nuove fabbriche siano state create in zone. co~ì vulnerabili, come Coventry e Bmmngham ; sir Kingsley rispose che, contro gli svantaggi 1 ci sooo dei vant.'lggi, fra i quali quello di una più rapida produzione. Inoltre, quando disse che le basi della produzione sono state allargate con la utiJiz7azione anche di otto fabbriche di aeroplani di legno e materiale misto, Rii fu domandato se fossero state risolte le obiezioni che gli ufficiali dell'aviazione avevano fatte all'impiego di detti apparecchi. Seguirono ì dati relativi alla produzione. 11 programma, che fu a suo tempo annunziato, di 1750 aeroplani di prima linea sarà completamente reali~7..at<in? mar..:o, Il pr~ramma di maggio d1 'l.370 aeroplani, con 500 per i ~ervizi di oltremare, sarà pure realizzato nel tenninc stabilito. La produzione è molto aumentata in confronto a quello che c:arebbc stato pos!i-ibilc JX)Chi mesi fa (da maggio ad ogg, del 50 per cento), e continuerà ancora ad aumentare : dal prossimo maggio in poi del r 50 per cento: Il ministro si rifiutò di fare confronti fra la forza di prima linea britannica e quella di altre nazioni, perché i metodi di classifica differiscono e la entità delle ri~n·" non deve esser resa pubblica." « Il nostro scopo >, egli di:<isC,« deve essere quello di avere una forza di prima linea adeguata alle nostrr nece!:.'iità 'itrategiche, sostenuta dalle riserve necessarie in apparecchi, attrezzamento e uomini, composta di apparecchi modernissimi e alimentata da una grande capacità di ~roduzione >. La portata delle misure presq dal governo per ottenere l'aumento della for.t.:aaerea è chiarita dai dati relativi alla spesa che, da I '20 milioni di sterline per quest'anno 1 au• menterà nel prossimo a·· '200 milioni ; t"d è da prevedere che nell'anno suc• cessivo aumenterà ancora. L'accelerazione della produzione e l'espansione dell'industria creeranno una capacità di produzione varie volte maggiore di quella che si sia mai ottenuta. Sono ~tate introdotte macchine di nuovo tipo e che ora cominciano a lavorare, cosicché ulteriori aumenti sono da prevedere. Ci sai à un continuo e progrcsc:ivo aumento fino al 1941, nel quale anno le comcgne della macchine saranno ultimate. Con questo aumento della forza ae rea e della capacità produttiva dcll'indmtria, e con l'organizzazione della difesa antiaerea, la Gran Bretagna, as- ~icurò il ministro, sarà in izrado di fronteggiare qualsi;i,i attacco, per quanto formidabik, e di reagire con controffensive tali, che ::i. qualsiasi avversario passerà la voglia di attaccarla. Questo, in riassunto, il discorso di :,ir Kingsley Wood. I Comuni lo ascoltarono con profonda attenzione e fecero ad esso buona accoglien7,.,'\ 1 come da vari anni non l'avevano fatta ai di!-corsi dei ministri dell'Aria. In particolare la Camera fu rassicurata dai dati relativi all'aumento della prochzione, e fu favorevolmente impressionata dal tono con cui il ministro li espose; da uomo di affari, senza aku~ na ricerca di effetti oratori e senza entrare in p0lemiche. La prima conseguenza, che si deduce dal discorso di sir Kingsley Wood e dai dati da lui esposti, è che le critiche rivolte, a suo tempo, all'amministrazione del suo predecessore, lord Swinton, erano perfettamente fondate. E ne è prova il fatto che il nuovo ministro ha preso una gran parte delle misure che furono allora proposte dagli oppositori. La constatazione fu fatta il giorno stesso del discorso dal Daily Telegraph; cd è innegabilmente