Il piccolo Hans - anno XI - n. 41 - gen./mar. 1984

giamo, un'inversione della figura di Cosimo, che con il suo corpo e le gambe disegna anch'egli nello spazio una forcella, umana: è questa forcella umana che poi, tramite l'« oppure», ,si converte in una forcella di legno, rivolta verso l'alto. Questa inversione assolve a molte funzioni. Nel rovesciamento v· iene implicata la direzione alto-basso, e quindi l'inversione del rapporto gravitazionale: un intero sistema di controllo del peso corporeo vie ne ripristinato al di sotto del livello linguistico dell'enunciato, per essere poi trasformato - in realtà annullato allucinatoriamente - mediante l'ausilio dell'inversione percettiva di una figura. La funzione più importante è però identificatoria: il corpo umano di Cosimo si trasforma in un corpo di legno, diventando una parte dell'albero. Questa trasformazione è oocultata linguisticamente in « appoggiato a una foroella». Il tronco umano si appoggia funzionalmente sulle gambe, e per questo motivo strutturale Cosimo appoggia ancora il suo tronco su ciò che si è trasformato dalle gambe, i due rami della forcella. Nella frase « appoggiato a una forcella » si ha perciò un esempio, assai semplice, di un enunciato linguistico generato in profondità da un sistema cinestesico, che viene invertito nei suoi effetti di peso tramite un'inversione percettiva della rappresentazione del corpo, e che tratta, tramite una trasformazione, un oggetto esterno al proprio corpo oome parte derivata dal oorpo (questa, come si vedrà meglio in seguito, è anche la trasformazione dominante nel testo ,di Landolfi). Funzionalmente tutti questi effetti « vengono simulati» dalla mente per l'affidabilità delle memorie funzionali che li rappresentano, e vengono poi ritradotti nell'enunciato. La trasformazione implica, in questo caso, che, in profondità, l'identità corpo=albero venga trattata dal pensiero rin modo prioritario: vi si intravede (ciò che può essere rinvenuto in molti altri 64

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