Omnibus - anno II - n.49 - 3 dicembre 1938

, f A STORIA dirà un giorno quanta. parte dell'implacabilità di 1 ., Versailles appartiene alla viccnr--..:...J da secolare del duello fra.,nco-tcdcsco sul Reno, e quanta parte inv~ce spcui all'odio ideologico degli arnvati del suffragio univeNale per la Germania degli Hohenwllem, rispetosa dei valori tradizionali, anzi di 1uelli vkc1.1ti! e. onorevolmente compo- ,ta nella d1,;c1plma delle gerarchie avite. Chi erano i protagonisti di quelle a55isc? Un antico giacobino che si era fatta una fama di uomo di spirito alle :>pa~ledc-i generali del suo paese; un radicale gallese corroditorc, nei diritti antichi dei lords, di ogni distinzione che non sapesse di voto e di demos; un :i.mcri<'ano. Per quei due tribuni e per quel predicatore, attraverso le tante idee agit:1tc dalle loro versioni ufficiali, dalle loro confidenze e dai loro !.foghi, più o meno coscientemente nasceva dallo spettacolo dell'esercito tedesco vinto e dell'imperatore in fuga la gioia di una vittoria di classe: la catastrofe dello junker rappresentava il rigetto in ultimo appello della causa dello hobereau e dello squir1?. Bi,;ognava dunque rendere estrema quella catastrofe, a maggior gloria della dc• mocrazia: l'c!.ercito tedesco doveva es• sere -.mantellato, come è smantellato un castello feudale da una jacquerie trionfante. Tanto più che qucJl'e5ercito vinto aveva dato ai suoi comandanti una suprema vittoria i la !!Ua ritirata al di là del Reno si era compiuta con una pcrfo·.tione cronometrica. Quando i delegati del Con~iglio degli operai e soldati si sono presentati al Gran Quartiere Generale il colonnello von Faupcl li ha condotti davanti alla grande carta murale dove un grovi~lio di linee colorate fiancheggiate da cifre e da lettere ~egnava le posizioni dei corpi e le vie- di comunicazione, e ha chie- :,to loro se davvero volevano a~sumersi la respon~bilità di ricondurre in patria milioni di uomini e tonnellate di materiale con tutto l'ordine nece,;;,;;ario per evitare una Bere~ina autunnale. Gli uomini dal bracciale ro,w 5j sono immeè.iatamente arrec;i e la rivoluzione si è inchinata alla tecnica. Le divisioni si sono dunque mes~ in marcia sotto la guida dei loro antichi comandanti. Sono due milioni di 50ldati che ,;;filano sui ponti del Reno, sen7.a un wlo epi(()dio di confusione, senza un contrattempo, c;enza un ritardo. Gli ufficiali sono al loro posto, impac;!'iibili. a..~. rbcndo,;i nel compito attuale, fi°",ando gli occhi ,;ul loro plotone. sulla loro compagnia per non guardare ancora v,.. ~ il domani. Se potesst'ro arrestar- ,.1 un momento a comiderare qual è il mondo nuovo al quale vanno incontro, la loro anima crollerebbe : ma per fortuna debbono occupal'i del rancio, del foraggio, di come <.•c;..,erpeuntuali alla tappa. Un vento avvC'lenato soffiava sul pae- ""· I marinai di Kiel sono accasermati nel palazzo impt·riale. Bande di plebe irosa ac;,aJgono gli ufficiali isolati, strappano loro le spalline, le croci di ferro ricevute d.11l'imperatore. I cortei pa,- \:1no, t<'tri. monotoni. con le bandiert· ro:t-.e e i ritratti di Lenin. 1\ll'.mgolo d<"llt•vie appaiono i primi ,mobilitati e ogni giorno si fanno più num«-ro-,i: ~uonano l'o(l?aneuo, vrndono fiammifrri, tt.·ndono la mano ai pa'-,;;anti e il loro volto ~ ancor,1 il volto ~avato, tt:"rrt'o, df'il.t trincea. La fame li d«-cima come un attacco di gas. Sulla suJ)f·rfic-iedell'unità bi,marckiana c;i diY-gnano lun~hr incrinature: nel Baden i giornali proclamano: e B.1.,tacon Ikrlino! ». In Hannover I<.v· ecchie- no- ,talgie JrU('lfr ~i risvegliano. A ~[onaro Kurt Eic;ner dichiara che la Bavirra n(JO riconosce il governo degli Efx-rt, degli Er-Lberger, dei Solf, < -.o- ..tegni occulti della reazione >, ed è pronta a trattare per conto ~uo con ·•intesa, mentre all'c~trcmo oppc.xto il principe Rupprecht e gli ari,tocratici ultrJmonwni P'~n,;;ano a una monarchia au,tro•bavare.