Il piccolo Hans - anno X - n. 38 - aprile-giugno 1983

Lo psicoanalista fuori stanza Psicoanalisi in istituzione? «Si le névrosé habite le langage, le psychotique est habité, possédé, per le langage» 1 • Se nevrosi e psicosi, per Lacan, sono da collocare in rapporto alla parola, la psicosi incontra anche la dimensione dello scritto, come Schreber e Aimée testimoniano con eloquenza. Una giovane ragazza, inviata dal ginecologo a causa di una incontinenza urinaria, proponeva di sostituire il discorso nei colloqui con lo scritto. «Perché non trovo le parole per dire la mia paura». Scorrere dell'inchiostro che ricalcava lo scorrere della pipì del sintomo enuresi, quello stesso scorrere del sangue che la «voce» delle allucinazioni le intimava di far appa­ rire nel reale del suo corpo. La follia è tutta vissuta nel registro del senso e non è separabile dal problema della significazione per l'essere in generale, cioè del · linguaggio per l'uomo 2 • Non si tratta di un puro e semplice fatto di linguaggio ma la sua fe­ condità sta in ciò che può esprimere nel discorso 3 • Su questo registro della parola e del suo ascolto riflet­ tiamo facendo «scorrere» alcuni appunti di un diario di lavoro. Ascolto collocato in un luogo: l'istituzione psichiatrica, 78

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