esatta. Così, per esempio, il ministro di o~gi si fa a.ssistcrc, per quanto riguarda la produzione 1 da esperti provenienti dall'industria; vengono fatte, ~'{i, commissioni in grande; il numero dei tipi è stato ridotto; la produzione de~li aeroplani cli un dato tipo non è affidata e..clusivamcntc alla ditta che abbia ideato quel tipo; il -.istc-- ma dei « subcontratti » (noi diremmo subappalti) è stato e~tc~o, cosicché ora non meno di ~500 ditte lavorano per l'aviazione e vengono utilidate le ri- ~r~" industriali nnchc fuori della cerchia dell'industria delle costru7ioni ae• ronautiche. Il sistema delle· correzioni dei tipi nel corc;o della produzione-, di CONCORSO PERMANENTE DI "OMNIBUS" perla n1.rraz:tone dt un fatt.o qualsla11, realmente accadut.o a chi acrtve, La. na.rraztone non deve auperare le tre colonne del giornale, e deve estere 1nvlat.a acrtt.t.a a macchina, da una sol& parte del ro,110. Ogni narn.ztone pubblicata, secondo l'ordine dl arrivo e d'accettazione, verrà compenuta con Lire 600 {cln• quecent.o), - I da.tt.Uoscrtttl non accet-- t&tl non al reatlt.utacono. - Per la valldtù. della 1pedtztone, servirai del t.agllando 11.ampat.oqul sot.t.o,lncollat.o sulla bu11.a.. CONCORSO Pf.RMANf.NTIE Alla Direzione di OMNIBUS PIAZZA DELLA PILOTTA N. 3 ROMA cui tanto si dolevano i produttori è stato modificato, Speciale impul~ è stato dato alle ricerche e agli studi. Tutte cose che invano erano state proposte e raccomandate a lord Swinton. La parte del dhcorso, che diede luogo a più larghe discussioni, fu quella in cui il minìstro annunziò il mutamento della politica delle costruzioni. Sinora, in Gran Bretagna, come in tutti i grandi Stati del continente, i programmi di armamento aereo gravitavano sempte c;ul bombardiere. Questa predominanza può essere espressa, in rapporto all'aviazkme da caccia, con la proporzione 2 a 1. Invece sir King- \ley \Vood annunziò che l'avi:izione da combattimento sarà portata a cinque o sci mila apparecchi (il che significa che si quintuplica o sestuplica questo c,,pitolo della for,a aerea)1 senza accennare a un corrispondente :iumento del numero dei bombardieri di prima linea. t:: bc:n vero che il ministro aggiunse che una fon.a aerea da bombardamento per la controffen~iva sarà sempre parte essenziale del sistema di difc.<m.Ma, in sostanza, la stampa ebbe l'impressione che, da ora innanzi, l'aviazione inglese ripieghi su una funzione prevalentemente difensiva. Il capitano di Gruppo L. G. S. Payne, in un lucido articolo di commento, esaminò il problema generale : quale c;ia la specie di arma aerea di cui la Gran Breta~na abbia biso~no. Il principale compito della forza aerea britannica, egli disse, deve essere quello di difendere la Metropoli e l'impero da attacchi aerei. Ma questo scopo, specialmente per quel che ri'- guarda la Metropoli, può essere conseguito solo per mezzo di una organizzazione difeMiva di bombardieri, di caccia, di arti~licria antiaerea e di ser. vizi complementari. Se :'Jnghilterra avesse una gran quantità di aeroplani da combattimento a corto raggio di azione r di artiglierie antiaeree, ma non avesse bombardieri. l'eventuale nemico sul continente sarebbe al sicuro da attacchi britannici. Esso potrebbe amma,~re in segreto una gran forza di bombardieri e lanciare improvvi!:.i formidabili attacchi, scegliendo il momento opportuno. Cosi avrebbe l'iniziativa e la possibilità di operare di sorpresa: due fattori che, in guerra, hanno una