•t-" \ DEC!S1O.'.'JE di cedere il nego- ~ 1.io s'era fatta avano &iorno per ..,. - giorno nell'animo di Giacomo Frugarolo, ma due avvenimenti avevano servito non poco ad affrettarla: prima una contravvenzione della Finanza per delle fatture non in regola coi bolli, poi la multa dcli' t.:fficio d'Igiene per la mancanza di veli protettiv1 contro le mosche. Frugarolo vedeva in ciQ un segno dell'avversità del fato. Una sera, mentre in bot-1 tega non c'era nessuno, si •confidò con 1I v1Jg~iatorc dei, Dadi Eros•. Avevo calcolato d1 aspettare i sessant'anni per ritirarmi"· disse con amarez1a, ma ormai credo sia meglio piantar lì subito. Non ne ho più vojtha; qui dentro ho avuto trop1>i di~piaceri. Nella cascina d1 mia moglie ci sono due camere per noi, e, se tmvo da cedere senza perderci troppo. l'im·erno mc lo vado a vedere pei miei campi. E che qui se la sbrighi un altro•· Il rappresentante gli ll\ 1c, a dato ragione. e, scuotendo la testa, s'era tagliate d1..t.ratto una fetta di salame. • Con i vQ$tr1 soldi, non avrei aspettato sino ad og1r1 , a,cva detto. In poco tempo, uno d,~po~to a rilevare la licenza lo tro,•ate, e co~ì potrete starvene tranqu11lo, a casa voMr.t, a tagliar le cedole ai moli di rendita. Se non lo fate voi fortunati!». Frugarolo aveva protestato, molto soddi:.fotto però che i suoi fornitori lo ~tima~scro ncco, o, per lo meno, mostrassero di crederlo. Riu~cì anche, in breve tempo. a tr0\arc un acquirente: non era un bottegaio, ma il figlio, sposato da poco, di un contadino facoltoso, che, tanto per lasciare 11paese, aVC\'<l deciso di ,enire a vendere in c1t1à. A Frugarolo spiaceva un poco di affidare la sua vecchia salumeria ad un inesperto, ma si consolava pensando che gli sarebbe stato più facile occultare le magagne. 11 nU0\'O• ~punse, pieno di baldanza, con la moglie e col padre, ascoltò quanto Frugarolo gli diceva,' ma subito prospettò riforme e modifiche, mentre il vecchio, che forniva i soldi, s'aggirava sospettoso intorno all'affettatrice e alle bilance automatiche. « Vostro figlio fa un affare•, gh disse il bottegaio, ma il contadino non sembrava persuaso: accondiscese, tutta\ia, e accompagnò il figlio e Frugarolo ncgh uffici, per il trapasso delle carte; poi lo accompagnò per presentarlo ai fornitori. Frugarolo aveva modo di consolarsi: e, coONOlU8TIOO DELLA DlRETTRlOE mc <.:ra uscito dall'Ufficio del Registro con l'impressione di aver lanciato. vendendo la bottega, una sfida al mondo, così davanti ai grossisti trovava ogni occasione buona per rammaricarsi, con indulgenza, di losciar tanto presto gh affari. Queste visite di congedo le faceva non più in giacca bianca e grembiule, ma col vestito della domenica, e, dopo :wcr parlato dei suoi tanti anni di lavoro, concludeva:• Diteglielo vbi, a questo», e accenna\a il successore,« che razza di bottega è la mia. Ve n'ho lasciati, in questi anni, dei biglietti da mille, qui dentro•· In g·cnere, il fornitore si congratulava col contndino, vantando i pregi della salumeria Frugarolo, e dicendo che sperava di continuare a servirla anche col nuo,·o proprietario. Certo, certo, se mi tratterete bene», concedeva, con aria generosa, il giovanotto, già sentendosi, per merito di quei discorsi, nel mondo degli affari. I nfinc, quando il e nuovo• dichiarò di e'"sscre ormai sicuro, a Frugarolo non rimase che andarsene. Preparò con cura la roba, tro\Ò il modo di farsi saltar fuori qualche provvi~ta per l'inverno, e, un mattino, fatto \Cnirc il carro dalla cascina, ,·1 caricò ogm cosa: ma non si sentiva allegro, e nemmeno sua moglie lasciava con piacere il retrobottega nel quale avevano abitato per vent'anni. In ca,npagna, andavano sì e no due volte all'anno, tanto per controllare i raccolti, e il pensiero di doversi stabilire per sempre 1n quel posto tranquillo, più che altro, li infastidiva. 1 Almeno, adesso, la mattina non dovrò al;.-,armi più alle cinque per andar sul mercato•• disse, tanto per con.