~ UE RAGAZZl, figli di un colono ~ boero, certo Daniel_ Jacobs, scoprirono per 1 primi, nel 1867, 1 d1amantt dell'Africa del Sud. Ignoravano, naturalmente, cosa fossero i diamanti. Divertendosi un giorno sul greto dell'Orange, furono attirati dalla lucentezza d1 alcune pietre che ocçh1eggiavano fra la ghiaia; le raccolsero e le portarono a casa. Giorni dopo, una domenica, un altro colono boero, certo Schalk \·an Niekirk, si recb a for ,·isita ai vicini Jacobs. Nella corte i due ragazz.ett1 si divertivano a lanciar dei ciottoli, levigati dall'acqua del fiume, contro una pietra non ugualmente tersa e liscia, ma trasparente e stranamente scintillante. Van ~iekirk notò quello scintilllo e interruppe il gioco dei raS(az.z.1per raccoglierla ed O!'iScrvarla attentamente. Do,·e l'a,ete tro\·ata? Sul greto dell'Orangc? •. Curioso' Centinaia d1 volte egh ave\'a sguazzato nel fiume e mat glt era capitato di ,·edere simili pietre. Rigirò a lungo fra le mani la strana pietra e infine pregò la madre dei due ragazzi di cedeq~liela, agJil:1ungcndo che era disposto a sborsare qualche scellino. L'o!Tert.1 fece ridere la bra,·a donna. Che tipo buffo quel Niek1rk! Spendere co~ì il denaro per un ciottolo! );on a\'e\'a che da tenen.elo, I ra- _g:azz1misero un po' d1 broncio, ma si con- ,olarono alla "i!ita dello scellmo che il bravo \'an :'.\1ek1rk\'Olle regalare loro. li giorno dopo si tene\'a 11mercato a Colesberg e \"an ,,ekirk, dopo aver sbrigato I propn affari, pt:nsò dt mostrar la pietra al fam1Jc1sta del ,·illaggio. che pas<;.a,·a per un sapiente. Il farmacista ~trop1cciò a lunRo la pii.:tra, la sottopose al bagno 111 t:t:rtt' C!isenze e infine sentcnLiò che non ave\"a alcun ,·alore. Il jtiudn:io cate.i;t:om.:odel farmacista non soddisfece 11contadino, che andò a consultare il ~•ud1ce- di pace, l'uomo più l'-truito del distretto. I farmacisti , ,t•ntcnziò gra\'e~ mentc 11 giudice. Lorenzo lloyes, sono m grado di somministrare un purgante, ma in fatto di pietre ne cap1<;cono quanto \'0I ~ mc. Bi!iogna consultare uno specialista in materia Cno specialista> Il contadmo non capi- \&; ma 11g1ud1ce. paz1cnteml·nte, gli spiel(Ò che \'I sono uomini addottorati m ogni ramo della scienza e che a Città del Capo anebbe trovato l'uomo che face'"a al fatto suo, il mmeralo~i,;ta dottor .\thcr,ton. ...;on "'enz.a esitaz10nc. il contadino affidò la pietra a un v1ajtt,tiaton- di commcrcJO, l'ini;(lcse John O'Rc1lly. l"ht: partl\·a _si:1u- ,t'appunto il R:mrno dopo per Cm.t del Capo. Ancht· l'm~le,c fu colpuo dai riHess1 Jclla pa•1ra (01,!l.?etto,ormai, delle chiacchiere di Colesh(:rJ.t) e, ricordandosi, per :na sentito dire, che 11diamante scalfisce 11cm,tallo, prO\Ò :id mcidt.'.re le proprit.· in1zialt sul \'Ciro di un.1 finestra della locanda don: pranzau .,~,1emc a1 colona con\enuti al mercato. l.\:sperunento riusci e ( >"Hcilly ,1 per.;u,t"C d1 :wer in coni-cgna un d1amantt:; ma quell'as~erzioni: fece •woppiarc in una j,:rande ri<;.;1,t1acon- •~d1~1 Frottole! Era un~ pietra qualunque. :--.:l•ssunopotc\·a "-apemt: di più del t.irmaosta E un colono cht: la -.oppe;,a\"a J3 gettò. ndl·ndo, dalla finestra. Si dn- \'ette ,creare a !unilo prima d1 ntroHula nelb pohere della ..,.rada Ciunto a Città del Capo, O'Reilly s1 ree<' :1! lahoratono dd dottor Athcr ...ton. al quall' fu facile constatare che si tratta\·.t n:almtnte d1 un diamante, un mera\'l'tlioso e'lemplarc di ,cntun carali. Il· ,1neraloj.?i.