Omnibus - anno II - n.37 - 10 settembre 1938

d<"gliEsteri sono tenute giornalmente; vi partecipano i rappresentanti della litampa comunista, pochi rappresentanti dei giornali esteri, e i corrispondenti regolarmente assegnati al mini- ..,tcro. Questi ultimi sono tutti esperti in materia estera e gelosissimi l'uno dell'altro. Aspirano, senza eccezioni, ,,Imeno a un bastone di terzo ,;egretario. L'atrio dell'ala esecutiva della Casa Ria11ra è affollata. Un gruppo di reportcrs s'appoggia a una porta a sinistra; sono lì da mezz'ora. Finalmente la porta alla quale i giornalisti ·rana appoggiati si apre e la folla dei prc<:.cntis'avvia per un corridoio nell'ufficio del Grande Democratico. Gli uomini appoggiati alla porta erano i corri,pondenti n.-golarmente aw~gnati ~Ila Casa Oianra: stavano lì per pClter t_•ntrare ,ubito ed avvicinarsi p,ima d'ogni altro al Trono. A loro è concc~\O di conversare sottovoce col pre- <:.idt•1ue,mentre il rcSto dei giornali- ,ti si dispone come può nella stanza. La folla diventa così fitta che per tutti, tr:l.nne pochi, l'unica prova della p1T~c1wadel capo è il fumo anurro di una sigaretta che sale da un punto in fondo alla stan7.a. . L'ufficio prcsiderizialc è di forma qua"i circolare. con una porta e con vai ic finestre che dànno su un giardi,,o ,;p.izioso. L'ci;;tatc la porta è apcr• 1.::ie. uno dei cani della Casa Bianca entra spc-s<-0a far~i carenare inthromp<·nclo la seduta. ÌI presidente volge le ,palle alle finestre, le cui tende sono decorate con lo stemma degli Stati L'nit1; la sua scrivania è ingombra di CMtr e- di oggetti vari, di po,;acenrrc e accendisigari. In un angolo c'è il famo:)o cestino di fil di ferro in cui riposarlo gli affari in corsQ di esame. Affari particolarmente sgradevoli vi dormono spr-sso settimane intere, forse ,ill'inlinito. Cli oggetti sulla scrivania df'\ presidente li possono distinguere, si c.&pi~ce,solo i giornalisti più vicini. Seduti dietro al presidente, poi, ci sono i suoi tre segretari, il figlio Jamcs, '-1:arvin Mclntyre e Steve Earle. Un agente del servizio segreto è in pil·di dietro la sedia del presidente. Le press-conferences presidenziali non sono pii't formali di quelle di molti ministri, sebbene alla presenza del mas. simo potere esecutivo i giornalisti ri• mangano in piedi. Roosevelt, come il suo ministro delle Poste, chiama più che può i r,porters per nome. Senti~i dare del Bill dal presidente dà evidentenwnte una commozione che perdura mentre si scrive l'articolo. Ma l'atteggiamento di molti giornali.sti verso il capo supremo della nazione è cambiato negli ultimi mesi. All'inizio del primo New Deal, i ragazzi gli· scodinzolavano addirittura intorno, ma col tempo si sono piutto- <:.to raffreddati. Diverc;e cause, oltre la rivc-la1.ione della politica del New Dea/, hanno provocato tale mutamento. Il pre,idente, per esempio, non voleva che si commentassero le sue di• chì;i;ra1.ioni: preferiva che fossero riportate fedelmente, stenograficamente; aveva inoltre l'abitudine di aggredire, davanti a tutti, l'autore di una cor• rispondenza che gli fosse dispiaciuta. Xon basta: tutti avevano la sensazione che in segreto ( e qualche volta non tanto in segreto) Roosevelt li disprez• za~se. Una volta, una delegazione es- ,;endo stata introdotta nel suo ufficio 'iubito dopo una press-conference, il pre'ijdente riferì ridendo le «stupide> domande rivoltegli poco prima dai reportus. Non è da stupire se ora de- \'C faticare un po' più, blandire di più i giornalisti e us.."