(COlfTll('IJ'il, DAI. NUMERO PRECEDENTE) ffl ';l, E FINANZE di Mar,ia con• i: temporaneamente subirono un ~ 1 tracollo. Ma mentre il mcr- ~,.r..n cato finanziaro precipitava e il suo salario diminuiva, le sue ,travaganze non si arrestavano. Il credito S()Stitui il denaro. Invece di amici e d"'amanti, fornitori che protestavano, le sarte, i contrabbandieri d'alcool, e perfino i domestici, divennero padroni di casa. Fu un tempo tempestoso, carico di quei tuoni e fulmini di cui I~ ~rsone con temperamento, deluse, "1 c1rcond:1no la testa quasi per stordirsi. Durante quei mesi l'importanza del vecchio Tillayou andò sempre aumentando. Dopo ogni fiasco, era lui che dirigeva la conversazione nel camerino dell'attrice. Sapeva trovare sempre la ragione vera dell'insuccesso. Dove mai, avrebbé voluto sapere, avevano trovato un simile attor giovane, così orrendo ed inesperto? Era stato lui, affennava Tillayou, a rovinare le due scene principali. E dove, chiedeva ancora, avevano scoperto la caratteri11ta? Come poteva aver successo una commedia recitata da una simile banda di _dilettanti? La messjn_sccna,.faceva poi notare, aveva assassinato 11tcrz'atto. E la pioggia, egli ne era cnto, aveva depresso il pubblico. Le luci nel• la gran scena d'amore erano state atrO• ci, il regista poi aveva voluto per sé gli applausi del primo atto. ~{a Mar.da era ~tata meravigliosa come sempre, come sempre incomparabile, aveva creato la migliore interpretazione che lui, Tillayou, avesse mai visto presentare da una donna su una scena. Non basta (egli si affrettava a concludere), le commtdic deboli come quella, per un grande attore erano il miglior mez• 1.0 per ec;primersi : facilitavano il trion• fo personale. Papà Tillayou difendeva il posto co• mc una valorosa vecchia guardia. Co. nosccva, ahimè, le mille e una scuse del fallimento, tutte le strane, ingc• rrnose, fantastiche circonlocuzioni che ne! mondo teatrale addolciscono l'agro della disfatta. E con voce ton3nte, con gli occhi ardenti del pii, puro fuoco a1 .!etico, l'indomito veterano difende• va nel camerino di sua figlia I<· Ter• mopili della grande attrice. Nella commozione che seguì l'assa:,- <1iniodi Marzia, 11aurizio Tillayou ricadde nell'ombra più completa. Era ,;tato visto al funrrale smaniare urlan• do di dolore e svenendo sul terreno bagnato non una. ma dodici volte. Era tornato poi solo al suo alloggio di scapolo in Washington Square e vi era rima:,,to chiuso mentre investigatori e giornalisti ficcavano il naso nella vita di Mari!ia, cercandovi il ribaldo che le aveva mandato tre palle nel cuore. Tutto questo fornì affascinanti lct• ture e intefessanti conversazioni da salotto a tutti i frequentatori di Broad• way. Le teorie sul delitto erano nu• mero~ come le lepri in maggio, e al• trcttanto inafferrabili. Noi, amici e conoscenti di Mar-Lia, conservavamo una impressione così angosciosa dell'avvenimento che ne discorrevamo solo con grande prudenza. Infatti, tra noi era 5empre presente qualcuno sul quale, per il momento, potevano cadere i no- ~tri sospetti più gravi. Sebbene la polizia se ne disintere~• sassc, Dio e qualche centinaio di ncwyorkesi poco meno onniscenti sapevano che nella vita di Marzia c'era stato materiale bastevole per una serie intera di delitti. La carriera della grande attrice era stata intrecciata con le carriere di personaggi che vivono sem• Pre a un palmo dagli scandali. Si aspettava, eccitatissimi, che la mano della legge cadesse su uno qualunque di tali personaggi, giacché