» (p. 9). Tempo della storia: passato, cancellato, morto. 91

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