\rCuna voce più dolce che in principio. li segnale d'apertura della seduta è il grido: « Tutti dentro! » di un agente del servizio segreto di piantone alla poi ta dell'ufficio. e Non ho notizie per voi oggi », incomincia la voce che la radio americana tra'imcttc più di ogni altra, dietto la solita cortina di fumo. Le domande incominciano, il capo trmporeggia e para i colpi. A una do· manda rhpondc bruscamente, un'altra la evade. Spesso una domanda provo• ca una lunga spiegazione, quasi sempre « non per il pubblico». Nessuno può citare il presidente direttamente, eppure ogni sua parola è stampata nei giornali in una forma o in un'altra, e Roose,·clt lo !>a. Le press-conjereuces presidenziali rappresentano un'ottima occ-a..,ioncper tastare senza rischio diretto il polso del pubblico. La fra<:.e..:acramentalc: « Non ho notizie oggi> non significa niente. ln alcune riunioni aperte con queste parole il pre~idcnte ha poi· rivelato cambiamenti di dirc7ione che fecero salire o p1('ripi1arc il mercato finanziario. !;no dc-i corri..,pondenti regolari dalla C:1,.l Bianca chiude la riunione mormorando: « Grazie, ~ignor presidente », qu;tsi sempre mentre un collega stava per formulare una domanda imposta• i;li con tclégramma dal suo direttore. I ~iornali,;ti esC(].JlOin fila dall'ufficio prc,idcnziale e ~i precipitano al tel<'• fono: il mondo arde di conoscere quale nuovo strabiliante piano si matura a \\'a,hington. JAMES K. MARTEL tft,'~'>i. ? .._.. ~ ,, tlA FlERA~} I -~~!,~21 1/lù~J'.! 1~• I Manichini Una lingua è un organismo vivente e continuamente perde vocaboli e ne acquista di f,uovi. Ne acquis1a in tutti i modi e da 1ut1c le pani: dall'uso, prima di tutto; poi dalla tecnica, dalla letteratura, dai dialc11i e anche dalle lingue straniere Perciò ci sembra che molle delle discussioni sul puri. ,mo o sulla purezza della lingua non :llbbiano gran fondamento. Di puren:a si può parlare a proposito di una lingua morta: e cioè di una lingua che non puc'i diventare né più povera, né più ricca. Ma, per una lingua viva, quel che è impuro oggi sarà puro domani Ed è, anzi, segno di grande vitalità di una linitua il fatto che essa non abbia paura di appropriarsi vocaboli stranieri, e, anzi, li faccia rapidamente suoi, fondendoli nella organica con1inui1à del suo patrimonio lessicale. L'inglese usa e s1udio >, e fresco>, e vcndelta •• e nessuno fa questione di italianismi, e coultHt' >, e cou• tu,itr >, e mann4!'qu1n >, e nes,uno fa questione di francesismi. Da noi si è 1rado110 quel che si è potuto tradurre. E alcune tra• dutioni sono sta1e particolarmente ft:lici: pt:r esempio, qu('l\a di e ehau.Qeur > con e autista •· Altre, invect:, sono state meno felici'. per esempio quella di e mannequ.in • con e indossa1ricc > ; che è voeabolo lungo e pesante e non esprime la funzione prin. cipale di queste e lavoratrici addcttc all'industria dell'abbigliamento> (come le chiamerà l'ordinamento sindacale, la cui principale virtù non è la brcviloqucnza): funzione che ci sembra consi1ta assai più nell'esibire e nel far vedere, che ncll'indoJsare. Ché, a rigore, tutti po1remmo dirci e indossatori•, perché tu11i indossiamo qual. che cosa Per qucSle considerazioni, dunque, continueremo provvisoriamt-ntc a