Il piccolo Hans - anno XI - n. 41 - gen./mar. 1984

Lo sfoggio della scimmia (sotto l'occhio fisionomico di G.B. Della Porta) L'origine e lo stile Il primo tratto che l'uomo espone all'arte di Giovan Battista Della Porta è scimmiesco: ma non appartiene all'enciclopedia del corpo, e non ha posto tra i molti segni, animaleschi e no, che ,sono descritti e interpretati nell'ordine, dispiegato in sei libri, del trattato De humana physiognomonia. In quest'ordine, che tra il secondo e il quarto libro si compendia appunto in enciclopedia, la molteplice fisionomia umana è scomposta e scrutata anche in linee e espressioni -scimmiesche; ma direi che queste sono relativamente poche - per esempio, al paragone delle leonine, taurine, canine, lupesche, asinine, caprine, porcine, tigresche, leopardesche, aquiline, corvine, gallinacee, gattesche -, né alcun rilievo casuale inconsapevole di filogenesi le estende all'origine e alla figura complessiva dell'uomo. Stanno nel catalogo, tra tutte le altre, distinte e applicate nel loro proprio significato. Del resto, l'ordine di questo studio cinquecentesco dell'umana fisionomia ha fondamento e si svolge nella materia minuta, numerosa della rassomiglianza, e ammette anche che un segno o carattere del corpo umano possa cambiare o sparire, per mutazione di luogo e di clima, 25

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