Omnibus - anno II - n.38 - 17 settembre 1938

Berck-Plage, settembre. )·e:r~o VOLUTO visitare Bcrck per- - ché è il più grande sanatorio del mondo; questo paesino di \Ì e no diecimila abitanti ha una spiaggia ~abbiosa di circa quindici chilometri, con ottomila letti e altrettanti malati. Ha alle spalle la pineta, a sud la spiaggetta familiare di Fort-Mahon, a nord gli ari~tocratici Touquct-ParisPlagc. Ma vi prego di non pensare al .wlc di Viarcg&io e di Frcgcnc; a Bcrck anche il sole e malato, e guai se non fosse così, affermano i dottori: qui il mirncoloso dio delle guarigioni è il vento! Il y a beaucoup de vent, afferma con ficreua il mi mento médical ufficiale; inutile dirmelo, lo conosco, un vento che r a mobili le dune e annaffia di \abbia la <:ittà e i dintorni fino all'aperta campagna, e forma colline, ma gli illustri fisici Sartory e Langlois in- <'alzano: grazie a questo vento e: clcttriuato > l'aria di Bcrt:k è due volte pii', pura dell'aria delle foreste e dieci volte più pura dell'aria delle montagne! Non oso contraddirli, ma vi ba- !<>stiapere che la violenza del vento di Bcrck è 40 volte più potente di quella di _:-.;jzza;i sani scappano al ~uo .arrivo, i malati, invece, gli vanno incontro, allungati sui carrozzint che portano il triste nome di gouttières. Il vento! Il vento! e il personale degli ospedali e delle cliniche scaraventa nella tempesta ottomila tubercolotici. li vento, poi, non arriva solo, ma con la -.abbia, con i nuvoloni e con un fresco • pungente, mentre il mare si fa grosso e ulula, i pini fremono e si lamentano, le persiane palpitano. Dinanzi ad uno spettacolo così profondamente sini<.>troi cittadini di Bcrck si tappano in ca(a, i pescatori fanno altrettanto, e per le strade, al bosco .Magnier, sulle dune non si incontrano che malati Jnimati dalla più tenace \·olontà di i:;u.i.rire, di~peratissimi e pur decisi a rischiar il tutto per tutto. Ottomla :nalati strani e molti di essi venuti da ogni parte del mondo (durante la ~w·rra ( urono dicci volte di più). Brrck è il purgatorio delle oss.1; e non m rei mai immaginato che la natura fo,;,sc tanto capric<:io'la nei riguardi delle ossa umane, che le deformazioni del no,tro scheletro fossero così numcro,c r così ~pettacolJri. Ho \·isto una gaia e lx·lla malata con le gambe ing:<'-.(atcche sembrava una T stampata di ro,cscio o una ballerina classica condannata a rimanere in grand écart; quella malata soprav,·ivrà ma in quel• la posizione. e questo è un ca~o dc-i più semplici; ci son gambe a zig 1ag. ,chicne con doppia gobba, braccia fi~,atc nei più inverosimili atteg~iam<'nti, crani che rimpiccioli~cono dir<·iqu,,~i a vista d'occhio, e os~,\ puru• lente, tutta una r<.'altà crudele e fan. ta,;tica che può sembrare a chi legge una mo~truosa e cinica c,a~ct,tzion('. Sono i rami infelici di t.rnti altx-ri dalle r.1did non '-.:tnt, ~ono i figli dl'i loro • 1 .. ,80LLE DUNE NON 81 INCONTRANO OHE ULIULATI IN OARROZZA... '1 padri. E c'è questo di impressionante a Bcrck : oltre alla quantità degli infermi, ciascuno di essi r.tpprcsenta un raro ca'iO di mal d'o~sa, in uno sfondo che tocca le più alte cime della tragedia aut,·ica. Ilo portato con me un libro, che mi doveva preparare l'animo a ricevere <.cnza scoc;se troppo brutali le imprcs- .