-.ta"-t'nti il doH·re di metten; al corn:ntc della faccenda il j(0\'cmatore della Colonia del Capo, sir Philip \\"odchousc, che acquistò 11diamante per conio del llO\'crno britannico. sbor~ando la -.omma d1 cinquecento sterline. Xello !-;tesso anno la pietra che a\"cva scn:1to a1 _s;c1och1 dt'J due ra~azz.c1t1 il primo diamante 11coperto nd Sud- \frica fu mandato all'Esl"'s1z1one Lni,t:rsale d1 Pan'(i, dO\'t' 1,uscitò molta ammirazione \1a m Europa la !'coperta d1 quel diamante non interessò a lungo. ,on cosi fu sulle ri\'e dell"Orana:e: i b0cri ,1 dtttero a \"an~are la ~h1a1a t.'. le uhhie del fiumt:. Ogni -.era tra:;porta- \"ano alh· loro Ca"-t:carrettate di sassi chl' J.ppena appena a\es,;ero una qualche luCl'nteu,.;."\ :'\lolti ,oani e molte delusioni in anno,·crarono. a quel tl·mpo, nella punta e-~trcma del continente nero. ,\l;l le oslinate ricerche non furono del tutto ,anc .\l c.:onAut·nte del \"aal con l'Oran_2e e anche p1ù lontano, a monte, furono rac colti alcum piccoli diamanti; ben poc;1 n,sa per attirar l'attenzume dl•ll'Europa, ma ~ufficiente pert:hé I boeri cont1nual-- ""ro A scrutare e a ~palare- il greto dei tium1. La fortuna arrise, due anni dopn 1~69), a chi non la cerca"a: un pastore ottentotto che, alla vista di una ~ros~a pie-tra stràordinariamente lucente, fu prei10 da un 1upcrst1z1oso terrore. Pl'nsando < he forse portava d1sgntz1a, corse dallo i\trcgone del \"lllaglit10, cht.'. d'urjl"enza .. portò la pietra a un commerciante del \'JP c1no v11lagj(10boero Hook, offn:ndogliela in vendita per duecento sterline. J1 neJ.tOziante esitò, mcrcantc,2$(iò; lo stregone Il recò allora da quel certo \'an :,.;iek1rk che, dopo la vendita del primo diamante '.!lud-africano, passava per un Creso e ali propose l'acquisto della pietra per quattroanto sterline. Van '.\:ickirk, sbalordno dalla giandezza e dallo 'iCint1llio del diamante. offri allo strcaone tutto 11bestiame c:he pouede,·a: 1.:mqut<.:cntomontoni, d1ec1 bovi e un paio d1 cavalli. L'affare fu c:oncluso. Pochi giorni dop,,, un c:ommcr• ·,ante d1 Capetown ril·omprò dal boero ,er und1c1m1la t.tcrline il diamante, che ~uva ottantatr~ carau. Infine, la preziosa nit>tra panò nelle mani d1 lord Dudle}' r \enticmquem1la sterline e ricevette il nome, ormai famoso, d1 Star ()J Swthlfrira (Stella del Sud~Africa). Que-sto nome divenne s1mbol1co. La stdla II elevatasi dalla punta estrema d<:1l'Africa, irradiò la sua luce 1u tutte le parti del mondo. Fu un accorn:rc affanno'.'lo, un prcc1pttara1 \"erso la lontana terra Jalla quale la •stella• s1 era !nata. "1:a "i furono anche gli increduli, gli eretici dr) nuovo culto. A Città del Capo, dO\.'t: JI pnmo diamante era stato identificato, v1,·e-\·a Ct:rto Robert Gn:gory, a5t:entc dei grandi gmiellil'n londinesi Harry Ema• nuel l' C., 11 quale, a nchtesta dei "-UO• padroni. ,i affrettò J rispondere che nes• sun seno dato o "tntomo pennettc,·a dì "opporre che "i fossero d1aman11 nel S\lOln de-I Sud-Afrn.:a. Le pietre tro\.'ate \'i do- ,evano cs!