- solarsi, Frugarolo: ~on mi voglio neanche portar dietro la bicicletta•· Fecero il viaggio in autocorriera; e il carretto giunse :i casa solo nel pomeriggio; fino a tardi non fu possibile mettere un po' in ordmc le stanze. Pio,·c,:a, e tutto, senza essersi proprio bagnato nel viaggio, appariva gonfio d'umidità. Frugarolo, st.inco cd insudiciato, provò solo una certa nostalgica soddisfazione nel mettere in fila, nell'armadio di cucina, i salamini e lo scatolame che a\'e\'a sottratto dal nejl:ozio: la moglie si lamentava pci danni subiti dalla roba durante il l'iaggio; e per il disordine del nuovo alloggio. Cenarono di malavoglia, con latte e pro, viste fredde. « At1che i contadini , dis• se la donna, • m1 sembra siano poco contenti del nostro ritorno». e Penseranno che han finito di star bene. Da domani, ,·aglio veder io cos:i fanno•; e il bottegaio, ricordandosi che fra breve ci sarebbe stato il maiale da ammazzare, st rallcg:rò per l'occupazion·e piacc\"ole. • Voglio farli restar così, non sono mica abituati, in paese, a una lavorazione di classe come la mia•· e :\la cosa cc ne faremo.?"»chiese la moglie. Vedrai che trovo da vendere la nostra parte: magari al Ferraris, che ci tiene ai salamì crudi alla rustica •. Cercarono di asciui:::are i materassi con ferri da stiro, ma, dopo poco ch'erano coricati, le lenzuola ridivennero molli cd umide attorno a loro. • Giacomo, come passeremo l'uwcrno? • domandò la donna, con voce triste. J lo paura che ti metterai a fare anche tu come mio padre, che anda\·a tutte le sere all'osteria•. Sta tranquilla che non ho ,·oglia di buttar via soldi•• la rassicurò il marito. Poi ripresero a parlare del loro negozio, e la donna ebbe parole di rim.piant:> \'lvissimo. « Cosa vuoi che sia capace di fare quel gio\"anotto •• concluse; • vedrai che scontenta tutti, e rovina la bottega. I Io visto ieri la signora Eugenia, mi ha detto che si vede subito che non ci siamo più noi. Era meglio se resta\'amo •· Frugarolo c~rcò di calmarla. • Del resto•· disse, • non siamo mica ancora morti, e non è detto che non possiamo rimettere ~u negozio,. È quello che penso anch'io•. confermò la moglie, c'è, per esempio, quella ~alutneria all'angolo di via Garibaldi, che non i! mai andata bene, e che si potrebbe prendere con poco. Sono sicura che, in tre mcsi 1 siamo capaci di tirarla su •· Ci ho pensato anch'io•, assentì Giacomo, • tanto più che, coi cattivi affari che ha sempre fatto, deve aver pochissuno di imponibile». • E poi, è vicina alle nostre paru, e io sono certa che i nostri vecchi clienti tornerebbero tutti da noi•· Fnwarolo ebbe uno scrupolo: • ).la sai, 11nostro successore potrebbe protestare•· « Cosa c'entra? Noi gli abbiamo dato 11 negozio con la clientela: tocca a lui sapersela conservare•· C'è tempo, c'è tempo a pensarci•, concluse 11salum:iio, preparandosi a dormire. « Per qualche mese staremo qui. Poi si vedrà. Dal resto, hai ragione: non potrà dir niente, il commercio è fatto così •. MASSIMO .\LllERINl ODORE DI TABACCO i I. GIOVANE biondo ed mtellettuale X guardò teneramente la ragazza negli occhi, e le porse un libro, molto gualcito e sciupato. « Ve lo do•• disse, perché voglio che abQiate una cosa veramente mia: questo libro», e spiegò succintamente, ma con abilità, i meriti del libro in questione, , questo libro è molto mio; l'ho tanto letto da logorarlo agli angoli, e poi ha il mio odore, in un modo terribile. Me lo perdonate? :\ii perdonate questo odore di tabacco inglese, appena appena sfumato di Yardley? •. E la ragazza, che lo amava, disse che sì, era proprio un buon odore, e respirarlo la face,a felice. Poi si sposarono, però la loro casa non odorava affatto di tabacco e d1 Yardley. Ed anche il giovane biondo non era cosi 1mellettuale come pareva: I:, ragazza era molto meravigliata. Un giorno vide che il marito aveva comperato un libro, un libro difficile ed ermetico: lo trattava senza nessun riguardo, ci si sedeva sopra, faceva gli orecchi alle pagmc, ci appoggiava il bicchiere, che lasciava un'impronta rotonda. Infine il libro spari, e la sposa lo ritrovò in un cassetto, fra la borsa del tabacco ed il vasetto della Yardley. C1 rimase tre giorni. Poi il marito lo prese, lo avvolse, trascuratamente, in una carta, ed uscì. La sposa pianse molto: aveva capito che l'intellettuale biondo andava ad un appuntamento con i I suo nuovo amore. IL SOSPETTO J \ SIGNORA grassa, con la sua amica ,Ha magra, cammina,a, nel Corso, dietro di noi; la sua voce era concitata ed amara. •Purtroppo•, diceva, purtroppo, non !lono più semplici sospetti: quella damlo~rafa, sai, ho tro,ato una leuera ... •· Ci fermammo davanti ad una vetrina: anche le si1,:nore si fermarono: ... Una lettera ... Caruccia, quella stoffa a pch lunghi, non ti pare? Caruccia proprio, me ne farci un cappotto sport. .. E, come 1i dicevo, quella sciagurata ci roùna così.. Sport, e con collo e tasche m leopardo, ti sembra?