-.ioni che dà l'ambiente, Dc Bcrck à .\fontparnasse di Jean Guyon-Ccltbron, che è un bravo .-.crittore. .:\'on ho voluto leggere tanti altri libri su llcrck che han troppo del romanzo, come Les allongés e Le rttour dans la vie di Jeannc Galzy, e anche il capolavoro di Cc,;;bron non lo ho tolto dalla valigia che dopo di aver vi.-.itato Berck e di a\'er intervistato dottori e P,azienti. _La st~nia d! Jean . GuyonCe~bron e a-.c;a1patetica e !llllgolarc. Come romanziere. desci ivendo la \'ita degli altri, non aveva avuto fortuna, c. rivoltosi a :\fauriac per farsi aiutare: e: Narrate la vostra vita >. glì ri- ~po,c l'autore del ,Votud de i;ipères. ~ra Ccsbron forse non voleva ritornare a Bcrck nemmeno col pensiero; ci ritomò co~trctto dalle nccc~ità dell'esistenza quotidiana e ;,cri~~ 5ul triste argomento il libro su cit.110 e un altro che s'intitola: Pain de doulcur; è di\·cntato celebre. «-Chi perde la lttt,\ \'ita la ritrova >, dice l'tvangelo, e: « Quel che io ,o l'ho pagato del ,;,uo prezzo>, :\~sicura Kipling; questi detti, popolari a Bcrck. incitano Cesbron n. scri\'cre; particolannente nel suo caso ~lichclct -.cntenziò: « La vita primi1iva non (" ,;;ort.1dal mare? A questa ~rgentc, quando stiamo male, andremo tutti a rifarci>. Sono gli n.forismi rianimati che fan furore fra gli ammalati i è l'imfnobilità che li cos1ringe a pcnc;are e a leggere. Ccltbron ne esce mfatti letterato: e: A quindici anni >, scri\'c, e: la poliomielite mi "elesse" >. Ormai non ,;.1. esprimersi altrimenti. raccon1.1 il b1usco notturno a1Tivo del male, gli atroci dolori per il colpo che il dc~tino gli dà a tradimento, e il ra. gazzo atleta rivede il giorno da paralitico; eccetto un vago pre,entimcnto dcli.-. madre (« mio figlio è troppo grande, troppo forte, troppo vivace per là ~ua età>), nulla face\·a prcvc• dcrc l'a\·,-ento della poliomielite; cd rccolo in un ~.rnatorio di Berck, ormai ingc,;,s.1toe rassegnato, nella sua vcttu• 1i11a tirata da un po,iy e che ricorda le brirka siberiane. L'ango,cia v:i. e viene. .\fa tutto a Bcrck è fatto in modo t:l• le che la solitudine -.ia bandita dal Jet• to degli infermi. Ho incontrato una vetturina molto elegante, sulla (abbia: c'era dentro una signorina inglese molto bella, ,c-mbrava..che anda,~e a spa<;- \0 e che da un momento all'altro sal1a,~e ~iù per confondc-r,i ai venti o trenta chias~osi compa~ni che la circonda\',lllO fcc;to~am~ntc: era una inferma; ,uo padre. che è uno dei pili pulenti banchieri della City, mantiene a. B<'rck. inc;it'mccon la fi'!;li.1.tutto uno <..tuolodi amici. Xon c'è alcun<.1curiosità verso i malati; sani e malati conducono identica \'ita o almeno i se· condi si illudono di condurla : ho in• c:ontrato giova:1otti in gouttièr, che portavano maglia sportiva, berrettino ba<;coe una racchetta in mano : le loro gambe sono nel gesso. Gli « allungati> vanno a teatro, al cinema, a messa, al caffè, al da,lClng, ai tavoli da gioco, fumano, si ubriacano e si amano. Fino a pochi anni or sono esisteva il Cottage des Dunes per i malati miliardari; era un po' quel che il Cap.E<len alla Costa Azzurra è per i ricchi'lsimi anglosassoni; in quello sfarzoso