-ere ,tate abbandonate da qualche ,truzzo (il cui stomaco, com'è noto, 'l.opporta tutto) che dO\'C\'a a\"erle in- 'l:otatc m qualche paese lontano•. Grazie a questo mcred1b1le documento, 11 nome d1 Grel,lory divenne più fammo nel Sud-Africa eh.: non quello dei p1on1e:n dei diamanti. E ancora OJiUll,dopo più d1 mezzo secolo, 10 quei campi d1amant1fon ,i chiama grtt(ory chi dice una sccmpial,lgine e a f1'tl[ory (una ... RtcRoriata) la cantonata presa nel dare un g1ud1z10. E d1 erexo,.,u n• ne furono non pochi, 10 quei RIOmi. a Parijll, a Lnr.dra, a Amstt·rdam. o,·unque era un mercato d1 diamanti \la I crcdl"ntt nella• stella non si (a<;ciarono s<.:ooccrtare dalle risate della gente d1 poca fede. L'esodo "erso I fiumi del Sud.Africa -.1 intensificò rn modo tmprcl!,- mmante. I coloni dd Capo e d1 :--:atal abbandonarono 'il' loro fertili terre per dir1gers1 \.'Crso l'tntcrno a cucare fortuna in un hanco d1 sabbia o ,.ul ~reto d1 un torrente Oi Il a un poco, -.1\'idcro arri,·art· uomini di tun·a1tra ongme. Erano ccri:atort n:nut1 dal Bra-.ile ldo,c I campi diamant1fon uano ormai '.'lfruttati). dall'Amcnca del '.\:ord, dalla ,eerland1a, dall".-\u- ,traha L·n cercatore d'oro au<.;traliano, il capitano Roll('stone. condu~~e con o;;éuna numerosa ..quadra d1 tecn1c1 e fu 11pnmo a mi.:ttcNi all'opera con una ci.:rta competenza e con un cerhl metodo. \la anch'e~li dmctte ce-rt.:arc per mesi t: mt'SI, prima d1 tro\"are a Klip Drift, \"1c1110 al punto do\'e il pa-.torc nttcntottn ave\'a tro\'ato la • stell;i • un piccolo diarnantt:. Questo diede ti via a una sfrenata• corsa a1 diamanti,. Cn'orda di altn d1~S!trS (scavatori) s1 precipitò verso quella località. A cent1naia, !li accamparono in ri\a all'OranJ{c e al Vaal. Si spinsero più lontano, vcr"o l'est e ti nord Febbrilmente, scavarono il fondo del \-loddcr e dello Hart, fan~osi affluenti del Vaal. );cl maggio del 1870 1 digKers erano, in quella zona, circa trecento; nel R:iugno, settecento; un mese più tardi, duemila. Pianta\ano le tende, 'iCavavano la sabbia o il suolo a qualche metro dt profondità e, se le ricerche riuscivano vane, le"avano le tende dopo pochi giorni, per recarsi altrove li bottino cominciò a non esser più tanto marcro: in un anno si ritirarono dalle ~abb1e dei fiumi c.:1rcatrecentomila ster• Ime di diamanti. La e Stella del SudAfnca • aveva mdicato la buona \'ia. Ma i nsultat1 non erano ancora v1stos1, per 1 cmquemila diggers che ormai accampavano in riva all'Orange nella primavera del '71. Per uno assi!tuO dalla fortuna, d1ec1 pcna\·ano inutilmente. L,a nta d1 quei pionieri era delle piu misere; al lavoro, sotto 11sole i.p1etato, un inferno. '\1ancavano di pane, d1 sale, di acqua potabile, d1 tutto. Le malatue commc1arono a fai. ciarli; molti, stanchi e sfiduc1at11 abbandonarono la partita. I più tenaci si fiuarono a Khp Dnft, in nva al Vaal, dove qualche aalice offriva un po' d'ombra, e cominciarono a costruire capanne. Qualche mercante aprì una botteguccia, un ... J•.. .,.. ~J -~....