discorsiva dell'uomo. Si è fatto strumento più d'ogni altro preciso di quelle attività che sono le più lontane dalla vita istintiva. Tutte le attività umane devono presumibilmente avere le loro origini primigenie in qualche parte della vita puramente istintiva e animale dei nostri primissimi antenati. Non c'è dubbio che la stessa scienza, attività del puro intelletto riflessivo, venga da una graduale distorsione e dall'uso improprio di ciò che un tempo era solo un'arma nella lotta per la vita. Ciò che una volta era null'altro che ingenuità animale o poco più, la stessa che permise all'uomo di escogitare elementari congegni di difesa o riparo, è divenuto, proprio attraverso quel processo di errata applicazione, il potere intellettuale puramente riflessivo e disinteressato di un Einstein o di un Freud. E noi possiamo dimostrare pressoché tutti gli stadi intermedi di questo lungo processo. Ora, nel caso voleste analizzare la vera natura di tale appassionata ricerca della verità dell'uomo scientifico, sarebbe senza dubbio importante scoprire quando essa si separò per la prima volta dal raziocinio istintivo degli animali. Non potreste tuttavia affermare nulla in merito al suo significato, a meno che non la studiaste prima che essa perdesse le tracce della sua subordinazione alla vita istintiva. Per capire l'attività scientifica dovete considerare che la sua essenza è precisamente questo completo distacco dalla vita istintiva, la sua completa inutilità, la sua natura a-biologica, in quanto essa esiste non per servire la vita ma la verità. E ciò spiega con precisione il perché gli scienziati sono perennemente in conflitto con la massa degli uomini a cui preme la vita e sono del tutto indifferenti alla verità. Uno degli argomenti che intendo proporvi è il seguente: se volete scoprire qualcosa intorno alla natura dell'attività artistica, dovete studiarla là dove si è sbarazzata delle tracce della sua origine, si è liberata degli 136
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