Il piccolo Hans - anno XI - n. 41 - gen./mar. 1984

grammatica, è flessione e coniugazione dei , singoli segni, e norma e ordine sintattico delle loro disposizioni e dei loro rapporti. Così, fonda ed espone, in ordinate figure, il ,discorso del corpo umano, in cui i segni si connettono determinandosi reciprocamente, per selezione contestuale, nella funzione e nel valore, e, raccolti « in uno», « dimostrano un uomo che sia inclinato a qualche vizio o virtù morale» (p. 771). Ogni corpo è parole, è discorso: la lingua qui teorizzata e prodotta parla nella copiosa soggettività dei corpi, in questi essa si stabilisce e si documenta, e si può dire, in termini quasi saussuriani , che essa è il principio e il prodotto della parole, dell'individualità del discorso corporale. Il modo in cui la lingua dell'umana fisionomia presuppone e « rende intelligibile» la sua parole non è di natura sociale, ma è stabilito dal volume che quella lingua dispiega: i termini in, cui mi sono espresso, volendo tener conto di questo fatto, sono quasi e non propriamente saussuriani, poiché ho chiamato tale lingua principio, e non strumento, della corporalità come parole. Questa lingua è un sistema di scrittura, e i corpi in cui parla sono testi, che il libro della fisionomia, leggendo e interpretando, volge, per sapere e per arguzia, nel ,suo linguaggio, tra narrativo e didattico. Il corpo èl scritto, ma proprio come testo: non porta la sua scrittura, poiché questa è nella sua composizione. Ogni corpo d'uomo (e d'animale) è formato in scrittura: e come scrittura ·« divide:r,emo questa composizion del corpo», e da tutte le sue parti cominceremo a cavare « quei segni che si chiamano proprii» (p. 183). « Certa regola, norma et o:r,dine di Natura», per cui « si conosce da tal forma di corpo tal passione dell'anima» (p. 177), è il segreto del volume, la regola non socializzata, principio e produzione della smisurata scrittura co:r,porale. 38

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