-;'t(J\; OPO tre giorni di viaggio, cc- !.:::.,,J coci finalmente in California. Fra mezz'ora vrdrcmo il mare. :--.leicorridoi, i negri ammucchiano le valige : i via~giatori <.i preparano a scendere a Los Angeles. )..(ar!ene Dictrich, che ha fatto lo stc\So mio viaggio da New York a Hollywood, è davanti al finestrino, circondata da grosse valige di cuoio bianco. Scenderemo insieme a Pasadcna, a qualche minuto da Los An~elcs. Di là prenderemo la ,trada che porta diretta a Holly, .·.ood. La campana comincia a <;uonare. Appaiono cac::ebianche e gruppi di palme. Poi i freni ,;tridono a lungo. La Dietrich, eccitata, ,;j <;porgedal finestrino e cerca di sorridere. (I treno s':.lrrcsta : una tettoia rustica\ un giardinetto, un banco di legno ,erdc. t-. Pa'\3.dena. la stazione di Holl)"\OOd. Quando ).farlene Dietrich appare ,;;ulla predella del treno, un gruppo di ragazw ~i ~lancia vcrw di lei con maz. zi di fiori. tendendo le fotografie e e:li album per gli autogrJ.fi. L'attrice scende tra loro, ne abbrar• eia una, c;uczza una guancia con ),l punta delle dita, firma, finge di C:\SCrt· esausta e sorride come per chicderr- ~razia. Intanto ,;;j avanzano i fotografi e Prego. signorina Dictrich, volete ri,alire in vettura, e rifare il vostro arrÌ\'O? I fiori dateli al nc-g-ro. .\fottete un pil'dl' ,ulla predella. ae:~rappatevi con una mano alla mani~lia, alate un braccio ,:oi salutate Holly"•ood ! Co• ,;;ì.Ancora una volt.i, \'Olc-tc? Grazie > Infine i fotografi liberano la Dic• trirh, J;l',ciano partire il treno. i:: il mo• mento dc-i uppre'-cntanti della Paramount, che !!-aiutano con ~ravn:\ la grande attricc. Gli amici pcf'-onali de). la div;1 attendono pazienti in di!>parte. Quando la cerimonia è finita, c-,,;i la portano vef",O una lung,1 .rntornobilr bianca e nera, che parte ~ilenzio,a. La stazione è rimasta de,erta. Cn inS<'r\'irnte ne~ro va racc:~Jrt"ndo ciò eh<' rC'~ta,;;ullabanchina: pevi di carta. un ~uanto prrduto, ,tionuli e fiori. UNA DOMENICA Alle nove di mattina, di domenica, Hollywood è completamentc vuota. Gli abitanti partono il venerdì ,;era per la campa~na e non ritornano che al lunedì. Le case sono dipinte di bian• co, di azzurro o di ro,a; ai lati delle ,trade c;orgono palme e aranci. al di là dei quali s'intrav,.·cdono di tanto in tanto villini in stile coloniale, ru• ,;tico o addirittura ~otico. T itto appare nuovo, come se la città fo<,c;e Hata costruita ieri, e domani c1 si appresta<se a inaugurarla. Que,;ta città nuova è CO\truita come uno ~acchirrc. Cinque o ,ei grandi ctradc parallele. che vanno da e,t a ov,:-st, l'attraversano. Altre grandi •ilra• dc tagliano le prime perpendicolar. mente. :'\on c'è altro. Non ci sono mo• numf'nti, e nemmeno una piazza. I ~rattacieli, gli e ,tudi >, lf' strade piene di traffico, i negozi danno J'a. \petto di una città; ma è una strana città, dovr i più vengono ~ltanto per lavorar€", preferendo abitare- 8C'verly H11l"i,che è una 'ipecic di villaggio ca.mpestre-, ,ricino a Hollyv1ood, nasco• sto tra i bo-.chctti, pieno di palazzine allinf'atf' a intervdlti lungo la ~trada. Lr- ~re d'e,tatr. a Jk-verly Hills, quegli uomini chf" <iedono davanti alla "-Oglia,in maniche- di camiC'Ja, rhr fu. mano la pipa. c;ichiamano da una ca• ,;a all'altrd e parlano gravrm1·ntc di