Omnibus - anno III - n. 2 - 14 gennaio 1939

11 , .. t. ,iporina Tillayoa do••n .... ,. au mod•lla dlflloll•..•" (OOlfTUfV.U, DA.I NlJKBBl PUOBDENTn • I AVVICINAI alla migliore fonte di informazioni, Vee• ring. Il piccolo Sileno stava bevendo infantilmente il suo quinto cocktail, dicendo che la trovata del vecchio Titlayou era troppo stupida per discorrerne, e rim• piangendo di aver sciupato una serata per aver accettato quel ridicolo invito. Raggiunsi Locksley e mi misi ad osservare oon lui le cento fotografie di Til• layou in vari costumi che adornavano i muri. e Ha recitato tutte le parti >, dissi. e Potr<'bbe illustrare una edizione oomplcta del Bardo>. e Già», mi rispose Lockslcy, e aveva il genio della cattiva redtazione, che lo ha rese un interprete imtancabile e naturale c, Shakespeare >. Unendosi a noi, von Klauber osservò: e Marzia lo chiamava sempre l' "interprete sublime di Guglielmo" >. e Lo abbiamo visto una volta in Ri• chelieu », disse O'Shea venendo verso di noi. e Non dimenticherò. mai l'en• tusiasmo di Marzia dopo la tirata del terz'atto. Disse che suo padre aveva ;alvato il dramma >. Non ancora ubriaco, Wallerstein il poeta si levò minaccioso dietro von Klaubcr. e La distruzione del vostro ritratto di Marzia in costume di Pierrette è stato un gran colpo per il mondo dell'arte >, brontolò. Veering ~ffocò una piccola risata. « Marzia odiava quel quadro>, dis• se ammiccando all'intorno. Per ragioni misteriose lui non poteva patire i pittori. e Quella tela fu dipinta a costo di gravi difficoltà>, rispose calmo von Klaubcr. « La signorina Tillayou doveva essere una modella difficile >. Anche l'avvocato Felix ci aveva raggiunti. « Non difficile a dipingersi i difficile a contentarsi>, corresse von Klaubcr. « E per nulla riconoscente>, sghi• g.nazzò Locksley. e Ha sempre creduto (così diceva almeno) che quel quadro fosse stato dipinto col sapone da bucato>. Veering osservava in silenzio la porta di una stanza vicina. «Quello>, disse poi, « è probabilmente l'antro del vecchio gentiluomo. Se applaudissimo <;on forza state certi che uscirebbe almèno a farci un inchi• no. lo sto morendo di fame>. La pioggia batteva sui vetri, il tuono rombava, la nostra conversazione diventava sempre più maligna e tesa, con una segreta ~rrcntc di ribellione. Molti dei presenti parlavano già di andarsene quando, ad un tratto, ap• parve Tillayou. Jndossava pantaloni neri e una giacca di velluto e appariva straordinariamente più giovane. ~essuno di noi aveva mai visto o immaginato un Tillayou così vibrante, né s'era figurato mai che da quel vecchio bozzolo sarebbe mai uscito un personaggio di apparenze così fiere. Smettemmo di parlare e ascoltammo Tillayou come se le luci si fossero spente intorno a noi e lui soltanto apparisSf illuminato. Aveva condotto nella s't.:inza un estranéo, che ci presentò i durante quelle presentazioni aggiungeva con unzione al nome di ognuno dei presenti i suoi meriti e i suoi sue• cessi. Il nuovo invitato era un certo Cari Scheuttler, nome che lì per lì ci apparve più impressionante di quello di Sherlock Holmes. Il signor Schleutter, apprendemmo, apparteneva all'ufficio del procuratore distrettuale. Aveva diretto l'inutile caccia all'assassino di Man:ia annunziando ogni giorno sulle colonne dei giornali e importanti rivelazioni prima di sera>. La sua presenza in quella stanza fra quella straQa accolta di gente prometteva sicure emozioni. L'assassino di Marzia era fra noi (o almeno così pensava Tillayou) e ce lo avrebbero servito alle frutta. Diventati ad un tratto molto cerimoniosi, ci dirigemmo verso la stanza da pranzo dove un lungo tavolo da banchetto era stato preparato per noi. Tillayou ci esortò a cercare