Omnibus - anno II - n.36 - 3 settembre 1938

" ... DI TANTI CANDIDI E ALTI OIONI DELL'AUREO PASSATO, NON NE SON &UlA.STl OHE DOE O TRE, NANI, ORIOI, NEVRASTENICI, MA ANOH'ESSI OOMBATTIVI E IRRIDUCIBILI.u Engbien-les-Bains, agosto. ,:;-a RO \"ENUTO sulle rive di & questo grazio<;o lago per concedenni un ripo~ a'ìsoluto; rclati\"amentc ac;soluto, perché avevo portato con mc un taccuino e una matita con l'intenzione di ,crivcre un Diario della .Noia. ~(i era 'itato detto che i bo'ìchi e le ville di Enghien e di Montmorency eran rimasti monarchici anche sotto la repubblica e refrattari alle innovazioni dcll,l \'ita moderna. C'è un po' di \·ero. in quc,10, e pro\'a ne è l'adorabile c;i)cnzio, l'assenza totale di T. S. F. ~fa non c;apC\"0che gli ,;,trenui difemori di una vita ormai tramontata sulle ri\'e di questo lago combattono tutti i giorni per non soccombere. La ~toria di que5ta lotta che aristocratici e borghesi di EnghiCn e di Montmorcncy conducono contro la vicinissima Pari~i è lunga e spc~so drammatica. in queste ville che c;i riflettono nelle morte acque del lago si ordì un complotto contro :-,i'apoleone; di lì partì il signor duca per rccar:)i a Londra a cercar complici e mezzi e qui ritornò prima d'introdursi travestito alle Tuilerics e qui non tornò più: denunciato dalla polizia britannica, e scopçrto dalla guardia per<,onale di Bonap:1rte, finiva dinanzi al plotone di e~ecuzionc. Qu- .1do è notte e non c'è luna, il lago è avvolto nell'oscurità; è troppo se due o tre lumicini brillano qua e là; si direbbe che, come un attimo, più di un !<.ecolosia trascorso e la notizia sia appena giunta di villa in villa dell'arresto del temerario duca. Sembra che da allora Jo spirito di vendetta continui, in <.cno a certe vecchie e fiere ville che si celano sotto i pioppi e che le acque separano dal mondo. Sono tante famiglie di esuli, nate e vissute qui ma che si tramandano da padre in figlio il dovere dell'esilio; certo che al tempo dc-Ila rivoluzione e del primo e del ,;ccondo impero il loro e~ilio fu autentico; senza dire che il loro sangue bagnò questo lago. Per molti aristocratici di Enghicn e di 1·fontmorency recarc;i a Parigi è come rompere un contratto. Ho conosciuto una \'ecchia signora quasi centC'naria che da circa ,c<,~ant'anni non si è mos~a dalle rive di questo lago. Sua figlia non va a Parigi da oltre venti anni. Conver•avo con lei alcune 5ere or <,onosu un sedile del giardino dei Bagni. Si lagnava de11avita cara e dell'epoca guasta. Sullo stes~o sedile se ne nava tutto tri,te un piccolo al~crino che vendeva noccioline americane. Sembravamo tre vecchi; di fronte a noi, il casino municipale e il dancing sul lago, illuminati a giorno. erano pieni di gente; a pochi pa<,,;iso,;tavano maestose vetture. La \ignora non lesi• nava la sua critica ai nuovi ricchi del luogo: e Ecco la Ford del calwlaio, ecco la R<"nault del vinaio! >. E, rivolgendo!'ii all'algerino: e Dammi una nocciolina, mon petit !... >. L'algC'rino gliene offrì un sacchetto : e Servitevi, contessa ... >. Poco dopo arrivarono i suoi due figli, una ragazza di diciotto anni e un giovanotto di vent'anni che ~embravano due illustrazioni del ]ordin des Modes: e Mamma, dacci i soldi per andare al do.ncing ... >. e E: tardi >, risp<>sela signora, e fra mezz'ora si andra a letto! >. E <e li portò via subito. Rimasi con l'algerino, che mi di$<e: e Non è avara, quella signora; è lei che mi ha regalato questo vestito che era di o;uo figlio. Ma non è più nemmeno ricca, da quando è vedova. Ve• dete quella villa accanto al Club Nautico? t lì che abita; ora la vuol vendere ... >. Sembra una mania., quella dei si~nori di Eni;hicn: tutti \"{>gliono\·cnderc le loro proprietà. Ai cancelli di queste belle ville a.otiche è affo,,;o un cartellino: à i-eridre. C'è da comprare mezza Enghien i appunto quel poco che rimane di ari<.tocratiche dimore è da \·endcre, in propor1.ioni dav\'('rO allarmanti. Il cinquanta per cento delle \·illc c;ul la~o ~ono di\·entate albcr~hi e ric;toranti i il trenta per cento è pa'!