chi avrebbe potuto più logicamente uccidere Marzia di CO• loro che erano stati parte della sua vita? Primo fra i sospettati era Alfred O'Shea, che aveva sposato Marzia alcuni anni addietro e che al momento del• la !)ua morte era ancora legalmente suo ~arito. Qucll'a_llegro gentiluomo, donna1olo, commediografo, malizioso pieno di <;morfi.e,di battute ad effetto' nevrastenico come un mendicante sot~ to la pioggia, era per noi suoi amici il colpevole quasi certo. La sua faccia marcata di irlandese•castigliano (un buffo naso a punta, due freddi occhi fissi, una gran bocca muscolosa) faceva pensare a grandi ge!lta, magari a delitti. La sua storia la conoscevamo be· ne. Pazzamente innamorato della sua Rina, una danzatrice con un viso da li~ografi_a e un accento esotico pienò d1 grazia, aveva abbandonato Marzia reclamando il divor1,io. MarLia aveva rifiutato: le ripugnava, diceva, di cc• dere Alfred a una rivale cosi meschina. L'affascinante celta era penetrato pilt volte (dicevano) ubriaco e furibon• do nella camera da letto dell'attrice minacciando di mangiarle il cuore s~ non gli ridava la libertà. Non ho mai c~pito quale fondo borghese, quale viltà sotterranea spingessero Marzia a tradire così gravemente il suo carattere, e a perseguitare un uomo che avanti aveva disperatamente amato. Interrogata sull'argomento, ~e la ca\,ava sc'her.rando. !via in quelle prime settimane del mistero, O'Shca si trovò in buona com• pagnia. Tra i sospettati c'era anche P_hilMurry, un uomo di teatro, con un viso . tondo e la pancetta, un risolino cordiale e una vocetta timida, tutte qualità assai ingannevoli, il 5ignor Murry essendo in realtà l'uomo più falso e il più grande imbroglione del mondo teatrale, un tipo famoso per la sua mancanza di scrupoli con le donne quanto per i suoi successi. Mari!ia era stata la sua amante finché non l'avrva la5ciata per Emily Duanc, la sua migliore amica. La Ouane, un'altra vera « insegna lumin0<;a >, detta I'« edizione tascabile della Du• se>, e.on una voce di violoncello e una 1>erfe~ta aria da santarellina,. aveva scacciato completamente ~farzia dalla vita di Murry, dal suo teatro come dalle sue braccia. Ricordavamo tutti come il tradimento di Murry avesse umiliato la povera Marzia. Aveva giurato di vendicarsi contro quei due, e i suoi pettegolezzi e le sue continue beccate pubbliche avevano esasperato più di una volta il panciuto maestro e trasfonnato ai nostri occhi Emily in una specie di umoristico Giuda in gonnella. Quanto avevano odiato Marzia, quei due, e come si erano giurati di farle pagare la sua povera, triste ironia! C'era anche Felix Mayer, il brizzolato Felix dal vi~ di Pulcinella l' « avvocato teatrale di lusso> com~ si definiva egli stesso, oratore deila vecchia scuola, secondo attestavano le sue frasi ridondanti e le sue cravatte fuori moda. Questo bravo vecchiotto era una specie di anello di collegamento tra Broad....,ay e un misterioso mondo chi~m~to. la Legge.. \1a quel mondo egh g1ud1cava. necessario visitarlo raramente. Immerso nei segreti del tc.'l.