Omnibus - anno III - n. 4 - 28 gennaio 1939

I ; "GA NGSTERS" A LONDRA .-LI studiosi di psicologia 1ociale o di ! psicologia criminale, noi proponiamo il seguente brillantisstmo caso, e an1c vorremmo proporlo ai geni di Scotnd Yard; una settimana prima che si bbattessc sulla capttale inglese e sui 1ag~iori centri dd regno l'ondata di crinmi e atti terrorisuci di tradi21onale con- ;ez1onc alcuni, e altri d'invenzione più moderna, gnn numero di pellicole criminali si proiettarono nelle a.aiemeglio frequentate del \\'est End londinese. Non c'è proprio nessun rapporto fra i due avvenimenti? Vediamo un po,co. Sullo schermo del cinema Regal, Edward G. Robinson, da tempo passato nei ranghi della legalità, appare nei panni d1 un professore d1 legge spcciahuatosi nel tendere reti e ca,,illi giuridici 11 banditi in guanti gialli, i quali, a capo dei cnminali della loro risma, sfidano la società, la legge e ogni senso di umanità spargendo impunemente, per almeno tre quarti del film, il terrore mtorno a 1ié. Al cinema Gaumont, il più onodosso Ed~ar \\'allacc, Tht gllut1t itra11ger, tiene in ansia la platea e accelera le pul~aziom cardiache dei deboli di cuore. Al cinema London Pa\'illon, nel film Tradt WmJ.r, è possibile assistere all'mseguimcnto intorno al globo d1 un as'"5ino che alla fine, solo per una sbadat•~~inc, paga ti dovuto scotto alla giustizia. Al Plaza, Barbara Stan""'}'Ck, 10 mezzo a un'mfinità d1 assas~m;:ti, insegna ad alcune gio\'inette della migliore società come sì fo a rubare il mestiere di dtttctiu a,'th uomini. L'amore fiorisce fra i cada\'Ui e gh in~ultt più gro~solam, secondo la teoria cinematografica che più due persone di seno dl\·erso si insultano e più c'è probabilità che eS&esi mnamorino. Al cinema Berkeley, Chui-Bibi d1 marca francese. t un dramma che ha JKr sfondo l'Isola del Diavolo. :\lai, nemmeno sullo schermo, c'era stata un'adunata così fomudabile di cosi forrmdabilmente od.tosi crimmah e ruffiani. Chi crede ndle bellezze dell'orrido, in questo film ha il fatto suo. Ora noi ripetiamo il quesito: non c'è proprio nessun rapporto fra tutti quuu crimini e criminali che 1i son dati appuntamento sugli schermi di Londra m questi giorni e i cnmim e criminali che stanno terrorizzando l'Inghilterra? L'argomento che ,i delinquenti in quc.ti film finiscono generalmente male non è valido: anche gli eroi finiscono generai* mente male in combatt,mcnto, eppure le loro gesta eccitano le ambizioni dei generosi. Co-..i le gesta dei bandni e quel romant1cu,mo dtl fuorilei~e. quella bellezza del brutto, quella gloria del male ecc., fini,cono per eccitare le ambiuom degli esib1zion1~t1 che hanno disposizione a queste CO!it, Considerazioni vecchie, lo uppiamo. :\fa quando formulazioni apparentemente più letterarie che reali, come quelle che abbiamo enunciate, trovano una conferma in coincidenze co~l nei .: e precise, \'Ìen fatto dJ domandan, se questo nie1uchianct1mo da strilpazzo non abbia radici p1ù profonde e concrete di quanlo non M creda Gh inglc'11 s, fidano un po' troppo del potere d1 discriminazione della gente comune, e dcrivann da ciò gli equivoci 10cred1bili caui;au da ecru passaiu,1 dt Sterne, d1 Du.:kens e, 10 tempi più recenti, persino d1 \\'odchousc, presi strettamente alla lettera. :\lolte sono le persone , nel cui ccn-ello o ,·ocabolario •, come dice Lamb parl:mdo degli s;coz:ze~i.• non trovano posto alcuno i sottinte,1, le insinuazu>ni, i doppi .:.en,i. le ,emintenz1oni, le mezze n:nta, le illum1n.tzioni parziali, gh istinti vau:hi, Il!' conCe7iOnl embrionali•, cll,l·ri che prendono tutto alla lettera. an• che I film di ganfslers, ;1nchc l'umon:.mo dt un emico come Sydney C..:arroll che parlandone sul 5,!ra,e 1"1mt.r 11 •pingc fino a dire~,. A che \'UOI and.ire a parare tutta quctt'org1a d1 delinquenza? Peuonalmcnte La parte •d'"·ap-,tu della mia natura ci prende guino. La ferocia da ~1ungla di que1tc cruture mi diverte. St"JU(O nella mia CQnforh'.