Abbotsford, settembre. OMJ'.':CIO\ come di solito avviene in ,imili casi, molto modestamente. Walter Scott non vo!('v.l che una ~mplicc villetta in camp.igna, t<.mto per .1dr-mpìcre ai suoi obblighi di ~criffo. un angolo quitto dove avrebbe potuto pas~arc le vac~nze, tra:,tull~tr--i a piantar qualche albero, e O:,pituc un amiro o due; una coppia di camere da letto pci fo1est ieri, e due spogli.noi, in ognuno dei quali si sarebbe potuta improv1,,i'-.m.·. all'occa:,ionc, una cuccetta, e alla peggio i parenti si sarebbero .1dattati a dormire ~ulle seggiole, o .i.ul pavimento, o nel fienile, nelle grandi circo.i.tanzc dei raduni familiari. Anche il luogo non aveva nulla di pr(•tcnzio~, e davvero oggi pure, a CO)C finite, il vi- ,;,it.atorc prova il disappunto di Wa,hington lrving. che andò <l trovar<' « il possc-nte mencstrèllo del Nord > qu,rndo costui non s'crJ ancor., imtallato in un gotico maniero. Dolce pac- ~aggio d'ondulate colline. \Oavi monotone giogai(" d'un verde <1pcnto come di licheni, profili di cime co..ì nudi che, diceva l'lrving, avrc~ti potuto v('dcrci pasSt·ggiarc una gros,;a mo,ca ; (• quel modc:ito corro d'acqua. ,ebbcm.· non così nudo ora come ,1l tempo in cui lo vide il p<'llcgrino amtricano, l'hé !iir \\'alter pensò a coronarlo d'alberi vc1i oltre che di poetici lauri, è la Twccd, famosa nel canto. Tc1rcno che. così a occhio e croce, f.irebbc gola a un agricoltore piutto:ito che a un poeta, ché di pittoresco proprio non ha nulla 1 se non, a breve dist,m7..a.,i resti dell'abbazia di Melrosc; e sarebbe interessante sapere se il proprietario se lo faces~ paf{are da sir Walter la bella somma di quattromila sterline perché la terra poteva produrre frutto, O\'vero perché produceva parole di uomini fantastici. t quella la terra di confine tra Scozia e Inghilterra 1 il Border delle ballate, celebrata dalla rustica Musa prima ancora che l'ultimo e il più letterato dei menestrelli la rivelasse a un'Europa avida di chiari di luna, di torracchioni desolati, e di stregate brughiere; e come uno, al nome di Cefiso, se non ha mai visto quel povc~ rcllo rivo, immagina chi ~a che arcadico specchio d'acqua caro alle ninfe, così quale incantata terra di sogno, tale da sfidare i più romantici pennelli, sembra debba aprirsi dinanzi agli occhi di colui al quale la guida annunzia : e Da questa dilettosa vetta voi scoprite tutto il paese; laggiù è L"l.mmcrmuir, e Smailholme; e là vedete Galashiels, e Torwoodlee, e Gala Water: e da quella parte Tcviotdalc e le balze di Yarrow, e l'Ettrick che serpcggi.tndo come un filo d'argento va a gittarsi nella Tweed ! >. Ma non sono che dieci colline ondulate, monotone giogaie d'un verde spento sotto un cielo spento. Forse ·il pastore presbiteriano di Galashiels, il •:lottor Douglas, sapeva che chiedendo quattromila sterline per una piccola fattoria di cento iugeri ,ulla riva della Tweed tra Melrosc e Sclkirk non 3i faceva pag.1rc un po' di terreno acquitrinoso .. qualche s,:b~SO pascolo in collina, un ciuffo di scapigliati abeti, e