Omnibus - anno II - n.53 - 31 dicembre 1938

(PAGINE INEDITE Dl SOREL) III. D UANDO si vede Ciu'\eppc R<>inachrivendicare al Pantht-on del :.uo popolo con '" pari sentimento di orgoglio alcuni fra i e: princip.1li artdici dd mondo moderno > ca pit.1li- ,tico e i socialisti « Las,alle e ~.farx che ne hanno tramato la rovina >, \•ien fatto di domand~r"i se il giudaismo non meriterebbe di c,scrc simboleggiato dalla ridicola ~pJ.da di Giu'-cppe Prudhomme, de'itinata a difrndcre le nO'itre istituzioni cd a combatterle a ~conda dei casi. Anche qua il no,tro autore ha .,cguito pcdi"scquamcnte Bcrnard Lazarc: e Si può dire che gli ebrei sono ai <lue poli della società contemporanea. Figur~mo fra i fondatori del capitali,mo industriale e finanziario e, nel medesimo tempo1 protc:.tano vjolt•ntemcnte contro questo stesso capitali,mo. Di fronte a Rothschild stanno ~larx e Lassalle. Da una parte la lotta per il denaro, dall'altra la lotta crntro il denaro. li CO!-mopoliti'-lnO dello speculatore ~i tr:\'~forma ncll'inte1nazionalismo proletario e rivoluzionario>. Poiché Bcrnard Lazare era stato du• rante vari anni un sicuro intermediario fra i drcyfu,;:;udi e certi agitatori popolari. si comprende che il Reinach lo considcra\Se perfettamente al corrente delle cose );OCialiste. Purtroppo nel t 894 Carlo Marx c1 .l ancora per i francesi una figura lc,:gcndaria. La sua produzione era mali~imo conosciuta. :\'e~suna meraviglia che il La.zare ne abbia parlato in modo così inesatto e superficiale. Fra l'altro, egli ritiene che Marx sia stato e: educato al modo ebraico >, quindi nutrito di « tr,tdizioni che i giovani ebrei di oggi ignorano o di'4:legnano >. Evidentemente egli non ,;apeva che Marx aveva sei anni quando "li◊ padre, magistrato prussiano, credette conveniente far:;i battezzare <"Ot1tutta la famiglia per evitare i fastidi che nel 1824 colpivano i ,uoi correligfon,tri. Dice in proposito Ernesto Scillièrc: e: La '-Ua conversione coatta non dovette coMare gran che alla sua C0\1..icnu, perché, come ha scritto la ma nipote madama Avcling, egli era un ~cnuino france:.e del secolo XVI 11», quindi un ebreo tutt'altro che osservante. Il consigliere di Stato Luigi di Wcstphalen, il cui figlio doveva diventare ministro prussiano e la cui figlia doveva sposare Carlo Marx, era un intimo di casa Marx e, come tale, potè spiegare un'influenza considerevole sull'educazione del futuro sociàlista. Dove ono le tradizioni ebraiche in Marx e intorno a )..larx? Si ripiega, allora, sull'eredità dei caratteri acquisiti. Scrive il Lazare: « Quc~to di,ccndentc di una prosapia di rabbini e di dottori ereditò Ja for.ta logica dei suoi antenati. Fu un t.i.lmudista lucido e trasparente, non imbararu to dalle minute pedanterie della pratica. fu M!mplicemcnte un talmudista che fece della wciologia e consacrò le proprie- qualità originarie di e~e- ~eta alla critica della t.·conomia politica. PJrve animato da quel vçcchio matNiaJi..,mo ebraico che ha sognato in perpetuo il paradiw sulla terra, re- !-pingcndo "cmpre la remota e problematicJ. speranza di un eldorado dopo morte. Z\la non fu soltanto un dialettico. Fu anche un ribelle, un agitatore, un polcmist,1 aspro, che attinse il dono del sarcasmo e della invettiva là donde l'aveva attinto Hcinc: a fonti giudaiche>. Pure ammettendo che simili virtù ereditarie esistes~ro nello spirito di ~Lux, biwgna ri<"onoscerc che tali eredità ebraiche gli sarebbero 'ìtate singolarmente funene. La polemica marxista appartfone al genere meno raccomandabile. ):on rifuggt: dal ricorrere alle ipotesi più frivole, non di3degna le insinuazioni calunnio'i{' cd è pri\'a d'un autentico vigore, perché l'autore è tutt'altro che forte nella cono!