Ila luce di quanto è avvenuto venti nni dopo. E,amillata numericamente popolazione dei pro e degli antitedchi nell 1Austria-Ungheria, egli era enuto alla conclu~ione chr vi erano irca 31 milioni di antitedc-,chi e 21 ilioni di protcdeschi, e raccomandò i staccare i primi. li suo promemoria crminava con queMe parole : e: I tcc:leschi dell' Au\tria d°"Tehbcro e~rc iberi di unirsi agli Stati confederati ciclla Germania. E"i tendncbbcro in Aualunquc caso a stacraNi da un' Autria trru.formata, nella quale non porcbbcro più dominare sui popoli non :tcdc,chi >. Bi~ogna ricono~erc nel 1orna1io;ta una preveggenza superiore 1 quc-lla degli uomini di Stato del suo ll'mpo Tr,\ i metodi di diffusione adottati dal ministero della Propaganda (e in parte già u5ati anche dal ministero della Guerra. e datl'Ammiraglia.to) vi era quello di for cadere d.d cielo le parole pen.uasivc. Nel giugno e nel luglio r9181 erano stati la!o-Ci.ui cadere ,ulle linte tcdesthc della Francia e del Br-lgio non meno di quattro milioni di opuscoli. Ncll'ago~to, la pioggia di carta stampata era di 100.000 opuscoli al giorno; poi nel settcmb1 e, quando entrò in funzione il nuovo ministero, ,i arrivò a 3. 715.000 op-u~oli i nell'ottcbrc a 5.300.000 e nei primi dicci giorni di novembre se ne lanciarono 1.400.000. Questi opuscoli, dice lo Stuart, erano ~critti in linguaggio semplice e chiarivano ai tedeschi lo sviluppo della guerra ; mo~travano con nitide cartine le posiiioni guadagnate dagli Alleati, e annunciavano grandiosam('ntc il numero delle truppe che ar• rivavano ogni giorno dagli Stati Uniti, spiegando poi la futilità di fare ulteriori sacrifici per una C,\u,a ormai pt!rduta. Ha scritto Hindenburg : « Il ~ldato tedesco pen~va che quCsta propaRanda nemica non poteva essere tutta compo!\ta di menzogne, e così lacci,wa che gli ~i avvclen.H,cc la mentt, e cominciò a diventare c,so ste~\O v<-icolo inco ..cicnte di qur\ta propa• ganda>. Come venivano mandati gli opu,\Coli oltre le linee nemiche? Nel 1918 il problema era stato non soltanto di t;ov;ire argomenti efficaci, ma anche di cusporre di un mezzo efficace per scaricare gli opu"'cdi. Avendo dovuto ,cartare gli aeroplJni per via delle rappre~g!ie am1un~iat~ dai nemici c~:mtro 1 piloti col}>('voh d1 tra..,portarc propaganda, fu finalmente applicato J'impicgo dei palloni. Dopo molte prove si trovò un tipo di pallone, CO)truito di nna. di circa 6 metri di circonferenza e di m. 2140 di altezza, con una capacità di 30 metri cubi. li carico ma,._,imo di un pallone era poco più di d~ chili, o.,"lia di 500 o 1000 opuscoli, a srconda del loro fonnato. Lo scarico d<"gliopuscoli JV\:eniva mediante un fu10 a orologeria che doveva bruciare entro un ct·rto numero di minuti a t.Cc·onda della diC1tanza d,\ coprire e la vt'locità del vento. Ma il principio fondamentale di tut• ta la propaganda di Northcliffc era )tato di non dire mai una menzogna, se si poteva farne a meno, perché quando una mt•nzogna è e\Coprrta la propaganda è rovinata per sempre. Tutti ricordiamo, infatti, che le grottcM:he menzogne messe in circolazione durante la guc•rra, comr: quella delle « fabbriche di cadaveri>, dove si vo• lrva far credere che i ted('-.chi trJ~forffi<L"~ro i morti in b.ittaglia in grassi per- esplo:,ivi, non ebbero m,ti ctfctto duraturo o convincente. P(•r quattro anni le m~rcc-hine della vecchia propaganda avevano vt>r~ato tonnellate di autodifba e di odio. Soltanto ve™-> la fine, nc-ll'atm<hfcra di fc,ta per la pr~'iiima vittoria, cominciò u balenare.