Il piccolo Hans - anno XI - n. 41 - gen./mar. 1984

La ragionevolezza dell'incestuoso e la smorfia della sanità A uno spunto iniziale del lavoro di Giuliano Gramigna per questo numero del Piccolo Hans corrisponde un esempio lungo il testo di Italo Viola: nel primo si parla di una scena della <<Fedra», il secondo ribatte con la matrigna innamorata del figliastro. Questa ricorrenza accidentale mi ricorda una frase pronunciata da Lacan, mentre gli parlavo di come era stranamente « ragionevole» la paziente sul cui caso svolgevo con lui un « controllo». La frase è questa: ciò non le impedisce di essere incestuosa, eco di un'altra colta a volo da Freud sulle labbra di Charcot. Sappiamo come Freud ne fu scosso e illuminato; a me si impose a poco a poco l'evidenza di un nesso in qualche modo necessario, ed enigmat. �co, tra incesto e ragionevolezza. Ciò che vi è di più disordinato e disastroso va di pari passo non con eccessi umorali e tem- · peramentali, miasmi corrotti, incandescenze, vapori, come forse ci aspetteremmo, ma con una part.iJcolarissima forma di moderazione in tutto. Veramente niente di umano ripugna... all'incestuoso. Non lo tocca invidia né gelosia, rivalvtà né ambizione. Egli è al di là del confronto e dell'affronto, disposto sempre a <<ragionare». Ma se l'espressione d.v Schreber sull'« assassinio delle anime» ha un senso è per questi spiriti così tolleranti. 5

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==