-Ctnza degli uomini. Le nitiche che ~1arx rivolge ai professori d'economia politica raramente colgono nel ·gno. Sono quasi sempre semplici argu1ic. t ,tato già osservato che l'ironia gli serve fin troppo a mascherare la fragilità degli argomenti. a cavar-eia quando si trova a corto di buone ragion?. Il sogno di un paradi~ terrci,tre, emergente da una rivoluzione catastrofica. è una invenzione che l'umanità \Crhbra eternamente destinata a far rivivere. Simile ,;.ogno alimenta n<'- gli '-piriti semplici una fiducia sconfinata nelle forze magiche. E Marx è Jit.atotratto da simile ~gno a fraintendere una quantità di movimenti contemporanei. Paragonando :Marx a un talmudi~ta, il Lazare ha indubbiamentevoluto alludere alle teorie così prodigiosamente nebulose, che occupano un poi,to cospicuo nel Capitale e che ,lei 1894 erano considerate come il capolavoro della dialettica ~ialistica. La gente di una certa cultura oggi le considera un inutile verbiage. Ricordo di sfuggita che Arturo Labriola ha demolito una volta per sempre qucs;to preteso e capola\'oro »1 mostrando quale enorme cantonata avcs~ preso Carlo ~farx quando ~•illui,edi poter introdurre ndla economia politica i principi che Fcuerbach aveva as;sunto per spiegare, e Dio ,a come, le ori~ini del Cri- "tianesimo. In quel tanto che l'opera di ~1:arx racchiude di serio e di durevole è impo:-.sibilc..,corgcrc una quabia,i traccia della cultura ebraica. lo pcmo, invece, che ,i debba lasciare ad Israele tutta eologia può suggerire a~li avventurieri. I profeti d'I-.rnele non avevano davvC'ro in L:t-.,alle un crede ricono ..c.ibile. Rcnan l'avrebbe indubbiamente avvicinato a Cohelct 1 quc:-,to tipo di ebreo che ha toccato l'c,tn:ma denepitudine morale e di cui ha tracciato un ritratto così crude.Jr. • Enrico Hcinc aveva capito benissimo il fondo sentimentale di La,;:,;:allein una lettera del 3 gennaio 1846 a Varnhagcn von Eme. Lo stC...'-OLasi;allc l'ha pubblicata poco tempo prima della sua morte, perché conteneva uno spiccato elogio della sua intelligenza.. :Ma era troppo ,·olgare per comprendere l'ironia i!ipreaante del poeta. « Que- ~~~, ••. ::-. :...7 ~~~ mente perché questo mondo viveva in confonnità ai propri istinti : quegli i"tinti di immorali,mo, che 'ii incontrano presso quasi tutti gli ebrei che hanno abbandonato le loro tradizioni na1ionali. Madama di Hatzfeldt era singolarmente intelligente, molto colta cd emancipata quanto lo ,i può essere. E,sa aveva intentato causa a suo ma• rito, uomo debole, dominato dispoticamente dalla baronc3sa di 1!cyendorf, ch'era la sua amante. La causa era eccellente, ma. in altri tempi un a.vvoca.to che si rispettas<;e ci avrebbe pensato due volte prima di "Ostcnere gli interessi di una donna squalificat:1. fece tutto quello che La'i~:-illedc,iderò e prctc~c. 11 socialista belga Dc Pacpc ha perfino <;o,.tenutoche in quell'occasione essa \piegò un tale zdo da non poterla riconoscere come una vecchia amante di Lassallc. Es'-a giunse perfino a sollecitare l'intervento dell'arcivcsco"o di Magonza, Kettdet. perché volc,se intervenire per impedire a un padre ~irannico di violare le leggi della Chiesa costringendo la propria figlia a sposare un altro pretendente. Anivò al punto di far intravedere all'insigne. prelato la po3,ibilità di port.irc