Il piccolo Hans - anno XI - n. 41 - gen./mar. 1984

una certa prevenzione. A suo avviso la psicoanalisi può essere impunemente praticata soltanto dai cristiani. Tutte le altre religioni escono a pezzi dall'attività distruttiva della psicoanalisi. Ma la religione cristiana ha il misterioso potere di rimanere intatta. Ciò mi fa fortemente dubitare che il dottor Pfister possieda quell'imparzialità intellettuale che Freud, tanto giustamente, afferma essere la principale arma nelle mani della scienza. Bene, il dottor Pfister dedica un capitolo alla Psicoanalisi e l'Arte. Egli ebbe l'opportunità di analizzare un giovane di diciotto anni che gli si era apparentemente rivolto per una terapia e che aveva una viva disposizione a dipingere quadri. Ve ne leggerò la descrizione di un esempio tipico: « Il Ponte della Morte». « Un giovane è sul punto di staccarsi da un cadavere femminile sopra un ponte perduto in un mare di nebbia, nel mezzo del quale ristà la Morte. Dietro al giovane sorge il sole in uno splendore rosso sangue. Sul margine destro due paia di mani cercano di richiamare o trattenere il giovane che si affretta». Eccone un secondo: « La più grande speranza della Notte». « La madre Notte siede sopra una roccia e regge il figlio nelle braccia protese. Intorno le si affollano ' gli spiriti della notte ' che protendono le mani verso di lei come maomettani in preghiera. Nuvole macchiate di rosa annunciano l'alba imminente». Quale risultato di una prolungata indagine di tali opere, il dottor Pfister giunge alla seguente conclusione: « L'ispirazione artistica o poetica deve essere considerata come la manifestazione di desideri repressi e, in quanto tale, formata in base alle leggi nelle quali il dottor Freud raggruppò i processi che concorrono alla formazione dei sintomi nevrotici, sogni, allucinazioni e fenomeni correlati, salvo il fatto che viene creato un insieme il cui significato psicologico più profondo, tuttavia, non è perfettamente chiaro all'artista». 148

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