Del resto, se fuori delle misure classiche, temperate e mezzane, non vi è perfezione, non è detto che non si incontrino segni di virtù, poiché queste sono spesso congiunte coi vizi, e talune si formano ed esaltano negli eccessi e nelle sregolatezze. Gli esempi di queste naturali mescolanze sono infiniti. Prendiamo gli occhi « graniti» o «·macchiati»: in alcune specie sono « i peggiori di tutti gli occhi», e « certi grani neri o rosseggianti intorno alla pupilla ... ¬ano un uomo inclinato ad esser peggior di tutti i cattivi» (p. 559); e se questi occhi graniti sono piccoli, �< dimost-rano uomo che cerca guadagno», uomo servile, adulatore, avaro (p. 560); e se sono neri con « grani sanguigni» significano uomo « inclinato di avvelenare»; e se i grani negli occhi neri sono pallidi, significano {< maestri di nefanditadi», oltre che di veleni (p. 561); ma se tali occhi hanno una « negrezza» che « li fa belli», e in �ssi appaiono « grani , infocati, bianchi, biancheggianti o pallidi, aurei misti agl'infocati, o sanguigni», sono sempre occhi sospetti, ma possono mostrare anche costumi « assai generosi» e « magnanimi» (p. 562). Quanto al colore, gli occhi significano la perfezione con l'azzurro, specie se sono « grandi, fermi e splendenti»; ma se sono umidi nel loro azzurro e nel loro moderato splendore, fanno sospettare che l'uomo « eccellente» che li porta sia anche capace di ingannare (p. 551). Ricerca, erudizione e racconto, non solo accumulano congiunzioni e impasti naturali di vizi e virtù, ma spesso si svolgono in segni ed eleme nti naturali e morali affatto mostruosi, e lo fanno con acume e retorica arguta - scongiurando in qualche modo la «ripugnanza» e la «vergogna» con una sorta di «piacere preliminare», che, come insegna Freud, ri si ottiene per via estetica. Il volume recita continuamente le misure auree della perfezione, ma dipana conoscenza e curiosità, per pagine e pagine, in materie - di lineamenti, fisionomie, espressioni - viziose 45
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