una misera ca~tta, ma bensì né pili né meno che la lampada d'Aladino, un tesoro incalcolabile per chi ne sapesse far UM); e chi meglio avrebbe saputo farne uso del « possente menestrello del Nord >? Già fin dal momento dell'entrata in possesso, nel 18121 i vicini dovettero accorgersi che il nuovo propriet:'J.rio non era un comune agricoltore. CI vicini >. :,criveva lo Scott a lady Alvanlcy, « h.!n derivato gran diletto dalla proccs~iont delle mie masserizie, tra cui facevano singolare ,;picco anuche spade, .1.rchi, targhe e lance. Una famiglia di tacchini s'era installata dentro l'elmo di qualche prode cavaliere famoso ndle storie dd Border; e perfin le v.1cchc, a quel che mi risulta, porta\'an pennoni e moschetti. Posso assicurare vo)- signoria che questa carovana, seguita da una dozzina di rosei contadinelli cenciosi che recavano canne da ~sca ed aste da torneo, e. menavano per la briglia o il guinzaglio ponies> spariiels> e veltri, avrebbe. potuto, mentre attraversava la Tweed, fornire non indegno tema al pennello, e di fatto mi richiamava alla mente una di quelle torme di zingari in marcia di~egnate d:11 Callot ». Tante guerresche ferraglie ci fan sorridere se pensiamo a Scott, ottimo avvocato del foro di Edimburgo, poct,l e rornanzicre di grido, e degnissimo borghese; senonché un aspetto fiero e guerresco c'era nel )UO caratterc 1 come c'era nella sua mista razza, che da un lato contava gente di toga, dall'altro gente di spada, baroni, cacciatori, guerrieri. Non fosse stato per quel piede zoppo, lo Scott avrebbe seguito la c,trriera militare, e volont:i.rio di cavalleria fu in quegli anni di guerre con la Francia, e si esercitò coi commilitoni a tirar di sciabola su rape piantate in cima a dei pali, qua~i fossero altrettanti soldati di Napoleone, e « Fateli a pezzi, i furfanti, fateli a pezzi! >, gridava egli a,.)c..,tando di gran fendenti un po' goffi 1>ervia dei barcoll.rnti piedi. Una vita d'azione '{li part'vJ infinitamente superiore alle elucubrazioni letterarie 1 e 1:on sapeva cap,icitarsi che Wellington gli rendesse omaggio pei suoi romanzi : « Che mai può pcmare di qualche romanzetto il duca di \'\'ellington ! >. Certo ncs~una onoranza dovette tanto commuoverlo come quella tributatagli a Parigi nel 1815, quando si trovò a gomito a gomito con monarchi e marc~cialli, e. montato ~u un destriero ucraino, fu prcse111ca una rivista delle truppe russe'- e fu pubblicamente baciato su ambedue le guance da P!Jtoff, l'ctmano dei co,acchi. Sicché quel culto per le antiche rugginose armature, che egli ebbe fin da ragazzo, e per gli oggetti .,, ~~ t ,., / EL;onnol ICE: I D•NIBIJS veniente dal campo di battagli,l di Flodden, un paio di sproni, reliquia di Bannockburn, uno ~chioppo che era appartenuto .a Rob Roy, il pulpito d.1 cui Ralph Erskine predicava a Dumfcrnline, i ceppi di ferro coi quali \\'ishart era stato fo..sato al patibolo .1.St. Andrews, una seggiola ricav.1ta dai travi della casa in cui \Vallace era \ti.itO tradito. I vetri colorati rappn:M"ntavano le effigi dei re scout ..i qu,tli si trovavano in un soffitto del ca~tcllo di Stirling; gli stemmi del salone d'ingresso, torno tomo .1.lle p.treti, ricordavano tutte le famiglie con cui sir I' • ,. lib,niJ di Abbcll'Jmd, dtc un1tava a puntino i modelli di Ro~~lyn Ch,1pd, )'illuminò d'unJ. <,trana cd imolit,1 lu1,;e; e nell.:1:itan.ta da prJnZO gli O!