Omnibus - anno II - n.35 - 27 agosto 1938

O ■ NIBUS teva dare nessuna spiegazione per tekf ono. Il conte Bcnckendorff pregò il generale di attenderlo al telefono : dopo pochi istanti gli !omunicò che Ales- ~ndra lo avrebbe ricevuto alle dieci e mezzo. e All'ora dell'appuntamento il generale arrivò col suo seguito al piccolo palazzo di Zarskoje Scio. Fu condotto negli appartamenti privati della zarina, dove non aspettò molto. Dopo po· chi minuti entrò Ale<i'iandra Feodorovna e pregò tutti di <iCdersi.L'imperatrice vestiva un abito nero accolla• 10. Le sue prime parole furono: "A che cosa devo la sua visita'>". C li generale Komilov si alzò e dichiarò : "Mi trovo qui per ordine del Consiglio dei mini.stri, per comunicarle una disposizione del governo provvic;orio". « Ale<i'>andra Feodorovna si alzò e disse con fcnnezza: "A-.colto". « Quando il generale Komilov cominciò a leggere la nota dis~izione circa l'arresto dell'ex-zar e della di lui consorte, Alessandra Feodorovna fece un gesto con la mano come per dire : "Non importa continuare". « Ma il generale lesse l'atto fino in fondo. E<i<:<d>iceva: "Il Consiglio dei miubtri nella sua scdota c.traordinaria di ieri ha deciso che : I) Nicola I I e la sua con<,orte ,aranno arre\tati e Nicola 11 <iarà condotto a Zarc;kojC'Sc-lo. Il) L'aiutante generale Alexiev deve mettere a disposizione dei deputati della Duma, Bublikov, Verschinin, Gribunin e Kalinin, comandati a Mohilcv, un reparto militare per wrvcgliare l'rxzar. II I) Questi deputati devono fare un rapporto ~ritto della loro mic:;c.ionc e pubblicarlo>. I I generale Kornilov concluse dicendo che la consorte dell'ex-imperatore doveva da quel momento considerarsi agli arresti. I I palazw <;arebbestato <ie• veramente sorvegliato e la gendarmeria, che fino allora prl".,tava <ier:izio al palazzo, sarebbe stata allontanata. Quindi gli ufficiali del seguito U<iCirono. Rimase soltanto il generale Kornilov. Alessandra Feodorovna lo pregò di non allontanare dal palazzo le persone che avevano dimestichezza con le abitudini dei bambini. ln.sistette specialmente perché al piccolo Alessio non fosse tolto il suo attendente, il (Qttuffici.\le Derevenko. LO ZAR OOM LA ORANDUOHEBBA TAT1A1U DURANTE LA PBJOIOHIA A ZARBIOJE BELO Il generale Kornilov rispose che, per parte sua, non aveva nulla in contrario. Era anche d'accordo che il generale Brnckendorff e il segretario privato della zarina, conte Apraxin, rimane-;sero nel castello; ma in questo caso sarebbero stati considerati anch'essi agli arresti e non avrebbero potuto avere nessun contatto col mondo esterno. Si allontanò quindi dal castello e "i: rerò col o:uo<;e,guitoalla caserma per disporre pcr<iOnalmente il servi7io di guardia al palazzo Alessandra. (dOlfTDfO.A.Z. DAI lfD'MERI PRECEDENTI) J)OPO la decisione dell'abdicazione, l'ex-imperatore volle ritornare da Pleskau a ~lohilev. Di primo acchito può sembrar strano che l'imperatore dopo la sua rinunzia al trono volesse tornare al Gran Quartiere Generale. La spiegazione va ricercata anzitutto nel fatto che l'imperatore, per timore di d•.