importanza enorme. Seblx-ne l'efficacia dell'arti~lieria antiaere:1, in questi ultimi tempi, sia molto aumentata 1 pure vi sono alcune cot1dizioni meteorolo'{iche (nubi bas- ~e discontinue) che rendono difficilis~imo per le artiglierie il fuoco contro i bombardieri. mentre non impediscono ai piloti di questi di scorgere i loro obiettivi. Date le grandi velocità che si sono raggiunte e la pratica del volo cieco1 un bombardiere moderno ha notevoli probabilità di sfuggire al fu.xo. Inoltre molte delle grandi città inizlesi sono sulla costa o a poca distanza dal mare. Il punto più vicino del territorio tedesco è a '250 miglia da Londra, mentre Berlino è ad una distanza doppia dalle coste inglesi. Ciò si- ,gnifica che la Germania, con una data forza aerea, potrebbe operare un numero di attacchi molto maggiore, che l'I nt?"hilterra con una forza aerea eguale. Quindi, secondo il Payne, all'Inghilterra non può bastare la parità, ma occorre la superiorità, In conclusione, sembra che il pensiero dell'autore si possa riassumere in due proposizioni. La 'prima : che. per l'Inghilterra, sarebbe un errore trascurare la costruzione di bombardieri, perché la mi~diore difesa c:i attua con l'offc~a, e principalmente distruggendo le fabbriche di aeroplani del nemico. Secondo lui, la Gran Bretagna, se vuole non vivere più SQtto l'incubo di formidabili attacchi aerei nemici, deve avt'rc una aviazione capace di operare in propor.t.:ionimolto maggiori di quanto possa l'aviazione nemica. Sotto que• sto punto di vista, la qualità degli apparecchi è più importante del numero: migliaia di bombardieri, che non potes.,cro raggiungere i C'entri vitali del nemico, o che non fossero in grado di sfu~gire al fuoco delle artiglierie antiarrct". sarebbero altrettanto inutili, quanto migliaia di aeroplani da caccia che non avec;scrouna ~ufficiente ra• pidità di ascepc;ionc per tae"liar~ la via ai bombardieri nemiC'i. Seconda propo,izione: Jlindustria deve raggiungere una tale capacità produttiva da potere regolarmente colmare i vuoti che la guerra produrrebbe i e il Paync ritiene probabile una u'iura, rn ~uerra. del 70 ocr cento al mese. L'articolo, come il lettore inH·ndc. era una critica implicita al di-;coNOe ali<' idtc del minìc:tro. In complc~o, si ha l'impressione che nella ~rande ,l.?'aradegli annamcnti aerei b Germania e l'ln~hiltcrra <:iano çomc due marchirw d(·llc quali l'una liia lanciata già da più anni alla velocità masc:ima e l'altra solo ora c:ia riu- -.c-itaa mcttrrc;i in moto. La Germania ha, in questo momento, il vanta_ggio di una grande superiorità numerica. ~la, d:lto il rapido su'-!:.Cgui,..d,iei pcrfczionaint·nti tecnici, il vantag.~o di avere molti aeroplani costruiti alcuni anni fa diminui,cc rapidamente d'importan7 .a. . Quel che importa è di costruirne molti nell'ultimo periodo prima della ~ucrra. e, '1,uindi, di entrare in guerra con molti aeroplani moderni, e di poterne coc;truire molti durante la guerra. Sotto quc.,to punto di vista, la posizione dc-11'n1ghilterra. che apprna ora ha cominciato la sua rnobilita.zionc indmtrial<:, clovrf'bbr migliorare: se gliene lac:ciano ìl tc-mpo. • A.G. OAIFA • EBREI I1i' J..TTE~A T)EJ.i PERMESSO DI OIROOLAZIOKE • -~-::,,~ . -- . ~ - -- ...e .. . :. AUGUSTA(U. S, A,)· DOPOOJNQUt OREDI ASSEDIO U'N BANDITOSI ARRENDEALLAPOLIZIA QUELLOOHERESTADELLA OEOOSLOAVOOHIA f.