-.e cattolira e consrrvatric(·. C'na ~chiuma di µ"f'Vl"rtiti rmrrge dai ba.,~ifondi rimr,tati, cnla dalle falle aperte nelle barriere delle cla ...i. ari.,toc.-ratiche, il principe Gioacchino di Pru,.,ia c;j ~uicida in un acn•.;~ di nevra~tenia, ne-i locali affollati d1 st:-anirri infL.t✓.ioni'iti uomini equivoci ballano fra loro al ,uono di e Bummel Petrus >. Il primo .'.\'atale di pace è un tra~ico domani d, battaglia, la folla allineata in .,ilcnzio 5ui marciapit·di guarda i marinai e le guardie ros,;f' portar via dalla piaua dt>Icastello imprriale i CJ.davrri dei 'iOldati di von J.,1•quist. ::'\rJl'anno che na~e non c'è più e"!lcrcito im1x·rialr. Per due m1•.;i, ,tretto ìdt"almrntc intorno al mare# 'IC'i,tlloIlind«-nbur'{, c,c;o ha sopravvis~ suto all'impC"ratorc: ora le -.ue belle unità, ornamt·nto dr-Ila tradizionf' militare d,·11'0,:cidrntr, svani"'(.:ono, vn- ' ,I -< I I I I I J t !'-anonelle strade torme di pezzenti che non 5anno ancora ,;;e debbono odiare il pasisato o l'avvenire, e che non chiedono che di c;aperlo, se con questo potranno risolvere anche il problema del cibo. ~folti vanno alla rivoluzione: e wno cx-combattenti passati a Sparlakus che a Drr,da precipitano nell'Elba il mini~tro Xeurin'!;. ~la altri, pi\1 numero,i, ri111pondonoancora all'appello dei loro ufficiali. alla suggestione dcli' a.ntic-a di~iplina, e si arruolano nei « corpi franchi >. Il generale von ~(acrckcr ha .J.vuto per primo l'id("a di qur~tc formazioni di volontari per con'-C'rvarc alJJ. Germania e- all'ordine una forza annata, ma l'idea rra nell'aria e ha trovato immedi.ttamente imitatori. La Germania ,;;icopre di bizzarri manife~ti, cvocaijone dri tempi dei lanzi, quando i colonnelli erano proprietari del rq:~gimC'nto, e le armi non c-rano un ohblii;;:o.ma un'elezione. e LJo;c;f"raiv, anti1 Ri~orgono ~li us~ri di Ca,;wl#A,.,.iaHomburg! L"niformi com<.•in pas!>ato, con in più ramoscelli di abete ricamati ,u fondo verde, colletto Attila e tl"- ,chio sul berrf'tto. Arruolatevi!>. e Uomini fedeli alla patria tede~a! Gli u-.- 'iCri bruni richiedono volontari per di. frndere la Sle~ia minacciata dallo 'itranirro. Chiunque ami i cavalli e prefrri"<'a la ~iu(,tizia all'anarchia, si rivol- ~a al maggiore von Aulock, dd IV R~gimrnto ». Que,ti volontari ricominciano il 1813, ma un 1813 carattc-rin..tto da un'a~pra a~rn;,a di romantici,mo. Combatteranno contro i ru'-si, i lettoni, i polac• chi di Korfanty, e -.oprattutto contro ~li '-partaki\ti. Il govcmo incorag-~ia i generali. Accanto a Ebert ora c'è :Xo,;;ke, l'uomo di Kicl, e la volontà f'ncrgica drl!'antico spaccalegna, minì- )tro dr-Ila Gurrra, ,;;i \QHappone Jllt' e"itazioni e agli 5,erupoli dell'antico Y-1laio. « Togliete a i\'"o-skc gli occhiali d,·l parlamentare e ritrovcr<:-te f.1cilmente il volto dell'uomo di preda. d«-1 gurrriero, del granatiere di Pomerania >. Que.,to popolano ~ abba,Lmza gran ~i~non• in ,pirito prr permrtteni il lu~o;odi non aver grJo.,ia drlle vrcchie clalllisi: « I genrrali? Lo so che llliOnomonarchici i ma quando ~i vuol«- rico!ltruirf'. prdc-riico un buon ufficiale con~rvaton· a un cattivo urfici...1lr~ialisL'\ •· F. ~nza un minuto BERLINO, ELKI AL SOLE di ~itazione .,j allea col generale von LULwitz, monarchico e hohenwllerniano wnza c;fumature, autentico e consapevole