Iride e la roccia (Tra V. Woolf e R. Fry) « oh lord how does any one pretends to be a biographer! ». V. Woolf, Lettera a David Garnett, 8.10.1933. l. « A Biography », « una biografia», reca come sottotitolo Orlando, il più estroso dei libri di Virginia Woolf: e ancora « A Biography» riappare a etichettare Flush, o vita di uno spaniel, che proietta - dal basso o dall'alto? -il suo sguardo su Elisa:beth Barrett Browning e Robert Browning. « A Biography», finalmente, è quella di Roger Fry, il prestigioso critico d'arte e pittore legato da mille fili a Virginia, alla sorella Vanessa, alla cerchia di Bloomsbury. Ma questa volta, nel caso di Fry, si tratta di una « vera» biografia, diligentemente ricostruita su libri, documenti, carteggi; con un puntiglio, anzi, che sembra voler escludere - censurare - la memoria diretta, la conoscenza personale, l'esperienza di un'amicizia durata un quarto di secolo. Un ritorno al padre, oserei dire; a quel Leslie Stephen che era stato il curatore, tra la fine dell'ottocento e l'inizio del novecento, dei primi ventisei volumi del monumentale Dictionary of National Biography, successivamente edito da Sidney Lee. Ed è proprio Sidney Lee che ci viene incontro alle soglie dello scritto di Virginia Woolf, « The New Biography», che, pubblicato sulla « New York Herald Tribune» del 30 ottobre 1927, venne ristampato da Leo121
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