\'Ole poltrona e mc la rido d, cutire. Guardo da lonc,mo, con gu,to ~mpre p1U viY0, ai pericoli cui \.anno 1n<:ontro ad ORni astante J miei smmi am1c1 del film. (;101sco alla corru• zionc e de1;rrada:tione dcll'umamtà, come ci r n'"·elata da quc,,ti film.. Anche 011nt"y oramai 11 compiace d1 fare il ,adico. Egli pr0iJ)(:ra !>Ultcrrort". IJa bll<lU"nodella rt"f,(lrl.lmalvagia e dei.?h orrori della fore"ta, E tn re-alta C° qua!!II impo~,ibilc ebserc drammatici i,.(:nza un po' d'inftrno o tenza quelle co"'e che •• IO)Cliono associare con l'inforno,. J .ondra i.ta avendo un po' d'inferno in quc•u l(t0m1 e chi sa K le 1mprobab1h favole di cnm1nah d1c puuno attualmente suuh nhnm1 londine•1, chi u se l'ironia dd cnt ~ del T,mn mtc.:rprctata alla lc-tter.._, noi, 1dl .. b1ilno la loro parte nell'epidemia tl11 .. , ll1u. Scotland Yard farc:bbc ~,1e ad Il\ \-iarr- le sue:-ind•u-1ni tn qucsw aenso. I CICERONI .\vcte mai 11ent1toparlare di 1tcllc 1,,.hc J<mo ttanc.·he dì pubbhc,ta> S<-Stiuno ne ha rrut 5en11ti.>parlare. Am.he Greta Gar• bo che non ama t.1ni vedere, 1ntuv11tare, applaudire 1n pubblico, «c., tutu a.ann" che e una donna unttn11n1ma. e qudla e la aua forrrui di pubblicità: che si parli deLt"liafl\Qn dì un11.stella o che 11 f.1cc1ano '>Upposmoni su quelh che potrehbero es11,erci misteriosi umori d1 una nella, e kmpre pubòl cita. '\;on f: dun,1ue dc-Jlo ip.a,no <:he lor,, ded1can,, 1 giornali e le LJ. BIONOBA WJ.BKEB, LILT DUtITJ., )UJLLENE DlET&IOH ED EBBOL PLYlllf J. OElU. IL NUOVO )USBAOOIO XEOCUIIJOO PER "ROMPERE I TESSOTI GRASSI NELLE PARTI XOLLl" riviste illustrate che 11 lamentano le celebrità d1 HoUywood; di quello, lo npcto, ,eue non ti uzierebbcro mai. t d1 un'altra forma di pubblicità che cominciano a 1tancara1 e a lamentar,i '. quella dei ciceroni d1 I IollY"'·ood. S1 tratta generalmente di vecchi auori andau a male, o d1 com .. mes~1 di grandi negozi fn:quentau dalle stelle o dalle luro dt1m, Il he, 1 quah, ncndo appruo 1111 dato numero d1 petttgolen1 auJJa Vlt.& privata d1 Gary Cooper o d1 :\lyrna Loy, e af(giungendone altn d1 fantasia, ritengono di pottcdere il capitale 1ufficicnte per mettere ,u l'agenzia d1 guida a1 ,.c1.1telli"' dei d1v1 Compr~no a rate un autopullman, u•umc,no un impiegato, che ha 11solo incarico di leggere le magf(ion nvii.te J1 pcnegolezz1 e intinuazir,m 1candalist1che sulla vita delle :i.tdle, e d1 atRnalare gli aneddoti più gu1tos1 e pepati al cicerone, e ai apre bottc-ua. :"\'esclaultimi anni queste agenzie ti sono :noltipltcate in :iuniera incredibile C' capila •peno che la casa di una celebmì 111 circondata ndlo 1tc»o momento da dicci é anche \.·enti d1 que.te automobili: in piedi su ognuna di esae, brandendo 1I megafono, 1 canta,torie, con accenti or gravi or lieti, gridano t casi lieti e pietoa1 del grand'uomo o della gran donna. Il chiano è auordante e a nulla valgono le preghiere dei domestici delta ca,a pre»a d'aHed10. I cantastorie continuano impc-rterntl e •peqo am:i annunziano ai turisti beati che 1Imaggiordomo della tal diva ~ venuto a pregarli di agg,un~erc 11 tal dettaglu> 1lla storia che cui stanno raccontando. Il mc-glio è dunque di lasciarli 1fogare. Le più tc-mbili sono le donne, spcno cx-~escretarie o fom.itric1 d1 stelle; et!'oe son capaci d1 rimanere anche un'ora d1 1e~u1to sotto le fintatre del perionagg10, mn·ntando interi lunghi rr,manz1 che i tunstt trangujif1ano cstas1a11. Accade talvolta che una stc-Uina o magan una ge• nenchetta 1mpazid1te di aentir gridare 11 suo nome