\ ~CORA oggi non è pouibilc: fare che lf..l un calcolo apprcmimativo delle pcrditt' definitivt' di ~erritori e di popolazioni che \a Cecoslovacchia ha subi10, e dei gua• da~ni che la Germania, la Polonia e l'Un- ~heria hanno fatto. ,\ll'ing,o»o, la Cecoslo"acchia ha perduto i due settimi del suo territorio e un terzo della sua popolazione. li suo territorio era di 140.394 km.Z cd è ora ridotto a 10~.530. La sua popola1ionc era di circa 15 milioni di abitanti e ora è ridotta a circa 10 milioni. Può riuscire intereuante esaminare come le perdite ~iano state distribuite fra le varil." parti della rc:pubbt:ca o comt' gli acquisti siano stati dis1ribuiti (ra i tre beneficiari La Ct'coslovacchia si divideva in cinque regioni: Boemia (in cttO: Ccchy), !\fora via (Morava), Slt'sia (Slezsko), Slo,•acc.hia (Slo- \·tnko), e RuMia ~ubcarpatìca o Ru1enia t opportuno considerare le prime tre insieme: la Boemia, la Moravia e la Sles:a c.omples,h ameni\" hanno perduto territori p('r 'l5.162 km . .:! e una popol,uione di 3 milioni 94-3 mila abitan1i, di cui 3 milioni 693 mila sono stai: ceduti alla Germania e 250 mila 3lla Polon:a. La Slovacchia ha c<'duto 10.590 km l di territorio, di cui 10.. p3 all'Ungheria t' 167 alla Polonia, e un3 popolazione di 868 mila anime, di cui 86o mila circa all'Unghcr:a ,. 8 mila circa alla Polonia. La Rutcnia ha ceduto 1 .586 km.l di tt'rritorio e una popolazione di 181.6oo anime aHlJnghn a Con~c~ut'ntt'mentc, l3 rispettiva superficie 1rrr·•o1 aie ~ ridona come s('guc: Sr,.ptr/itrt Tv,i1on Sr,.~/1t1, ttFntM1al,oJ adr,.t1 trrr.to,,al, I~ utt. 19J8 ultr,."/, Boemia, ;,.10. cavia e Sie11a Km.t78.So2 Km.'25.162 K.rn. 2 5J.6♦0 Slo,•.tcchia ,. 48.936 ,. 10 • .590 ., 38.346 Rulcma •• 111.6.56 ,. 1. .586 ., I 1.070 Tocalc~ ~~ Questi dati non concordano con i dati complcui\i che abbiamo enunciati in principio; ma non abbiamo dt'm<'nli per giudicare quali siano es.atti. In fatto di popolazione, le varie rrgioni della Cc:c.oslovacch:a hanno subito le:1tgt1cnti perdite· Bottn11, \loravia e Sl"i• Slo\"acch11 C,n•i"'-ntlo 19]() l().6'70.000 1-ni.000 Rutcnia 715.000 Totale ~ Popo/azio,a Popola:ntr tttf"tt llt O/tr,.a/1 3•94),000 6.727.000 868.ooo :z.-t6J.ooo 181.000 ~ 4.991.000 9.734.000 Tutti quc\ti dati sono di fonte cecoslovacca, ma non siamo in grado di dire se siano definitivi. Pt'r rst>mpio, in essi si fa mcnUone di ceuioni da parte della Slovacchia all'Ungheria e ali.., Polonia, e non ,rnche alla Germania. Ciò fa supporre che essi tiano anteriori aUe più recenti modificnioni. t noto, infatti, che nelle: ultime settimane il go\'erno del Reich ha chiesto al governo c1..coslovacco due rettifiche di frontiera: 1) la prima presso Pibcn per evitare c.hc I., grande autostrada dalla Ba\'iera ai territori rcunt<'mentt' onenuti dal Reich passi attraverso tcrritor:o c.ecosloYacco; 2) la seconda, intorno a Bratisla\•:a (o Ponony, o Presburgo). Come è noto, Bratislavia, capoluogo e porto della Slovacchia sul Danubio, fu oggetto di lunga contesa fra ungheresi e slovacchi, e alla fine ru assegnata a questi ultimi. l,a Germania ha domandalo la detta rettifica perché ha biS<'gno di un porto sul Danubio. Il parlamento cccoslovacc.o, ridotto da 300 membri a 227, riunitosi per la prima \'Olta dopo Monaco, ebbe, per prima cosa, ad occuparsi di queste richieste tedesche; e ~i affrettò ad accoglierle:. Conseguentemente, Bratislavia è ora serrala da prcs~. da tre Iriti, d.