· la luce di una nuova sp~~- rania: una !ip<>ranzache- non na"ct·,·a dallò\ convinzione ~pontane-a. ma che <.·r.1 alimenratJ da una nuo1,,·a propa• g.mda, ipo<:rita, che annunti,1,a un,1 nuova C!'d p-:-r l'umanità, un'era di lih<•r,1zione e di fratellanl<L La vi~ionc di una Lega delle Nazioni fu .igitata come il .. imbolo di quc'iita nuova epoca. il rui motto dovc,·a essere e detrrmini- ,mo, autodeci,ione >, parole- v.1ghe, m~ per,u.1sive, che allettavano anche 9m•1 popoli che non avevano mai mo~trato di po,\Cdcre )(' ri',()r)C mor.,li, cconornirhe o militari per rcggrni ,ulle loro gambe. Bi~na quindi dire che l'in- \'<'ntore della più bella trovata della prvpaganda all('ata fu Woodrow Wil- \Cn. . La trovata fu, per NorthclifTc e p<'r la propaganda britannka, di grandr aiuto. Egli aveva \Cmpre ;wuto fiducia nella propaganda fond.\t,\ ,u promesse per il futuro; C' avere a ,ua d1,po,izionc il vangelo leghi!lta dd pn.:sidcntc Wihon era veramente ,traordinario. ='1rlla prim:wera dc-I 1918 lo scrittore Wrll'i preparò un memori.ile con le cmc \'(,'dutc $ulla propaganda da adottarsi v<'rso i tedeschi. Bi\ognava convincere I tede.schi chf il vero scopo degli Alleati non era di ~onfiggcre il nc-mico, ma di portare a un.1 pace mondiale che rt·ndr-;sc irn_pn<i,ibile-ogni guerra futur;t, e e la Gcnn;:1.nia quindi deve ~ccgli<'l'C fra la sua rovina. prrrnnc e le pn.-.pcttive di rc,urrezionl' politica cd «.-ccnomica, uncnd~i al progetto d<'gli Alleati per la organuzazione del mondo>. f:. inutile ora, dop<1 vent'anni, e con la Lega dcli<' Na1.io111$ul cataletto, soffermarci a rilevare la fal,it:\ di qur-.ti principi: è piutto!\tO int('rc,..antc dir(' rhc anche i propagandi,ti medesimi ave-vano finito per cadere \'ittime della ">ro propagand,1. Sopr,1ttuno la Gran OMNIBUS OBIOAOO - INTERROOATORtO DELLA POLIZIA Bretagna j i f rance~i, imC'n,ibili ali,\ propaganda e allevati nella convinzione che la Gcrm,rnia fosse il loro nemilo naturale, avevJno con la guerra raffonato·Xr loro antiche coovinzioru, e 1I motto della Francia ('fa non t,mto l'.autodcci'iionc dei popoli di altre tcrrt" quanto il J/ ae victis. ' Quale sarà l..1 propaganda di una guerra futura? Dal 19t4 al 1918 la propaga~da anglo-francese ebbe c<>n1c mollo: « rendere il mondo sicuro p<•r le democrazie », e neanche il più fona• tico democratico potrebbe ~tenere che il mondo ,ia oggi proprio il po3to più sicuro per le democrazie. Od re~to, la scena dell'Europa è tanto mutata, le macchine della guerra si \Ono svilupp.,- tc così rapidamente che è difficile che gli a~J)('tti della guerra p.,.. -..1ta ,.j drhbano ripetere. Il prof. La,",·cll di Chic.1go, nella sua T ecmca de_lla propaganda nella Guerra Mo,tdiale o;crittn nel 1927, c11primeva l'opinione che la propaganda s.i.i divent.1ta unn profe,. ,ione e che nel mondo moderno 'iii ..,,ja wiluppata un.i. schiera di nu.