da qualcuno, paghi il cicerone per farlo. Generalmente le guide tono di pretete rag1one,·ol1 e una decina d1 dollari e quanto batta per combinare l'affare. Il canta~tone questa volta ti fermerl 10tto la ricca magione di una stella famosa, metuamo Bette Davi,, e griderà, impugnando il megafono: ,. Signore e signori, questa 1rupenda villa che voi ve• dcte a sinjstra ~ 1I rifugio dell'avvenente, sorprendente E.stella Puppett alla cui univc-raale notorietà il destino sta attivamente lavorando. Fu qui che essa nascose 1I auo disperato dolore il giorno in cu1 hu si acconc che Clark Gablc ccc. ecc.•. Dietro I vetn, non vista, e in preda a una cri11 di nervi, Bette Day1s ouerva la folla che ai è radunata wtto casa sua e che 1'imp1etosi1ce a1 casi sentimentali della tor• prendente Estella Puppett, mentre costei probabilmente JO quello stes10 momtnto 10 una cameretta mobiliata del quartiere più modesto della città tta cuocendo un paio d'uova sul fornello a spirito. La situazione ~ diventata cosi oppres• 11\'I che il Sindacato degli attori del cinema sta compiendo dt1 pani per regolare l'attività delle guide, ma le guide aono eone ai ripari: • N"oi non cedere .. mo•, ha detto in un comizio di ciceroni il più conosciuto e invenuvo di e11i, • noi non cederemo! St ohrepa"siamo i limiti ci querelino, se li lodiamo troppo ci ringrazino, e ac facciamo troppo chiasso sotto le loro ville te ne vadano. A noi non interena che essi ca siano dentro. A noi mteretsa che ci siano le ville,. ROOSEVELT JR. James Roosc\.·elt, figlio del presidente degli S. U., ora aiutante del pre•1dente della Coldwyn lnc., ha già tentato le vie deUa gloria I Hollywood. Un provino col 1uo nome, tn data z2 novembre 193z, ~ così annotato: ,. I periti hanno esaminato il. provmo del sunnominato, che ~ figlio d1 Frankhn D. Roosevelt, presidente neoeletto degli S. U.. Jamcs è alto circa sei piedi, ha circa vent1cmque anni, e pos• ticdc una voce piacevole, quantunque 11 tuo aspetto non sia un gran che. Conside• rando quest'ulumo fatto non ci pare che gli 11 possano affidare ruoli di protagoni• tta; pOtrebb'c,scre usato tn pani laterali, nei film del \\'est, per sfruttare 11suo nome•· JI provino fu fatto dalla Paramount. A. D. TE ( NlJOVI FILH f OTTI:: NELL'OMBRA vuole essere & un film d'av...enturc che SI svolgono nell'ombra. Senonch~, salvo qualche piccolo episodio di omicidio notturno, le cose si 1,·olgono alla gran luce de, riflettori, senza nulla n!lscondere che 11 pubblico non avesse già prima immaginato. Film come questi non occorre andarli a vedere: basta leggere il tttolo, sapere chi sono i protagonisti e magari guardare le fotografie appese nell'ingresso • dei cinema. Di lotte nell'ombra la nostra fanta1ia cc ne suggerisce altre assai più immaginose e cruente. Quando ragnzi correvamo nelle piccole sale della periferia, ·a vedere le avventure 1ilenziose e piene d'angoscia di Saetta, d1 Polidor e di Maciste, non era raro che la notte ci destanimo dt soprassalto, gli occhi dilatati, col terrore che quel terribile bandito, che poco prima avevamo visto uccidere senza battere ciglio una creatura indifeu, ora c1 sovra1tastc con la 1ua ombra fc• roce: e quaai ci sembrava di veder le sue mani ossute scendere lentamente intorno al nostro collo per stringerlo fino allo spasimo. Notu di spavento e di sudore, quando ogni scricchiolio dei mobili pareva il segno d1 un passo immane e minaccioso. In quei tempi, il pubblico dei cinematografi aveva l'ingenua mnoc·cnza dea fanciulli, e gli stessi spettacoli sem• bravano rivolgersi a quel che di candido e d1 disarmato re1iste nel fondo di tutti gli uomini. Oggi, ripetere fiduciosamente, con la stessa improntitudine, le csperic:nze d'una volta è imprest assurda come