__itJ JOBANNESBURO, NEL BDD AFRICA IL PIO GRANDE CENTRO DIAMANTIFERO anno dopo, \'I fu persino un upoR:rafo che, con una macchina rudimentale, ~• dettt a stampare un bolle:uno: 1I primo giornale del Sud-Africa Questi inizi anehbero Renerato una \·era e propria \'tta ,ociale m quella terra ostile) Oppure il deserto a\·rebb<- ripreso 11 !.0pra\·,·ento su~(li uomini? E<lecco che una nuon ,coperta, do\.'Uta anch'ci,.sa al ca~o. mette tn ,;ubbugho 1 cercatori. A metà cammino fra il \'aal e il .\loddcr, a Dutoitspan, \'1,·e\·a un contadmo boero, certo \"an \\\·k, un n~- ch10 arcigno, punto socievole, éhe la grande avventura dei diamanti a\e\'a poco o mente impressionato. Anzi, malediceva in cuor suo quelle mfami pietre, che ave- \'ano fatto accorrere nel pat:~e tanta RentaRha Cn giorno Yan Wyk, cht contmuava a condurre una pacifica \'Ila d1 colono fra \'acchc e montoni, noto cene macchie biancao;;tre sul muro della 'JUa cuupola .\ll'e,;te-rno, sotto i raR:g1del ~iole, quelle macchie ~c1nt1llavano come .. (1l contadino non volc"'a neanche pronunciare quella parola nefasta), ..\uva costruito eah stesso quella ca~upola, con l'arailla de-I suo p1cp colo podere. \'1 nano forse dei diamanti, nella !lua terra? '\canche questa e\·entuahtà potè spel(nere nel ,·ecchio boero l'odio pl'r le pil·tre malcde-ttc. Fgh non chiedc\8 a1 suoi campicdli che un po' d1 tranquillità e di bene~sere. '.\1a ehbe la poca accortena d1 rivelare a un ,·1cino ciò che a"e"a notato. La not1z1a !ti !ò!parf.e; rar,r'(tunse m un baie-no Klip Drift. I cer• catori non pcr-.ero tempo. Chi a,·eva un c:wallo lo mforcò e SI lanciò al galoppo Hr-;o Duto1tspan, <11egmtoda carri, diligenze, hiroccm1 sferraglianti. Chi non trovò un mez1.o. di locomozione, non si ~gomentò: con la van.t:a tn spalla s1 a, viò a piedi Hrso la nuo\'a Terra Promessa. Il giorno dopo, parc:\'a che sul tranquillo poderetto dt \"an \\'yk si fosse abbattuta una nuvola di cavallette. I digl(trS non ~1 dettero neanche la pena d1 informarsi a chi appartenes ..c quella terra: vanghe e picconi alla mano, si dettero a sca\'are febbrilmente. Che pote\.·a fare, 11\.'ecch10, contro quell'orda d1 m"asati? lnutiimente gridò, strepitò, minacciò. Ognuno, continuando a lavorare, s1d1ch1arava disposto a pagare quei pochi palmi d1 terra più di quanto valessero, messi tnsicmc, il po• dere, la casa e il bestiame. Che voleva d1 p1ù, 11\'ecch10 colono? Andate a d1scup tere e a parlar di d1ntto con certa gente! Van Wyk ,i dette per vinto e s1 rinchiuse nella casupola a rummarc tutto il suo fiele. Il giorno dopo, ricevette la visita d1 un corretto signore, agente di una Compagnia ingle'-e, che, senza preamboh, A;li propose l'acqu1!