face<·ndf' quotidiane, ~no Paul ~1uni, Gary Cooper, Robcrt ~fontgomeryc Quelle- donnf' che la mattina si arric• ciano I capelli col ferro davanti alle finr,;;trc aperte, cd €"'iconopiù tardi col rnnc.. in pantofole, sono Carolr Lorn· bard, Jrrnc Dunnc, Barbara Stanwick. C'è anche un piccolo strillone di giornali, che salta tra le ruote delle automobili 1 urlando negli orecchi dei conducenti: e Los Angeles Examiner ! ». ~1olti registi hanno cercato di con• vincerlo a lavorare nel cinema 1 m.. L il ragazzo si è sempre rifiutato. e l'unico a Hollywood a non credere nel cine• ma. Quando ha guadagnato un dollaro, dorme quarantotto ore di segui• to, dopo cssen.i ubriacato di e coca• cola•· All'angolo della strada, le braccia appoggiate dietro la schiena, è fermo il policeman, che da più di trent'anni ,or\eglia questo incrocio, come una rnas,;aia il pollaio. L'anno in cui arri\'Ò, quel luogo non era altro che un terreno di,;;abitato e incendiato dal so• le. Il policemari portava allora un cap• pello di feltro, e due pistole Colt alla cintura. Oggi, ha una ,;ola browm,ig e un piccolo casco piatto sul capo che lo fa a"somigliare a un guerriero medievale. Passando, i condL1..1. c1. , de• gli autobus e i fattorini dei tram gli fanno un cenno di saluto. .\1a anche Luis 8 . .\1:ayer, lo e zar> del cinema, e anche il go\'ernatore nella sua au• tomob1le bianca, e anche la e signorina» Joan Cra\vford e Clark Gable lo ~aiutano. li poliuman è il vero "in• daco di Hollyw·ood, il capofamiglia, il patriarca della tribù. NOTTE AL " TROCADERO " .\larlene Dietrich, davanti uno spcc• chio che copre tutta una parete del suo salone, al Beverly \\'ilshire Hotel, ,;j prepara a uscire. Fino alla cintura è na,;co~ta in me7..zoai fiori, i fiori dcJ. la California. enormi, mostruo,.i1 oe;enza prof umo. e Sta,;era andremo a pranzo al "Tro• cadero". Là vedrete tutta Hollywood>. L'a,;petto del e Trocadcro > è scm• plice. Sopra la porta debolmente ri• -,chiarat.1, su un grande telaio di fer• ro, il nome risplende in lettere rosse al neon. All'ingresso hanno messo al• cuni vasi di ,;empreverde, come nei ri- :)toranti parigini di Piazza dell'Opera, nel 1900. Le ragazze del guardaroba sono vestite come le girls del music•hall, gam• be nude, corsetto di pagliette nere e scarpe viola cangiante. Appena entrati, il lampo d'una macchina fot~rafica c'illumina. Poi, con un grido, il fotografo abbandona il proprio apparecchio e si precipita verso .\1arlene . .E: un uomo alto1 dinocco• lato, e p<?rta un piccolo colletto .di ceJ. luloiK. Qualcuno mi dice che s1 tratta di Fink, il più celebre fotografo di e attualità mondane>. La ,;;ala del e Trocadero » è immen. <a, nera e verde. Tavoli neri e poltro• ne verdi. Un grandissimo specchio è fi<sato sul soffitto nero; su ogni tavolo è una lampada rosa. Il resto è buio. La prima cosa che si distingue sono le ,;palle nude e i capelli rossi delle attri• Abitano qui, attori e attrici, per di• (rndn<· la loro quiete Vivono "oli e se.gn•gati, a,pettando le vi,;itt- drgli agenti di pubhlirità. ;\,:-,i;,;1modi loro la.scia mai <tdmpare il proprio nome I sull'annuncio dei telefoni. Sarcbh<'ro a~'\aliti da ammiratori, ,crocconi, for. nitori, pazzi, inventori. Accadr pc-rò che spr\\O I numni del u-lrfono ven~ono <,C'Opt·rti e- rivelati. Per rim,..dian• hi<,o,gnacambiar nume• ro di volta in volta. Gli attori più noti \Ono co~trctti a farlo qua~i Oj!;ni-.etti• mana: c'è infatti a Holly,,.