dire e manichino> o e mannequin >, come fanno gli inglesi e i tedeschi, senza tema di passare per infranccsati, salvo a smettere appena verrà proposto un equipollente più gn.zioso dcll'auualc. Le caJC di moda parigine, dunque, hanno scopt-rlo che, delle loro più e sublimi > crur.ioni, le ragaz:zc americane, essendo spesso larghe di anche, possono fare dei vestiti vols:ari. E quelle che non sono e larghe di anche>, mancano dell'abili1ì. e della gratia nece.uarie per mettere nella giusta cvidcnu. i pregi di un vestito. Per queste n.- gioni, le dette case di moda hanno preso una decisione della più alta importanza: non (aranno più esposit.ioni in America, se i loro vestiti non sAranno indossati Ni esibiti da manichinì di Parigi. Chi più di tutti è s1ato soddisfallo di questa storica risoluzione è un certo Albcrt Boscagc, il quale (apprendiamo da News Review) ha organiuato da tempo quello che nel lin11;uaitgio sindacale si chiamerebbe un ufficio di collocamcnlo per manichini. Incollate alle pareli del suo studio sono innumerevoli fotografie: forse la più ricca collezione del mondo di fo1ografic di belle ragazze. Cc n'è di bionde e di brune, di alte e di piccole, di smilze e di non smilu:. Solo di gn.ue vere e proprie non ce n'è. Il suo problema cost:au1e è di trovare ragazze le quali a.bbiano i requisiti che i di• lCA.N IOH INI segnatori pretendono. Le commissioni gli quando suanno occupate, sui loro uipcndi. giungono sempre in termini come questi: Neanche rice\C molto dalla casa alla qu:ale < Mi occorre un:a rag:1u.a alta tanto; busto fomi.sec una rag.uz.a: dnquanta franchi. tanti centimetri; anche tanto, vita tanto, Come si vede, BoKagc r.on è esigente. Bo· t-cc. Raccomando che abbia una testa pie- seage non ha dipendenti e, da solo, mano• cola perché deve esibire cappelli >. E di or-- 4 vra un miglia.io di ragazze, facendole pasdini siffatti gliene giungono ad osni mf u.:e. da "na casa all'altr,r, men10. Boscagç trova che le ragau..c di certe Ogni grande sarto ha le sue idee. Mo- nazionali1l sono più adatte di .altre a inlyneux, per eJCmpio, esige ottantuci cen- dossare certi vestiti. Per e1empio, dice che timc1ri di anche, mentre le altre case si le inglesi portano bl'niuiino i vestiti sporaccontcntano di novantatrè e meuo. tivi: ma le ragat.t.e inglesi in Francia soL'educuionc professionale di qucsic ragu- no più rare dei milionari, perché non posu non può dirsi cara: cento franchi per sono avere permessi di lavoro; e ora non quindici lez.ioni di un'ora ciascuna. Per cc ne sono .al lavoro che sci. Le ragaz:ic giunta Boscagc non pretende di esser p.a- americane, secondo lui, sono le più belle gato subito: fa credito alle sue allieve e del mondo: clc loro figure sono quasi pc.r. si accontenta che lo paghino in seguito, fette cd esse sono generalmente mollo belle; ma non possono portare tutti i vestiti, e io preferisco vt-dcre vestiti francesi indosso a monnequ.ins franct-si >. In gioventù, Boscage aveva dt-ciso di diventare uno specialista in bellcna e lavorava in pettinature e in trucchi. A qut-i tempi, truccare una dama del gran mondo era un'arte difficilissima. e Regine e principesse veniv.ano da mc >, racconta Boscage, e e spendevano cen10 sicrlinc per una seduca {diecimila lirt- d'oggi), solo pl'r sembra.re belle una sera all'Opt-ra. A qut-i tempi, noi usavamo coprire il peno e le spalle di madreperla: dopo di che le dame indossa. vano i loro vestiti scollati. Le luci nei palchi erano disposte in modo da produrr(' un effetto splendido >. ,\nchc m12nnt'qu.1ns, allora, si rivolgevano a lui per il trucco. Egli comìnciò a insegnare loro a incipriarsi e a imbellettarsi ; poi inst-gnò loro a camminare; alla fine, si spccialiuò nella scelta e nel collocamento di queste ugauc. e lo sogno la donna dalla figura pcrfct1a >, egli dice qualche voha. e lo la vedo: m 1,70 di altezza; cm. 82,5 di ton.cc; 65 di vita; 85 di anche. La testa deve enne di circa 55 cm., in modo che possa portare il più piccolo dei cappl'lli. Che qua. dro, una ugazz.a simile! ::t. A. G. Am U • N. 37 • 10 s,mmb,e 1938-n, I MNIBU SETTIMANALDEI ATTUALITÀ POLITIOA E LETTERARIA ESCF. IL SABATO IN 12-16 PAGINE ABBONAMENTI Italia e Impero:ano L. 42, 1emu1reL. 22 Eeterot uno L. 70, aemestn L. 36 OGNI NUMERO UKA LIRA ManoscriHI, dlugnl e fotografie,acche H noc pobbllcul, J1on ti re1tm1i1cooo. Dlreilone: Roma• Piaua de.IlaPilotu., 3 TelefocoN. 66.470 .lmm.inlstraliont: Milano• Plu1a Carlo Erba, 6 Tele.fonoN. 24,808 Pubbliclli: lCANJCHINI LA LEGGE DI LYNOH f.'f7 ESSVN'O toglicrà di menu a un a.mc• ~J ricano degli Stati Vniti c~c. il suo pac~c sia alla testa della cn;1ltà ; o, meglio, che il suo paese sia la civiltà e il rc110 del mondo la barbarie. Che ,p,.cie di civiltà s!a l'americana risulta da un libro, che è staio rccentemcn1e pubblicato nel Canadà e ne~li Stati t.:niti e ]u.d1e L1n<h, 1111First flundrtd 1"1:or1 >: una sioria documentaria del linciaggio ne• gli Stati V:liti negli uhirni cento anni. e fn tutte le parti del paeS4:>, dice il libro, e uno uuprfaun1c numrro di bianchi t: di negri viene meno a morte. d~ folle infcroC'ite, armate di torce, di funi, d1 rasoi e simili >. Di queni orribili assas,int noi, europei, non abbiamo la più pallida idea :-..'oi leggiamo, di u,nto in tanto, nei nostri giomali, che n"'I tal villaggio d'America un negro, reo, per esempio, d'aver r.. uo violenza a una donna bianc.a o soltanto wspcllo d'avcrla fatta, è stato linciato I noHri giornali non dànno particolari, e noi ignoriamo quali esplosioni di frrocia si ri.a'>\umal'IOin qurlle porhc righe Il libro racconta :alcune di queste storie. Per ucmpio, quella del negro Ht-nry Lowry. Cos1ui lavorava come e peone > - noi dircm1no da cont:id1no - presso un certo Craig, ndl'Arkansas, e, per due anni, dei suoi salari non ricCHttc un soldo Alla fine, 11 giorno di :-;'a.tale, si prc~n1ò a casa dt-1 padrone per ricevere quello che gli era dovuto. Pt-r tutta rispos1a, il padrone lo minacciò e lo prcst- a fucilale. Il negro, allora, mise mano al suo fucile e uccise Craig e sua figlia, ferl due fit:li, e fugg~. Un mese dopo, fu preso e porta~o in prigione, presso Me:nphis. La sera stcua fu meuo a morte d:t. una folla, che la stampa delle città \'Ìcinc aveva chi2.ma10 a raccoha e aveva aiuato. ~fcmphis, pt-r qu('SH: orribili arimonie, è in una condiz.ionc veramente privilcgi21a • data I.a sua posizione geografica, in poche ore, vi si possono raccoghcr.e . gli :amatori di linciag~i di $l'ltl' S1au nc1n1 Il giorno in cui lo sven1urato Lowry fu tradotto in carcere, quasi un cen1inaio di perwnc cnno ad aspNtarlo E tutta ~-lcmphis sapeva dalla stampa che ben presto, a quella folla, ,e ne sarebbe a2giunta un'altra proveniente da Arkansas, e risoluta a linciare rapidamente :alle