>pitì. che non ,;'cr<1no accorti di e.erte mi-.terio..c e minu~colt fianunclle che .1.rdeva110negli alti candelabri, furono d'un tratto, come per mir<.1colo, immer..,i in un accec.rnte ..,plcndorc • ché p<'r le p.m:ti mcdiev.,li, dietro i trofei d'a,·mi e gli stemmi, su per la ~C,lktrn M'greta e nei \Jni dei torracchioni 3Crpeggia\ ,mo i tubi .)(.)ttili e cmto- ,i,,imi del gas. Xon al lume d'una pallida lucerna lavorava oramai il dugiJLI. ~ul ponzdgc, .1,ul1.1almoru.:w, l prosciutto e sul pane e burro di.\.1.:utcndo i piani per la giornata. Di rado la famiglia era -.ola; gli 0.1,pitificKca- \'J.no come .1,iconveniva a un nobik nlJ.nino: amici, pellegrini, ,m1m1ra10ri, prìncipi fon.•qicri t· milordi ingk~i !lfrittori1 ;wvocati d'Edimburgo, lont.uti p. 11enti, e "J'.>C:t!q.0ualcht· signorotto ~cozze!iecol ~(•guito dei suoi f..1mili.1.ri. L'umore affabile e gaio del padron di ca'¼.tcomuuicava il .;uo calore a tutta la compagnia, e quando un pensiero buffo gli veni"a in mente. il cre~cndo del :iuo ri:,0, accompag11;1r,1 ..t.1.tod..1g. io\'anc (la colazione mJt tutma 1..·r.o1rmai il .;uo pasto principale); ,iu:hé ('gli doveva content.il"!:,i di ron11·rnpbrc- IJ t~1\·olaimbandita, e collll' i111b.i.ndit<l' Baro,i o/ Beef, il nobile doppio filetto di bove, a un capo dt·lla t,tvol,1. (' un gran tocco di bollito all'altro, (', tr,1 qu<·,tc· dul· whdc mct<'. terrin<· di 1,;uppa di lepre, cockeylukù o mirn·,tronc ~couc,;e, oche. tacchini. porc lwtte, tht<· di mont0ne, e l'imm.inr.1bil1· ha.(gìs tradizionale ..,j offri\'ano .u più ,\,triati gu.,ti, e ..,j bc\eva la birra nd hoaali, mentre gli \lomachi più Lklic-Jti prcfcrihlllO lo xue1 e il porto. \ll.1 fìnt', il ponce di tA.hù/;J circobva ndl<· <iotolc. e ~i d.a\'a ini,-io alle )lOrie <.' ai canti che dur,tv,mo fino ~llk <m· pi1.:colc. Co,m: ,wi tt.·mpifantichi, sir \\'alter ,ign(ln: dd c-a~tdlo, t-ra ,rnche .11nmiui,tratùr<' della i;:iu,tit.ia nella H',t<' di ,cuiffo di S., ll..irk; t'quo <·d umano .1p· plica\·a I<.• l(·g~i di:gli a\·i ,;t:n1.,ì .1.lcun~1 dì CJtidk vdlc-ità riformi,tc < hc cominri;\\·~1110ad agit.tr l'lnghiltt·rr,t: ,hé l,t Ri, ohuionc frana•e non gli <"rJ par,a cht.· di,ordinc pt·r le leg~i e minania alle ,aldc u-,,dizioni loc<.di. e tutto loc1lc C"ra il suo patriotti,mo. r.1dic-.1to nel tulto ddb più piccola unità ,oliale. il borgo. la pie\C. J !,,ervi, i dipt·nd<·nti. uan come membri d'una ,ola fami~li.i; ,ir \\'altl'r ,;j occupa\'a c!dlt loro fant"nde comt· di co-.c proprie. di,tribui\,1 doni. l', dopo una fc- ,t.l "ilk·r<'cciJ., r::i.ccoglit.·\'a nella ,u:1 C.lrma . .1 quelli che per le tropµr liha- ,ioni s'erano J.C(·a,ciati ,ui man:dm ddla ,tr,1da. Eccolo in 01<'77.0 ai '-UOi di1x·nd1·1>trin·! fJmo-..