i nostri posti, segnati da biglietti, e a non cambiarli per nessun motivo. Il signor Schleutter (così ci sembrò, almeno) ci esami. nava intanto professionalmente, senza mischiarsi alle nostre spiritosaggini e guardandosi bene dal fare amicizie compromettenti che avrebbero potuto impacciarlo al momento dell'accusa e dell'arresto. - Appena seduti, potevamo notare molti strani particolari, ma io ne fui distratto da ciò che accadde immediatament.e:. Quando le sedie ebbero smesso di scr-icchiolare e fummo tutti a po• sto, Locksley fu il primo a parlare. « Chi », chiese Locksley con voce squillante, accennando a una sedia vu(). ta e capovolta, e chi è quel miserabile villano? >. Dall'altra estremità del tavolo, dove appariva il vecchio Tillayou nella sua giacca di velluto, arrivò una lenta, sonora risposta : « Quella sedia è per il fcsteggiato 1 signore>. Locksley si fece avanti cd esaminò il biglirtto. « Be', be' >, sghignazzò, « il posto è riservato a qualcuno che noi tutti conosciamo bene >. e Chi? > chiese Morrie Stcin. « Mar.tia Tillayou ,, rispose Locksley, e che è andata un momento di là a prendere la sua arpa >. « Servi pure, Harvey >, ordinò il padrone di ca5a rivolto alla vecchia mummia, « siamo tutti ·qui >. La Kra.znoff, la ballerina, che occupava una delle sedie accanto a quella vuota, si alzò nervosa. « Per favore, vorrei cambiar posto>, annunziò. Molti risero. « Su, siediti >, disse divertito Morrie Stein. « Marzia aveva troppo buon senso per diventare un fantasma >. Locksley si rivolse entusiasmato al nostro anfitrione. « Tutto questo è meraviglioso! > e• sciamò. e Il signor Tillayou, che Dio benedica, spegnerà ora le luci, e la piccola Marzia ballerà per noi accompa• gnandosi col tamburello! >. e Tu insulti Ma.rz.ia ! > inte1,enne Emily Duane. e Ti sbagli >, ribattè von Klaubcr sorridendole, e l'insulto è per noi. Ma è molto stupido, perciò non conta ». Prevedendo una lite, l'avvocato Felix diventò untuoso. e Forse>, si affrettò a dire, e il signor Tillayou schera. Ha forse voluto fare un gesto, diciamo cosi, senti• mentale. Non credete veramente che Marzia sia tra noi, signor Tillayou? >. A questo Tillayou rispose con dolcezza. « Ci sono molte cose tra il ciclo e la terra, Orazio, che la tua filosofia non può capire >. e Bravo, bene>, disse Locksley. O'Shea, che fino a quel momento aveva fissato tristemente la sedia vuo• ta, si alzò all'improvviso e disse : « Ciao, cara >, disse con dolcezza. « Sei abbagliante, sta5era. Chi ti ha dato quei bei gigli? >. Fuori il tuono ricominciò a brontolare. Emily Duane emise un grido. Ma Locksley, che non era tipo da lasciarsi impressionare da tuoni o strilli, gorgheggiò cortese : « Passami le olive, Veering, prima che Marzia se le mangi tutte>. Non essendoci né olive né Marzia, la battuta ci sembrò doppiamente buffa. Scoppiammo tutti a ridere. Von Klaubcr voltò il suo monocolo verso il rappresentante di Scotland Yard: e Credete ai fantasmi, signor Schleut. ter? > chiese. e Sono fuori della sua giurisdizione, no? > intervenne Vecring. Il decrepito Harvey trotterellava intorno al tavolo riempiendo i bicchieri. Wallerstein, col cupo viso bruno volto alla sedia vuota, annunziò bruscamente: « La morte non è una parola definitiva. Non si muore così rapidamente. Marzia non fu mai viva come stanot• te in questa stanza. I suoi segreti più gelosi sono raccolti intorno a questa tavola: tutti noi siamo qualcosa di Marz.ia >. e Hai ragione », approvò pensieroso O'Shca. « L'abbiamo amata tutti, ognuno a modo suo>. TilJayou stranamente ripetè sottovo• ce le parole « l'abbiamo amata >, poi fece girare intorno al tavolo gli occhi colmi di lagrime. e: t uno scherzo di cattivo gusto>, ricominciò Vecring, « averci raccolti qui stasera per una seduta spiritica condita di lagrime ! >. « Un po' di dispiacere per la morte di Mar.tia non sarebbe poi tanto fuori posto>, disse O'Shea, e particolarmente fra i suoi amici >. 