- tro, la sua professione si riduceva all'incirca, ad una specie di affaba'i ricatti e controricatti. Le sue attività di sostc~itorc, arbitro, giudice e dongiovanni erano solo vagamente intraviste dai suoi amici e completamente ignorate da sua moglie. La sua relazione con Marzia, dovuta all'imJX>ssibilità drll'attric<' di pagargli una certa parcella esorbitante era stata particolarmente sordida. O~rata vari mesi, aveva lasciato in ognuno dei due un orrore invincibile dell'altro. L'avvocato Mayer viveva ora ndlù '!:pavento che Marzia lo denun2.iassc a sua moglie, alla quale, con lodevole t:autcla, egli aveva inte">tato ogni sua proprietà. E Marzia, al corrente di questi vili timori, lo aveva minacciato più volte di fare esattamente ciò. Come aveva dovuto sentirsi sollevato, quell'astuto e sporco individuo, ap• prendendo la morte dell'attrice, e quanta inquietudine lo aveva certo assalito mentre gli amici curiosi improvvisati si davano a esplorare la vita di i\farzia cercandovi indizi e sospetti! Gioverà anc.'hc nominare Fritz von Klaubcr, che a\eva dipinto Marzia vestita da Pierrette : presuntuoso pitt0re con baffi da mandarino e un mo• nocolo che lo aiutava a intimidire i produttori teatrali ai quali imponeva co,tosissimc mes.,o,imcene. L'amore di von Klaubcr e di MarLia era terminato ancora peggio degli altri. Sapevamo tutti che egli si era fatto prestare da lc_i,durante la loro relazione, migliaia d, dollari e aveva rifiutato di riconoscere il suo debito dopo averla scoperta {o finto di scoprirla) nelle braccia di Morrie Stein. Stcin, uno scimmie• sco ebreo con labbra troppo ro)se oc• ch_i sempre volti al ciclo, un cor~ di ~rallo e una perenne <1morfiadi disprez. zo sul viso, era stato per Marzia l'ultimo <;urrogato dell'amore. Di questa avventura ,;:1.pevamo poco, ma i nostri ~ospetti su Morric furono accrcs.ciuti dall'odio che tutti i suoi conoscenti nutrivano per lui. Quasi in fondo alla lista. ma non abbastanza per non offrir materia alle nostre congetture, c'era Percy Locksley, una ,pccic di Pickwick per nulla semplice e innocente, un giornalista con uno stile volgarmente faceto, che avev., una volta sconvolto la vit:t Jclla nostra amica. Si era parl:uo di lui come di un po:,sibile marito, ma que- ,;ta diceria MarLia l'aveva smentita con grandi grida di dignità offesa. Questo potrebbe sembrare imufficicnte indizio. Ma conoscere Lockslcy si~ni. ficava sospettarlo di qualunque co-.a. C'era a~1che Emil \\'allcrsteiu, il poeta, che s1 era tra~cinato per un anno ai piedi di ;\farziai rovin,tto, alcooliz7ato, marcio di vizi, implorando i suoi favori, e minacciando di impicc~irsi, se respinto, con la g-i;•r!'Cttil'l.ackll'attrice, come Gerardo di Ncrval. Tro· vando solo freddezza egli aveva continuato a rovinarsi {a spese degli ami• ci) e Marzia (per ragioni ignote) lo aveva sempre completamente e intc·lligentemente disprezzato. Più in basso ancora della lista c'era Clyde Vecring, simpatico e avvizzito r.oui, una volta un pozzo di scicnz..t, ora un piccolo Sileno con gli occhiali di tartaruga.. Veering era noto (definizione divertente) come un < e\pcr to della decadenu :t : il suo raffinato appartamento di scapolo era a disposizione dei suoi amici di ambo i SC5,.)i, purché le loro intenzioni fossero ab• bastan7..a anormali e di<;oneste. Era un po' difficile immaginare Veering nei panni di un as~a,.._ino,ma, come per molti altri da noi sospettati, ci appa• riva più adatto a fare il complice che non il protagonista di un delitto. N~suno di questi personaggi, né al• cun altro, dr! resto1 fu mai arrestato. Vi furono molti interrogatori misteriosi, una gran quantità di insinuazioni maligne nei giomali, ma ncs.)un arresto. ~algrado il molto abbaiare dei segugi, non accadde niente. Un particolare, galante mistero sembrava circondare Mar.eia morta. Non furono trovate lettere tra le sue cose: nessuna voce di oltretomba si levò a dirigere le ricerche. E la fine misteriosa di quella donna seducente e famosa fu lentamente sepolta sotto scandali che sopravvenivano. QUESTA è la marca della vera f.cwand.a.