Il piccolo Hans - anno XI - n. 41 - gen./mar. 1984

temperamenti, dei costumi e da tanto sfoggio tutto quello che c'è di buono, per fare l'eroe; ma « gli antichi non ne han posto figura» (p. 921 ). Farmacopea morale. Dove si espone quella medicina naturale dei vizi cui già ho fatto cenno, si professa una singolare familiarità, una sorta di connivenza e meraviglioso segreto con il potente mutevole temperamento del corpo umano. È la « cosa più mirabilissima» del libro sesto, e cresce e si svolge, come sappiamo, al riparo dai pensieri, dalle immaginazioni o persuasioni dei morali filosofi, « che per lo più vani riescono», e consiste, specialmente, , in « purgazioni d'umori» e salassi, in « naturali remedii e virtù di erbe, pietre et altre cose», in esperienza e frutto di « occulte proprieta,di». Per cambiare lo ,stolido in « savio e prudente», si purgherà i,l suo cervello dal « sov,el'chio umore», lo si condurrà ad abitare « in aere puro e secco ». E poiché « il temperamento si muta col cibo», si dettan ricette per nutrir l'intelligenza e « far gli ingegni più acuti», e nella semplicità dell'elenco si coltiva con l'arguzia la persuasione di occulte meravigliose proprietà: « Quai cibi abbiamo a mangiare, ce lo insegna la nostra Fitognomonica; cioè usar la limatura dell'avorio nel mellicrato, il cuor della simia brusciato e secco, uova di oche, corno di cervo, lingua di upupa, fiele di pernice, carne di gallo, il Castorio unto et il fiel della grue. Così al contrario devesi fuggil'e le carni d'asini, cameli e simili». Ma la farmacopea combina e impiega anche le virtù delle pietre, in elenchi apodittici: « La pietra alettorio e lo smeraldo, portate sopra, acuiscono l'ingegno, e rendono l'uomo ben costumato, eloquente e facondo» (pp. 935-937). L'amore, come lo esamina e diagnostica il fisionomo nei suoi propri segni, è quasi sempre pernicioso; per questo medicina naturale e farmacopea approntano ' remedia amoris ' corporali in grande ,quantità. Ma ci sono 48

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==