rimedi numerosi per ogni v1z10. E bisogna sapere p�r ogni amalgama, intruglio, ricetta e cura le varie qualità, benigne e nocive, di carni, erbe, acque, vini, pietre e umori da distillare, con arte, nei più segreti « penetrali » della natura. Il ghiottone per divenir sobrio porta le pietre del1'ametista e del dionisio, che è nero a vene rosse. Sto guardando al ghiottcme, pe11ché, avendolo incontrato spesso nella commedia del Della Porta, in situazioni, mimiche e fogge diverse, posso seguire nella sua figura qualche ·riflesso e impiego teatrale dell'arte fisionomica. Continuità del teatro. In una scena de Gli duoi fratelli r.irvali 29 , Leocardo, parassita, dice alla serva Chiaretta, di cui fa l'innamorato: « Hai certi labruzzi scarlatini come un prosciutto, una bocchina uscita in fuori com'un porchetto, gli oochi luoenti come una capra, le poppe grassette come una vitella, le groppe grosse e ·ritonde come un cappone impastato. In somma non hai cosa che non mi muova l'appetito: ebbe torto la natura non farti una capra ». Così , con pronta molteplice contraffazione animalesca, raoconta, in una sua immaginazione da gran mangione, il suo appetito sessuale, e sproposita con popolana verità. nel nominar la capra, che, com'è scritto nel volume della fisionomia, è uno degli animali più lussuriosi. Ma io voglio mostrare in particolare - con un accenno doverosamente « misurato » in questa sede - il passaggio che avviene, nel teatro del -Della Porta, dal sapere e dagli esperimenti fisionomici alla presenza e alla mimica di certi personaggi. Questa maniera arguta del Della Porta elude, per altri colori ed effetti 'meravigliosi ', il prestigio della metafora: consiste nel formar l'aspetto e il ges, to ,di personaggi tipici - 'carntteri ' che si riconducono agevolmente ai modelli classici e insieme avvicinano le maschere dell'Arte - con i « se49
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