·ood un ve. ro commercio per la divulgazione di qu,..i numeri, ,. coloro che riC"5f'Onoad ottenerli, li v"ndono ad agem:ic 5pc· cializzatc. prr cinquanta o ccnto ,fo)- lari. Se qualcuno ha un'arnica a, l ctn• trai~ del tdefono, può vivere tran• <1uillanwntr di rendita. LA CASSIERA ci. Sopra un palco un'on:11e~tra suona in sordina. Ci ~ediamo ad un tavolo. Marlene Djctrich si guarda in giro cautamcn• te come per accertarsi che nulla è mu• tato dopo tanti mesi di assenza da Hol• lywood. Ad ogni tavolo, certo si parla di lei; i sorrisi e gli sguardi ch'ella raccoglie hanno un'aria maligna. Ma dove sono i volti giovani 1 irreali e stranamente vivi che ho conosciuto sullo schermo? Qui, gli attori sembra• no essere divenuti improvvisamente vecchi, pesanti. Le donne sono accompagnate da signori anziani e calvi, dal• l'aria preoccupata. Le spalle della Crawford appaiono ingrassate; ~ul suo viso spettrale spiccano due labbra troppo rosse. Irene Dunne ,;;cmbra una piccola donna di ca,;a. Soli in un an• golo, Clark Gable e Carole Lombard si parlano vicinissimi. Come la serata s'inoltra, l'atmosfera si riscalda, e la gente finge d'c,.sere al• legra. Hanno acceso qualche riflettore. I camerieri, quando servoho il whisky, lasciano le bottiglie sul tavolo. Si balla. Georgc Raft entra seguito da un gio• vanotto con un viso tormentato dai tic. et Killer, l'Uccisore >, mi dice la Dietrich. e George Raft ha dunque bisof{no di una guardia del corpo?>. e Lo la~cia credere per comervare anche in privato un prestigio di gartg· stu. Killer è un bravo giovane che non ucciderebbe una mosca. Per puro caso egli si chiama Killer, che vuol dire "uccisore", come avrebbe potuto chiamarsi Durand. La vanità di Raft 1 la sua inclinazione per le spacconate, sono rimaste colpite da questo nome terribile e innocente. Egli ha preso con sé il giovanotto soltanto per il gusto di presentarlo dappertutto: "Johnny l'Uc• cisore"1 dice con tono distratto. E tutti l'ammirano>. Il mio :.guardo è attratto da una Ìm• pron·i,;a macchia d'ombra. Qualcuno, una donna 1 ha spento la lampada del suo tavolo, F or~e ha paura della luce troppo viva per il suo i.olto, t cerca non fani sorprendere da qualchf' m;iligno reportt:r~ che il giorno dopo po· trebbe parlare di lei nelle cronache dei giornali. Guardo meglio: Ì) tavolo buio è quello di .foan Crawford. A un tratto, si sparge il rullo di un tamburo. Le luci ii spengono e la sa. la è subito percorsa da un mormorìo di soddisfazione, come se tutti fos~ro venuti per a.ssisterc ad uno spettacolo che ha fin troppo tardato a giun~ere. e Vi avevo prornes~ di mo5trarvi i segreti di Hollywood>, mi dice la Oictrich. « Guardate:,. I CANDIDATI ALLA GLORIA La luce cruda di un r~Aettore illu• mina il palco dell'orchestra. Lo speaker annuncia un nome sconosciuto. E po• co dopo appare una ragazza con una veste di taffetà verde; sembra una pie• E All'incrocio di Vint>• Strret con Hol• lywood Boulevard, c't un cintma do• ve la ca<\iera è c~i b<-lla che i borghc,;;j di Hollywood (filano davanti ••~ hottrghino, fini;;cndo ipocritamrntc d~ gu.J.rdarr i CMtrlloni drlJa Garbo o d1 Oorothy Lamour, mentrr. 