e c;olitario angolo di Bcrck i figli paralitici dei Cresi moderni vivevano attorno a un laghetto di champagne, i:otto una vera pioggia di biglietti da mille, in un lus<;Oda Afille e una ,iot• te; i loro calessini da passeggio erano di uno chic scandaloso. La cri~i ha avuto ragione di loro e il famoso Cottage è stato tra.sformato in san<11orio per bimbi orfani. Ormai ricchi e poveri con<lHcono presso a poco la stc,- ,;;,1 vita, tutti gli infermi cercano di imitare la semplice esistenza dei comuni ciuadini, i quali, a loro volta, non ~anno più \·iverc lontani dai malati; lUt• ti i IOCalipubblici della città ,ono at• trc71.ati in modo tale da poter ricevere un gran numero di l~tti roulants. Ci son perfino sulla spiaggia gli aeropla• ni da turismo che da Berck portano ~tr:~~\ie.si~\i~s~~ ~~f~~;; r~~~il~~:h~ vanno e vc11gono lungo quindici chilometri di ~abbia; si organiu.ano feste tutti i giorni; pullulano i comitali, i crnacoli, i .sodalizi; quotidiani sono i conco1,i di eleganza, di bellezza, di canto, di fiori, di poesia fra i malati; crepitano i fuochi di artifizio; i ricchi infermi fanno a gara a chi possiede la pili bella gouttière. Coloro che non soccombono nei primi giorni o nelle prime settimane o nei primi mesi entrano a far parte di quc• sia umanità che pur essendo immobile è \'ivacis<.ima e oltremodo intrigante. 11 clima, le cure e forse lo Stesso male ,viluppano le facoltà dello spiri10. Ho notato che i tubercolotici sono di una intelligenza molto superiore alla comune. Questo è uno dei tanti capricci del m:tlc che condanna- gli arti ma centuplica l'intelligenza e dà al cervello una .straordina~a forza di pensiero e di la,•oro. Gli infermi hanno vi.so energico, occhi profondamen1e cspre,;,~i\'i,come tanti uomini di azione. Quando l'atleta Ccsbron ha perduto l'u<;o delle gambe, onnai divenute piccine e ciondolanti, è lo scrit• tore Cesbron che sorge con una volontà gigantc--ca di arrivare. Gli si co,;trui• S<.:Cuna vctturina con \'Olantc e Celt-• bron la~cia Bcrck e va a Parigi a tent:'\r fortuna. Scri\'e libri su libri con una febbre che lo divora, è di una attivit:1 sovrumana. .\la le sue pagine fosforescenti non sono comprc~e dae,li cdi1ori parigini. I mano~critti ritorna• no. Cesbron non c;j perde d'animo; imp<-rtcrrito, e tutto solo nelb sua \'Ctturctta. divora l'asfalto parigino. Poi i ~oldi fini,cono. ~on h.l più dO\'C<lor• mire né dì che mettere wtto i denti; se non fosse paralitico rivenderebbe la sua ,·ettura. La lotta comincia contro la mi~eria e la follia. Que~t'uomo, condannato alla immobilità, al gelo della. strada e alla fame, non )3 pi\1 che farsene della sua straordinaria intelligenza. Una sera, si a\'\'ia sulla ne- \-e verso la Senna, deciso a {{ettarsi,con la vc~turina, nelle acque. Proprio allora mcontra André Gide che gli dà cento franchi e lo c~rta a l>Cr")cvcrar.e Ora i libri gli rendono; ma si è enorm<.'mcnte ingrassato e sotto il 5uo pe..o. la \'Ctturina minaccia di sfac;ciarsi; le sue gambe paralizzate sono rimaste quelle di un bimbo. Questo è il rovescio della medaglia di Bcrck : la 'lcienza, il clima, il ferreo r~çime mentre arrc,;;tano la dccomposmone ciel corpo eccitano a tal punto l'anima, la rendono così ardente