al battc1,imo un <'brco. Si recò perfino a Ginevra per incoraggiare F.lcna a tener duro contro la propria famiglia. LONDRA - EBREI OHE FE8TEOOUNO IL NUOVO ANNO OIODAIOO 6694 DAVANTI AL LIBRO DELLA LEGGE quanta la gloria di Lassalle. Bi>0gna, peraltro, intendersi sulla natura di questa gloria. e: L'impeto libertario dei ribelli ebraici rivive >, dice il Lazare, e nell'entusiasta Ferdinando Lassalle >. Un'indagine imparlialc ci porterà a risultati che probabilmente non si accorderanno con questa fonnula brillante. Il Lassalle si avv.rntaggiò sim;:olarmcntc della autorità che in Germania rivestono gli uomini di scienza. Quando intraprese la sua agitazione socialistica, aveva pubblicato un libro tremendamente astratto e confuso su Eraclito l'oscuro e quel Sistema dei diritti acquisiti, in cui la complicazione dei sofismi non riesce a nascondere la nullaggine del pensiero. Egli vanta ad ogni istante il -.icuro pos.scsso della scienza sociale del suo tempo. In realtà, non possedeva che un farra.ginoso bagaglio pedantesco Jitraordinariamente idoneo a mandare in visibilio gli operai. La sua eloquenza era conforme ai dettami della peggiore retorica dema~ogica che sa abu,arc del patetico. Si conservano di lui alcune note mo!- I to buone pct intendere i procedimenti della sua dialettica : e Usare più che si può questa bella espressione: affamare, proletario. Ecco una cosa eccellente. l ,ocialisti e i comunisti cadono facilmente nel tranello. E la stampa dice meraviglia di te. I giurati sono prevenuti contro Hatzfcldt >. Un suo biografo, che pure non na- '-Conde una viva simpatia per lui, ci fa sapere che egli attribuiva un'importanza grandissima alla fama della wa bclle--z:zac,he « si sforzava di mettere in ri~lto con la ricercatezza dell'abbigliamento>. 11 popolo suol designare con nomignoli sprc1..zanti i bellimbusti, ma la storia del boulangismo ci ha dimostrato quanto, viccver--a, li ammiri. Lassalle sapeva quale prei,tigio gli proveni,,;e dalle sue raffinatezze e per qu(',;to « nelle riunioni operaie portava sempre vestiti irreprensibili e ~tivaletti di vt'rnice >. Tutto sommato, per questo presunto eroe del proletariato la politica era unicamente un intrigo che bisognava condurre con tutte le risorse che la psist:1 nuova razza di uomini vuol godere cd ama stare al sodo. Noi, i trapa~- cati, ci inchinavamo al cospetto dell'invisibile. Noi aspiravamo a carc1.ze umbratili e al prof umo di fiori evanescenti; noi eravamo forse più felici di questi rudi gladiatori, che marciano con tanta fiercua ver..o.. il supremo agone>. Enrico l lcine esagera l'idealismo dei suoi coetanei per meglio calcar la mano sulla ripugnanza che provava per i politicanti. La grande questione per questi e rudi gladiatori > era quella di vivere una vita di esteriorità in tutto simile a quella delle ari<;tocrazie oziose, imprevidenti e irreligio~e. Quando Lassallc divenne ricco, gra1ic alla contessa di Hatzfcldt, tradusse in atto la sua ambizione di paruenu in meno a gente che aveva in comune e l'assenza di ritegno, i gusti spregiudicati e la completa indifferenza al giudizio morale del mondo>. Era CO'.,Ì fiero dei ricevimenti che poteva offrire che, facendo la corte alla signorina di Docnniges, ritenne di buon gusto vantare la propria tavola. « Ho sempre desiderato una donna che sapesse apprer.rare cd amare i vini delicati. :vt:ettcrcmo a largo profitto la mia cantina>. La~sallc si rivelava un bel tipo di ebreo contemporaneo. Si è cercato di scusare gli