•,ticranti che ,tudiano il modo di mutare k opinioni del mondo. Dic<'va abb:1stan1a profoticamcnte il La,,well che e è dJ prcvcdeJ"lii e-hl' i govrmi impiegh<•ranno sempre più l'opera dt•i propagandisti profr,,ioni,ti >. ~{a quando ,i vie·· nr a guardare quale potrà c,:-.cl'c la propagand.1 delle n..1zioni dcmocrntic:hc troviamo dw l'inglr~c Sidney Rogcr- \On, il quale ha scritto un libro' !.ull,1 Propa.(tmda nella gutrra futura non ,a che critirnre i metodi ~guiti finora, 11t•nz.'\ su~gerirnc dei migliori. La realtà è che duranti· la guerrJ d(') 1914-18 il mondo avev;1 ,ubito la prn• paganda ddlo1 democrnzia: una parola d1r nc~uno o,.;_wa sfidar<.~. NonO\tante la pl'CS<'nzadt•lla Rus!-ia e del Giappone fra gli Alleati, e dei Giovani Turchi a fianco degli imperi crntrali, i propagandiC1ti alkati avevano prc,cntato la gu<'rra come- una lotta fra lt· dcmocr.1zie e le fon•c· della rc,1:1ionc, un conflitto in cui I., dcroocrazia doveva ar- ,c ...t,tre il cao". Ma ,e nrl 1914 la democrazia pot<.•va pas--arc pt.·r una ~pt·r.mla, oggi e domani ~i, 'IOlt.mto un in<'r• te e oc,tinato atteggiarn1•nto che dovrebbe punt('llarc lo status quo in un mondo di !!perequazione di ricchezc naiionali. La conclu'ìionc è che, dopo quindiri anni di propaganda auto.tpologetic.a, il pubblico dei pac.,i dt·moHatici è nd1.1 più compl<'la confmit.rw. Per quindin anni è :,t.lto a(Llticuo dalla prop;1ganda altcrnativanwntc d('l)a paura e ddl'ottimi'lmo. Tutte• lr organia..a1ioni politiche, particola11nentt• in Inghilterra, hanno 'ifruttato }>4-'r i loro fini k convinziorn di tutti gli idrali-.ti e pacifisti, il cui odio contro l.l guerra ha son•ntc prc.·-.o l1a'!pctto di una crociat.1 per una gu<'rra contro un 5upposto focolaio di ag~n:~ionc che wniva 'iCITI· pre veduto in un pae-.c totalitario. Sicché tutto quello che è contrario all,l c:oncrzionc tot~\litari,1 è « democr,1tico >, dal liberalismo ini:tkse nll'Jnard1i,.mo spagnolo; tulio qu1•1loche non è •democratico> è di neH~ità e faq-i.!ota> e deve essere comhattuto. C. M. l'RANZERO FESTA IN CASA ROOSEVELT In Inghilterra e in Amt'rica l'introdu2.ione d1 una ragau... di buona ramiglia nella società, e, cvfntualfncntc, nella carricr.a. del matrimonio, ~ spesso fatta con solennità e dà occasione a una festa più o meno brillante Qualche 1c1timana fa, i Roosevelt hanno dato una festa alla Casa Bianca appunto in occasione di un e debutto>, La relice ragazza era mi11 Eleanor Rooscvch, nipote di mistttu Franklin Dclano Roosevelt, ossia della moiJlie del prcsidcnle. A dire il ,ero, la ragaiu, che è gru.iosa cd ha la bella età di diciott'anni, non era al primo debutto. :ivcndo già fatto un altro e debutto> a Boiton. Ma evidentemente l'c1ichctta americana o, per lo meno, quella di ca.sa Roosc,cll, è dell'opinione che, in fatto di debutti, sia meglio abbondare ; o anche che il debutto in provincia e qucll0 nella capitale siano due cerimonie dh·erse e che non si escludano, ma anzi si complc1ino. Comunque-, la ragazza era tutt'altro che contn.ria1,1 da questo duplicato di cerimonia, e con!e1J.1v:1. francamente che il e debutto è, ccrtamt'ntc, una fatica, ma una fatica piacevole >. Gli inviti furono ratti dalla zia Eleanor, cosicché J)('r gli invitati l'intervenir,. ..na resta fu un dovere d'ufficio. La debuttante avrebbe dovuto indou.lfc \in abito da sera che doveva rircvcrc da re Ciorgio di Grecia. Essa lo conobbe ad A1ent't alla leg,ujo. ne d'Am<"rica ~fa il dono rl."galc non giun't': in tempo <" la piccola Elc;anor Roou,·clt in• dossò un abito di organdi bjanco, che 9ndcggiava, tutto gonfio, intomo alla snella figurina Cli in,·itati <"rano, ad eccezione dt~li aiutanti militari della Ca,.