\to del podere per duemilacinquecento sterlme Lo scaltro mglese appar\.'e al contadino come un angelo salvatore nella sciagura. • Ouemilacmquep cento sterline,, badava a ripetere 11 cor~ retto_ 1ign"re, • cheJKli avrebbero dato la pou1bihtà d1 comprare un bel podere, 1n una località tranquilla,. (Di fuori, veniva lo strepito di quei fonennati dei cercatori), Sicuro, era la !la)vezza' E 11mercato fu concluso. L'acquisto d1 un podere vicino, che apparteneva al boero Cornelio dc Plooy, fu fatto press'a poco allo stesso modo. I compratori avcvan tanta fretta d'impadronirsi di quelle terre che non rispettavJn11 oiù ne-anche I.i. trad17ione, secondo la quale un m('reato concl.Jso di domenica, 1\ p:111rnodt:l S1s.:nore, non era va\e,·ole. Cn •h(Cnte che non era riuscito ad intender!i1 con Cornelio de Plooy il sabato, lo con\'lm,e a riflettere smo al lunedì <,e- ~Ul"nte. :\1.l l'mdoman1. domenica, i;th scrupoli del coniadmo si dileguarono d1nanz1 a!le duemila sterline offertc~li per 1 suoi campicelli dall'aRente d1 un'altra Compagnin. Per la terza p1crnla fattoria di quei paracg1, chiamata Voornm::Rt (10 boero: Prendcnza) e "tu;ua su una collmetta, 1 comprnton dO\'Cttcro sbor,art: molto d1 ptù. 1 proprietari, i due fratelli hocri De Beer,. furono add1nttura assaliti dAl,lilacquirl'ntt. Cominciarono le offerti." duemila, tremila ,tcrlme. ~il'nte: i due frate-lii, senza hatter CJ~lm, c;,nolla,·ano la tl"sta. Quattro, cmquc, sc1, setten11la stcrp line ,.\ qut·,ta cifra, i due fratelli cedettero. Sette ,;acchctt1 d'oro per un pezzo di terra stenie, che pochi Rinrni prima essi stesi;.1\"Oh:,·ano abbandonare per darsi alla ricerca Ji un pascolo più fertile per i loro grc~gi? I Oc Bcers mta!lcarono 11 denaro l. partirono per iniziare la loro nuova \"tta d1 hcnc~tanti. Il loro ne mc. asi;unto come ra1,<,ont sociale dalla più grande impre-sa diamantifera, diHnne fa. muso senza che i due bocn contrihuis'lero tn niente allo ,nlupro di quella formidabile mdustria Cosi, per una dozzina d1 migliaia di sterlme, quei coloni avcnno abbandonato i tre ptù ricchi terreni diamanufen del mondo. (O1ec1 anm dopo, non •rnrebbero ba<,tat1d1cc1m1hom d1 sterline per riacquip ,;tarli). :\la gh acqu1rcnu, all'atto della compera, dubitavano quanto 1 \"e"nd1tor1 ,;e un ·immensa ricchez;,:a grncesse realmente in quel suolo. L'acquisto de1 tre poderctti di Dutouspan, Bultfontein e Voormtzgt, era •nato semplicemente una specula7.ione sui terrenr. 1 nuo\"1 proprietari erano degli uommi d'affari dt Port Elizabcth, la cui attenzione era stata attirata dall'enorme afHu!iso degli stranieri nel Sud-Africa. Dove si riversava tanta gente, 11prezzo dei terreni dove\Pa necessariamente salire; il calcolo era dei più semplici. Sino a che 1 cercatori ,cnavano le sabbie e I greti dei fiumi, nessuno poteva intervenire e pretendere un canone di affitto. Ma ora che 11miraggio dei diamanti si levava anche dalla terra, la cosa era ben diversa. chiunque \POlesse far delle ricerche in un certo appezzamento d1 terreno avrebbe do, uto pagarne l'affitto. I nuovi proprietari non pensarono un istante a fare e~egu1re degh scavi per loro conto. Gli ammin1straton della 1...-0ndo,ia11d Soutli-AJTlcan E,.ploratio,z Companr , che esportavano lana e pelli e che a,·e\·ano acquistato I terrc01 d1 Duto1tspan t: Bultfontein, allargarono 1I loro commercio iniziando l'allevamento degli ${ruzzi, visto che la moda parigma domandna molte di quelle piume La cua Dumell Ebdcn e C., che aveva comprato Voom1tzgt, continuò ad occu~ parsi del suo commercio di legnami e di fosfau, senza pensare un istante a cercar diamanti nei terreni acquistati. Tanto più che molti competenti m materia continuavano ad affermare che se nel Sud-Africa c'era qualche diamante, si doveva tro\.'are certamente fra le sabbie dei fiumi. 