<,qu,1dro dtl \\'ilkir. ~t·duto col )UO ba,tone e col suo H·cchio e <,bC"rtucciatocappe·llo bianco, e d.1 un l.ito ~li <.t,mno I<· donne. le formo'>(· lattaie con le z,:n~o!t.·, la c-on1adina col ce,10 infil.lto al braccio, t. dall',tltro il fido ~r\·o con le mani nelle ta'-Chc dtl panciotto e il volto arzillo. il gio\anc gUJrd.tCJC"Cl,tcol ful·ilt' e 1.1 kpn· ucri,a, un \·r<·chio drappq:~~iato nel tart..1no. e nello ~fondo si \'C-dono le soavi monotone· ,:?;Ìogaicd'un \'érdc :-.pe:nto: i suoi uomini. il MIO pal'..C. INGHILTERRA - VENDITORE DI GELATI E TRUPPE DI COLORE DURANTE LE MANOVRE Tra 1J 1820 e il 1825 Abbot--ford fu come un )ant6 luogo per l'lnghiltC"rra e l'Europ.1, meta di lontan.1 .1dora ·vtlt"'e di fat1co~i pellegrinaggi. Poi, nel 1826, \'l'nne la catastrofe fin.ul7iaria. e per un momento parve come se il piccolo re della Twced dovc,-.c- cs~re ,podesta10 dalle sue terre. Ottenne di poter co1hc1vare la ca~a, ma i bei giorni delle fe,te e della ~pcmierata allegria cran finiti. Ora lo Scott lavor.tva pei suoi <:reditori, come un impiegato oppre:i.."-0da una fatica regolare e inc- \ itabile; nuovi rnmanzi lliciv.1.no dalld ~ua p<·1111.m1,<'c-canican1<.·ntce, l'i,pirnzione v;_tcillante aveva bi~ogno d'e,.-.cr !IO~tenuta con qualche bicchiere di vi~ no, la frc:ichez1.a della mente rc)tauratJ ron qualche dormita profonda. :'\cl 1831 i dottori prc.,çris.,l·ro dbtr;:iiioni e ripo'-0, e allora, quando le sue f.icoltà mentali erano in pieno declino, \\ ,tltcr Scott venne in Italia. :">l"c)- :iun nuo\·o spettacolo riu:,ci\.l ora a ,cuotcre il "\UO torpore. Roma lo la- ~ciò indifferente; soltanto mmtrò qu,tl• che intere\~C per la villa fra)catana <ld t·,1rdinale di York e per le tomlx tk•~li Stu.irdi in San Pietro. A N"apoli fu .1 un riccnmento di Corte ve:itito ddl'uuifonnc d',1rCÌl'l1: ,coux~e, <· parlò n.)I tt' in un france"\\.'appro,,imativo. t' n·uò , ol non.t~<·nario arcivc-..<:o\·odi Taranto. Lo condus,cro ,tll,t villa di Pollionc. a Pe,to, a Pompei: qui egli 11011 ,cppc che mom1orare a pili ri• prc~e : q: L.\ città dei morti ! la dttà dei 1110t1i! >. Pen~,wa <.empn· all.1.Sco- ?i.1. e per que~to lo commo~'IC!J. vhta degli ab...·ti e delle ultime llC\ i )ug:li .\ppornini. \'tnczia non gli di\'-l' nullJ. Qu,mdo ritornò ,\d Ahbot,ford. rim<•~,o,id.ìl colpo apoplettico che l'avc- "a colto in Olanda. mentre lo conduCC\"anoncllJ sua carroadla tra le ro~c dt'I gi.1rdi110_e. poi '>U e ~iù per i;li .1.pp,1rtamenti, l'ingTe\'-◊ coi ,uoi variopinti :-tcmmi. la libn·1ia coi :,,uoi SC;\ff.\li di cedro. l'arm1..•ria ,cintilbntc di p,moplic. e~li non f.