sioni lingui , stiche. Il figlio è «incapace» di farsi una posizione, e proprio questa incapaicità si trasforma nella grande «capacità » della vagina riconoettualizzata come vagina-casa. Perciò, mediante la trasformazione incapacità�capacità ,del figlio, una iniziale assenza di movimento unidirezionale (incapacità del figlio a farsi una posizione) viene risolta dalla mentie oome funzione pluridirezionale, ·spaziale, che per questo motivo è «capacitiva» in senso volumetrico. Nel testo questa funzione capacitiva concettualizza l'ambiente esterno {al punto che da esso è possibile estrarre oggetti), e :rende anche funzionalmente «capace» la sessualità paterna, mediante la quale il nucleo devitalizzato dell'Io si riequilibra. L'Io scisso trasforma così il movimento (del soggetto verso l'oggetto) -in una :relazione tra due diverse capacità dello spazio (quella fomminHe ricettiva, e quella maschile che la penetra), permettendo all'Io riunificato di rivitalizzarsi oome «centro» di ogni movimento nell'ambiente esterno. È interessante osservare che questa complessa funzione logica che eròtizzia mediante il movimento l'intero spazio, è anch',essa rintracciabile come nucleo sovradeterminato linguisticamente nell'.inizio del testo, appunto nella frase «L'avvocato... rincasava un pomeriggio». Il movimento fuori�dentro implicato dal verbo «rincasava» agisce immediatamente su «pomeriggio» (mediante una funzione t· emporale breve, che salda sintagmaticamente ,il verbo a «pomeriggio»): è così il «pomeriggio» che dall'esterno viene implicato in un interno insieme a «ome:ri». Poiché «omeri» è una parte del corpo trattata come oggetto del verbo che ha come soggetto l'fo psicologico del corpo (l'avvocato), «omeri» dsul1Ja una parte dell'Io, g, ià proiettata nel mondo esterno, che può essere fatta·«rincasare»: «rientrando» funzionalmente in rapporto. con un'altra parte dell'Io, rende 80
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