ficio trasposto, trasformato (ritualizzato, appunto). Del resto ogni rito di passaggio è legato al sacrificio solo simbolicamente cruento (se era o è ancora cruento rimane nascosto, dietro le quinte). Ad accentuare il teatro del banchetto certi passaggi, certe azioni saranno accompagnate o precedute o commentate da canti. La danza deve avere pure un ruolo importante (Musa si esprime a fondo col ballo). Nasce così il settimo personaggio, il menestrello del banchetto, che rappresenta il coro? E assume anche il ruolo di comico, di giullare alla corte del principe? Forse. IL BANCHETTO SCENA I Principe: - Guarda come l'alba fatica a liberarsi del peso delle tenebre e a aprire la strada all'aurora... è come si preparasse il giorno più freddo dell'anno... una nuvola nera preme sull'orizzonte, sulla luce che sale... (Sullo sfondo l'aria dall'Orfeo di Monteverdi: « Che farò senza Euridice...» cantata dallo stesso principe...) Musa: - Dormi, rimettiti dentro il sacco... ti prego... Principe: - Un momento... Che gusto addormentarsi all'alba, quando si è ormai sicuri che lei sta salendo... e il pavimento si solleva, e i sogni si fanno più leggeri e pungenti, carichi di desiderio... Musa: - Euridice, Euridice, potevi fare a meno di voltarti quando stavi uscendo dall'inferno, Euridice, così non la perdevi, Euridice, latrato dell'amore perduto... (Sullo sfondo l'aria « Il giorno più freddo dell'anno», come fosse Monteverdi) 114
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