\n·va che c,damarc: « Ilo veduto molte co,e. ma null,\ come la mia rasa >. d'eroico e violento significato, pugnali, mazze, teschi (e Volesse il Ciclo ch'io potessi procurarmi un teschio e due ossi incrociati! > escl::unava. inebriato delle letture dei e romanzi neri > di Mrs. Radcliffe e di « ~(onk > Lcwi,J, era più che una mera posa ; era, tradotta in simboli esterni e un po' ri• dicoli, quella tendenza all'azione che1 in contr.1.sto con la nobile cupola dcli.i fronte ombrata di capelli ca.;tani e con la serenità degli occhi grigio-aJ.Zurri, dcnunziavano le mascelle pesanti come quelle di T om Cribb il pugilatore. E azione spirano i romanzi di sir \\'alter, e pochissima e rudimentale p.;icologia, e metafi~ica nessuna ; le emozioni che egli descrive son tutte legate a oggetti esterni, una caccia, una battaglia, uoa festa nuziale, e se non fosse per quell'indugiarsi nel pass;\tO come in un sogno, ben poco di romantico avrebbe que)to santo padre del romantici,.mo. Anche il suo sogno diventa azione, sia pure di collezionista, e in mezzo alle ,uuicaglie <lclla ~ua libreria troneggerà, di sull'alto del caminetto, il ritratto in piedi del figlio, alfiere nel 18° Ussari: quello che sir Walter avrebbe voluto essere. Quel mode.1,to ritiro c,,mpe~tre che avrebbe dovuto c:,3ere Abbobford, diventò 3ubito un piccolo turbolento regno. Azione, sete di terra, lo spin,.cro a estendere i suoi possc)~i fino al la• ghetto di Cauldshicls, e tanto meglio se il laghetto 1 oltre che pesci e uccelli .-1.cquatici, vantava anche un mostro, una specie di vitello marino che: si fa. \'Oleggiava annidato nelle profondità; azione, desiderio d'aggetti pittoreschi e curiosi, lo spinse a costruire, ad ammobiliare, a piantare alberi, a scrivere nello stucco, nella pictr.1, e nel legno, un romanw che gli stava a cuore non meno di h:anhoe o di Que,1tin Dur., ward; il maniero di Abbobford. L'attore DJnicl Terry, a Londra, fu il suo luogotenente generale per gli acquisti d'antichità. Amava gli oggetti non t,mto per la loro intrin,cca bcllczz..1., qunnto per le persone e i fatti che essi commemoravano: la scimitarra di Tippoo Sahib, uno spadone scozzese proWali.er vant.:wa parentela; l'arco del camino, in quella sala, era una delle ogive del chiostro di Mcl rose; la corte era adorna di medaglioni dall'antica Croce d'Edimburgo, e di bassorilievi romani dall'antica colonia di Pctreia che era. poi divenuta Old Penrith ... D.tlla stanza da letto egli poteva discendere nello studio per mc?Zo d'uu escalirr dérobé, come il Luigi Xl del suo Q1101ti,1 Duru·ard, e nell'armeria poteva riport,,r:ii ai tempi di Riccardo Cuor di Leone. Ora, appunto in que:- gli anni in cui il maniero di Scott ,;i coronava di torrette, e tra ..fonn.1va un innocente paesaggio pastor.1.lc in un luogo e ,torico>, la \'C~a pc:! !{Otico irnperversav~ì. in Inghilte1 ra. Si stenta a credere quanta popolarità gode'iscro intorno al 1820 gli opuscoli che trattavano d'antichità medievali, tutta quella letteratura, parte archeologica, parte f.tntastica. che era fiorit.l sul cammino tracciato da Horacc \\'a.lpole col suo romanzo «gotico> intitol.1to per capriccio .1! Castello d'Otranto, e colla sua "illa gotico•rococò di Strawbcrry Hill. e, quar.tnt'anni dopo, ver,o la fine del Settecento, da \\'illiam lkckford con i.i p.izz..t torre di Fonthill Abbey. Il gotico, stile fanta~ioso nei primi imitatori, stava diventando