- Bianca, quasi tutti giovanissimi. L'orchestra en. venuta apposta da New York cd era diretta dal mae• stro lrving, autore di e Ycs, wc ha1,1c no bam:anas >. Le dantt rurono brillanti; ma ci fu un momento di grande emo7.ionc quando mistress Roosc\'t"h (la 7ia, pu intendcn.:i}, conducendo una danza con suo fratello, recc un pano falw, incespict\ nello strascico e cadde. Neuun giornalista. era stato il)vitato, ma un giovane redattore del Dail:, Mail di Londra, certo Charles Gra\·cs, riusci, non si sa come, a procurarsi un invito e poi fc. cc nel suo giornale e nt'lla repubblicana Post di Washington una d('scrizione dcll;i. brlla ft-ua: e Vcni\amo introdotti in un modo strano, e cio~ nenuno annunzia,:. i nostri nomi; sfilavamo, stringc>vamo la mano a mistress Roottvclt, a suo fratello e alla nipote ... panavamo per un corridoio; due ne- •ri nella grande i.ala da ballo servivano il punch, cr«lo non alcoolico. Per i primi otto pi«li, la sal:a da ballo era sovraffollata di gio, :motti wprannumt'rarl. Costoro erano molto diversi uno dall'altro. Os.scrvandoli, si notav.i, che tu venti di essi solo uno usava una lozione per i capelli; e cc n'era anche uno su dicci, che aveva i capelli rasi come un forzato. 11 direttOn" di T ailor and Cuitu sarcbb«- scoppiato in pianto se avc11r visto il taglio delle code di quelle manine. Due erano in giacca da pran2.o. Le rai;:anc erano per la malj"g:ior parte piccole e ,ptsw graz.iose, e potevano essere divise in 1Jue categ:oric: quelle che ballavano con ..11 ia unfica, con gli occhi chiusi, al «ntro dtlla s.ala, evidentemente col loro cavaliere fa\·orito, e quelle che balla,,ano negli anll~li della sala e che c-hiacchieravano f" IW· ridcuno con gli uomini in soprannumero Per dii-e la verità, i debutti in America non sono una cerimonia piacc,·ole, a diffcttnza da quelli in Inghilterra Proprio le ucue figure tondeggianti che vedete in Mayfair, ma non cosl ben vt'stite, né i loro capelli IO· no eosl ben curati: al paragone, le loro car• na~ioni sono povere e I loro abiti goffi >. A. C. CANDIDATI Fra due mesi un nuo,•o presidente-, il xvr della Terza Repubblica, cnittrà ali' Elisco. Si preparano le candidature i corridoi della Camera e del Senato di\enuno luogo in apparenza di casuali rilro\·i cd incontri, ma in verità di approcc\ e assaggi. Ve-echi dgnori con la barba chr durante le sedute per lo più sonnecchiano, appaiono improvvisamente vivaci Strin(j:ono l:t. mano, battono sulla spalla del più oscuro collega, poi, nella noia della sessioni" par. lamentare, si addormentano. La repubblica vuole un capo che 1ia e,cmpio di mod<"1tia e onestà Cominciano itli <"Sami di co•cicn• u. L'impron•iso ricordo d'un piccolo 1candalo, d'una M'l'\'a scdou.1, d'un amore c:landcstino, d'un affare imbroc;liato rompe improvvi,amcnte il lieve torpore durante il quale i Duval, i Oupont del Parlamento franccst ti erano domandali: e: Perché non io, invrce di Lebrun? >. I deputati e i St'na1ori non laKi;i,no i corridoi del