aspetti grossolani della vita di La,'>allc, sostenendo ch'egli fu corrotto dalla società di spostati nella quale l'aveva .introdotto la contessa di Hatzfcldt. In questo ambiente « privo di equilibrio, di senso morale e di principi>, Lassallc avrebbe imparato a mostrarsi senza scrupoli nella scelta dei mezzi. lndiffcrentr ad ogni principio, quC"itagente gli provò tanto bene che la morale borghe\C era una posa cd una millanteria. che egli impo-.c all'aliwciazionc generale dei lavoratori tedeschi il barone di Schweitzer, rhe doveva poi ~ucccdergli nella 'direziùne del partit.o e che çra stato condannato per un crimine contro il buon costume! Per poco che si abbia lo spirito di osserva• zione, si riconoscerà facilmente che La1,\allc si .isimefece sc-nza difficoltà a questo mondo equivoco. sempliceMa Lassalle non guardava tanto per il sottile. Smanioso di diventare un personaggio politico, non era per nulla trattrnuto da quelle preoccupazioni di dignità profe\sionalc, che si trovano prcsw coloro che aspirano a diventare dei veri principi del foro. Non avrebbe mai saputo rinunziare ad assumere una parte di primo piano in un affare clamoro~o, che prometteva di collocarlo immediatame11te fra gli uomini del giorno. C'è voluta una bella impuden1.a., da parte dei suoi partigiani, per tra~fonnarlo in una specie di Ruggero accor~ a .-.alvare un'Angelica! Nel 1854 la Hatzfrldt, avendo vinto il prOC<'!-~ 1 a1,\icurò a La-.,;.alleuna rendita vitafo:ia d1 settemila tallrri 1 che co:-.titui\'a, per un tcdc,co di quei tempi, una cospicua fortuna. Per comprendere i rapporti fra mad:1ma di Hat1fcldt e Lassalle bisogna unicamente vedere in costui uno spadaccino delle lettere, che una nobile spostata assume al proprio servizio. Mi pare molto verosimile che se, a partire dal 18621 Las~llc !ii gettò a capofitto nella propaganda ):icxfalh:ta 1 ciò deve essere stato per gli incitamenti della signora di Hatzfeldt, decisa a vendicarsi dì un mondo ari'\tOCratico che l'a\'cva cacciata via. Dopo la morte dell'agitatore, C!-'-avolle sfrutt.u-ne il cadavere portandolo in mezzo ai gruppi di oprrai del Rrno. Quando ,;.j conobbero, nel 1846, c-.~a contava quarantun anni, lui ventuno. Secondo ogni veri<.imiglianza essa fu la sua amante, finché Lassallc volle averla per tale. J rapporti sessuali sono una ba~attella di ne..-.unJ. importan;,:a per una donna emancipata, e un'avventura di tal genere con una contessa dovrttc sembrare una gesta gloriosa al nostro giudeo. Più tardi cs-:a lo circondò di una vera corte bizantina che portava ali<' st<:11<il' genio del grande uomo. La sun condiscendenza per il suo spadaccino \I manifestò soprattutto nel 1864, quando LassaIle volle sposare Elena di Doenmges, non ostante la contrarietà della fami~lia. Non diver- \<.micnte dai ~npcn-.anti, madama di Hat1feldt ritc-neva una simile unione pc'i.~imamcnte assortita. Eppure essa Gli intrighi amorosi che portarono al duello in cui Lassalle perdette la vita, meritano di eS,!,.ersctudiati in tutti i loro particolari, perché questo personaggio è forse il tipo classico di quegli avventurieri, uomini di lettere, paz.zi di orgoglio e rivoluzionari, che esercitano una parte così rilevante in quC'sti tempi agitati. I clinici potrebbero trovarvi materia µcr -.agaci osservazioni 3U quella che e!)Sichiamano « nevrosi s('mitic,1>. Nella signorina di Docnniges l'eredità materna appare CO'-Ì evidente, eh(· possiamo ben dire di avere davanti a noi due perfetti tipi israelitici. Ci si è meravigliati che questa storia non sia mai :.tata portata sulle scene. Z\Ia i protagonisti tradiscono troppa instabilità i>Cr intcres.