·10strazioni, non poteva più, di propria iniziativa, recarsi a Zarskoje Selo, e inoltre desiderava congedarsi da tutti quelli che lo circondavano a Mohilcv. Lo z..'lraveva espresso ai deputati Gutschkov e Schulgin il desiderio di tornare a Mohil'!v, senza che costoro facessero obiezioni. Lo z..'lraveva poi l'intenzione di recarsi da Mohilev a Kiev per vedere la madre, Maria Feodorovna, e andare poi a stare con la famiglia a Zarskoje Scio finché Ale~sio Nicolajevit non fo<;~ guarito. Ma il viaggio a Kiev non ebbe luogo perché Maria Feodorovna venne a Mohilev. L'incontro fra l'imperatore e sua madre avvenne alla presenza di tutti, ma, dopo, l'imperatore si recò con Maria Feodorovna in una stanza vicina, dove restarono soli. « L'arrivo dell'imperatrice madre, venuta di spontanea volontà a Mohilev, fu tanto più sorprendente in quanto, per opera della zarina Alessandra Feodorovna, i rapporti fra madre e figlio negli ultimi tempi erano molto tesi. « L'imperatore cercava di sembrare pt-rfcttamentc tranquillo: egli sapeva dominarsi. Come si può spiegare che l'imperatrice non avesse capito in tempo la gravità della situazione? Ritrng_o che fosse, tra altro, perché il ministro èell'interno Protopopov, nel quale egli aveva piena fiducia, lo assicurava continuamente che il movimento insurrezionale degli ultimi tempi aveva preso radici soltanto fra l'lntelliglien~ia e fra i nobili, Il popolo e l'esercito, sempre secondo il ministro dcgl'Intemi, erano rimasti fedeli alla costituzione monarchica e allo zar. e La famiglia imperiale si faceva forte con facilità a questa convinzione, tanto più che il popolo, nel I913, durante i festeggiamenti per celebrare il ter7..0 centenario della dinastia dei Romanov, aveva dato commoventi prove di affetto. Durante il viaggio della famiglia imperiale sul Volga, per esempio, la devota popolazione di Ko~tramà si buttò in folla nell'arqua per seguire a nuoto la nave imperiale. Esempio di facile entusiasmo delle ma.c:;se di volubilità del fa\'orc popolare, "PC· cinlmente in Russia>. ., \fa ritorniamo a Pictrogrado. Cna edi7ionc straordinaria del 4 marzo riporta: « L'atto di abdicazione dello 1,ar arrivò il 13 marzo alle 3 del mattino al c;ow·mo provvisorio. li Comiglio dei ministri si riunì senz'indugio per discutere la nuova ~ituazionc e alle dieci del mattino i nuovi ministri e i deputati Rodzianko 1 Schulgin e Karaulov si recarono al palazzo del granduca Michele Alcssandrovic per conferire con lui. « Dopo un certo tempo, verso l'una dopo mezzogiorno, Michele Alessan- • drovic comparve e disse che non sapeva che cosa fosse più utile per la Ru~ia: doveva <;a)ireal trono o rinunziarvi? I membri del governo non erano completamente d'accordo su questo punto. Finalmente conclusero che per il bene della Russia sarebbe stato meglio che rinunciasse momentaneamente :il trono. 11 granduca trasmise i poteri reali al governo provvisorio, e gli dette incarico di convocare una Costituente che doveva decidere la. forma di governo e dare nuove leggi >. Inutilmente Gutschkov aveva tentato di indurre il granduca ad accettare la corona impt.•riale; e fu questa la ragione per cui Ktrenski divenne il suo più grande avversario. Quando il granduca espres~e la sua rinunzia, Kcrcmki gridò: e Altezza, ,iete l'uomo più nobile del mondo>. Ma, più tardi, non potè impedire che il granduca Michele subi'i.<iCla stessa sorte di Nicola II (fu a<;sassinato a Pcrm). Il governo provvisorio decise di dichiarare il Palaz-zo d'inverno dello zar proprietà nazionale e di adattarlo a sede dell'Assemblea CO<itituente. Maurice Paléologue, l'amba,ciatorc france~c, assistette a questi avvenimenti dalle finestre dcli' Ambasciata, e scris- \l' nel suo di.1rio segreto questa profetica osservazione: « All'infuori ddlo zari~mo non C<ii,tenullc1>. Dal seguente comunicato, firmato dal Comitato Esecutivo del Con~iglio dei (oldati e degli operai, e pubblicato nel Deni dcli' 1 I marw, risulta chiaramente che l'arresto della famiglia dello zar, deciw dal Consiglio