sci •· La Mtmphi1 PrtH mandò l'asso dei suoi reporta1. Roddy, pu drscriverc il linciagg:o. Ed t-~li lo de~ri!t5r comt- \Cgue • e Più di cinquecento pcrwne erano in• tcnlr a contemplare il negro che brucia\•a lentamente e C'crar,o donne, fra i piantatori dell'Arkansas. li negro era incatenalo a un ceppo e la folla amrnucchjò una piccola pila di foglie intorno ai suoi piedi. Poi le foglie furono innaffiate di gasolina e l'esecuzione della scntenu di morte cominciò. A pollice a pollice. il negro era bellamente (Joirly) cotto a morte. e Ahrc foglie venivano agfiuntc alla pira ogni d.1c o tre minuti, finché I., fiamma sor. passò la v11a L'ai,assino (JI. B. Per " usassino '', il repo .. ttr intt"ndcva "11 negro") non domandò pi"'rdono neanche una voi• ta ... Anche dopo che la carne in1orno "Ile oua dcl!r gambe fu sparita l' le fiamme gli montarono alla faccia, Lowry conscrvb la coscienza ... e Non emise un iOlo gemito. Una o due volte tentò di raccogliere nelle mani della cenere calda e cacciarsela. in bocca per affrettare la morte. E ogni volta qualcuno della foila, a calci, allonta~ò la cenere ... Quando le fiamme raggiunsero raddomc, uno della folla si fece a\anti e cosparse 11 corpo dt-1 negro di gasolina ln pochi minuti il corpo fu r:dot10 il cenere• I mezzi moderni di pubblici1à rendono più facile il rapido assembramento di grandi folle omicide. . Nel 1917 furono i giornali ad annunt.iare che EU Parson, un omicida confesso, stava per esser trado110 a ~temphis; e lanciarono, cosl, un invito, che fu raccolto da quindicimila persone. :,.'cl 1934 la radio sostitul i giornali in questa nobile funzione, lanciando analoghi annunzi per Ciyde :,;'e.al e chiamando, così, :a raccolta tutta la Florida per il linciaggio; e subito, da sette Stati, accor~ero ~cttcmila per~ont- per assistere alla e cerimonia carnale •· Nel 1919, un negro, presunto colpevole di stupM di una bianca, occupb la prima p:igina .c1 giornali locali, finché fu linciato. Nel 1935, un negro accusato di assassinio. certo ~1 Youn'5, fu tenuto pria;ionicro dalla folla, finché un giornale pubblic6 la sua condanna a morie sono forma di un annunt.io co~ì concepito· e Persone dt-i dintorni ~i ~<ft. Plcasant, Mississippi. dicono che un negro sarà linciato a Sundown, a Slayden •· St-nza ricordare altri esempi, è cvidcnll' la funzione che la stampa esercita nel preparare l' nel provoearc questi massacri di bianchi o di negri detenuti in carcere. Ed è questa stessa stampa omicida che, quando se ne presenta l'occasione, impartisce lezioni di moralità alla \·ecchia Europa. Il libro afferma che il linciaggio oggi ha raggiunto e altezze fantastiche di crudeltà>. Alle vittime ,: cavano gli occhi, si ta'5lia• no le oreC'chie, a pezzo a pezzo, si spezzano i denti, si rompono IC"dita. giuntu.ra per itiuntura l;na voha, la folla costrinse la sua vittima a ingozzare un ba!lonc aguzzo. :'\'cl 19371 furono usale tenaglie pt-r strappare dC"nti e torC'c di gasolin:i per cavare la pelle. Molti linciac:c:i sono stati impcditi dalla polizia ; ma mohc altre volte la folla. informata pcr(cttamentc dei movimenti della polizia dai giornali, eluse l'autorità e condu1r-c a termine i suoi selvaggi disegni. Contro queste folle di assassini - afferma il libro si dovrt:bbcro far valere l'autorìtà e la forza della lt-~gc, i capi dovrcbbC'ro es~crt- arrestati, e l'orribile c:iornalismo