11 vecchio Harvcy stava recando i piatti della minestra, meu..o vuoti e <1uasi fredda, che posava con un acciottolio stizzoso davanti agli invitati. Un'indignata richiesta di cucchiai partita da un capo della tavola lo confuse, paraliz1.andolo. Jnfelicc e tremante si mi~ a fissare il suo padrone. Tilla• you lo rassicurò con un'occhiata, si asciugò gli occhi, sorrise, e respinta la sedia si alzò. Quel ,$esto inatteso provocò un gran silen.tio. Notai che il si• gnor Schleutter aveva abbassato il capo e fissava severamente la tovaglia. « Sono un vecchio attore >, cominciò Tillayou a voce bassa: e e col pubblico seduto e il sipario levato mi è difficile aspettare>. Ci dedicò un altro sorriso incoraggiante. e L'arte è lunga, ma il tempo è bre• ve>, continuò, « e c'è qualcuno che mi ordine di parlare>. Invece di parlare, fece un'altra citazione, in versi: « Amore, ascoltami! Il desolato cuore [t'invoca sempre Sen~a risposta, e la nera pioggia cade Come allora... >. Compiuta questa mistica invocazione, Tillayou prese una posa che annuAziava un lungo discorso enfatico. Come descrivere quell'orazione? Pe>• sima lì per lì, fu illuminata poi da una grandezza che non sospettavamo. Ci furono, ahimè, tristi lacune di logica in quel discorso, ogni volta che l'intelligenza indebolita del vecchio attore non riusciva a suggerire i pas5,aggi corretti; ironie che ci sarebbero sembrate artificiose ed inesplicabili, se non fossero ·\tate evidentemente tolte all'orazione funebre di Marc'Antonio. Ci sarebbero state infine più pause, se Tillayou non avesse sfruttato il repcr• torio del Bardo. Udimmo tirate del Re Ltar, di A1acbeth e di Romeo con bisbigli e inflessioni che a gente del ncstro stampo sembrarono sommamente buffe. A~oltammo con di5gusto, disprezzo e timore di ciò che ~arebbe seguito, gli accenti untuosi di Shylock e i gridi di Spartaco davanti al popolo romano. Insomma fu un e numero > che avrebbe richiesta molta indulgenza da parte del pubblioo più cortese, e che soltanto O'Shea, fra noi. la testa appoggiata sulla mano in uno dei suoi pigri atteggiamenti, sembrava misteriosamente godersi. « Siete miei ospiti >, continuò il vec• chio1 e: miei ospiti di riguardo, e se vi offenderò con quello che sto per dire chiedo la vostra indulgenza come il padre di una donna per voi tutti ammirevole. Io sono l'ombra di Banco venuta a turbare il vostro festino. « Costoro, signor Schleuuer >, seguitò rivolto a Sherlock Holmcs, « tutti cittadini assai distinti cd onorevoli, si sono sacrificati per appagare il capriccio di un vecchio attore che li ha vo• luti ospiti al suo desco. Sono i grandi nomi di quel mondo che ho servito a lungo col mio umile ingegno. « Mi avete chiesto, !r.ignori, ~ io credo mia figlia M:arzia presente in que• sta coMellazione di amici. Sarà forse l'immaginazione malata di un vecchio, ma io la vedo qui seduta, tragica e bella, nel rumOf'c della pioggia e fra dolci scampanellii stonati. Sorride a quelli che l'amarono, ma guarda freddamente uno seduto tra loro, fissa con occhi accusatori uno che le grida in cuor suo: "Sparisci, esci dalla mia vista! Che la terra ti inghiotta!". « Dolce e nobile com'era, lo splen. dore del suo viso umiliava le stelle come la luce del giorno una lampada. Ma non vi tedierò esortandovi a rievocare quelle grazie che un giorno tanto ammiraste, quelle virtù che una volta pregia1>tc-tanto, quasi quanto me. « Non siete venuti qui stasera per udire un padre dissennato esporvi le proprie angosce, ma