f>alazzo Borbone e del Luw:mburgo. Si esamina la co~cit'n:za altrui. llt•r• riot per tut1a la scnion<' ha dc1to e ridt'ttO con pe"'·\cranza: e I miei amid ruui > sorridendo ,·t-no i banchi di Thor<"t e di Duclas. Ma fone proprio il ricordo di quc• sta fr.uc oggi lo indispctt11Ct' e lo rattrist;,,: coi tt'mpi che si preparano, quello spreco di 50rrisi troppo a siniitr.a turba i sonni del sindaco di Lione. Anche Ferdinando Buisson, che ha 65, anni, e che in pat.sato ha presieduto la Ca.mera; si domanda: e Perché non io? >. Da un trentennio sicdt' a palazzo Borbone. t un socialista pentilo, circostanu non sfa\·ore\·ole. Il còno F. Pictri in\'t'tt, ~condo il ]01H, è sohan10 una persona cl<'gante e raffinata. e Ama le scienze e le l('lterc >, e insi<"mc, .si diletta di es.sere autoritario e di parl:irc con voct' persuasiva ~la non soltanto a palauo Borbon<", i , cechi 1i5nori aspettano il loro ~iorno: al Luucmburgo ugualmrntc l'onestà, la signorihtà, la modestia att<'ndono il premio. Henry Roy è il nemico dd Fronte popol:1rc: è l'uomo che previde, che non cedette alle lusinghe dtlla nuova èra di Uon Blum. Gli piaccrrbbc esser il Ro:, dc la Ripubliqu,. Poi e•~ Henry Bértngcr Ha 70 anni e, rapp1 esentando la Guada.lupa benché normanno di nascita, potrebbe cucre il c.ipo simbolico drtla n:pubblica e dell'impero. Ma il franccv- che foric con più tr;nporto sogna l'Elisco è Léon Bérard: più lt-tttrato che politico, parla ricamando mirabilmente. t ellenista, storico, e collezionista di aneddqti >1 sempre secondo !(' infonmi1.1.ioni del ]our; troppo ben educato per e•scni fatto dei nemici, dorme sonni tranquilli. Dicono che ~rard non rammenta di aver negato una parola cortese a nessuno. I suoi colleghi ammirano 1anta s.aggcu:a e pcrscvcranu. POLITIOA ESTERABRITANNICA: BILANCIO 1938 (rJ lit ne è del S.icro Romano Impero? ~ ~rie si tiene uso ancora_ in1icmc? >. ,1 canta nella canuna d1 Auerbach, nel Pault. Al principio di qurn';rnno di graLia 1 939, una buona parte della stampa inglek: e americana (10prauut10 di quella K"ttimanalf') ha avuto l'aria di intonare un;a canzone analoga e Che nt- è del caro Impero britannico? :t. I prodigiosi avvenimenti del 1938 invi1;ano agli esami di coscicn:,a e alle mcdita7.ioni retrospettive. E i maggiori pub• blicisti inlj:lcsi e am('ricani hanno redatto il consunti\·o della politica britannica per ran. no 1938: alcuni con rare grave e drain• matico, altri con l<"rcnitl, qualcuno anche in tono umoristico. Uno dei pubbliciui, che qucs10 bilancio hanno ratto abbas1anu sercnamentr, è stalo Suvto.to, nel Svnda:, Ttmn St-condo lui, il 1938 è stato l'anno più agit.tto dalla fin" della guerra in poi e l'umanità dc1,,e a Cham!xrlain se non è voho al tragico. Ancora hra,i prO\t wno in corso, ma, tuttavia, O~ICi,una gufna <-uropca app.uc meno probabile di un ,mno ra lt-garni più nrctt1 con gli Stati l.'ni1i; cicatriuazionc della piaga i.rbndcS1· . note scambiate a Mon:lcO, sulle quali si potrebbe fondare la pace; accordo per il Meditcrrant'"o: questo s..rtbbe l'attivo del bilancio 1938 J)'"r la politica inglese. Al p;aui\o: l'anut-,,ionc dcll'-\ustria e dei Sudrti, };a Cf"coslo,-~chia caduta nelle mani del Rrich. e:Altrf'ttanli attt-ntati >, dice Scrutato,_. e ~I ,cntifr.lento_ [d_i