-. rntori tedeschi. A Londra, quakhe membro della Camera dei Lords domandò al ministro degli Esteri come si conc.iliasJtro questi spostamenti dcllJ rrontiera c.ccodovacca c,m l'obbligo contratto dal govt>rno bri1annico di garantirla. Rispose, per il mininro, lord Plymouth e chiarì, con molta serietà, c.hc la nuova fronliera fra la Cecoslovacc.hia e b. Germani::r. non è staia 3ncora dc-finiti\'amcntc fissala dalla Commissione ctco•tedcsca; ma, dopo che sarà stata fissata, e il governo britannico consulterà i Domini sulla forma che la proposta garanzia dovrà prcnd<'rc •· ~a noi abbiamo il dubbio che la Ceco- ~10\'acc.hia speri assai più nella di~crczionl' del governo tcdc~co, c.he nella gar.inzia anglo-fr3n('l('se. Che' la Germania pocrebbe prendersi anche Praga, e i gove1ni di Londra e Parigi starebbero ancora a studiare e 13 forma da dare alla proposta garanzia >. LA ELEGANTISSIM.AGOVERNATRIOE 'n') t.: .\ TTRO anni fa, Sua :..-farst.\ Cio1- \!j gio V cbbr una ~trana idt"a: di offrire all'Australia, come go\·crnatore grnerale, un membro della famiglia n·alt, nella pn~ona dl'l suo 1cr10 rampollo, il duca di Clourcstt'r. !',1a l'Australia declinò b grazio,a offerta, con molti ringraziamenti. Lo scorso mc~e di ottobre, Sua Mac~tà Gion;io VI si è compiaciuto di nominare '1:0vcrnatore g<'nerale del suddetto Dominion suo fratello il duc:a di Kcnt; e l'Australia ha accolto la nomina con vera t'sulrnn1a. In fotto di govcrna1orc, gli austral:ani non sono mai stati di facile cont<'ntatura, e più \•Ohe:, in passato, hanno mos,o obie- ~ 1ioni alla scelta fatta da Londra. ,\lcuni anni fa, an7.i, ~i misero in mente di aver(' per ~o, crna1ore un loro comp3esano e non rurono soddisfatti finché non fu nominato J'aus1raliano sir lsaac lsaac.s, S('llua~c:nario. Ma, per la nomina dei Kent, anche i più accesi socialisti o i più arrabbiati campanilisti non hanno a\·uto che parole di sodd,~f,uìone. Il capo dell'opposizione. labur·- sta n<·l parlamento rcderalc ha dclto: c. Sonc sicuro che il generoso popolo a'.Jslraliano darà il più cordialr bc:nvt'nuto alle Loro Altea.e Reali. Personalmente, io spero c.he il loro governatorato sarà felice e pit"no di successi•· Qualche giornale australiano ha rilevato, con parole di calda simpatia, che il duca ha l'abitudine molto dcmocratica di viagg·are auraverso Londra (beninteso in inco• gmto) m autobus o in tranvai. Qualche al. 1ro ha ricordato che, per un certo tempo, prestò 5ervizio, come luogotenente della Regia ~farina, nel Pacifico, a bordo del• l'incrociatore lfawkins; il che non è c.hi non veda quali definitivi legami valesse a stabilire fra la sua persona e il continente che ora è chiamato a governare: si d;rebbe una predestinazione. Chi ha detto con particolare calore le ragioni della soddisfaz:one dt>gli australiani, è stato mister GMrgc Garcia, l'aulorevolc prcs:dt'ntc della Società Aspro, che ,·cnde in tutto il mondo milioni di 1abloidi contro il mal di capo. e lo sono entusiasta>, egli ha esclamato, in istato di ,·<'rO rapimento. e L'Australia ha sempre amato la famiglia reale. Noi abbiamo bi• sogno di un governatore generale di fuori del Domin:on, che possa prendere deci!l'.ioni in piena indipt'ndenza. E, poi, tutti gli australiani amano la duchessa, J>('rché è bella, perché è elegante e perché è una madre>. Su quest'ultimo punto (l'ammirazione: per la duchessa), non è, in l•Jtt0 il Dominion, e forse in tutto l'impero i,,gl('w:, chi non condivida i sentimenti dell·t'minentc fabbricantt' di tabloidi contro 11 mal di e.ape. Ed è degno di nota che se tutti, in Australia, sono littiuimi dt>lla nomina, le donne ne sono addirittura entu5iastc; l'aspetto cntus:asman. te della novità, per esse, è costituito appunto dalla prospeuiva di avere per alcuni anni sotto gli occhi un modello di suprema eleganza, qualr è la duchessa di Kent A ciò s; aggiunga che, secondo quanto ha riff'rito il S11nday Exp1ns 1 qualcuna delle case di moda, fornitrici della duchessa, ba già concepito il piano di aprire una succursale in Australia; e ciò, come è facile prevedere, sarà motivo di nuova soddisfazione per le signore australiane, le o .