omicida, caraltt-risticamcnte aint-ricano, do• ,,rcbbt- csst-rc bollato d;-,infamia. Il libro lascia un'imm('nsa imprt-ssionc di raccapriccio e di orrore. Da t-550 si impara quali abissi di barbarie e di ferocia na- ~conda l'America !otto una facciata di civiltà meccanicistica e cinematografica. O, p<'r dir mt-glio, si impara come non basti che un paese costruisca le migliori automobili o i migliori motori del mondo o fabbrichi i mia;liori film perché possa d:rsi civilc: ché la ci,-iltà attiene all'anima, assai più che alle t-Sleriori comodità della \•ita. E quando il Jet1orc abbia superato questa prima profonda imprcuionc di orrore, una consideraz.ione 1i impone al 1uo spirito. t qut-1ta, dunque, !'America? t questa l'America che pr1>1ende, ad ogni inante, in- ,c~narc all'E.uropa come si debba vivere in pace l' come 1i debba praticare la ~uui:z.ia, e q\lcsta l'America, i cui uomini rappresentativi pretendono ricondurre ilmondo al\'oucrvanza della legge interi1azionale e della morale int,.rnazionale, E sarebbe incongruo rispondere che in tutti i paui accadono delitti, senza che, per questo, l'onore loro o la loro autorità morale ne siano menomati. I linciaggi non sono dcliu.i come tutti gli ahri. lnlcre collt-ttività vi prt-ndono parte. La 1tampa li prepara. Intere folle di uomini e di donn,. li compiono con ferocia inaudita. Migliaia di spettatori godono allo spettacolo di uno sventurato - spesso colpevole, qual• che volta innocente che 11 1orce nt-2"1i spa\imi. Dopo di che, carenza totale delle autorità e del paese Le autorità non arrestano ncnuno. L'opinione pubblica non si 1ndivna e non condanna nessuno; anti, con. 1idera l'accaduto con indulgenza e taci1amrntc approva E gli assassini si preparano per il nuovo linciaggio. Questa è l'Amt-rica. UNA TRAGEDIA AMERICANA fc,J POICHt abbiamo cominciato a parl!J lare di orrori americani, 1cgnaliamo l'ultimo orrore, di cui i giornali d1 qut-1 pacu- si ,iano occupati Si tn.tta .ancora di un delitto, di uno spaventevole, orribile delitto. e stato detto il più orribile delitto del secolo. E, forse, lo è. Ma quel che più u;omenta non è il delitto, hl'nsi il costume che esso ha posto in rilievo. In un ma1tino di ottobre dell'anno scorso, in un parco a North Arlington, New York, un poliziotto not6 un'automobile ferma e un ngano sui dicio1to anni al \Olante, che dormiva Dopo poco, il raga:z.zo s1 ncgliò, sbadigliò e diMC all'atJcntc di !uardarc nel bagagliaio. Il poliziotto guardò e inorridì. Pigiato nel bagagliaiq era il corpo di un uomo: il dott Jamcs C Liulc• ficld, di 63 ;;,anni e in uno dei posti dz d'ctro, era il corpo di una donna. la moglie del dott Liuleficld. Il raitaz.zo - certo Paul Dwycr, diciottenne, da South Paris - fo arrestato e raccontb un'orribile uoria Dine che aveva ucciso il .._.ccchiomedico per punirlo di avere insou..ato una ragana, che egli amava ; poi aveva ucciso la moglie del mt-dico, che avc'\a cominciato ad avere dt-i sospe11i aveva caricato i due cadaveri nella vc11 .ra e li aveva portati in giro per tre giorni, attraverso st'Ì Stati. Succcuivamcnte, il ragano cambiò altre quauro volte i parlico1:ari di questa venione. AJ!a fine, fu con. dannato alla prigione a vita e fu mandato a espiare la pena a Thomaston nel ~faine. Non fu condannalo alla sedia elettrica perché in qudlo S1ato non c'è la ~na di morte A South Paris, la città da