per un motivo più grave, che a giudicare dalla vostra cortesia ed attenzione credo abbiate in• dovinato. « li signor Schlcutter mi ha pregato di esporgli privatamente quanto vi dirò, ma io ho rifiutato. Tutti voi eravate infatti amici di Mar.i;ia, suoi amici sinceri, cd io vi volevo presenti. « Chi ha ucciso mia figlia? Chi le ha tolto la vita? Questa è la domanda. La risposta io la conosco, ma non vi dirò soltanto un nome gridando: "Delitto!". No, vi esporrò anche le prove. e Voi l'amaste tutti e l'ammiraste, la aiuta5te nei suoi anni di lotta 1 le addolciste la vita con il vostro affetto, con la vostra comprensione e generosità. Pure uno di voi l'ha uccisa. Uccisa! « Egli è qui. :e venuto nella mia umile casa credendosi troppo astuto per essere scoperto, e siede ora al mio tavolo. Harvey, chiudi le porte! Chiudile a chiave perché non possa fuggire! Chiudi anche le finestre, così. Bravo uomo, Harvey. Mi ha servito fedelmente, mi è stato al fianco negli anni in cui anch'io, come mia figlia, ero un astro, anche se non grande e luminoso come lei. Ma Maurizio Tillayou era era un nome, signori, che apparteneva ai grandi giorni del teatro. Grazie, Harvey. Puoi andare a letto, ora, e dormire in pace, e gli angeli veglino sui tuoi sogni. e Dov'ero rimasto, signor Schleutter? Ah già, le porte sono chiuse. Non sembra una commedia, cari amici? I vostri visi aspettano il nome di Giuda. Tutti voi aspettate, e ognuno evita SO· spcnoso il suo vicino. Io tengo la mia promessa, signor Schleutter. Ho le prove, tutte le prove, quante bastano a mandare chi so io in galera. L'uomo che assassinò Marzia, la mia Marzia, mi r,uarda. li terrore dilata i suoi occhi. Il nome è... ». 3 - (continua) BEN HECHT Ci sonobellibrinoo\11 ITALIAN 1 ~· ALVARO BONTEMPELLI CARDARELLI V.G. ROSSI SOBRERO ZA VATTINI · FRATE/li LOFFREDO MURRI PETTINATO DEL CASTILLO OPERTI e pubblicati da L'UOMO È FORTE · Rom. L. Il.- PIRANDELLO, LEOPARDI, D'ANNUNZIO Saggi critici L. 8.- IL CIELO SULLE CITTÀ - L'Etruria, Roma, L'Umbr-ia, Venezia L. 10.- OCEANO (lii. edizione) Premio Viareggio L.11.- DI PADRE IN FIGLIO Rom. L. r+- 1 POVERI SONO MATTI (rn. edizioné) L. 6.- POLONIA con 31 tavole fot. L. 1 f.- POLITICA DELLA FAMIGLIA L. 16.- L' IDEA UNIVERSALE DI ROMA Premio San Remo L. If.- FRANCESI E TEDESCHI L 14.- CARLO ALBERTO IL CONDOTTIERO !omeo Colleoni) Storia L I 2.- (Vita di BanoL. 15.- J?iat ·2800 17libro delle rivel11z..ioi111i11ttesee 11pp11ssio11a11ti. li libro c!te smascl,era la co11gi11ro1s1s11ai da1111i dell'Europa WILLIAM FOSS, CECIL GERAHTY ARENA SPAGNOLA Tudu,ion, di GINO CARIO Vi,/,.,,,,. Jr/Jtt C.llt{1il11i"J/,.,,4••, .Ji P•ti•f Jlo, "'" zJ il/,utr11{it1,., j,u,ri lalil, L. 1J La complicit.i dcli' U. R. S. S. nel prcpar.arc e nel consum.arcfrcdd.amcntc I.a tragedia spagnola è ormai cos.i di cui soltanto i settari fa.naticicd cs.ilt.itidcli.a "libcrtl'' sovÌ<'ticapossono dubit.uc. M.ache cou c'è didro l'azione bolscnic.a in Spagna? Si riduce tutto .il un tcnt,Hivo di bolscc\·iz.urc l' Europ,i e il Mondo? Se così fos~, non si c..ipircbbc l'atteggiamento di certa stamp.a curopc.a che, senza essere bolsccviz.ut.ao si.11 pure hlobolsccvica, dl tutto il proprio appoggio ai rossi di Sp.agn.t1e ai loro compagni moscoviti. La cccitl e la buona fede dcmocr.atic.1h.anno ,rnchc csu un limitc. Willi.iim Fosse Cccii Gcrahty si sono posti c"idcntemente le dom.1ndcdi ,ui sopra, ne hanno (C'fC".lta la rispost.1e l'hanno tro"ata. ~esto libro è- il risuh.1to delle loro ricerche. L E D I Z I O N 1_ M O N D A D O R I FASCICOLO DI GENNAIO OLTRE 100 MODELLI TUTTA LA MODA FEMMINILE ~ LIRE IN OGNI EDICOLA LA Più GRANDE Rl• VISTA PER LA DONNA

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