~ato nelle mani dei rcquins~ dei pe"cicani, e poi ovunque $0110o:;taticoo:;truiti popolari villini economici di pessimo ~mto. che han finito con l'imbastardire il tutto e con lo ~ciupare la poesia del lago. E: il francese medio che tiene un piede nei sobborghi democratici di Parigi e un piede nell'aristocratica Enghien, graii<' ai solc!i che ha fatti durante e dopo la guerra. 11 giorno dopo andai a trovare la contcsrn : era l'ora del tè, ma in casa sua non se ne sentiva nemmeno l'odore. I suoi ragazzi pescavano sul lago, un po' per divertirsi un po' per poter mangiar pesce a cena, e l'uno e l'altra approfittavano dell'estate per star,,,ene tutto il giorno in canottiera. ~{i resi subito conto della ferrea disciplina economica che regnava in quella villa che sotto il Re Sole aveva conosciuto una splendida èra. Nulla è mutato, in apparcn1... 1.. Fu, per mc, come 'lC di colpo avessi riprec;o a leggere un vecchio libro dalla sua prima pagina, era una riposante atmosfera da musco, era la pace che solo i grandi morti sanno d.1rc. Tutta la vita mi sembrò lontana, e irreali mi parvero gli avvenimenti del giorno; ma non era che una illmionc di pochi minuti j infatti, quando entrammo nella stanza del figlio, la realtà ci attendeva: mentre nell'anticamera della villa ci aveva accolti il duca di Enghicn che una bellissima ,tampa raffigurava a cavallo, nella celletta dello ,capoto del XX secolo era un grande ritratto di Carlo Maurras, che con fiero cipiglio ci esortava a ~cendere sulla strada e a fare a botte j pacchi e manifesti del quotidiano Aclion Fronçaiu e dei camdots du roy, un tantino impolverati, fremevano sul tavolo e sulle sedie; al capezzale era la riproduzione della statua equestre di Giovanna d'Arco che si trova vicino alle arcate della rue dc Rivoli, di fronte alla Senna; c'erano anche due piccole biblioteche, l'antica e la moderna : quest'ultima era fatta d'un centinaio di volumi, quasi tutti di Leone Daudet, di Carlo Maurras e di Bainville. e Mio figlio milita, sin dall'età di dieci anni, nelle file dell'A. F.>, mi disse la contessa, molto gravemente. « t uno degli elementi più in vista nel movimento legittimi5ta; ha la stoffa di un chef. li suo avvenire o:;aràluminoso>. Il ragaZ?.o era a pochi pasi;i da noi, che pescava imrnobil<', come pietrificato, mentre la mamma estasiata lo ammirava e non o<ava di,trarlo. e Purtroppo i tempi ~ono duri >, aggiume la signora, e e, in atte,:;a che le ~ue idee politiche trionfino, gli toccherà .~uadagnar,;i un pezzo di pane. Non è facile trov:i.r lavoro a Enghicn e tanto meno a ~fontmorcncy. Finora non hn avuto altro che prome~se, parole ...>. e ~la forc;e>, oc;:i.di ire, « gli sarà più facile trovar lavoro a Parigi ... ,. e ]amais dc la ,,ie! Piutto-,to che JXrdc-~i la~gil1. prefcri~o che ~tia qui a non far nulla. :\'oi siamo di qui, e rimarremo qui. E quando avremo \'CO· duto la villa ci ritireremo più in fondo, a ~lontmorcncy ... >. e Enghien-les-Bains >. conclu,;,c la vccchic;,;,ima nonna, « les-Bains >, ripctè con ironia, e les-Bains .1 ... Ai miei tem• pi era soltanto Enghien ..., niente bagni!:.. ~-ti dispiacque davvero di non poter far nulla per risolvere il dramma di una così \impatica famiglia. C'è la villa da vendere, e io non ho i c;oJdi per acquistarla; c'è da trovar marito alla figlia, e io non ho affatto le qualità del