rappresentante della vecchia casta militare. Ebert esita .a c;cguirlo, ma il vecchio brandeburghc,e tiene duro : e quando von Lutwitz conduce entrambi al campo di Zoc;scn dove «>no '-Chierati i « corpi franchi > di von Maercker, trionfa c:obriamcnte dei dubbi e delle incertc.zzc del capo del governo provvi<;,Qrio.I batLli?lioni di von ~la('rcker ,;filano impC'ccabili, al suono df"lle vecchie fanfare, e ,aiutano correttamc-nte il capo dello Stato. Al momento di rillli;,_diirne automobile' per tornare laggiù, NO\kc gli stringe il braccio e quasi affettu~amente gli dice-: e Sta tranquillo 1 Ora vedrai che la ruota ricomincia a girare>. Con la \ua coraggio,a fiducia m·i generali, ~05ke cambiò il corso d«-lla ~toria europea. !!. fatale C'he~li uomini d'azione llliiano. a un certo momento almeno dt·lla loro C'!i\lenza, degli uomini di destra. I e corpi franchi > riconquistarono Berlino, e le con<;.('~uenzr della loro vittoria si ripcrco-.,ero dalla capitale su tutta. la Gennania: quando n<'lla -.ala del teatro di \\..'cimar Ebcrt inau~r.:t l'a,c;emblea nazionale, gli spartaki(,ti, padroni fino al giorno prima d«-1paese, non sono pili che una esigua minorama. Lo Stato repubblicano di \\'rimar d1c non o,.a ncppu«' assumf"re il nome di Republik e rimane ambiguamente Ràcli, comincia co,;ì a delinearsi dal caos della c.1ta~trofc del '181 a muovere i suoi primi, impacciati pa'i'-i dtmocratici. Quale llliarà la po..i.z1onc del!~ fonr armate nel nuovo Stato? Di marina e di avi~12ionenon è neppure il caso di parlare. P<'r dar 5fogo agli Ì'ltinu profondi di '\C.'.,\ilntamilioni di gunrieri nati, gli Alleati non p<>rm<.-ttonochr una piccola guamigione di centomila c;oJ<latidi me"ltiere; e ancora esigono una ferma abha~tanza lunga per garantire eh,-, prr ogni generazione, vada a istrui~i !i<>ttole armi il minor numero p<11~bileldi trdr\éhi. ~fa i generali c-hr ora ritrovano prestigio e infiurnza, !)C prolC)tano che la cifra di n·ntomib. uomini è un'irri,ionr prr < prnt.cggen: lr. frontirre, C.'\t·guirr gli ordini dd gov,..rno r.• mantenere la tr anquillità nel Reich >, non accolgono con l'amarezza calcolata a Vef!.ailles la !.oppressione del «'JVizio obbligatorio. Foch ha visto più chiaro di Clcmenceau e di Lloyd Gcorge: soltanto lasciando alla Germania l'esercito di leva, l'atmo~rcra dcmocralica avn·bbe potuto introdursi ncll'e<.ercito; l'esercito cli mestiere rimarrà invece il ,;;antuario dell'antico militari,.mo. C quello che più tardi il generale \'On Cramon dirà apertamente al generale :\'ollet del Controllo· interalleato: e Sbaraznndoci di tutti gli clementi che dem0<rati1- ?a\'ano l'escrrito, ufficiali di complemento e rrclu " di leva, ci a\'cte ricondotto ai t~mpi di Federico II. Avete creduto di darci un e'>Crcito di m<·- stirrc' Ci avete dato un esercito di \'OCazionc>. J rltomo a questo r~rcito di vocazione '-Ì cri'>tallizzano tutte le forte di re- ..,i~tcnza politica e <;OCiale.Accurat.amrnte ìl gcner,tle von Scekt, \UO comandjntc in capo, ~ttolinra la conti• nuità di questo nuovo e.,ercito da quello imperiale. Per von Seckt, prr~c:rvare il pas.....itoera il modo migliore di ri• 11:crv.arcl'avvenire. Come il grande ~foltkc, von Scekt è di origine dane.,e, ma il lungo <,<'rviziond reggimento AJc.,sandro drlla Guardia lo ha imbevuto di tradizione pru11:siana,'C'nza tuttavia ottundere il suo accorto c;cnsopolitico. Al momento del putsch di Kapp la correttcua dc-I •mo atteg~iamento gli permette di salvi're il delicato organ;,;;mo appena nato dalle consq~uenze dcll'insucce,"'' degli C(,trctni'iti di dc- <,tra: Ebc-rt deve ..a.crificare ~oske al rancore dei partiti operai, m<t rie~c a comervarc von Seckt, r von Sc·ekt rie~e a fronteggiare tutti i t<.