~ I • Distilleto con procedimento nuovo dalle sommità fiorite e scelte delle piente olpine, le Coldineve è le sole che riproduce e perfezione l'odore fresco e vivace del fiore. È richiamo di pulito e di sano, poesia di profumo per la biancherie, igiene deliziose per la toeletta e il bagno. ', 'i"~lt' DONNA ~ ,(, , .•• _..,,. ~ -~ -s: - f., 5:~ ::.;:,::-,,,:- LADONNA FASCICOLO DI GENNAIO OLTRE 100 MODELI....l TUTTA LA MODA FEMMINILE ~ LIRE IN OGNI EDICOLA LA PIÙ GRANDE Rl• VISTA PER LA DONNA Quattro settimane dopo il delitto, quando il grande mistero n~ occupa- r;::===========================:;- va più nei giornali che un miserabile trafiletto, Maurizio Tillayou uscì in maniera ~pettacolarc dall'ombra. Chiunque aveva conosciuto MarLia bene o troppo bene ricevè dal vecchio gentiluomo un invito stranamente concepito. « Potrei aver l'onore>, chiedeva Tillayou, « della vo~tra compagni:.i .il pr.mzo che darò venerdì :.era in • memoria di Marzia? Vi esorto caldamente a inter\'cnire, giacché in quell'occasione saranno rivelati in casa mia fatti molto importanti, che illumineranno finalmente il mistero del• l'a~~\-.inio di mia figlia. Vi chiedo ur• gentcmentc di intervenire, o di farvi rappresentare >. Alcuni di noi furono divertiti e com· mos~i dagli appelli melodrammdtici del vecchio attore. Ma scoprii che la mag• gior parte erano seriamente preoccup.Hi. La faccenda fu discussa con cau• tela attraverso molti telefoni. Ogni sforw di mctter:,,i in comunicazione col vecchio Tillayou prima del venerdì sera, per aver da lui qualche informazione, risultò vano. Quel venerdì e.era pioveva a dirotto. Il cielo rimbombava di tuoni fragorosi e nelle strade regnava la con• fusione che gli uraganì diffondono nclk città. Suonato il c..;.ampanellodi (..t• ~a Tillayou, atte!t..isu un vecchio pianerottolo finché la porta non fu aper· ta da uno straordinario vecchietto, dalla voce incrinata e dalla pelle incartapecorita. Era certo il domc:,,tico, -.en7.t dubbio in uno ~tato di completa paralisi mentale. Alle sue spalle, in una specie di grande studio da pittore, chiacchierava, rideva, litigava, la più completa raccolta di celebrità che offrisse il teatro locale. Particolare ~trano, tutti erano arrivati puntuali:,)imi. Molti erano già al loro terzo cocktail, e il cicaleccio che mi accolse (lo notai ,ubito) non aveva alcun segno di tedio, di disprezw e di maleducazione come invece accade .,pcsso nelle riunioni di ,imile gente. Cercai invano Tillayou, finché qualcuno mi di:,,scche il vecchio pagliaccio, ancora tra le quinte, preparava il ,;;uo ingresso. L'i1hiemc della compagni<1 era di uomini e di donne che a, cvano amato MarLi,l Tillayou, l'avevano tradita, .wtvano litig,no con lei, l'avevano divertita e annoiata, facendo parte di quel mulino :,tridulo e M:ipito che è il Parnaso di Broadway. Pcn'l:avano tutti co.,ì intensamente a Mar1.ia che l'at• u:ice scmhrav~ quasi presente, qu,1"1v:ii• cma ad appanre e ad unirsi ai suoi cxamici occupati a demolire colleghi as- 'ìCnti e a scambiarsi quelle noiose rcmini-,cenze che i « celebri » hanno sempre in <;erbo gli uni per gli altri. Quello spettacolo mi interessò vivamente. Lo ~oopo del vecchio Till.1you mi appariva a un tratto chiaro. Raccolta in ca:,a sua una compagnia di gente so~pctta, egli avrebbe certo coronato la scrat:i. con un'accusa forma• le. Pochi altri, sicuri come