c~i ?J, alle buone manine 1nterna.z1onah (n,] e, nel c1u,0 ddla Ccc, ilo\.tCchia, :\i risultati politici soiidi >. ~la dal punto di \'Ìtta di quello che è me,i;lio l)i"r la pace dtl mondo e- dt"ll'inte• resse 1nglc'C o (,anc<'•"• Sc,vtato, di1tingue. Si riconoscr che fu un errore lo 1mr-mbramc-n10 dcli' \uuria-Vnghcria. L'A1.u1rLa da ,ola non potc\a \Ìvt'rc e non 1i po1na costringf'rla a ,·i\f're vpar.ita dal Rrich che con l.1 fon.a, cioè tf"ntndo la Germania s<"mprc a terra. E H·ncre la Ccm1.1nia a terra non era po1,ibilr tcnza sc.ttcnarc, a lunico andatt, una gurrra europea. La t'r.tncia ha ripudiato quest,1. politica; ciò fa. cendo, u è allint"ata con la Gran Breta11:na. Prr Hitler il nemico è la Ruui:a, non la Fn.ncia. A sud e :ad t-st, non ad ovc$l, egli vede il campo di <"•p,1,nsione per la Germania L.a \'CCchia poli1ica t'Itera france~ chiami> la Ruuia a rinu:ucrc in t"quilibrio la bil ..ncia in occid<"nte. Ora l'idt-a centrale di llitkr è di otttncrc per la GC"rmania libertà d'espansione nrll' Europa orientale, in cambio della sua rinunzia a una rivincita a 0\CSt Quando I.a Francia ha rifiutato di battC'rJÌ per con~f"\arc i Sudeti alla C<-codo- ,·acchia, il problema della pacr nell'Europa occidentale è stato pu la prima volta &e· parato dal problerna orientale. QucJto si, gnifit'a. cht" per la prima volta la Fianda ha acc<"tLato l'idt-a delta Mittel-Europa 2.ona d'inftuen1:a tedesca. Questo certo non vuol dire affatto che eld abbia dato alla Germania licenza di calpestare Ja libertà d('gli :.Itri. Finora la Ccrmaniil non ha m,tnifc1u.to il desiderio di regnare ,u una razu europea non gt-rmanica; cd ha le migliori ragioni per non dc1idc1arlo: il giorno in cui cua 11 ann<"ltr,~ minoranze non gcr• maniche, la dottrina n,uiua dcli.a. purt"zza della r:i.ua, fondanwnto del na,jonal'IOCialismo, iarcbbc finita (Si noti la uranczza di qut',1a Clpinione: forse che una r,uu. non pui> • regnare • i.u un'altra razza sc:nza mf"KOI""' con e,,.a '' e Non do\irebbc, dunque, cs1.erci alcuna incornp.-tibihtà fra la filosofi.a p0litic.i. nazista e le speranze di pacificazione europea, che Hitler cspttuc nel messaggio di N,uatc. Ed è e-on questo con, incimento che C..hambcrlain a1ti a ~ton.aro e continu<'rl ad agire n<"I nuo,o anno; e le sue probabilità di successo s.iranno ;1umcnta1c in ra(j:t0n<" del tramb\nto dell'anno chr si è chiuso>. ~id 11.HtoqucMo a un,1. condi:,ionc c~sen• 2.ialt•; r cioè che la C,·rmania non cc1chi di conlcndcrci I.a ,11pr,·mazi:1. na, :alt" >. Appl nto ~:rciò Sc,utotor trova e ,1n poco sconcertante > la richi<"sta tcdcsc:a di parità in ,na ~ d1 «Hl<>marini. L,1 Grrmania adduce comr argomento il fatto chr la Rubi.a ha la più grande flotta di ,otto• marini del mondo. ~ia ai souomarini non ,i contrappon11:ono sottomarini. e lnt"\Ìtabil• mentr si è indotti .l '°spettare eh<' la Germania intenda M"condare le ambi7ioni drll'It,ìli,1 nel Mcditerr;rnf'o, come l'ltalia ha srcond,110 k s~ nd continente. Bii.og;nc-- rebbc fare ben capire alla Ge,m.,,ni;i, che qualunque ,uo intt-1,·cnlo na,alc, capace- di complicare i probkmi mcditcrrant'i, fart'bbc dubitart gra\'t'mentc ddla sua rinunzia a.J. l'Ah:u:ia-Lorcna e della 1ua afTt>r111,\1ion(' di disinlcrcuamrnto politico d.11i'occidcn1e: gi.1nht così b 1-'tancia come la Gran Brcta~na hanno drllr frontien: nel ~tediterranr-o. >. Da tutto cii> Sovtator trac la conclusione eh,. fo una pro,.