•ntativi d<'I Rc:-ich-.tagdi porre la Rcich'iw<•hr <,otto il controllo dell'autorità civile e f.trn«- un (',;;ercito democratico. La riorganizzazione comincia. Per uno '>trano e .._,1poritogiuoco della 'ltOri.,, è- proprio il trattato di Versaillccs rhf' fa compiere alla Gnmania un primo pa'-~ vcr-o l'unità accentrata. Una \'Olt.A, al trmpo del Kai\er, l'e,.crcito tcde\Co avC\'a ancora una ,;piccata fi- -.ionomia ff'dcrale: a Monaco un mini- ~tro bavarc·-.c della Guerra vi~ilava gelm;1mc-ntt· \ullc- tradizioni dtll't<;f'rcito dri Witt<'hbach; pre..,s'a poco la ste.;c;a autonomia la godrvano i piccoli c-~1•rciti dd re di Sawmia e dc-I re del \\ urtlt..:111bergL. 'C'~tcro vedeva ufficiali tedeschi: in realtà esistevano ufficiali pru~iani, ufficiali bavaresi, wi.irttembcrghesi e sassoni, con differenze di stile e di maniere e su,;cettibilità di corpo non sempre facili a comporsi .. Or;i, col trattato di Vc~aillcc; alla mano, il go• verno di Berlino può opporsi alla velleità degli antichi Stati di riavere le loro autonomi<' militari: « Il trattato di Versaillç~ », .,ottolinca uno scrittore france'!e, « diuc,me cosi il bastione del- /"umtà militare ge,manica >. Al rip:1.ro di quel bastione, von Seekt si mise all'opera. Jn '!O!<>tanzvai era tutto da rifare. I e corpi franchi > avevano compiuto onorevolmente la loro missione: a Berlino, a Brema, in Sassonia, l'antico e regno rO'-!'iO:,dei Wettin, sulle frontiere 01 icntali nella breve e medievale campagna di von dcr Goltz, avevano senza dubbio mo~trato J.l mondo che nulla aveva diminuito le qualità guerriere della stìrpe: e Una molecola dello spirito che regna fr.1 noi basterebbe per rifare della Germania un grande impero», aveva detto il capitano di va- ~lello Sievert prima di cadere sul campo; ma non c'era .,oJamente fede in ·quei cuori: e Una bandiera di forno segnalava il no,tro cammino; avevamo acceso un rogo sul quale non bruciav._;,nosoltanto oggetti inanimati, ma anche le nostre speranze, le nostre apprcmioni, le leggi delb borghesia, i \almi d<'l mondo rivile, gli ultimi avanzi delle idee e delle cose di que- !ot'c.poca, tutte le cianfruo;aglie polvetO"e che in~ombravano le noc;trc menti ~; così ci racconta un volontario della famo~a brigata Ro.,sbach, qu<'lla dalla bandirra nera con l.1grande X d'arg<'nto. Rivolu1ionari ? For,.e soltanto epigoni di Nictz.,che. ~la per von Scekt, le e legr:;:idella borghesia » non vanno bruciate con tanta di~involtura, giacché in fin dei conti sono t.•ssenzial• mente leggi della borghe\ia la puntualità, il senso dell'ordine, e perfino il ii~pctto delle onorificenze e dei gradi gerarchici, che hanno dato alla Germania d'un tempo la solidità della sua ossatura statale. E poiché bisogna sce• glicre fra 350.000 uomini dei « corpi franchi > i centomila della Reichswrhr, von Scrkt '-"f'glie "CllZ.J e~ita7ionc- gli clementi moderati, quelli che non sognano colpi di mano e colpi di Stato, ma accettano il lavoro quotidiano e paziente al servizio della tecnica e dello studio, per preparare e un esercito di capi >, i quadri del grande esercito nazionale del futuro. Von Seekt ha S("mpre Pocchio fisw a quella meta : il giorno in cui un governo sarà abbastanza forte da poter dqabilire anche in Germania il c;ervizio univer<-ale obbligatorio. 