me di non meritarsi una simile distinzione indo• vinarono ciò che il vecchio att~re ru• minava nel cervello rimbambito. Avevamo fatto parte tutti dell'ambiente di i\·larlia e potevamo c~cre mischiati tutti nel mhtero che le aveva tronca• to la vita. Quel piccolo mondo che il vecchio Tillayou aveva attirato nrl suo umile all«;>ggiodi att~r~ formav;1 un quadro u111fonne. Tutti I presenti si :;omiglia• vano come le decorazioni di un albero di ~a tale: avevano un'aria identica, come se fos:,.ero usciti tutti dallo ,;tesso laboratorio. I loro nomi rapprc)entava_no la New York delle « insegne lum111o~c», della « polvrrc negli occhi > dcli'« egoismo trionfante» e dcli~ t. riccher.✓.a improvvi11a ». Erano il fior fiore di un certo- finnanH.'nto clettrica- ~ente_ ~llumin~to, ne erano i satrapi e 1 nob1h1 e chi amava quel mondo li ~11n,wa 1 chi lo riveriva come lo a\'eva ,rvc.:r.itoun_ tempo il vecchio Til\ayou, ,; 111g1nocth1ava a qucllf' divinità. Era qudlo un mondo turbino,;o e scinti). !ante, un minuscolo pianeta dove ogni notte nascevano le effimere creature dell'arte, lè lucciolr trave:-tit<' per una ora da stelle. 2 - (continua) BEN HECHT ABBONAMENTO A "OIVINIBUS" PER UN ANNO ITALIA, COLONIE E IMPERO ...... L. 42 Sei mesi ....... L 22 ESTERO: un anno L. 70 Sei mesi ....... l. 36 . lnviore importi con vag I i o o francobolli o: RIZZOLI &C•. EDITORI PlamCarlEorba6, • 111Ul1ll oppure versarli sul Conto Corr. Postale N. 3-2076' intestato a RIZZOLI & C. ABBONAMENTI CUMULATIVI: t~ie~~~nfd., 11b:~:;;:tUfu~li~uie l r1li !.~!: da ,.r,mn11r,. rhn•ntllno 1 '"''il'll"nl1: lbliatC...t hlue ~ .... St.ti. OMMIIUS• . • • , , • L 40.- 21.- L H.- 3-4.- U OOMNA. , . , , , , • l. 4S.- U.- L $7.- 29,- IUT0LDO • , • , . , , , L 33.- 11.- L H.- S',- ltOVlLU., , • , , , .•. L 22.- 12. L «. 23.- TUTTO, .. , ... , •.. L 21. 12. L '4.- 2l, - AJCNAIUU.,,,., ..• L 22.-12. L. «.-23.• ClllUIA, , , •. , , •... l. 31,- 20, L 57.- 21.- S([URIO (CONa:DUI). L. 2.1. 1$.- L 31,- 20,- CttlUIAllLUSTUZIONE l. 22.- 12. L. «.- 23.- CINEILLUSTUTO.,, , L 22,- 12.- L 44.- U. Mli(' AURELIO• , •• , L 33. 17.- L. H.- 3-4. 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"EDIZIONI ROMA" VIA XXIV MAGGIO, 43 • PALAZZO ROSPIGLIOSI Repertoriobibliografico della Storia e della Criticadella letteratura italianadal 1902al 1932 PREPARATO .'ELLA CASA ITALIANA DELLA COLUMBIA UNIVERSITY SOTTO LA DIREZIONE DI GIUSEPPEPREZZOLINI È un elenco di tutte le pubblicazìoni, libri od articoli, in qualunque lingua, che hanno attirato l'attenzione dei compilatori di quaranta periodici storici e critici, d'Italia e dell'estero, riguardanti la Storia e la Critica della letteratura italiana dal 1902 al 1932. Essa non pretende essere una completa bibliografia per ogni autore e per ogni pro• blema; sebbene in fatto sia il più vasto repertorio del genere che uno studioso possa avere a disposizione. Vi sono infatti elencati 7873 nomi di autori con 281 sottovoci e 28I titoli di materie con 778 sottovoci con un complesso di circa 70.000 indicazioni bibliografiche. , 0 Volume ,,..80 rilegato ,n wtta ula co" im• pressioni i" oro di pagg. XX - 570 L. u5.- .t0 Volume. in prepnra::iOm!, 11srird nel gen11aio del 1939 XVII coll'indice xem·ralr drll'o(>t'ra. Chiedere informazioni e inviare prenotazioni a: "EDIZIONRIOMA" · PalazzoRospigliosi . Milano Tutti vogliono leggere un libro che, nella sua cruda violenza critica, esalta lo spirito del tempo nostro I ..
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