\arc davvero un pubblico di spettatori. Educata in un ambiente di artisti da una madre pochissimo premurosa dei suoi doveri, ~provvista di qualsiasi principio religioso, Elena di Docnnigc3 mancava di ogni volontà. In Las.salle, invece, si \'Cdono passare, con quell'imprevisto che è proprio delle immagini caleidoscopiche, i molteplici clementi del suo carattere: la vanità pretenziosa del democratico divenuto famoso, la in~ania buffonesca del romantico, la gro,;.'1.0lanitàdel ruffiano. Le apparizioni sono spesso così bizzarre, che ci si domanda, a volte. se lo spirito di Lass.allc non ~ia stato, talora, s.otto l'imperio di un genio allucinato. La\\alle aveva scontato in anticipo il fatto che una r:1gazza1 nota per la \ua estrema leggerezza, sarebbe caduta facilmente in un tranello al quale molte donne serie e.rano state accalappiate. ~1inacciata di disonore, mercé indi- -:crez:ioni, Elena avrebbe indubbiamente accettato di subire una nuova esperienza di quel che es.sa aveva chiamato in una lettera e la potcnz..1.demoniaca del suo satanico amico>. ~ vero che suo padre stava vigile a far la guardia, ma egli era un diplomatico bavarese, e il nostro capo dell'associaciazionc dei lavoratori tedc-.chi aveva saputo ottenere la protezione del governo di Monaco. E un funzionario del ministero degli Affari Esteri era ..t.ato addiriuura 1,pedito a Ginevra per indurre la fami~Iia a subire almeno in parte le esigenze dell'agitatore ,ocialista. Si org<minò, così, una scena t.hc aHcbbc potuto figurare degnamente in una delle noqre vecchie commedie. Elena avrtbhe dovuto dichiarare la su.t volontà in uno strumento not:l.- rilc. Dopo di che, Las,alle l'avrebbe ,<..·rmone~giataper due 01c al co..,pctto dei genitori, lo spirito dei quali era troppo ~mmuffito per comprendere il ,uo gtmo. Elçna di Docnniges ha con~ervato un p<.•s;..,imroicordo delle pcr:,0nc cui Las• salle fece ,dlora ricor.o J>l!rehélo aiuta~.c. ,o nella fo!.ca impresa. E)sa le accusa di averlo scn-ito malissimo sotto l'azione della I fotzfeldt, che avrebbe voluto, a quanto essa riteneva, impedire il matrimonio. Se avesse pO'i.seduto un po' pili di buon -:cnso, avrebbe dovuto riconoscere che La'\"-J.lle aveva imposto loro dei piani semplicemente ridicoli. La Docnnigcs. aveva ..o- ~nato di cs.~crc la eroina di un idillio dt•gno di figurare accanto alle più squi,itc in"cnzioni poetiche. La -.ituaz.ionc era tutt'altra. 11 ~uo eroe le as- \<'gnava una parte in un'opera buffa, nella quale piimcggiavano i pettegolezzi della cuoca di casa Docnnigcs. Quando una giovane orgoglio,.a della propria bellc1..zapro\'a un dhinganno di tal genere, non manca mai rli umiliare con tutta la crudeltà di cui è capace gli importuni, la cui presenza le fa avvertire il lato prosaico della sua -~ituazione. Fu co~ì che Elena mandò a \pa'-SO b I {atzfeldt, che, per assolvere un compito di mediatrice, assumeva le arie di fata protettrice. L'inviato del ministro e il colonnello wizzero Rustow, che L.h:-allc aveva incaricato di rappl'e.sentarlo presso la famiglia1 le foccro l'effetto di quei filosofi alla Molièrc, di cui ogni parola provoca il riso. Il matrimonio era '-lato vivamente de,idcrato da Las3allc che aspirava unicamente a comacrare in una maniera clamorosa la sua fama di uomo chic. li noMro eroe aveva sperato nella condi--cenden1a della madre. Le andava ripetendo di voler entrare