e così impetuosa che il malato al suo ritorno nella \'ita normale e fra la comune gente è più esile di prima e ,·a incontro alle più amare dbillmioni. ~•anima leonina ha bisogno di star,cne m un corpo che risponda in qualche modo alle sue e~igcnze1 altrimenti per quanto leonina è un'anim,1 votata al m.1rtirio. Tanto è vero che molti sono i malati di Bcrck che una ,·olta andati via non \·ivono che della no,talgia di Bcrck. La fa.ma universale di Berck è in dc• dino? E a fa\·ore di quale altra ado• k,centc stazione climatica? :-.;on ~ono al corrente delle recenti C..'\mpagneche si ~on fitte contro Bc"rcke non conosco i motivi per cui letterati, giornafoti, affari\ti 1 speciafoti 1 scienziati si sono dati intorno per togliere a Bcrck il suo primato. Ma le personalità che qui ho intervistate non fanno un ,cgreto dc• gli attMchi che subi,ce Berck da parecchi anni in qua. E l'eco delle critiche arri\-a all'orecchio di tante migliaia di malati? :\'on ho \'Oluto interrogarli su questo argomento. Se Bcrck è al tramonto mi pare che tramonti troppo presto. Xon ha ancora compiuto 'iCttant'anni. I I suo primo o,;;pedalctto fu inaugurato dall'impcratrìce Eugenia prima che si maturas~e Sedan. Fu .\farianna Brillard. detta Tutta•Sola che rivelò il miracolo di Bcrck. Conosciuta per la sua grande bontà, fu pregata di accogliere nella ~ua c;olìtaria ca~a sulla duna otto fanciulli c;crnfolo-.i. Poco tempo dopo i piccoli infcnni guarirono. Se ne parlò dappertullo e la fortuna di Berck fu fatta. Ottocento letti nel 1880. Cinquemila nel 1937. Le case di cura private, inol• tre, ospitano altri tremila malati. Soltanto nel 1888 arrivò a Bcrck un armeno di nome Touladjan che aprì la prima farmacia. Sono andato a tro· v:'.'rlo i ha 75 anni; la sua farmacia occupa ora tutto un palano. è pilrecchie volte milionario; quando arrivò a Bcrck non aveva un c;oldo e la farma(:ia era .ma cabina da ~piaggia. Que~to vecchietto («]e ;uiJ fra,1çais, monsieur ! >) ha con,.crvato uno c;picca• ti,~imo accento armeno e due occhiet- ; ti mali,i<hi <· mobili~\im1, cd è pronto a far1111tntl.t l,t ,toria di &•rçk, ma gli ri,pannio t,1nta fatica; fra l'altro 1111 ha <ktto th<· l'illu~tre maitr< ~lénard ha il m<·tito di awrl' crt';1to un coi JX> di imc·,tigo.ttionc '><·irntifica clw ha il compito di ,covare nelle' famiglie il mal,· di Pott ai suoi iniLi; quc•,;,tometodo polim·,co ha portato buoni frutti; infatti di in~uaribili non nr arriv,mo più, ;t Bcrck, t'Ccctto qualche ,;,tr;mic•ro, .ippunto 1><-q'ruc,to la pt'rcentu<liC'dellf· ~uarigioni è cmi alta. Gli inguaribili non '-<mo più amrnr,;,~j pt'rd1é la loro rnortt• portNc·bb<' troppo pr<·giudilio alb .,t.1 ✓iont' climatica. Si r d<.ltO.,,ltu• ni ;,n11i or ..ono, il ca'IO di un giO\·,tn<' che, affrtto da cancro ::,11,ctolonna ,·<-r· tcbralr~ cr..t stato ammc\,O a 13C'fckpcrd1é, \ I\ ,1mc-ntc raccomandato, gh ,i \·oleva dare l'illu'-ione di a\"er da fare· ,;,oJtanto con la memoria del 'lig:nor Pott C' non con il suo \CfO ucmH.