paraninfo; c'è da trovare un impiego al caml'iot du rov, e io non conotco proprio nc"suno. né a En~hicn né, tanto meno, a ~fontmorency ... La conquista dei due feudi lcgittimi$ti di En~hicn e di ~fontmorcncy procede lrntisc;ima e fra innumerevoli difficoltà; palmo a palmo i supcNtiti difendono il loro terreno contro gli invadenti repubblicani; fino a Saint• Dcnh, fino a tpìnay, centri operai, fu facile la penetrazione; ma da fpinay a Enghien, su un chilometro appena, la lotta è ao:;prissima; in ogni posizione conquistata i democratici ~on costretti a trincerarsi, fa.bbricando ..i. alla svelta certe ca<,cttc v:1riopintc che spiegano a semicerchio attorno a EnRhicn, alle cui porte sta cretto un candido ci~o di marmo che ricorda il candido gi.~lio dei re di Francia. Più in là non va nemmeno lo strillone che ha l'aria di larncntarc;i quando canta: liste l'« l/umaniti > oriane centrai du parti comrnuni1te Qualche passo ancora e si entra a Enghien. E qui un altro strillone con la stessa aria lamemosa1 ma meno sgr,a:riato dell'altro, canta: liuz l'« Action Franfaiu > ort<me centnil du parti royalisu ... due lamenti si confondono, tanto sono vicini, tanto sono eguali, e spcs~ avviene che per isbaglio si compra un giornale in vece dell'altro ... Manca alla lotta il calore, la fretta di concludere; la lotta è profonda e spietata ma impercettibile, è pesante e di una straordinaria lentezza. La parziale capitolazione di Enghien è visibile soltanto dal 1872 e continua nel• la prima, nella seconda e nella terza repubblica senza che i democratici a.s- ,;,edianti abbiano potuto ancora espugnare per intero la roccaforte legittimista. Ur, ,erio c~po l'ha ricevuto, la cittadella, con l'avvento del Fronte Popolare; da allora molte bandierine bianche o:;onostate i~,ate ai cancelli dc-11,. ville aristocratiche, bandierine con la 'ìcritta: villa à vendre, che ,ignifica: « Abbiamo sparato le nostre ultime- çanucce; ora, ,cnza arrenderci, ci ritireremo a ~fontmorency e lassù ci fortificheremo e rcsi..t.eremo, e quando i nemici arriveranno a ~font• morency ci faremo s..1.ltarle cervella >. Fino .1 Montmorencv ! ma ci vorrà mezzo ~ecolo, di quc,;,Ìo pac;c;o. Ho ritrovato j due figli della contec;~aa un tè danz..1.ntedel Club Nautico. Sono stati invitati come ,ono ,;ta• to invitato io i non sono ,:;ocidel club, non possono pcnnetteMi tanto lusso. L'avvenimento straordinario del giorno è dato dalla nuova danza del Jambrth-u:alk, che tutti i giovanotti conoscono come se l'avcsc;ero imparata queo:;tanotte di nnscosto ai loro genitori. Il figlio della conte,;~a mi dice che lui e la sorella hanno appreso il lambethu·olk in un dancing dei ChampsElysécs. e ~fa quando>, gli chiedo, e~ non andate mai a Parigi? >. e La nonna e la mamma, è vero, non ci vanno mai; mia c;orellaed io, però, ci andiamo spes..w.La mamma non lo 'ìa e non lo suppone nemmeno, sapendoci ~en7,aroldi in saccoccia i ma noi abbiamo molti amici che ci conducono in vettura a Parigi >. Molti amici? Molti nemici! Gli e amici > dri figli c;ono i « nemici > dei genitori; sono i 'ìgli dei repubblicani che han stretto amicizia con i figli dei legittimic;ti, dimenticando, gli uni e gli altri, tutta la politica. La sorella del camelot du roy danza col figlio del proprietario della Pension Bcauséjour (proprietario oggi, ma cameriere fino a pochi anni or sono). La villa che co-· stui ha comprato apparteneva al duca di Enghicn e sta accanto alla villa d uendre della contessa. Mentre i padri si combattono, i figli si concedono una tregua che può durar molti anni come può finir da un giorno all'altro. Sono gli uomini maturi e i vecchi che si occupano attivamente di politica; i ragazzi dai venti ai trent'anni