diire, cioè per ragioni interne e obiettive, l'assoluta mancanza di validità e di efficacia. La clinica diventa così il terreno, più che di un gioco di resistenze, di una sfida epistemologica pratica nel tentativo di portare la psicoanalisi ad autosconfessarsi. L'analista si vede di giorno in giorno sopravanzare in statura e non avendo contro ciò rimedio alcuno, è naturale, dovrà cercare nella tecnica della psicoanalisi una soluzione che non sia quella di iscriversi ' a sua volta a una palestra. (Cosa che cercai di far capire a un giovanepsichiatra-in-formazione-come-analista favorevolmente colpito dall'abbronzatura invernale -presa dove? non certo dietro un divano - dei più anziani e per lui arrivati autorevoli colleghi.) Ma forgiare il corpo si può anche in altri modi, cui accennerò fugacemente: per esempio lasciando che una nuova vita incominci a crescere dentro di noi, formulazione che vale per le isteriche, o votandosi a riempire, appunto, il gran vuoto dentro di loro, al che si addicono gli isterici. Il risvolto « fisionomico » di tutto questo forgiare appare nei tentativi di mimare la voce i gesti le fattezze persino, dell'analista, plasmare il proprio corpo su di lui. Forgiare il corpo, forgiare un corpo, forgiare il proprio corpo: la gimnastica, la gravidanza, la scimmiottatura. Qualcosa prende forma, esce dalla nebbia, si staglia, è un profilo, è un viso, è un corpo, ma il viso e il corpo di un mostro e la sua sola « espressione » è il riso. L'Uomo che ride di Victor Hugo è un'opera squisitamente « fz1sionomica »: la sua maggiore originalità sta nel mostrarci il carattere artificioso, fabbricato, della fisionomia. La fisionomia è un atto. I comprachicos la scolpiscono nella carne di un bambino comprato (è importante la regola che il bambino non sia rapito ma acqui,stato appunto, là dove si comprano i bambini) e costui non serberà memoria dell'« operazione», come se 8
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