tanza), ma ben interconnessi tra loro anche quando si attivano in diversi livelli, e dotat , i di potenziale metaforico autotni!sformativo, ciò che consente aid un siste ma di farsi vicariante rispetto ad un altro. Mentre questo effetto di vicari1 anza compare nel linguaggio oome potenziale metaforico, in pI1ofiondità ,esso può comportare una :reale vicarianza funzi'Onale, che sostituisce al potenziale espressivo linguistico una reificazione di un sistema là dove dovrebbe operare un altro. La -complessità e interazione di queste funzioni è rappresentata (in modo necessariamente incompleto) nello schema di pag. 84. Il complesso delle funzioni relazionali-spaniali che sono a fondamento di questa struttura, e che quindi ne evidenziano la più nasoosta « fonte comune», appartengono, come si intuisce, ad un nucleo certamente primario nella psicologia animale. Di esse il pensiero inconscio umano appare doversi servire come relazioni costitutive degli stessi affetti, o comunque di relaz:'ioni mediante 1e quali gli affetti si differenziano nella mente anche tramite riorganizzazioni concettuali del rapporto tra oorpo e spazio. Si comprende, tramite questa analisi, che un ambiente relazionale reso dinamioo dal corpo che ne è il centro, rapp:resenta proiettiva-mente il corpo stesso. In questo modo lo _spaziro, introiettato poi nei vissuti corporei, rifonde il corpo ,esterno oon il oorpo interno, permettendo al corpo di essere il centro, riassicurato, di uno spazio interamente concepibile come estensione del corpo. Sd. impone anche una certa cautela interpretativa, che deriva dalla vastità delle :rielazioni strutturali sottese, le quah suggeriscono più una visione funzionale strutturale che simbolica. Da ciò deriva, a mio avviso, che in questa struttura l'accoppiamento padre-figl>io non sia interpretabile con facilità semplicemente come omosessuale ed espressivo 83
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