orpelli accessori che la circondano e, forse, la celano nei suoi processi iniziali. Esiste qualcosa come la scienza utile o impura nella quale, se decideste di analizzarla, trovereste operanti ogni sorta di motivi biologici, sebbene la fondamentale, appassionata ricerca della verità della scienza pura sia contraddistinta precisamente dalla sua indipendenza dalla necessità biologica e dalla sua indifferenza ad essa. Similmente esiste un'impura e, forse, utile arte (quantunque l'uso dell'arte impura non è dimostrabile altrettanto facilmente di quello della scienza impura). Anche qui l'analisi rivelerebbe una quantità di elementi i quali, in realtà, non appartengono alla pura attività estetica. E commettereste un serio errore qualora, dopo una simile analisi, affermaste di considerare questi come parti costituenti di quel fenomeno. Se avete una sostanza che sapete chimicamente pura, è chiaro il vostro diritto di affermare che ciascun elemento scoperto per via analitica in tale sostanza è parte costituente di essa. Ma, se avete un solo motivo di sospettare un miscuglio impuro, sapete anche che ogni particolare elemento rivelato dall'analisi può essere dovuto all'impurità e non è parte della sostanza oggetto della vostra analisi. Ora, che l'attività estetica si combina in vari modi con un numero di altre attività è del tutto evidente. Prendete, ad esempio, gli annunci pubblicitari. Molti di questi non mostrano alcuna tensione estetica e nemmeno provano a permetterselo, il piacere estetico. Essi trasmettono semplicemente informazioni più o meno approssimative in merito a un particolare oggetto. Pensate a un annuncio dove si enumerano non soltanto le qualità dell'oggetto, ma è descritto l'oggetto stesso, diciamo una marca di birra. Ogni dettaglio di bottiglia ed etichetta sono presentati in modo che possiamo riconoscerla allorché la vediamo in un bar, ma non esiste 137
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