-o. il cancro che non perdona: il malato vì-.s<·qualrht' anno sulla spiaggia pkc..1rda e morì. ~1orì perché do\,('\'a morire. Si ,par,e la voce dw gli '-peci;.1li,ti di llrrck lo avev,rno b'-<'i.110..cnza <+iree nf' avevano provocato la mo, te; un rom.1nzitre ci \Cric;c;eaddirittura un libro che free scandalo e ~c-ttò un'ornbra \ull'organiznzionc -.,mitaria di Bcrc-k. Qu<''>lOe Jltri indizi mi fanno supporre che Bcr<:k abbi3 3ttravcr--ato o .stia attr;\Vt'r(ando una ~r<1vecrisi e che ~i ,ia '-Cntita la nece.s'ltà ddla riorg.,- niziazionc dei ~rvizi per allont,.1na1e la decadenza. Parecchi anni or ~ono, in una fl·,ta data.si negli OSp<'dali di Bt·rck, i m.1la1i ,tr,mit'ri indo, ...1. rono il loro co,tume nazionale: c'erano fra gli infermi di una sola clinica i rappn·• ~cnt,tnti di lx•n diciassctte na1.:ioni. L<t cri,i economica, la torbida ,itu.11iont• politica dell'attuale momento intcrna- ;,ion.ile e anche le critiche che B<·rck ha \ubito hanno di molto ridotta la clicnt('la )tranicra. Prima della gurrra B<:rckO\pitava un gran numero di nulati TU'-SÌ, americani e arg<'ntini. O1-a di 1u.,,,i cc ne sono molti a lkrrk, m,, c;onoru,;,-.IiJianchi che ~i dànno da f.trt' J)t'r vivere; hanno me.)so su pen-.ioni, da,icings, ri'ltoranti . .\fa gli affari sono modesti, eccetto nel solo me!I<'d'ago-.to, tempo di bagni. I malati ricchi ..ano ormai pochi, e degli onomila letti di Berck più della metà sono gr,lluiti e--,. ~endo p:t~(ati all'a~<.isterua M>Ciale. Il bilancio è dunque piuttosto pa,.sivo. I poveri hanno preso il po~to dei ricchi. La ~piaggia è popolata di bimbi . .\-folti di essi sono figli di operai francelti, moltissimi sono figli degli ebrei esuli dalla Germania, dall'Au\tria e d'altrovc; moltissimi altri '-0110 orfani di guerra della Spagna repubblicana, piccoli tubercolotici che ,tanno giocando alla guerra attorno alla mia cabi• na, e il governo francese di Fronte Popolare paga : sono gli inconHnienti della sua politica. Ci ..on poi i congedi pagati, le cosiddette vacanze gratuite degli operai. Se continu.1 cosi fra po· chi anni Bcrck perderà tutte le -.ue caratteristiche e la ltUa personalità, a bcndi.cio delle ma~-.e e degli emigrati . Ho appunto !'imprc~~ione che l'epoca aurea sia finita se alle prossime elezioni le d<.'strenon ~aliranno al potere. Tulle queste brutte cose ,·orrebbe dirmi l'armeno france:>c Touladjan nel retrobottega della sua immen(a farma• eia, dinanzi ad una fotografia <:on dc• dica di Carlo ~laurras, .:;piegando un esemplare clcll'Actlon Fran.çaist. Lui che era abituato a \'eder la ltua farmacia piena di clienti milionari non può cs~cr contento della piega che pigli,tno le <:o,;,e.Berck presa d'.i,)alto dai J>Cl-· zc.·nti, che orrore 1 una \'Cra im·a\1onc di cavallette ! Eppure è ricchi,;,\imo, ha ,rn<hc ,·into un milione alla Lotteria .:\"azionale,ma chi ha c;oldi vuole soldi. e, im·ccc. ecco un miserabile che chied~ una ..i._;area,;,pirina, e poi nC'-~Un cliente per un buon quarto d'ora cquindi un altto .straccione c:hc chiede una popobri,..,ima pomatina per calli. .\h no. c;;unociclo, ha l'aria di \'Olermi dire, quc~ta politica dC\'C cambiare! La (<.:ra\'ado a ~pa,,o per le vie della citt~\ i di'-crc1c lampade la ìllurriinano; incontro numero~ gouttièreJ che vanno lente qua e là e ,;,cmbrano tante brande con feriti che "iano \lati raccolti d.1 poco .sul campo di battaglia, come ,e alle porte di Bcrck ~i combatt~...e..._all".mna bianca e nel più grande s1lenz10, una scgreti'5ima e mistcrio~a g~(:1 ra. Durante il giorno l'immagine d! que~to purgatorio 111iè va~a e qua,i p1acc\'olc, ma dopo il 1ramonto, rcgolannente, di,·cngo triste. .Mi rifugio in un dancing che è la con,ol.nione dei giornalisti in viaggio. .