per le vie più n:g:>laii in una famiglia univcr,itari.i. Solo per questo non aveva approfittato delle circostanze propizie che gli aveva offerto la estrema i1t1prudcnza di una piccola pazza. Essendosi imbattuto in difficoltà impreviste, ~però di poter imporre il matrimonio alla famiglia con una specie di colpo di Stato, che avrebbe fatto tra:.alirc di stupore la Germania con- ~ervatrice. Che cosa avrebbero mai pcn~ato i buoni borghc~i vedendo l'arcivescovo di Magonza, Riccardo \Vagncr e il re di Baviera proteggere un ebreo rivoluzionario, contro un professore testè insignito di titoli nobiliari, che non gli voleva dare per spolia la figlia? Un capriccio della signorina Dcennigcs mandò all'aria tutte queste belle combinazioni. Ma lo spirito di La-.salle era ricco di risorse e immaginò, allora. una tragedia che avebbc dovuto oltrepassare, in stravaganza 1 i più celebri drammi romantici. Do}>O avere urlato al ciclo terribili imprecazioni, intimò al padre di dargli ragione con le armi delle vessazioni che il suo feroce umore di cavaliere non poteva più tollerare. l mp<"dcndo ad un avventuriero ebreo di onorare la figlia coi suoi favori, Doennige:. aveva evidentemente calpestato le leggi della cavalleria! Deliberato a suvcrare gli stc~si eroi spagnoli, La)-:allc non potè fare a meno di mettere a nudo il fondo ignobile della sua natura. Scrisse al padre che non i,j voleva disonorare sposando una sgualdrina. E questo affronto non gli parve sufficiente. Elena era corteggi.ata da un giovane studente rumeno. Janco Racowitza, che doveva spo..-arla dopo qur\tC Vicende. LaS!->alletrasmi-.e al rivale una copia del bel cartello che aveva indiriz:1ato al padre. Vi aggiunse spiegazioni dc11tinate a fargli capire che l'onore della ragazza era stato perduto alla pemionc Bovct. Ianco ri,po- ~e all'affronto da knone, e.on un invio di padrini. Las-:alle accettò con gioia il diversivo che doveva chiudere il \UO dramma, tanto più che si riteneva matematicamente sicuro di ammazzare l'imprudente rumeno. Ma n(•lla mattinata del 28 agosto 1864 il genio protettore degli intellettuali ebrei sonnecchiava e quegli in cui era rinata « la foga libertaria dei ribelli ebraici> fu amma7..zato da un piccolo cristiano. Gli israeliti farebbero molto bene a rc11pingere la fantastica filo~fia della storia di cui Giuseppe Reinach si è co,tituito garante. AJisumcndo una dottrina così as3urda per esaltJ.re il loro modo di vivere. essi finiscono col render neGcs:-.arioun certo antiscmiti,mo. Nessuno penserebbe mai, fra noi, di considerare gli ebrei come nemici del paese, !ie co,toro comentisscro a vivere da ~mplici cittadini, esercitando un qualsiasi meqicre onorcvole 1 occupandosi delle loro opere religiose, cooperando ne-Ila mi,ura del pO'i'-ibilc alla cultura gtncralc. Di:-.graziatamente1 gli intellettuali ebrei si dànno l'aria di pie. coli messia e la loro razza si crede obbligata di sostenerli in queste assurde pretese. Per avere il diritto di dirsi e artefici delle grandi trasfonnai:ioni >, gli scrittori ebrei < accaniscono contro il patrimonio spirituale dçlla nazione alla quale ,ono stati att~rcgati per le vicende dcll'crnigr..tzioll(.'. Avventure di tal gene, e non possono non provocare legittime collere. Un popolo che fo..,5etanto vile da sacrificare a cuor leggero agli ironisti ebrei il deposito delle sue tradizioni meriterebbe di conoscere le peggiori catastrofi. GIORGIO SOREL (trad. di Mario Mi.ssiroh).

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