dei mini\tri il 7 marzo, fu opera dei Sòvieti : e Già da alcuni giorni il Comitato Esecutivo del Con~iglio dei rappresentanti dei soldati e degli operai, d'accordo con la volontà chiaramente espre~~a dal popolo rivoluzionario, si era ri,·olto al governo provvisorio per proporre l'arresto dello zar deposto e della sua famiglia. Vi fu disaccordo, su questo punto, tra i membri del go- ,·crno: alcuni mini~tri erano d'opinione di mandare f'e~-zar in I nghiltcrra, e di affidarne la cmtodia a quel governo, il quale avrebbe saputo renderlo innocuo. Erano gi.\ cominciate delle trattativr in questo senso col governo inglc~e. e Pcl Comitato Eserutivo ciò era altrettanto dannoso, per la cau<ia della libertà, quanto lasciarlo pa~(are all'estero, dove egli disponeva di grandi somme ('hc a,·cva dcpoc.itato nrllc banche "per i giorni neri", e con l'aiuto delle quali gli sarebbe stato possibile ordire complotti contro il nuovo regime, intrigare, assoldare assassini, ecc. e In seguito a que5te considerazioni, una Commissione speciale, nominata dal Consiglio Esecutivo (dei Sòvieti) iniziò le discussioni col governo provvi5:0rio,circa le misure da prendere per evitare una simile eventualitit. e Questo passo divenne tanto più ncccs(ario, quando, la mattina del 9 marzo, i membri del Comitato Esecutivo comunicarono che due treni speciali erano partiti per Zarskojc Scio con lo zar cd il suo seguito. Alcuni esJ)rimevano il timore che Nicola 11, d'accordo col governo provvisorio, ~i recasse a. Pietrogrado, e di lì, via Torneo, fuggisse all'estero. « Fu convocato immediatamente un Consiglio del Comitato Esecutivo con la partecipazione dei deputati degli operai e degli ufficiali rivoluzionari, e furono prese misure speciali per impedire l'uscita dell'ex-zar dai confini della Russia. Contemporaneamente, cominciarono le suddette trattative col governo provvisorio. e In <ieguitoa queste trattative fu sta• bilito: l) che l'eventuale partenza dello zar e della famiglia imperiale per l'estero non sarebbe avvenuta se non d'accordo tra il Consiglio degli operai e soldati, e il governo provvisorio: 11) che la famiglia imperiale sarebbe rimasta agli arresti a Zarskoje Scio, momentaneamente, fino a che, sempre d'accordo coi suddetti Sòvieti, non fo<;~estato destinato un nuovo luogo d'arresto: I I I) che per la guardia della famiglia imperiale prigioniera, come per qualunque misura da prendere contro di essa, venisse nominato un commissario speciale dei Sòvieti. e Per disposizione del governo provvi~orio tutte le stazioni di confine fra la Russia e la Finlandia sarnnno sorvegliate e ~aranno prese le misure necessarie per impedire ogni tentativo di fuga da parte di Nicola Romanov, da Zarskoje Scio >. Il Birshewijc Viedomosti (Notizie di Borsa) del g marzo porta i seguenti particolari sull'arresto della zarina: e 11 7 marzo, a tarda ora, furono dati al generale Kornilov, comandante del distretto militare di Pictro~rado, gli ordini del Consi~lio dei niinistri circa l'arresto dell cx-imperatore Nicola l[ e di sua moglie, Alessandra Feodorovna. Ricevuto l'ordine il generale Kornilov, ieri alle 9 del mattino, si recò a Zarskoje Scio. Dalla stazio.