Il piccolo Hans - anno XI - n. 41 - gen./mar. 1984

st'altro rilievo ohe risulta pertinente al problema in questione: un quadro di « schizofrenia sperimentale » in cui va a iscriversi Acte sans paroles, per effetto delle sue determinazioni drastiche. Si tratta, beninteso, meno di un rimando a una nosografia che di un indice del « modo di significare ». Mi auguro che diventerà più chiaro strada facendo. 3. È nella forma del chiasmo (acte sa:ns paroles/paroles sans acte) che può disegnarsi il passaggio a una seconda tipologia; che i testi relativi appartengano, come si è già detto, allo stesso codice di sperimentazione, cauziona contro l'eventuale sospetto di arbitrarietà negli aocostamenti. Due libri di Nathalie Sarraute, in particolare, offrono le indicazioni più significative: Vous les entendez? e Disent les imbéciles, esempi di come ogni rappresentazione dell'agire sia delegata al flusso sonoro. Non è trascurabile che fin dall'indice del titolo i due libri vengano a ricoprire rispettivamente i campi complementari dell'udire e del dire. · « iDisent les imbéciles » è la formula comminatoria, terroristica che solidifica in un'etichetta l'indefinitezza, la libertà del soggetto: pronuncia sostenuta dagli altri, ma anche dal soggetto ,stesso. Attraverso tutto il libro, i «personaggi» e i loro atti sono costruiti e continuamente disfatti da un mormorio anonimo e molteplice, che non si appoggia a nessun vero emittente. « Et toute notre construction, cet objet patiemment recollé se défait... les morceaux emboités les uns dans les autres se séparent, s'éparpillent... ils disparaissent... les mots les recouvrent... Par toutes leur voyelles, leur consonnes, ils se tendent, s'ouvrent, aspirent, s'imbibent, s'emplissent, se gonflent, s'épandent à la mesure d'espaces infinis... »; « Il n'y a plus de mè>i, plus de lui... il n'y a que leur ibalancement, leur vibration, leur respiration, leur battement... ». 15

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