emozione estetica o no. Più propriamente, essi non hanno mai udito la forma in quanto si sono sempre trasferiti in quel variegato mondo di emozioni razziali e sociali che le si sono raccolte intorno. Ciò che è vero per certi brani musicali lo è ancora di più per l'arte grafica. Qui abbiamo forme le quali ricordano palesemente certi oggetti in natura e non è infrequente il caso che tali oggetti, poniamo una bella donna, siano portatori di innumerevoli emozioni. Se a ciò aggiungiamo che la gente è molto meno sensibile al significato del disegno formale visibile di quanto lo sia nei confronti del disegno udibile, non ci sorprenda il fatto che i quadri sono quasi sempre apprezzati per qualità che nulla hanno a che vedere, o quasi, con il loro disegno formale o le loro qualità estetiche in senso stretto. Per soddisfare il piacere emotivo nelle idee associate di immagini che il genere umano sente così fortemente, si è sviluppata una vasta produzione di quadri, scritti, musica· e altro in cui il disegno formale è totalmente subordinato all'eccitamento delle emozioni associate con gli oggetti. È quanto chiamiamo arte popolare, commerciale o impura. A questa categoria appartiene oggi fa maggior parte della cosiddetta produzione artistica. D'altra parte, è possibile che esista in ciascuna generazione un certo numero di persone dotate di sensibilità nei confronti delle relazioni puramente formali. Per costoro tali relazioni hanno un significato e provocano in loro intense emozioni di piacere. Queste persone creano tali sistemi di relazioni formali e non sacrificano, facilmente o coscientemente, nulla di quelle relazioni formali all'insorgenza di emozioni connesse con gli oggetti del mondo esterno. La loro totale attenzione è tesa a stabilire la più completa rete di relazioni del tutto all'interno del sistema dell'opera d'arte. 141
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