•. IL RITRATTO ARTISTICO R' \ RAGAZZA in impermeabile si fer- ,& mò all'angolo della t.trada, posando la mano sul braccio, del suo compagno, perché si ferma~se anche lui: pio- \·e,·a, 11 giovanotto a\"cva fretta, ma la ragazza non se ne accorge,·a: L:n ritratto•, disse forte e quasi con rabbia, un ritratto come se lo fanno fare le attrici, sfido io che sembrano belle, con quelle luci, e il trucco, e le spalle nude! Oo'"resti vedere, se mi faces~i fotografare io, ma pettinaia bene, con un'espressione dolce ... •. Assunse, sono la pio~gia, una espressione dolce: sbottonò 11 collo dell'impermeabile, alzò il mento, sorrise, socchiudendo gli occhi, mentre la pioggia le scioglie'"a il rimmel che le colava sulle guance . JRE . ..-E URIN RICONOSCENZA ~ 1·A GR.\ZIA il barone non voleva @ nnire », disse il segretario del Circolo al presidente, ma 10 gli ho ricordato che anche suo zio è stato fra i nostri benefattori. e che anzi C()nserviamo là gr,tnde foto~rafia del giubileo del sodali~io, dove c'è anche lui. Così ,·crrà apposta domani per ,·cderla •. Co~ì S<h hai detto?• domandò costernato il presidente, proprio della fotografia gli hai parlato? Proprio di quella. L'abbiamo ancora, no?•. Per esserci, c'è•,• sospirò 11 presidente, tarando fuori dall'armadio una enorme fotografia che riproduceva un'assemblea di persone ben '"estitc, disposte in posa attorno allo stendardo del circolo. • :\la guarda, nel gruppo dei benefattori, chi c'era quel giorno: il marchese l'\cpomuccno, quello che ha portato via l'amica al barone, e poi gli ha vinto una causa in tribunale. A noi a,·cva regalato tremila lire•. ;\la allora•, disse preoccupato il segretario, se 11 barone sa che Nepomuceno è fra i nostri benefattori, non vorrà. più entrarci lui•· ( I:: quello che dico anch'io•• brontolò il presidente. Qui c'è una cosa sola da fare; tanto 11marchese è lontano, e per ora non verrà certo•· E il presidente, preso dal tavolo il turacciolo del calamaio, macchiò d'inchiostro il viso del benefattore. :\la il liquido, però, scivolò sulla carta lucida del ritrauo, e non riuscì a nascondere del l\ltto la fisionomia sorridente del marchese, che emerse dall'inchiostro come la luna da una nube. Allora il segretario, impugnando il tcm- • perino, raschiò 1I foglio, affogando 11nemico del barone in una poltiglia opaca. • È con rammarico che presentiamo a Vc.,stra Grazia una fotografia cosi deturpata», disse 11giorno dopo il presidente all'ospite illustre. e Fu mentre cambiavamo la ·cormce, e ancor oggi ne siamo :tddolorati. ;-o:on vorrèi che questo v'inducesse a pens11re che il circolo non ha cura della"mcmoria dei suoi benefattori•. l\.1. A. Risparmiate il vostro denaro risparmiando tempo. Con le linee aeree della ALA LITTORIA S. A. potete recarvi dovunque in Italia eall'estero in poche ore. Per informazioni rivolger:,i alle Agenzie di Viaggi e alla Direzione Generale della ALA LITTORIA Soc. An. ROMA - AEROPORTO DEL LITTORIO IJ11 g1•tnule 1•011ui11zo --~t-:.f-•· ~ "Quel che maggiormente 1mpre111ona. In Queat.o romanzo è la. potenza del clima", UGO DÌ:TTORB (•Donn,s•) "Que11.o è 11modo di 1crivere di Corra.- do AlvlU'O. Leva tl tempo d'at.t.orno alla. co1a., e la riduce a. 1t.at.o d'animo: ll qua.le è 11 nucleo lngenera.t.o che genera. ogni Hiltenu". M. BONTEMPBLLI (•G,u.-:cll• rkl Popolo•) "L'incubo della. catutrore dl ad ognt pag1na una pa.rt.tcola.re vtbrarione, qua11 una alluclna.nu chta.rena ferma e 1pettrale". ENRICO EMANUBLLI (•L'Ambrosl.tn0•) LIRE 18 /BOMPIANII
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