quella dei pittori che tratteggiano le tc-mbianzc della propria moglie con lo etile degli ingenui abitatori delle caverne. Senza contare che i mezzi meccanici del cinema d'oggi e le arroganti ambizioni dei nostri regiati, architetti, sceneggiatori hanno portato a compiere uno spettacolo che vuol riammodernarc diainvoltamentc una sostanui fradicia e IOU• tile, fondando la novità dello 1pettacolo sulle risorse d'una messinscena uniforme e viatou, che ,eguc gli eventi d'uno sule dcconttvo praucato aenza decord dai nuovi architetti di palazzi razionali. Lotte nell'ombra è un tale succedersi di casi grotteschi e allucinati, da far pcn1are che un grano d1 follia ai trovi davvero nelle menti dei nostri uomini del cinema, Fosse stato prestntato come una parocha del genere, forse avrebbe dtstato meno la nostn ilarità. Banditi dal cuore di sasso si alternano a banditi senumenta!i e ceneri. Inventori con la voce flautata, acgrehme innamorate, marinai con la chitarra, aeroplani fermi nel ciclo, poliz1otti in dint1.!rjatltrt, cassefon, cli cartone, ord.igni elettrici, ntce.lli maledetti, aV'\-·entu• riere in costume da bagno, fucilate, t'av• vicendano inconsiderat1mente, con una ricerca smaniosa di e fatti•. qualunque essi siano, messi insieme come quei mille francobolli che si vendono dai cartola1 in certe buue da cinquanta centu1mi. Gli attori 1talìam hanno un volto troppo onesto e familiare per figurare comt si sarebbe voluto in questa pellicola piena di tante atrocttà. Al capitano Petcnen, ad esempio, che ordina d1 torturare col .. sistema mdiano • quei poliziotti che 11 sono avventurati nel suo vascello, OC!IIUno presta fiducia !\leglio si crederebbe all'efficacia della loro recitazione, se un regista immaginoso 1ntraprcndc111e la descrizione del caffè nouurno, o della birreria Dreher, all'una d1 notte, quando quegli attori diventano dnvvcro protagontttl, ma di piccole a\'venture quotidiane, o mcgho della noia di Roma per coloro che vorrebbero trovarvi una • vita mtenaa • degna dei divi di I loll)'wood. li dottor Oli\'a, nella sua \"cttc di Direttore di Cinecmà • c'im'ia una lettera d1 protesta per aver noi parlato, a propo11ito del film lm:entiamo l'amore, di un certo • stile Cinecinà • e d1 un galateo d1 costumi e uaanze d1 Cmcc1ttà •. ti dottor Oli\·1 ci fa osscr\'are come questo film non sia stato effettuato negli stab1limenu del Quadrato. E, d'altrn parte, quella sua lunga lettera ,-uol sostenere che quetto stile non c11iste, poiché 11 complesso d1 studi ch'egli dinRe non è adoperi.to per una produzione diretta t lt: sue maestranze costruiscono e arredano su disegni e preci~c istruzioni dcglt architetti e dei produttori. Se erron esi~tono, non ci riguardano•• affc-nna il dottor Oliva. !\la !oono propno quegli errori che riguardano noi e· il pubblico italiano: errori che ncll'in&itme donno quc:l tono e quella maniera che abbiamo chiamato stile Cinecittà •. Che siano glt arch1tctt1 e i produttori a !ibagliare non conta. Essendo Cmec.ittà all'incirca tutt'uno con la cinematografia italiana ci sembra ragionevole che ad es!->apen1uno gh 1'.pcttatori quand'escono affranti dalle sale cinematografiche do,·e \'enscono pro1cttat1 film come F1wclu d'ar. t,fido, Orgoglio, l.ott~ ntll'ombra. Parlare di 1t1le Cinecmà è servirsi d'un'immag1ne, come chi parlando d'uno sule umbertino SI riferisce a un'architettura che nulla ha a che fare col suo sovrano. Resta il fatto che i film u!lcati dalle no,tre azu:n?e,_ sia d! Cinecittà, sia della Caei.ar, sia d1 T1rrcn1a, hanno tutti partti d'un bianco che RCceca, e le vicende di quei film nspecch1ano un 1otalateoch'è comune al nostro ambiente cinematoRrafico. MARIO PANNlJNZIO

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