1 nun, 1 proprietari din!>ero i loro tureni Ì"l particelle minuscole, cento mt:tn quadr:iti circa. Queste piccole umtà sem• bravano tl''lte di spillo, sperdute nella 1mmcn'!a d1ste-sa dell'altipiano sudafricano. Tutta\'la, ciascuna rappresentò una concessione m111erar1a,un rla,m, che "emva affittato per d1ec1 scellini mensili ai cercatori. A questa condizione, essi B\"C\'ano diritto di ,;cnare m profondità quanto \'Olc:,ano; ma se qualcuno sorpassa'"a di qualche: t:ent1metro, in larghezza o m lunghezza, i lim1tt segnati, doveva pa- ~are il fiuo d1 un altro dwm. I cercatori, coi loro arnesi rudimentali, non potevano sca,·are llran che in profondità e, dopo una o due settimane d1 "ane ricerche, abhandona\'ano l'appezzamento per affittarne uno nuovo. Si calcoli a quanto arnmonta\'ano i benefici dei proprietari di quellt: terre-, con tale: f.peculazione. :\la fu la fattoria comprata ai fratelli De Bccrs quella che divenne, in breve, 11più vistoso affare. L:n giorno del luglio 1871 uno dei cercatori, un mdiS,!;enodi Colesberg nella Colonia del Capo, sali sul più alto punto del poderl', la ntta della collma (koppe, come la chiamano I boeri) per riposarsi all'ombra d1 uno dei ran alberi. Raspando la terra col piede. l'ind1R:eno vide scaturire un grosso diamante. Com'è facile immagmare, 11giorno dopo non restava sulla monta1enola un centimetro dt terra che non fosse sca,·ato e rimosso. Questa ,·olta, SI era tro,·ata davvero la terra promessa· 1diamanu !lcatun\'ano 1n cosi gran numero che in poche settimane varie centinaia di cercatori fecero fortuna. ('iò nonostante, la Casa Dumell Ebden e C. considerò ancora come un'an,entura l'affare dei diamanti •• e, cedendo alle insistenze dei cercatori, vendette loro I rlmms della montagnola, mcassando, per le poche centinaia di m<:tn quadrati, cinque volte 11 prezzo pagato per l'inoero podere. Qualche mese più tardi, dopo molte litt con 1 d1ggers, fini col ven<lere il restante del terreno per centomila sterlme al governo della Colonia del Capo. I propnetan d1 Outouspan e d1 Bultfontein, mvece, non ~i affrettarono a vendere quelle terre Se ne disfecero qualche anno dopo, quando fu loro offerta, da un trust, l'ingente ,om• ma d1 un milione e mezzo d1 sterline Nel 1871 il precipitoso esodo verso la terra dc, diamanti s1 può dire fosse finito. Restavano ancora terreni liberi, ma ormai 11 punto pnnc,pale dove sarebbero state fatte le ricerche era fissato e qud punto dove1.·a diventare il centro diamantifero del mondo. Nei tre poderi \'lcmanu le tende e le baracche dei cercatori !li alzavano sull'area d1 vere e proprie cmà 1 diggers piantavano, al !unite delle minuscole singole concessioni, un cartello coi loro nomi; 1st11u1vano comttat1 con la funzione di mantenere l'ordine e d1 far rispettare la proprietà. La legge del più forte cedc\'a insomma lentamente 11posto alla legge costituita. Ma 11 senso de-Ila giustizia era ancora assai debole in quegli uommi e un solido paio dt pugni era ancora il codice più sbrigativo. Far fortuna 11 più rapidamente possibile era lo scopo che aveva attirato i dig!