in un sistema di movimento rassicurativo, che per questi motivi comporta fin dall'inizio «movimento dentro, dove è calore»: perciò esso confluisce in modo immediato all'interno della «intimità corporea e psicologica» della vagina. In questa il calore è visualizzato come sangue, rivdando un vissuto endospettivo presumibilmente ancora più primario per il pensiero inconscio. La proiettività di questi dementi primari nel sistema linguistico esprime semanticamente «la vagina» direttamente -come «casa», e soltanto successivamente ,il testo rivela la loro l 1 a:tente identità nell'enunciato che ne descrive 1e interne dimensioni: «Dentro era più largo ,di quanto si potesse credere; Le pareti erano livide...». Solo allora si comprende che il movimento iniziale fuori�dentro ·risulta realmente dominante, perché a sua volta proiettato funzionalmente e linguisticamente. Esso infatti sovradetermina il movimento stesso di flessione tra omero e avambraccio: nello spazio l'acooppiamentoflessione della intera articolazione del braccio è appunto una relazione di movimento «.esterno=fuori � interno= dentro». Risulta più evidente, allora, che l'intera funzione cinestesica risulta proi , ettata nei movimenti reciproci di padre e figlio. Poiché è l'omero che nella flessione fa muovere V1erso di sé l'avambraccio, questo risulta passivo, avendo comunque nel movimento come polo direzionale· l'omero. Linguisticamente il testo risulta esprimere, di fatto, questa ·relazione descrivendo inizialmente il figlio come « incapace di farsi una posizione», implicando una funzione passiva di movimento 9 nell'anomalo verbo «ap-PASSIVA», e mostrando l'attrazione funzionale avambraocio__,,,.,omero nell'aooostarsi ,sucoessivo del figlio al padre «gli corse incontro il figlio in persona». Questo sistema motorio dà luogo, neUa sua proierione nel linguaggio, alla più interessante trasformazione logica inconscia del testo, resa possibile da occulte connes79
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