nei suoi aspetti vitali dalla frase ·« giornata di sole malato e assai tiepida». Su questo scena:rio attributivo di qualità psicologiche, ora devitalizzate, del figlio, riprende dunque vitalità il padre (L'avvocato camminava franco...). Una volta compreso questo fondamentale nucleo identificatorio, si può delineare meglio la straordinaria struttura di relazioni linguistiche che es , so mantiene nel testo, e che consente infine di capire perché la ferita è proprio nell'avambraccio. Questa struttura, che appare attiva in senso metaforico-simbolico quando viene spiegata in rapporto alle caratteristiche psicologiche dei personaggi, agisoe più propriamente, a livello psichico, in modo non metafiorico, ma, come ora si comprende, logico-funzionale: cioè per consentire al testo di autogenerarsi. Ciò avviene però tramite un uso del linguaggio in cui si accentua sempre più una coerenza che è interna a questa struttura, più che al testo, ed in cui è già avvertibile una attività simbolica di tipo isterico. Una funzione attributiva -di calore(prodotta dall'identità figlio=meriggio=malattia=calore) mantiene, in rapporto al padre, la successiva rielazione di opposizione padre-figlio mediante lo strano verbo « appassire» (che connota appunto « calore nocivo») nella frase ·« ••• guardava con occhi penetranti (la presenza del figlio non li appassiva) le belle donne...». Questa attribuzione identificatoria sul calore poi si prolunga nella scena centrale di questo testo, dove è proprio la luce del meriggio(... dalla soglia rilucente...) che proietta nel figlio calore (egli è senza giacca), poi implicando nel figlio la radicale connotazione di malattia con la ferita all'avambraccio. Ma qui infine si trovano le ragioni per cui il testo propone questa ferita proprio in quella parte del corpo del figlio. La struttura fondamentale del testo è, come si è visto, affidata allo strano sistema ·« padre=pomeriggio vs fi. glio=giorno malato»: essa è una struttura di accop60
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