·a di più della 1aggeu.'\ di Chamlx•r lain il suo 1forzo di migliorar<" i rappo1 ti dl'lla Gran Bretagna con r halia: per<"ht 11 ~lcditcrr.an<"o è l'anrllo che coll<"~a l'o,·nt e l'eit, menttt b u-p.unione dcll'O\"Cst e dell'est ~ a b.tsc drlla p01itica di p,1,cifica2.ione co,l dt'lla Franci.a, come dt'lla Gr,rn Bretagna. Srparnionc non facile, ma possibilr in trrra Il mare, im·ect-, è uno. E se la Grrmania di\.enl.l\'t" una potc-nza mr-dìtcnanca, molte Spt'ranze morircbhc10 ,ul na~•·rc. Fo~ sarà qm·,to il principale problema dell'anno nuovo: l'osta• colo, sp<-riamo uhimo, ad una pace duratura Ci sar<"bbc da fatt lunghi commenti a questo articolo di Sc,u:a1or. A dire- il ,·ero, &embra piuttosto amrna la tesi che se: la Germania mette le mani sull'Europa orientai(' e sud-orientale, J;, pace 1i consolida, mentre se la Crnnania aumenta il numero dei suoi M>ttomarini, ogni spcranu di pace muo~ sul nascere. Comunque, l'articolo ha due meriti: 1) di enunciare con grande f ranchcu:a l'idea centrale della politica britannic::a, di offrire, ciot, alla Gem1ania \utta l'Europa, purché rinunt.i ad avanxuc verso la Manica e il Mtdit('rranco; ~) di rendcrt giustizia a Chambt-rlain. Tutt'altro che con equità hanno ratto il bilancio del 1938 gli avversari del Primo Ministro. In genere, cui si r1fiut,1,no di am• lllrtrcrc che l'impero britannico si trovi nella frrrc• alternativa di comb.attf"rt o cedere. Essi non vogliono combattere. E 1mprc:uno a Chambcrlain, reo, a.i loro occhi, di a,-cr ceduto La u.ampa americana offre gli rM:mpi più tipici di questo attrggiamcnto. L'Am('rica, comr è noto, ~ ancora nt'lla i.u.a grande m•l!:gioranz.a isoluionill.a, mal1rado gli tfor• z.i df'I prcsiden1t Rooic:vc:lt per convertirla alrintef"'·cnto. Es>,1, è con1.inta che l'Europa Ila un con11ncntc impauito e che m:ai più i suoi figli dc.bbano .a.ttr.i.vcn.arc l'Atlan. tico p('r rimetterlo in ordine. t un'opinione rupcttabile; anzi, dato che, ('ventualmentc-. l'America inttr\.crrcbbc contlo ili Stati to talitari, diremo che ~ un'opmion1· rispctt, bihuima. Ma, cib pttmesso, l'Americ.i. .•1 arroga il diritto di giudicare l'Europa · in particolare, di condannare l'lnghilurr.i, perché non avrtbbc, a s.uo av,iso, r,-,1•t;IO al Teno Rcich. L'America non ha au,,o la minima intenzione di battrni per I A..a• uria o per la Cecoslo,-acchia Ma b1.-~irna l'Inghilterra che non 1i è battula per L\ustria e per la Ccco1lo,.acchia L'America non inlendr batteni per la coiì detta de.mocra• zi.a ~la condanna I' I nlj:hiltcrra che non ai b"ttc per la dan<KraLia. L'A,otric.a non fa llÌf'utt per gli rmigr.1t1 ebrei. ~ia rimpftl'\,·er.a aspr ..mente all'ln11hiltcrra di non rare abbast;1,nz.1 per t-Hi Proprio a proJ)O'l1to della qurstionc ('braj. ca, la Nailon di :<;t-w York ha pubblicato un umoristico dialogo immaginario fra Chamberlain e Hahru W 1<:cna ~ in Downing Strrt-t. 11. 101 in un pomcrin:io dt-ll.1 fint' dd 1938 A. ~{ il..c- due iniz.i,.Ji 111nifì.c.1.no: Afu, .