cui proveniva il ragano, vi ...e.va fino a poco tempo fa, circondato dalla stima pubblica cerio Francis ~i' Carroll, di quan.ntatrè anni un V<'tC· rano della grande guerra, vice-sceriffo e diacono. Costui aveva una piccola famiglia: la mogli• l' una filtli2., Barbara, dida.ssc-ttl'n• ne ; anche quelle c'Uno molto stimalt' in c.i11à. Tutt'a un 1ra1to, nrl maggio scorso, il vicr•Keriffo Caroll fu arrestato per in• cesto con la fi;Iia Appena scoppiato questo scand.alo, il ragazzo Dwycr, dal fondo della sua prigionr, cominciò ad agitarsi e fece una nuova. conft-ssionc - la sesta - del tu110 diver,a dalle precedt-nti, L:.. ragana cht- egli a\e• va amata era Barbara Costei. perché ),ij non avesse rimorsi, gli aveva confessato i suoi rapporti col padre. Xc cn.no seguite scepc \·iolt-ntc fra il fidanzato e il padre. Un giorno Dwyer chiamò il dou. Littlefield perché visitane Barbara. Sopraggiunse, in quel momento, Carroll e s1rangolò il medico. Poi ingiunse al ragazzo, su cui aveva un complc:o dominio, di andare a chiamare la moglie del medico e uccise anche lei Caric6 i cadaveri nella ve11ura di Dwycr e glieli fece portar v·ia. Sulla base di questa nuova confcnionc, fu riapt-rto il processo e, poche ~uim:1nc fa, si celebrò il dibattimento. li primo giorno. il ragazzo Dw.,-rr S\ enne. Il secondo, !ccl' il suo racconto parlando con sfaccia1aggme e con volubilità. Di fronlc a lui, scde\·a, calmo, il vecchio CarroU. r suoi difcn~ori ave'\ano citato s<'uantadue testimoni a discarico, fra i quali la figlia Barbara. ~la la figlia non comparvt- all'udicnza. La figlia avc,,a di meglio da fare. Essa era troppo occupata a distribuire au1ografi a pagamento, a lt-ggac i mucchi di corrispondenza che ricevc\'a o~ni s:iorno, fra cui molte propo~tc di matrimonio, a posare in atteggiamenti intt-rcuanti e in costume da bagno per innumcrt-voli fotografi. Fu una bella settimana per la pie.col.a Barbara: una settiman:i di celebrità e di buona fortuna. E il colmo della fortuna fu quando le per. \'enne un'offerta di un ch,b n-,tturno di New York. La madrc, Ruby, corse in Corttd'Assisc, dal marito l' lo chiamò, picchiandogli sulla spalla. e Sai >, gli bisbigliò all'ort-cchio, tutta contcnu, e Barbara ha :avu.to un'offt:rta da un d11b notturno di :'\'t-w York a mille dollari la settimana>. Poi, il giurl si chiuse nella sala delle deliberazioni e, dopo cinque ore, pronuntiò il suo \'erdcuo. Carroll era riconosciuto colpC\•ole del duplice assassinio cd era cond:1nna10 all'er11;astolo. E il ragazzo Dwyer rimarrà anche lui in carcere, st- nqn sarà graziato. La picco\:i. Barbara era al cinema mt-n• tre il padre e il fidanzato louav ano per la vil:t e per 1:i morte in Corte d'Assise. E al cincm:1. la raggiume la notizia della condanna del padre. Si asciugò le lagrimc l' corse \'ia sina;hiouando. Il giorno dopo, fu annunziato in Boston che qu:tlunqul' club no1turno la avt-sse ingaggiata ~arcbbc stato chiuso. :-.ta, ormai, la piccola Barbara ha fatto la \ua fortuna. ?\'on potrà esibirsi a Boston, m:i potrà farlo :i ~cw York, o ahrove a mille dollari la st-ttimana. Una tragedia di un orrore senn eguale ha fatto di lei una spt-cic di eroina nazionale. Per dir mt-glio, quella che ahro\!c sarebbe staia una 1ragcdia, in \mcrica non è stata che bella réclamt E qucst:1. è r America. RICCIARDETTO

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