- ne il generale Kornilov telefonò al palano Alc,~andra e pregò il conte Benckendorff (comandante dì palazzo) di domandare a A\e<;~andra Fcodorovna quando avrebbe potuto riceverlo. Ogni tentativo da parte del conte BenckendorfT di sapere la: ragione della vi~ita del generale Kornilov fu vano. Il generale Kornilov dichiarò che non poIn tutte le stanze dell'appartamento di Alessandra Feodorovna vengono installati posti di guardia. Le guardie accompagnano i medici nelle loro visite ai bambini malati. Qualunque conversazione al telefono è proibita. Tutta la corrispondenza è sottoposta a controllo. Il comandante di Za~kojc Scio ha tutta la respon~abilità della sorveglianza. Due volte al giorno i rappresentanti del Comando del distretto militare di Pietroburgo devono recarsi a Zarskoje Selo per controllare l'applicazione- esatta della sorveglianza. ll generale Kornilov, dopo aver eseguito l'incarico del governo provvisorio, ritorna a Pirtrogrado, dove fa il suo rapporto al pre~idente, principe G. E. Lvov. Lo stato di salute dei figli di Nicola I I è pc-ggiorato : la figlia mag~iore, Olga Nicolacvna, delira soesso; i bambini sono completamente ic;olati; i medici non si allontanano più dal castello. L'arre~to giunc.c completamente inaspettato, tanto per l'imperatrice quanto per il conte Benckendorff e per il rcc;to del seguito. I giornali che portavano la notizia della deposizione del Consi~lio dei mini<;tri giunsero a Zarskojc Selo soltanto alle 1 1 del mattino, quando il generale Kornilov già vi era arrivato. (Il generale Kornilov è una delle più interessanti figure di quel tempo. Figlio di un povero cosacco, fece la guerra ru~so-giapponese e nella grande guerra si dininse per il suo coraggio. Fatto prigioniero nei Carpazi, riu~cì a fuggire e, in SC'?"uitos, alì alle più alte cariche militari. Non potendo sopportare la collaborazione col debole governo provvì<:orio e con gli strapotenti Sovìeti, rinunciò presto al suo posto di capo del di<;tretto militare di Pietrogrado e seguì il generale Alexeje'" al Comando Supremo di tutte le forze armate rn~<ie.L'urto fra il partito militare e i gruppi politici di Pietrogrado era inevitabile. Tutti i patriotti posero le loro speranze in Kornilov. Questi vol~ le sue truppe verso Pietrogrado; anzi, la cavalleria caucasica, con alla testa i tartari, riuscì ad arrivare fino a Zarskoje Scio. Ma gli emiss~ri _bolscevichi, senza sparare colpo, nuscirono ad arrestare l'avanzata. Cosacchi e caucasici non avevano, in realtà, nessun preciso interesse a combattrre per i rmsi e chiesero di t6r11;ue nella loro patria. Komilov fu fatto arrestare da Kerenski come traditore, riu<iCÌancora una volta a fuggire, ma cadde poco tempo dopo, nel sud della R'1.1s<iicao. mbattendo contro i bol~crvichi). (contir,ua) UNA TEDESCA Ammorbidite e tonificate la carnagione con l'olio di oliva del Sapone Palmolive È l'olio di olit-'O, impi~gato in abbon• dante quontitd, che don.a al Palm.olive il ,uo col.ore oliva. 1:. più che natuule che voi desideriate apparire giovane. Ma per questo occorre conservare la giovanile freschezza della carnagìonc. Il mezzo più semplice e sicuro consiste nella scelta di un sapone narurale a base d'olio d'oliva f Ricorrete :ùl'olio d'oliva del Palmolivc e conserverete a lungo la bella attrattiva del vostro fascino giovanile ! ~AODOTTO IN ITALIA I vo,tr1 del'lb .ono belli e ,ani.. e le geQ91ve f Sapete che delle gen'Jive deboli ed 1Qerb portano alla C.n91V1te ed allo Piorrea e fatalmente. olio perdita dei denti , Per gorontir•• contto cw;in1ntch10 coiuultote 11 vottro D•ntnto ed odoperole quotuLanomente lo PASTA DINTlFRlCIA GtllS • S. lt •• OuHIG po1to e 11010 tpee10\mente 1lud1oto per pre•enue quo11 tutte lo offeuon1 dello boeeo. gro11e ol Sodlorlclnolealo che contiene, tbmolo la re11U•n1.0 d., tenuti e monb•l'le le gen91Ye tode , lorb Lo PASTA DENTIFRICIA Gl■IS • S. 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