51 frrrnano soltJnto prr n·dPr lr1. JIURLEWE DIETBJOH E DOUGLA8 FAl&B!NI8 JDNIOR AL 11 TBOOJ.DEB.011 cola sarta provinciale i le sue dita guai• ric;cono nervosamente un faz-zolctto. Si avan:u con tirnideZ1..a, gli occhi fi~,_j nrl buio dell,t ,a\,\, quasi atterriti. Ella comincia a cantare. La can1..o• ne è vecchia, ha fatto ii giro di tutti i caffè. Sin dall'inizio, la sua voce soffoca dall'emozione e suscita qualche ri,at,t tr,l il pubblico. Ad un certo punto, cade in una grave stonatur.l: s'alza allora un ri'iO di donna i~terico e folle, che non finisce mai. I.a ragazz.1 resìc;te, insiste con tutto il coraggio che le rimane. Le sue spai• le cominciano a tremare. Poi, bru,;camentc, la sua voce ,;i spezza, e i singhioo:zi )'assalgono. Lo s/uaJ..er accorre, la prrnde per un braccio e l.l porta via. L,1 Iure t0r• na; gli ,pcttatori s'agit.mo felici. Senza nascondere il mio disgusto, chiedo a .Marlenc Dietrich chi è qurl• la povera ragaua, perché la fanno cantare. e Il dirt·ttorc del "Trocadero" >, di• ce Marlene, e ha avuto l'idea di pro• muovere clellt" audi1ioni per gli sco• nmc1uti che desidernno far carriera nel cinema o alla radio. Le com,idt•ra come "attrazioni": non gli C0\t.mo nulla. Qu<·ste i,,cratc, che hanno luogo ogni qumdin ~iorni, hauno avuto sù- ~)ito un grande ,uccesso: i più famosi 1mprr,an, agenti di teatro e di pubhli• fità, i migliori dirtttori di stazioni ra• diofouidw, v<·n~ono ad as,i,;trn i. I candid..tti dlC' ~i present,mo per canur~ 'Ono coc;ì numero~i, che è nrct·s- ,,\flo dar loro un numero d'ordine e chiamarli 1>er turno. Sono centinaia. Alcuni debbono co,;ì aspett;lre il loro turno an hr rrnqu<· o ~t·i mesi. La maggior pMtc di e.:;siviene dalla provincia. dopo aver faticosamente ri• sparmiato il denaro occorrente per il via~g:io. Eppure, non passa una c;cra• ta che qualcuno non venga scelto e a,;,;unto sui due piedi per una picco• la parte in una compagnia teatrale o alla radio. i:: crudtle, certo, ma la re• gola del gioco è leale •· Un nuovo rullo di tamburo. Nel• la sala torna l'oscurità. Gli sguardi si volgono sul palco dell'orchr,tra • e tutti quelli che un tempo sono ~tati poveri, derisi, si prendono ora la ri• vincita. Sul palco appare una bambina di cinque o sei ,mni. Si muove incerta, ha vi~ibilmentc paura: i suoi sorrisi non f.tnno in t1·mpo a fomrnrsi eh<' già spariscono. E non si sa se cerca di imitare. i gesti di Shirlcy Tempie op• pure d1 mettere in parodia quelli di J\fae West. Il pubblico mormora, poi aln la voce; e la bambin.l è tolta di meno d,,lla mano dello speaJ..er. Altri candidati alla gloria si prc• ,entano sul palco. Dan7..atori imitato• r} di uccelli, bambini prodigi, acrobati: come,u-se desidC'rose di uno stipcn• dio o d1 un villino, ragazze fuggite di casa. Soltanto un giovane che asso• miglia a Oick Powell è applaudito. Le_ ~dCC~inc dei fotografi scattano. Poi ricom1!1cia la c;erie degli ,fortunati. I_Ipubblico comincia a dar segni di noia. Qualcuno s'alza e si dirige al guardaroba. Rapidamente il e Troca• ~lcro » si vuota. (~ m<"i7.anottc. fink, ,1 fotografo, chiude il suo apparecchio e-~" ne va. I?. il ,;egnalc che non resta p1u null.l da fare in questo locale. PAUL BRINGUIER
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