c,;atta ricoo;truzionc scientifica ; presto verranno Pugin e Ruskin, e ~li orrori dcll'anhitettura ufficiale vittoriana. Per \\'alter Srott quel chr conta\'a er..t l'« atmosfera > medievale; che poi a creare quell'atmosfera contribuissero frammenti di tre o quattro secoli, co,e dispar.ttc a un occhio e~perto, poco import.wa. Xci 1823 Quentin Durward manda.vJ in visibilio Parigi; da Abboi...forcljl gotico si diffondeva per tutta Europa j i pittori, con Oclacroix all.1 testa, si mettevano a pescare ispirJ• zionc nei romanzi del « po:,sente menestrello del Nord », lo stile troubadour s'im1e.1,tavarapidamente sulle o;agome cl:i~ichc, e Victor Hugo scritturava i perfidi sovrani, i prodi cavalieri, le innocenti fanciulle, e i pittoreschi zingari dello Scozzese per la sagm di Notre-Dame. Finalmente un giorno il soffitto d1..·lla creatore del romanzo storico; un feroce becco di gas, imminente sulla nobile c:upol.l del suo capo, sfriggeva ammorbando l'aria col suo soffocante odore ; cimeli di vari secoli pendevano alle pareti; costumi di varie epoche si mescolavano nelle pagine; le date si prcst;1vano ai giochi più accomodanti. 11a in qm~stc CO'>C :iir Walter non .md.i.va pili pel sottile di quel che non facc"c pd cilX>o pei vini; fo~-.c xnes O madera, poco import.1.va, purché a\-e$!-Cil )UO effetto: il suo palato non s'indugiava sul ~apore, che mal dì~tingucv.1, il )UO naso non era di\turb.1to dagli odori, i :iuoi occhi non erano of - fesi dal bric-à-brac cir1,;mtante. Quel che contava era l'i1hieme. l'effetto. il ,en~o di cose in marcia, l'azione. P1..·rque'JtO, meglio cht· nelle totrt•ttc .1 pep,nola e nelle gargollc d1 :itucco e nella c-ornpo,ita dt·coraLione « nwdie- \ .:i.le> del .1,uomaniero, ricreò il pas- ,ato nel suo abituale tenore di \'ita a .-\bbobford. Tenore di vita patri.ircak, degno d'uno di quegli Scott di Buccleuch. i baroni d.;:) e rude clan>. da cui di)Cendcva il suo ramo. La~ -;ciatc le ore del primo mattino allo Sc:ott lc-tte1ato, subcntra\.l .11moml'nto della colazione tra le nove e le dicci. (quasi spartiacque della giornata), sir Walter, signore di Abbotsford. La ,;tanza della colazione e la librcrii.i risuonav;rno dei latrati dei cani, tutti puro ~.:rngue, ;\bida e l lamlet. veltri, Fincttc, la spa,Uel di lady Scott. Ourisquc, un llzgliland Lcrriu, e un,l v,iriopintJ. turba di dandy Di11mor1ts che avcv.111nome dai condimenti, Pcpper, 1(ust:trd, Ketchup e via dicendo; ma ahimè, più non v'era Camp, 11 bull. terrie, 1 a cui Scott ~leva rivolgere la parola come ad un uomo : C,unp era )tato sepolto al principio del 1809 a Edimburgo, tra i pianti di tutta la fami.i,rli.1.Solenne come un maggiordomo, \'Cgliava sulla vociferante turba canina il gran gatto grigio I-linse of flin~f('ldt. Scott, in giacca verde e •·alzoni gri~i di velluto alla cacciator:1, calze fino al ginocchio e ,;cJ.rponi, s'into da un intemificar-.i del suo accento scozzese, mentre la voce, !