-li ancol' oggi, se vogliono , e)lir bene, sono costrette a fare lunghi e dispendiosi "ia~gi ir-, Europa. Ma se l'Au~tral:a è csultan1e, ~fayfair è triste di dover perdere per due o tre _.nni la duchessa: una tristcna che qua.si si potrebbe dire un lutto. Un disegnatore: di mode ha detto la parola g;usla: tragedia. e t. un3 vera tragedia •, egli ha detto, e una \era tragedia . .t impossibile dt"scriverc con parole quale impeto essa imprimesse al disegno di mode ... La moda ha la memoria corta; t' io sono atterrito al pcn,are che noi 1ornnemo ad essere quello eh, eravamo; g.,ffi e senza ispirazione >. ~·fa St' è evidente per tutti la buona impressione che ha prodotto la nomina, non sono sembrate chiare a qualc.he giornale americano le ragioni della nomina stessa Sempre alla caccia di notizie senla.zionah, cui si sono sbi~rriti in congetture ; e The New York llerald Tribune si ~ spinto fino a fare la seguente impudente insinuazione: e I circoli di Corte si rifiutano dì spiegare le ragioni della nomina, ma fin da.I principio dell'autunno i giornali facevano capire che re Giorgio disapprova.va la pubblicità che si faceva intorno alla famiglia di un suo fratello ... Il duca di Kcnt è uno dei pochi mt'mbrl della famiglia reale cui la posizione ufficiale non impedisca di divcrtini. Lui e 13 duchessa sono intervenuti spesso a balli e a pranzi >. Da questo a dire che i duchi vengono mandati in Aus1ralia perché la regina Eli.saèetla non sopporta la "icìnanza della bella cd clegan1c cognata corrt' poco. Ma questi non sono che pettegolezzi. E non ci sembra ci sia bisogno di ricorrere a petlcgolezzi quando la nomina si spiega con una cosl gr3vc e impcllentr ragione, quale è la necessità di rinsaldare i lq1;ami fra le disperse membra dell'impero inglese. E l'Australia e la Nuova Zelanda, cspo,tc, come sono, alla terribile minaccia dell'espansione giapponc..,e, sentono in modo panicolarmcnt~ intenso questa necc\~:tà. L' no starìs1a inglt.·~ una volta a"'~migliò il diritto di un Dominion di staccarsi dalrimp.~·10 al diritto eh<' ha. ogni uomo di ~cTo;ani I.il j\Ola. E analogamente si potrebbe paragonare l'auaccamcn10 dei Dominions alla ~1ctropoli, il loro affetto per la fami- ~\ia reale, cc.e., alla rilut1:i.nza che ha O':ni uomo raQ;ione,·ole a farsi segare la gola. RICCIARDETTO Anno 11. N. 49 • 3 Dicembre1938-nn OMNIBUS i I SETTIMANALEDI A1'TUALITA I POLITICA E LETTERARIA ESCE IL SABATO IN 12-16 PAGINE ABBONAMENTI Italia e Impero:aunoL. 42, cemHt.reL. 22 Estero: anno L. 701 umestre L. 36 OGNI NUMERO UNA LllU .ld.ano11crinld, i~egni e fotogrAtiatn, che H unn pnbbUcatl, non al rt1liiu\1couo, Dlrnloue: Roma- Plaua della Pilota, 3 TelefonoN. 66,470 A.m.m.!Jtlstru:tone: Milano- Pluu Culo Erba, 6 TelefonoN, 24.808 Pabbllcltà: Per mil~imetrodi a\tena, bue un colonua: ~·il~n~ 1~i~gS~i!i!l!'tt. 0T~\:,~;o B; ~:~~ Pat1g1,66, Rue du rao~our,t:S1i11t-Houore Il'
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