sizioni e alle frasi quei tratti sempre più estesi e complessi di gestualità in cui si segmenta ma anche si reimpasta il corpo umano in azione, si scopre che la ginnastica, che il lettore insegue attraverso Le corridor senza mai ridurla a un continuo, riproduce fedelmente i disordini di una anomalia del linguaggio. Che cosa voglio dir , e? Cioè: che cosa voglio dire che sia accaduto in questo testo narrativo, da conferirgli un privilegio di attenzione e di interesse? Quello che chiamerei, certo un po' rozzamente, una inversione dei canoni della raffigurazione letteraria. Non è la scrittura, non dico a descrivere ma a mimare, mediante i suoi istituti, accidenti e lacerazioni del reale (farò un rimando, grossolano, a tutta una letteratura dei nostri anni, che riproduceva in un agrammatismo stilistico la discontinuità e indecifrabilità della storia e dell'organizzazione sociale o la radicale inesplicabilità del mondo, etc.); stavolta ·sono le peculiarità, 1e idiosincrasie del sistema linguistico a irrompere nel reale - sia pure quel reale di secondo grado che si costruisce, per effetto di scrittura. nel luogo narrativo - in un'emergenza incoordinabile del corpo. La nuda ginnastica s'impadronisce anche dello scritto, lo trafuga. È nell'atto senza atto che il lettore riceve notizia di quanto accade al linguaggio. Notizia, beninteso, allucinatoria, com'è allucinatoria la caduta del dito per mutilazione nella storia dell'uomo dei lupi. 8. Ciò che fanno (possono fare) leggere i mannequins del Corridor non manca d'interesse, di là dall'omaggio a un testo letterario degno dì maggior fortuna. Ne derivano, se non risultati, idee e problemi. Vedi caso, Ergebnissen, Ideen, Probleme è la rubrica sotto cui sono state raccolte annotazioni frammentarie di Freud; fra le a:ltre, questa: « Lo spazio può essere la proiezione 22
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