(trS tn quelle desolate terre e che li spingeva a lavorare bestialmente dall'alba alla notte. La sete di denaro male si accorda col senso d1 giustizia ove manca l'autorità. E il caso aveva ,·oluto che i tre giacimenti d1:1mantifcri fossero situati in una regione dove, fino allora, nessuno Stilto esercitava il suo potere. Di questo, i diggers non si erano dati nessun pensiero. Sapevano d1 trop varsi, sino al limite della Colonia del Capo, sotto la sonanità inglese e che verso il nord ognt autorità si perdeva, letteralmente, nella sabbia. Non v'era nessuna frontiera visibile, con sbarramenti e guardiani. Si anda,•a do\Pe si voleva, senza il timore che qualcuno movcsse obiez1on1. :\1a quando I cercatori deviarono verso l'est e si dettero a scavare lungo le rive del Vaal, incontrarono un'autorità di Stato. Il fiume di,·ideva le due repubbliche dei boeri che ivi si erano formate nella prima metà del secolo: lo Stato libero dcll'Orange e il Transvaal che portava 11 nome ufficiale d1 Repubblica Sudafrip cana. Verso la metà del secolo l'Inghilterra aveva proceduto all'annessione detl'Oranp gc, ma l'a"eva abbandonato presto es• sendo sembrato a Londra troppo costosa la lotta che conttnuamente si doveva so• stenerc contro gli 011entott1 e le ammin1• strazioni locali alfine di mantenere la sovranità. su una colonia piuttosto po\'era. Dopo l'abbandono, i governanti dello Stato libero si mostravano assai doc1h e ben disposti nei riguardi dell'Inghilterra. Invece i boeri del Transvaal serbavano un sordo rancore "erso gl'inglesi. rancore che $i manifestava contro tutto ciò che era mglcse. Parevi\ che in quella deserta terra si rianimasse l'antica rivalità che ne, secoli ave\'a diviso olandesi e inglesi per la dominazione dei man. Quando i boen del Transvaal videro tanti stranieri alzar le tende sulle rive del loro fillme e sentirono di più m più parlare inglese, il loro rancore esplose. li presidente del Trans\·aal, Prctorius, mandò poliziotti e funzionari nei campi dei cercatori per far loro annunciare dì aver concesso a tre Compagnie boere il dip ritto esclusivo di 'sfruttare il terreno dia• mantifero. I d1ggtrs risposero proclamandosi cosutuiti in repubblica md1pcndente e nominando loro capo l'inglese Stafford Parker. Il presidente Pretonus dovette re,·ocare il diritto accordato alle Compagnie boere del Transvaal. Sull'altra riva del Vaal, le cose si sYolsero con più calma. Il presidente dello Stato libero dell'Orangc, Brand, non tentò neppure di usare la man1enl forte e niente impose ai d,ggers, ma propose loro di erigere una scuola, un tribunale, una prigione. La proposta fu accettata dai digp gers a condizione che la loro indipendenza non sarebbe stata attaccata e che l'Orange non si sarebbe immischiato, se non richiesto, nei loro affari. Era un espediente-, non una soluzione. 