non militano, hanno le loro idee, hanno forse c;cclto un partito, ma più in là non vanno; è un fatto privato, quasi un ~egreto che celano con pudore. Manifestar le proprie idee gli sembra mancanza di educazione e di rispetto e grave offesa per chi a~coha; una conver,azione politica ad alta voce in un locale pubblico è considerata quasi uno scandalo, un sinistro fatto di cronaca, come di gente che non ha i nervi a posto, che è sovreccitata. Rarissimi o:;onoi giovani che portano un distintivo all'occhiello, e quasi ~mprc si tratta di società sportive. Se foso:;ealtrimenti, dato lo stragrande numero di partiti e di sottopartiti e di gruppi e di cenacoli politici, ne verrebbe fuori una inde~rivibile confusione, che rovinerebhe anzitutto gli affari e darebbe luogo a tutti i disordini. Vivere in società ~arebbe impoo:;sibile.I caffè, per esempio, sarebbero dcc;crti. E allora, pur che gli affari marcino, si mette avanti la formula del e rispetto per le idee degli altri >. Formula tutta diplomatica, come quella dei diritti dell'uomo, della libertà, dell'eguaglianza, della fraternità; principi, in o:;oo:;tanza, a bac;e pratica e quindi ammc,;<,jtacitamente da tutti. Il tè danzante di questo pomeriggio al Club Nautico mc ne fornisce l'esempio, cd è lo stesso comelot du roy che mi addita, fra il gran numero di invitati venuti dai dintorni, quelli che appartengono alle ]eunesses radicali o socialiste o rocquiste o doriotiste, confusi agli clementi legittimisti e cattolici filocomunisti perfino! Con aria di mistero, prendendomi per mana, mi conduce fino alla terrazza del club e m'invita a ,cdcrgli vicino. e Non ci \OOO orecchi indiscreti che ci ascoltano? > sembra dire. I canotti '-Ono tutti rientr:-iti e le acque del lago, rimaste sole, iniziano un sommesso chiacchierio. Ancora un vago riverbero rende vi\ibilc il paesaggio, i pioppi si profilano d'un sol colore con le ,agomc delle ville sotto un cielo netto ma di un blu violento, e il treno che scende da 1'fontmorcncy attraver--a Enghicn con un tantino di spavalderia. Come se il contino volesse mettermi bruscamente al corrente di un scn- ,:;azionalc avvenimento che si prepara, come se volesse svelanni un secreto, un complotto, mi dice sottovoce : « La monarchia salverà la Francia!>. f:. tutto? .. Un buon minuto di ,;j. lcnzio seguì la sua frase. Il contino mi fi(~ava negli occhi, continuava a tener la mia mano nella sua. Quella frase pronu~ciata in quel modo, in quel luogo, m1 aveva turbato; lì per lì non seppi che rispondere; ma il camelot du roy, avendo ben compreso che io volevo sapere di più, riprec;e a dirmi, con tono sempre più deciso, quasi che l'avvenire della Francia dipendes'ìe soltanto da lui: _e Il miracolo avverrà fra pochi giorni... >. Visto che non ne ero molto convinto, si corresse : e Fra pochi mesi. Fra pochi anni, se volete! >. « Giorni, mesi, anni, non è la stessa cosa >, obiettai, piuttosto timido. « Non c'è alcuna differenza >, incalzò lui, ricomponendosi e ormai pronto e deciso a tenermi un lungo discono di chiarificazione. « Il movimento monarchico non si prepara, il suo trionfo non è frutto di propaganda. 11 re ritornerà da noi anche se non faremo nulla per imporlo; l'istinto monarchico è assopito, a volte, nei popoli; a un dato momento riaffiora nella loro coscienza. Così si crea, in tutta una nazione, quello stato di grazia che è come un arco trionfale magicamente cretto per accogliere il sovrano che torna dal lungo esilio. Ricordatevi dei tragici giorni del sei e del sette febbraio: fu lì per arrivare, al posto di Doumcrguc, il conte di Parigi. Ora, da quei giorni, non si fa che rinviare la soluzione della crisi interna ed esterna del nostro