Pensiero e Volontà - anno I - n. 6 - 15 marzo 1924

.. · PEN.SIER 1 0 E VOLONTÀ < • Nel pu,b~icaré l'articolo ((Amor.e» deb nostro . . . /' . giovane amic:o BruneUìi, · c1~ediamo· .bene f a1~e u7:t'osservaztone per quei" nostri c{jmp<UJni · che potre_bbero essere urtati da un lin.guag,gio che ,,. . , · d~or"d,inarionon ha corso in mez~o a noi. · · - • • _, , l Ii Brune lli parla .di « Dio », di « Sigrt9r.e - dei Ciéìi »·,- e.cc .; mi,a eg-Unaviga ir,, P,iena. 'J]Oesiae ,,11·obabi_lrnente quelle éspressi~ni non sono c.he la pe1·s0natizzazione ~irnbolica, . o retoricà c.he «i'I: si ·vog{ìà; dei suoi id-eali. Chè se p·oi egli creàes 1 se davvero a u.n Di,o reale~ esisten~e fuo- ri ·a.e,UJo spirito u.mano, è e-osa che a noi piw sembrare strana d<!,lpunto di vista scientifico, . . , ma. che in fondo ha. poca o nessuna importan,. _z.« morale, visto che l'amore e· l'o:dio; sentimen- · ti fonàa:mentali,, vengono p,iù ctal profondo· c·he non le costruzioni Iogichét o fq,ntastiche, della ~loso[ta. .. r • • ' ]Jnquanto a .noi, sé qu,aJcurw ave_sse b'idea di ~omandarci se crelliamo ~n · Dio, risponde_rern-- ·. nw d<Jmand..ando-che ci si dica p1•ima, in ter– min~ intelligibil.i e dep,nibili, c.lie :cosa $'intende can ·ta parola Dio. ,s_e've_.a.essimo .che si tratta lii nebbia.:. noi n9n ne insacchiamo. , 1.- . Amore! paro1a d_olce e teirribile ohe fa vi– à,:rare la corda armonica del cuore e d 'e,ritusia– smo arma la mano ,e di fuoco rivesté la fan- taisi& , iLle imagini,· le illusioni, i palpiti -sono · stretti ,nell'ardente pugno di, questo sign~re· degli anni·_· N,el ,grido ,c,he susci~, rompendo le cate,ne d~l l>i-soigno clie- att!eyra, .l'armonia c}e11e cose, non soossa çlaJ. vortice dièlla moderna um~.na soi– ,ai,età, ,è tutta nelle :menetiohe ~nsazioni del battito all ~unissonQ' clìe eccita la vena della -sublime conoe.ziionè deUle, aizioni. Amorte·I Nella_ cos1Jem3lzione e nel pian~o, nella gioia ..e nel ,gaudio, è.i 1a potenz:a o ser◊na J • • inquieta, o soave 6. stridente del;l,a, natura éell 'uoo:no . * * * L'Amore è poesia: sentimento ohe non deve estrinse,c~i in~ e peir sè, all'infuori e al di sopra della vita terrena . .,,C-OtIIle il movimento di sistole e diastole, dovI"elb!bìessere il regolatore . -ielle , pulsazioni dell'umana na-tura, , pari al . . tempo_ ·che ha il. suo fremito nell'av:vicen- ,. darsi~ in un .ieit"Vore'. d.1:vino, della lu,oo _®l sole e delle costellazioni della .notte. Ma _per il oo.nse:sso·umano, r1etto · dalla dispo.: ttlica.ingord1gia di poohi, il: sentimento è astra– zione; e:, sotto la equivoca lacya della pratica, --sono staite for14uJ.ate delle lfaggi ,che la sooietà, ' ·suasè,g/Uitasi · .in cicli di a\be,rrazione or più. or • ..men.o aiecentuati, · mai in periodi luminosi, ha · aooolte, assimilate, incarnate, eirOO.itatei. Lia fal$a logi~ ha trionfa.to nella -fo~za e con la iorza 1 sioohè 1'Amore inteso1 come BelleziZ.,a, ,Vieritài, Armonia, è- scomp'aw,so p~ dar· adito ·a1 senso carnale, alla voluttà che la materia . , reclama, all'istinto · lbestiaJ.e. Ari.coca, per l-0- gi{}a,fu '8issegnat9, il oompito, nella vita, ai aue sessi div.e;rsi: l'uomo dominatoiré, · schiava la ., donna·. La civiltà-, dea peiiiegrina· dai ·pas.si rudi 1 e ~olenni, tl\étt·~ un van.tàggio 3J. deibole e lai donn-a fu rfatta'li:bera. 'J\1:a in qual modo -avre1bbe dovuto prender piede l'amore, - dopo il riconoscim.ento della Hbe,rtà alla donna? Ecc·o lo ·Stato,! Le, mani · di una società . corrotta ie infròµita., regolatrici delle aspiraa.ioni dell'idealità, delle sorti degli uomini, tennm-o a regolare anche: il vincollo che -davieva unire i due sès'Si. All'uomo fu nuo– vamente tla.to il -pr,edomilllio, e la donna fu li- bera, ma setl'va. ' · , Il pa-thos ide.a1e era scorµparso .e, nell 'tUnione. . si· consideJ.!ò la, donna .ill"dente.- bràcia ,capace di, proo~ a.re . - iilì huono o in malo modo non ,conta - e di soddisfare ì hi~og-ni fisiologioi, .. non comp~a, spirituale tùtrioe d-ell'uorp.o', non :giru:lre ehe nel suo ra-c;segnato <loloire porla in sè il destino fisioo e m-orale. della continuità dell'indi 'vid.uo ie, della specie. Di questa unione due f-0rm€i · furono alla stessa stregu9, ·sostenute e 'incora.g,giate -· una duratura, l'altra ·effimer11i. Questa' si lasciò ailla disèrozione. dell'uomo che dovieva usarne.; per quella furon dettati vin~oli di legge. Ambedue . .asservite allo stato; ~bedn;te da questo pro– tette, e dalm famigli_e, ·che la) società compon~ gQI1o, ritenute come la forma mig,liore d&Jl 'u– nione sessual-e."· * * * Pullul~o nei <:,f)fftè, ne-i teatri, nei lballi, iun- .go ti . marciapiedi dell~ città, · <Legli spiriti infe- .

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