100 crede che dalle discuc;!iionidi Ginevra mcirà mai il di<-anno mondiale del quale qudlo tede-.co avrebbe dovuto essere il prologo. Pen~a che, caso mai, la riduzione generale degli annamcnti a un linllo virino a quello germanico potrà <·,,;;C'rCil· ri\ultato di una rivoluzione nell'arte militare, della quale e~li formula la teoria : i mcu:i meccanici e la complcc;,;;ità !1-cmprecrescente delle armi daranno origine a piccoli, aggucrriti~c.imi « e,;crciti d'urto•· che piomb<•r;1nno in porhe ore !.u) lento ammas\amento dei richiamati. Ricorda, d,, ufficiale io;truito della Kricgsal,adcmir, le vittorie dei piccoli e<.;erciti gn:·ci sulle- sterminate annate per-.iane, e c;enza dubbio il suo sentimento accarcna con compiacimento questo ritorno alla cr.mcczione selettiva del gunrino. La teoria è dic;cussa all'estero, la « Frana milttaire > !'-e ne preoccupa. ~fa è '-ÌC'uro che il comandante !.uprc-mo della Rcicl1\wrhr ci creda? For.e ha voluto '-Cmpliccment~, fra le mrmoric del pa~-;ato e le ,peran;,c dell'avvenire, cr(•are anche un pre-.ente ai ,;;uoiufficiali per ,;;orrcg-gerlinelle ore di ~fiducia. Giacché quc,;;te non mancano. Se gli ufficiali ~i guardano intorno quando e.ano in cac;crma, il loro cuore può allargar.i. Le « compagnie di tradiziont.·>, una creazionl' di von ScC'kt, montano la guardia alle bandiere dei corpi disciolti, e ne p<'rpctuano idC'almente l'esi'.-tt·n2a; vivono ancora le mille forme e magari fonnalità nelle quali io spirito di un e~crcito a(,sume un corpo e una vi~ibilità. Ci si potrebbe credere tornati ai lindi, c~atti giorni di Guglielmo, e non è ,;:icuro che- qualche ritratto del Kaiser non orni ancora le 11:alcdi convegno. Ma oltre il cannllo della ca(,erma, oltre il ,;.aiuto a orologtria della sentinella che st.lziona a ~ambe allargat<.' come il colo... ~ di Rodi, si stende la Germania di Weimar, dalle rnill<· -.volte pericolo\e. :Molti (,0no ancor .l coloro che nel Rcichstag e \ulla 'itampa denunciano lo Stato MaggiorC', covo della reazione.•, e ripetono la fra\C di Sch(•ideman: e Bi..ogna che i militari imparino a venire a mangiare nc-lla mano drll'autorità civile->. E:. vero che alla morte del mite, del saggio Ebrrt, quattordici milionì di elettori hanno portato alla presidenza il marc'iCiallo Ilindenburg, monumento vivente della patria militare; ma ci sono stati anche tredici milioni per il candidato Marx del Centro e dei socialisti, e due milioni per il comunista Thaelman. E la situazione è ancora talmente lontana dall'essere quale la vorrebbero i generali, che quando von Seck t ammette il principe Guglielmo di fJohcnzollern nella Reichswehr, la insurrezione parlamentare ha ancora tanta forta da costringere il vecchio maresciallo a congedare lo stesso von Seekt. Il !.acrificio è grave, ma il maresciallo non va pili oltre di un sacrificio di penona. Alla Bendlerstrasse il sistema di Seckt non muta: e Voi avete rimesso la Germania in sella, a me tocca soltanto mantenercela », dice al comandante supremo che parte il comandante che lo sostituisce. E quando si svolgono le prime grandi manovre, gli addetti mjlitari esteri debbono constatare che la Germania ha un esercito, e non solamente una grande gendarmeria. B vero che i carri armati sono di legno, perché Versailles non li permette di acciaio, ma basta questo per es~ere tranquilli? « Un terremoto può cambiare la forma di un vulcano, ma non potrebbe mutare la natura del fuoco che lo abita >, ha detto ancora von Seekt. Questa forza vivente della vecchia Germania darà il segnale della rigenera~ione, ringiovanendo in Spcngler i postulati dei tempi di Federico? Con Hindenburg al potere i segni propizi aumentano: la repubblica comincia le sue ore di agonia col ge.,to che di so# lito le conclude, e ammaina la bandiera nero-rosso-oro davanti a quella antica degli Jlohenzollern. l principi