>Ottol'urgenz.1 dello ,pirito comico. diventa\·a qu.t,i piangevole, era spett:icolo che all.,rgava ogni cuore. Le C)CUl""\ionierJ.no all'ordine dd giorno. I pe,catori dcllJ compagni.i ,i mette\an sotto l.1 guida di Charlie P~rdie e_gitt.1.vano gli ami nella Twccd; gli altn. ..u1 powo, t'"\plora\·ano k nuow ·,i.1nt,1~ioni di querce e di c.1- .,tagru, ascendevano le pendici dt·gli Eildons :iu pei \'l'rdi tratturi. o scç-ndevano alle ro\'ine delle abb.1zic di Dryburgh e di ~lelrosc, que.;t'ultìma raccomandabile .11chiaro di luna o ;dia men ~uggc\tiva. ma for,e più sinistra, luce di un cero. T,th-olt.1 ~i cac:c·ia\·,1 l,1 leprr negli alti p1.1.ti fr<.tla Twer-d 1.· '{arrow, e i mald1.::ttri incappavano m·lk- polle IM~o,te o nelle buche di torba. Le d;1me, ç,cdute a facl"ia a faccia in una di quelle \·cttun: dal nome co,ì ,1ppropriato di so<iable, '4:~uivano gli ~poi tivi ,i~nori, e ,i rimuvano ad Scdr•\'a lunghe ore pre,-.o la fine,t1·3. essi per un.a mcrend.1 all'.apcrto in qu.d- dl:!b librt•ria. che guard.t\'3. \·tno la clw ,ito f.uno ..o. come il bo~chctto di Twecd, o in un angolo ombroso del betulle di Ncwark. Oppure la giornata g-iardinc,, mentrt:: Lockhart j?,li lcg-geva er,\ dedicata al fiume, e allora il :i,ll• i vt·rsi di Crabbc o il vanL:l'IOdi San morw, pe.,cato appena e bollito nel suo Giovanni. Un giorno gli parve di senbrodctto, offriva uno ,qui,;:ito fc,tino tir~i rivivere i chit,C" d'e,,;:cr tra,port,HO ç,ulla riva, e a sera anva lun~o il bur• µrcsso il \UO ta\'olo, volle la penna. 11i11.io/ tlu u·ater, il « bruciare deJ. ~la la penna gli ~fuc:gì di mano, cd l'acqu;h, quando Scott. eh(• non po- egli riGtddc indietro sui cuscini, e pianteva più vibr.1r l'a)ta contro il ~a.lmonc '-C: e Sir \\'alter non avrà ripo~ che affiorante .11 hm11..d· r-Ile torce. si met• nr-11.\fo'>Sa>. teva al timone d<'lla barca O tcnC'\"J. O~gi, a guard,ue que~to semplice la fiaccola alzata. p,u>aggio p;btorale, co,ì bonario e cor. V'cran poi giorni )Oll'nni, ]a µJ.rtita dialc nelle !>Uelinrc <,0,t\'i e ~ohrie e di calcio sul Carter llaug-h. il J.ini O il_prcti.:nz.ioso castello gotico d.1\la :;1ef<·st~tdel rJ.cColto, qu<mdo tutto il con- dl<·valità 3cenografica, non si 1.·,ìta un tado dannva al suono delle cornamu- momento a indo\'inare do\'e fn~'IC il ~e. e v'era soprattutto l'Abbobford genio di Scott, e do"c il suo t.1knto. Ilunt, la gran cacci,l del 2g ottobre Lo Scott del castello è, sì, lo Scott \ulle brughiere intorno al laghetto di t·mopco, il creatore d'una \'0ga e <l'una Cauld~hiels O .1,uiG.ila J lill-.,, e .ld l''-'a· ,1,;uola i e senza questa masclwr,lta di partecipavano tutti i signorotti del \'i- torrette e di anticaglie for,e non cinato. Scg-ui\',l una gr.m n·na ad Ab- avremmo mai conosciuto co,ì bene bobford, presieduta. da )Ìr \\'alter. che 1:altro Scott, il signorot!o ~cozzc\e daltuttavia, dopo il mal d1 milza che 1_accento mol_to provinciale , e dal l'aveva ,1ffiìtto per \.\ri anni, non era • numou, bon~no che non ~fuggi ,ti nopiù l'eroico mangialore e bevitore che \tro Manzoni. :MARIO PRAZ
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