1 boeri del Transvaal si agitavano sempre più e cercarono d1 indurre lo Stato dcl\'Orange a far causa comune con loro. Il momento era venuto, essi dicevano, di fare un'unica repubblica dei boeri che avrebbe avuto per capo il preo;1de-nteBrand. :vta Brand rifiutò. L'ln- ~hilterra a,·eva fatto chiaramente intC'ndere che considerava l'unificazione delle due repubbliche come una minaccia ri~ ,·olttt ,·er"o di lei. A Città del Ca~o si ebbe !ientore di queste manovre e il segretano delle Colonie, Southey, che già sostcnc\"a in seno al governo locale la neccso;atà d, mcorrorarc I terreni diamantifen, innò un rapporto a Londra. Ma in lnf:h1herra il problema non suscitò grande interesse. Le riforme arrministrati,e propup,nate da Gbdstcre e la guerra franco-prussiana occupavano per mt1ero 11 Rovcrno e l'opinior~c çubblica Si ntent'va moltrc che la nuo\'a ,·ia delle Indie aperta dal Canale di Suez. di recente inaugurato, veni~se a ridurre il ,·alare dell'Africa del Sud e, infine, la Colonia del Capo non godeva eccesS1\"Csim• patie né in parlamento. né nella City Insomma a Londra non si a,eva alcuna \"Oi;tlia. tn quel memento, d1 mtrapren. derc nuO\'e campagne di conquisti' nel continente nero. Tutta\'ia il ministro alle Colonie del Gabinetto britannico, lord Kimberky, trO\Ò una fo1mula, in ri"-posta al rapçotto, attra\Crso la quale a Città del Cafo si ccmrrese d-:c L~rdra. pur non acconsentendo a mi-.ure \'iolt-nte, ncn <iioppone.va a una conqu1!ta pacifiu La zona diamantifera era zona neutra senza un go\erno, ma in seno alla rara popolaz.ione mdigena, poche tnl::ù di ~nq11as (incrocio di ottentotti con l:ccri), godc\·a di un certo ascendente 1I loro decano, un certo Waterboer. ~on fu diffip cile al goHrno della Colonia del Ca1=0 con\'incere 11 HCchiogn"qua che g;l'interessi della sua gente sarebbe-ro stati rr.eglio di~ f6i dagli ÌnR:lcsi che dai boen . ...\ richiesta dei grlq11as si cot-11tuì un tribunale di arbitraggio per dclimttare, apparentemente, le frontiere e, nascostaml'.nte, per regolare la questione dei terreni diamartiferi. Le due parti 8\ ,·erse erano rappresentate ufficialmente da \Vaterboer e Pretonus, presidente dei boeri del Trans\"aal. 11 goHrnatorl! della colonia inglese del ~fatai. sir Keate, ebbe le funzioni di arbitro. Per il resto gli inglesi parvero re!ltar fuori causa. Naturalmente, 1I giup d1i10 di sir Keate fu a favore dei gnquas. Quattro i;pomi più tardi l'inttera regione d1 quelle tribù (Griqualand \\'e,t) fu dip chiarata inglese. lnutih furono le proteste de, boeri. Quelli dello Stato libero dell'Orange ri'..lsc1rono ad ottenere no\'antamila sterline a risarcimento dei prcte-.i danni subitt col perdere ognt diritto alla possessione del Griquala1:d \\·est. Il problema politico era stato risolto come si desiderava a Londra, con una somma 1rrisona. La formula di lord Kimberley aveva dato buoni risultati, Per ce• lebrare l'av"ento del nuovo regime e per rendere onore al mimstro delle Colonie, al cui suggerimento si dove"a la pacifica conquista, la collina ove una volta era 1: podere dei frntelh De Beer!i, fu chiamata Kimbt:rlcy. Og~1 Kimberlcy ha una popolazicine d1 c10quantam1la ab1tant1. Nel 1937 furono estratti dai suoi grncimenti se1ccntovent1quatt10 mila carati di diamanti PIERLUIGI MELANI
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