spossessati delle corone, ma garantiti nei patrimoni, riappaiono in pubblico alle cerimonie ufficiali e, nella hall dcli' Albergo Adlon, sul bmto del Kaiser in marmi colorati si posano gli s~uardi speranzosi dei gentiluomini che furono ciambellani o membri del• la Camera del Signori. Senza dubbio il Kronprinz ha rinunciato alla corona, ma è naturalmente « sempre a disposiz.ione del popolo tede~o >. Il marcsçiallo va ogni giorno più a dc• stra: d'accordo apertamente coi capi della Rcich5,.,,cbr licenzia il ministero Rruning, e sceglie a sua fantasia i nuovi ministri e fra i membri dcli' H errcnclub >, dicono i giornali di sinistra furiosi. t dunque la fine della repubblica tedesca? In Francia i giomali.sti dic;cutono in base a precedenti storici: sarà il maresciallo H indenburg più fortunato del maresciallo Mac Mahon e riU'icirà a ristabilire il trono e col trono la società che predilige? O dovrà anche lui '!Ottomettersi e dimctteni di frontc ai « nuovi tempi >? J e nuovi t<:mpi > sono naturalmente la democrazia. Pochi,;simi wno coloro che si accorgono che ormai tutte le regole e le j>O'itCdel gioco sono trasformate. Sotto la crosta del conflitto della destra e della sinistra si va formando una forza nuova, terribilmente semplice: e Hitler, l'l,omme qui viu1t... >. La Reichswehr ha assistito allo sviluppo del nazismo con simpatia i e" a è naturalmente incline a ~impatizzare con tutti coloro che non amano \Veimarj ma i generali non hanno soltanto nel cuore l'.ivversione per Weimar. hanno anche un affetto, la monarchi;1 tradizionale. Sono proprio sicuri che (' vcr,;;o quell'ordine antico che si dirigono le masse imponenti e allineate, marcianti con un ritmo chr rallegra il loro c-t1oredi <;o]dati? 1\-1.daove andrebbern •'trimcnti? E..,sinon ~anno concepire-, ,ugl{e!itionati da abitudini :,(':Colari, altra altnnativ,\ al disordine e alla debolc:z.z•l, che la monarchia, e sono pieni di fiducia che dalla sconfitta della d, mocrazia la monarchia ritornerà per un ln~ico equilibrio della '!toria. E anche quando falli(,C'C l'csperimerto reazionario di von Paprn, e Hitler diventa c.aucclliere, C\'!Ì non dubitano. Nella cappella dPlla guarnh?ione di Pot,;:- d.1m, d.wanti alla tomba di Ft'.d(·rico il Gr~rndl', il mJr<.·~iallo <· Hitler ~i \tringono la mano, fr:i rC'parti della Rcich ..,., ehr e del!<.·Camicie brune, e i generali pensano che lo <;pirito di Potsdam rin.t<K:Cin' tutti e riuni ..c.e tutti. Lo '!pirito: ma le forme? Quando il vecchio maresciallo muore. in una fumo.;a apoteosi wagneriana, essi si trov;ino improvvic;amcntc di fronte ,t una forma nuova, erorbitantc dai limiti d<.-llcloro concezioni : lo Stato totalitario. Se- purC' hanno un rimpianto oscuro, nei loro cuori pla~mati da !<>ecoldi i l<·altà feudale, il loro patriottismo fa pre,;.to a <,uperarlo. Prima di sp.irir<.·, que,ti vecchi capitani d'arme, prtma di lasciare d<'finitivamcnte il posto a, ~iovani ufficiali che non sanno nulla di imperatore, di re, di granduchi, avranno ,·c-duto la loro Reichswehr di centomila uomini dilatarsi nel grande cwrcito na1ionale, e que5to e,ercito coc;truire con la sola forza suggestiva del suo schieramento, sulk rovine della fortezza nemica, una Germania più pot<"ntc di qu<"lla degli Hohenzollern. E for~e poswno scriversi, sulla loro onorata carriera concima, le parole che po<iC,u di \é un uomo ben diverso da loro: e Cur'iOrc leale, ho trasmcs~o con tutti i miei (,egni la fa.cc ali' u0mo novo>. In fin dei conti, il Vate e i feudali appartengono ugualmente a un'epoca defunta. MANLIO LUPINACCI

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