\la non descrivo il locale, la.scio ai miri colleghi questa pC\<,ima mania. Coppie anchilosate danzano. ~falati, sui loro lettini mobili, danzano con le mani e con la testa, o cantano, fumano e bc\·ono: C" na ragazza bcJli....,.imatiene con_1p.1gniaa un «allungato>, notte e giorno sta con lui e non lo la-.ci.l mai perché lo ama, quell'infermo è tutta la sua. vi1a. Penso agli amici miei lontani che hanno avuto male alle ossa, ritorno alla mia dolorosa infanzia e al mi~ pic~olo Bc~ck c~c fu la selvaggia Plaia d1 Catania. :.\-110padre mi porra,·a, in carrolzino, sul mare, anche d'in\'erno, e mi copriva fino al collo di sabbia bat;"nata e ne approfittava per lavare il suo cavallo. C'erano da una parte il lazzaretto e dall'altra un filare di palmizi e n<'ll 1ari;\ un ~radcvole odore di catrame. ).li risveglia una graziosa musichetta che in un batter d'occhio mi riporta al capezzale di tutti gli infermi di Berck : c;ono ottomila innoc<'nti che abbracrio r-on cuore fra.t~rno. ANTONIO ANIANTE VOLETUENVERO BUONCONSIGLIO Provat<· almc·no una \'Olta le P..tc;li• ctlicttc Brio~hi regolatrici dello <.tomaco r drll'intcstino che, per la loro a7ione lenta ma complrta e non irrit..tntc, non vanno confu,e- cogli altri purganti. '.\'"<•~c;udniiiaurho, 'trande comodità • c<'"rt<'na di benefico ri,ultato ~p<'Cialm<'llt<' per ~li ,tomachi ro\'inati dalle continue pur~hr più o mrno irritanti. Perché non provare? In tutt<' le farmacie a lire 2 la <,Catob chr ba,.t.l ~r I AchilleBrloschl &: C. Milano LAGATTA IN AMO~E - C.,,"'11rr, "'••rtif/1 f• r11fl• {il• .11. x11ll1•• 1,,,,,.,.. ,. pr•f••·'"· :":ii-1: 1 :·::,.~ 1 ;;;:,~·;:1;;:~,:;::. L,, t1it,. u•·'11.,,,•rr ••·• l,11u,,p.,, .,. /I"" J,.,,,,r li t1111tt1 '" t,u,., "" t,,µ. Ho, fi,r,r, ••Ml<> '"''".fiJ11•\•li """ 111//1 lap.i "" ,,,_• ,.,•1,,..,,," tr,1J/I.,; •,1i, t.'itr .. ,-r,,,, iH1lfl ,,,,,,,,,,,,,.,,1, .,,. /i ,,.,,,.,,. , ...,,11/1 p,r /,. ..,-,,._ C,,rtt1, "" Ufrfl(I •"l'U, l', ,,- /o,/,'/,-, ..,,,- J.·,ur4 J,,,. Jttfllt,I, Arro11hlr. - S,xrrlt1 ,,,.,, ~, 11 •,., <i1M11rr 111/A, r11foU /11 J'All/.-r11 pruf/ltltfAI• .,, ,'; ,1 • J,,,._,,,,./ /,,11, F,,11t1ri• • ""' ,,, f,,,;, '" A#f.,r, /11rl1111Al11. O"u ,l~x,,,,,,. ,1111111,11p11r ,;,- ,,,,., """ ,,,,, ,1,,. prM,1111 J; • ///SET• MO~ALE Come- le-bt:llc-donne .anc-hcle g-mc uuno w,lodd cS..i;ionc.al I.mc• V I SET Perche G'I ;f unura la scrittrtCe più letta in Italia? nu0\'O avvincente romanzo di 0Vfura vi spiegheràle ragionidcli' enorme successo che questa feconda. narratrice ha incontrato presso i lettori e le lettrici di ogni età. LO LITA MORENO Imminente l'inizio dcll.1pubblic.i1ionc .a lunghe puntitc in tutto è la più freaoa, varia e originaledelle riviste setti~ manali1 il più divertente commentoalla vita, il più gustoao riflesso degli avvenimenti di tutto il mondo, tutto In vendita. in ogni edicola d'Italia. a cent. 60 la copia. I

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