paese, crisi che minaccia di spaccare in due la Francia, come un,..1.m. ela. Di qui un unico grande partito di destra, di là un unico grande partito di si_nistra, l'uno contro l'altro, deciso, Cta<,cuno, a governnre. Sarebbe, allora, la guerra civile e la guerra alle frontiere, inevitabili rotto l'attuale regime. Prevedo che ci arriveremo quando si \"Cdran110i risultati delle prossime elezioni generali e forse anche prima, ~e un grave incidente si produrrà, provocato dalla politica estera o interna. ~1a noi risparmieremo al nostro paese la catastrofe, rimettendoci tutti al giudizio di un supcrarbitro che è il re. In occasione della visita dei so- \"rrmi inglesi il nostro popolo "repubblicano" si è abbandonato alla più spontanea manifestazion<' dei suoi profondi sentimenti monarchici. Già ,ot• t<;>la repubblica si celebra oggi uffi~ c1almente la memoria dei nostri R'Tandi re; e vi sembra un avvenimento da poco che il nostro leader Carlo Maurras sia passato di colpn dalla prig:ionc nll'Accademia? Dimcntic,h..: Il· fA.;r- ~ecuzioni e l'esilio cui andò incontro Leone Daudet? Se da un canto il comunista Marccl Cachin entra al Lussemburgo, dall'altro canto Bainville entra a fo.r parte degli Immortali. Si riconosce all'idea monarchica il diritto di candidatura nei destini del nostro pae!-ie. Questo è il cammino che abbiamo percorso. Se voi credete, d'altronde, nella predestinazione delle élius non potete che favorcvolmente giudicare la nostra. Mai, dico mai. senza uno scopo preciso sorge una élite; questa minoranza impregnata eccezionalmente di intelligenza e di slancio vitale ha una missione da compiere>. Se dovessi anch'io dare un giudizio sull'élite che fa capo a ~'faurras, non potrei darlo che lu,inghiero; c;ec'è un quotidiano in Francia che mantenga alto il senso dello stile, e costante il rispetto delle migliori tradizioni spirituali, è I' Action Française, ben lontano dall'accettare qualsiasi inAazione. Al• trcttanto si può dire della Revue Universelle, che Bainville diresse per parecchi anni ; il giornale e la rivista hanno formato una schiera di eccellenti scrittori. da Thicrry-Maulnier a Brasillach. Del primo sono da ricordare i saggi su Racine e rn Nietzsche ; del <,e~ondo vi segnalo un romanzo Il figlio dello notte, edito or non è molto da Plon. I due maestri, M,aurras e Daudct, son troppo cono5tiuti pcrch6 io ne parli. Gli intellettuali dcli' A. F. hanno in orrore il facile e aff~ettato giornafo,mo letterario e politico ; lavorano con la pazienza e l'onestà e l'amore degli artigiani. Pigliarli ad esempio non nuoce. La loro fede rtcl ritorno della monarchia ha, nella pratica, il valore d'un freno che impedirà in certo qual modo agli altri una corsa troppo sfrenata verso l'applicazione di dottrine esotiche che nulla hanno in comune con l'autentica natura dei veri francesi. Può darsi anche c~e il figlio della contessa sia, alla sua g1ov~nc et~, buon profeta, e che la gloriosa cittadella della monarchia Enghicn, ricordi l'Ak.izar di Toledo'. In questo caso, lo spirito sempre vivo del grande duca andrà fiero dei suoi discendenti, tenacissimi e attaccatissimi all'antica causa. Cadono a uno a uno, bravamente, in verità. In quanti son rimasti? In pochissimi, ohimé. Sarann~ ancora di meno domani, senza dubbio. li cerchio delle schiaccianti forze nemiche si stringe, intorno a loro, sempre di più. Eppure arde il sacro fuoco nei loro vetusti petti. Perfino i maestosi cigni del lago sono scomparsi nella mischia. Di tanti candidi e alti cigni dell'aureo passato non ne son rimas_ti_che due o tre, nani, grigi, ncvrastemc11 ma anch'essi combattivi e irriducibili. ANTONIO ANIANTE

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