\111,aid, dopo Monaco•). Tra i dut' pcnonaggi è un mappamondo che f'Ui, di t.. nto in tanto, fanno girare. JIALIP'AX- &:ne; che faremo d<"gli ebrei? CHAMHaL,1, - Yn, gli ebrn Terribile rutidio ! L4 C«oslo,acchia era già un a(- fart" abba~tan:z..t brutto. Ma è rdath·a.mcnte f.acilc trattare- col siJnor Hitler, quando chìrd,. qualche ro,.l. Baua dargli quello che chiede ~la quando non dom.anda nirntt-, eh,. coi.a s.i pui> r.ar<', caro Halifax? HAUP'AX - Dopo tutto, la drmo<:.razia non è che un'idea, e a Praga c·cra Runciman. M.a 'l:li ebrei CnAMB!RLA!t,. (apre un ombrello, che era 4pf'o11ia10 alla suo udia e vi si mrlte solto) • Lo Upt-tc - pcn10 meglio, quando JOno totto un ombrf'llo. $c-n50 di ,ic-urcua e ($1 ,,cc-l11a ,:Ila porto F.ntr• '"' sezrcto.- ,io · 101 bel 11ova11, cfrt•nu,runte vestito. 1/alifax 1l1 lancia uno szua,do s1omcnto). IL "'tt0M.ETAlll0• Gli ultimi dispacci, sir, (Ho.l1/0.x lo sc1ve con lo 11u•rdo, mentre ,zii SI 1,achina e l:a ,10. Chambc,Ia,n e H~ l1/11.x le11ono i di.space, r,H10 doJw l',:ltro} C11AWHJlLAJ:.. • t sp.a.,ento,o! t cominci.tta la fin,. degli t'br,-i HALJP'AX Uaccndo 111are vi10,osamente ii x mappamondo) - Dobbiamo fare qualcosa. C'è l'Australia CH,01uau1, (qvoJi allez,o) • C'è aochc il C.. nadi ; proprio là, fate ancora -tirare un J>OC'O.Eccolo. Li manderemo a H.;a.lifax (,idt dtlla sua fr,ddu,a) ... Ci M>no. Vedete quel piccolo punto? t l'isola di Pitcaim. L'n'ik:lla del ~iart- del Sud. Potrebbe es.sere con,·t-rtita in un ,rro 11iardino. SI, un ,ero giardino dell'E.dt-n. Potremmo chi:amarlo il giardino di Anthony Eden. (ridt 1 IIALl'1A!C (acc11liato) • Potr<"mmo manda1r ancht" lui là C..:HA)UEllLAlt- - Via, Halifu:, non s.iate catli\O. ComidC"n.to che ct:li non ~ in diU.<"Cordocon noi 1ui punti di ma!l:«iore importanza, io penso che Anthony 1i sia fatto un buon nomf' per suo conio. Solo un 1cnlleman inglt'~ è capace di qut'sto. Egli mi f.a teniire che le classi diri~cnti inglesi $000 .abili, comf' dicono gli ameri~.tni H,.1.,1tAX - Dobbiamo agir~- Mandiamoli a Pucairn (Preme un eampandlo. Compatt un sc11ttario t Hali/at 1l1 dia di far vc11itt 1m t1p,,10. Compa,r l'e1puto~ IIALll'AX (all'npnto) - Ditemi, quanti .anRrli potrcbl>cro danzar<" iulla pu111a di un ombrdlo? L'r,;f'UI.TO (ra11iantt t stropicciandosi le mani) - t con1rowrso, sir; è un'intc.-1·c-,santc cont10,·crsia, che nQn è )tata mai riwha ~dcfinìti\arncntt; ma lr più ah<" autorità, ,·intcnd<", non un1a quakhl' rott·vole ccci i:1on<" (Ettt,a il u1rrta,1, t pori.i ''"oui d1spaa1). H... 1.11·Ax (le11,ndol1) - ~{io Dio I Gli <"brei ..ono tutti morti. (.Il u:rcta,io\ Potete andare Chambcrl.ain chi,1dc l'ornhr<"lio. Per un momt'nto si 11'.u.-rdano l'un l'.,1,lt10 con M>· lcnnit.¼. Poi un 10rri,o di wlli<-,·o .1pparc ~ul \Oho di t'lllrambi. Il silrnUo continua, ment1·c ~lr. Chamherlain si prepara per un'altr4 SC('na di pace RICCIARDETTO A,., lll . N < • 28 0o,Hlo 1939-un I Il IINIBUS SETTIMANALEDI A'l'l'UALITA POLITICA E LETTERARIA ESCE IL SABA.TO lX 11-1' PA.OINE ABBO!IAME!ITI Italia e lmp,ro: anno L. 42, 1tmt1trt L, 22 r..uiro I HDO L. 70, MIDMtre L. 36 0011 •aa,ao aMJ.ua& )hnouinul, duegni • (otoplt, Hche M 11n p11bblloatl,11011 ■i mdtal.&cc,no, DlrnJ0111: Roma • Piuu della Pilat.ta, 3 Ttltfoao N. 66,-470 .laalais"°u:loae: Milano - Pi■ua Carlo Erba, fl Telefoao N, 2-4,808 PubblldtJ.:
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