(CONTIJ,,,,AZ. D.U NUMERO PRECEDENTE) j I.LE 3 d<·l mattino, mentre i > due trci:ii ~::\vano in stazione r ,u un binario morto per prcn- ~~ icrc acqua, lo zar si Svegliò. ,\ndò nella carrozza-ristorante, (il quar 1 vagone), chiamò Nilov dal v,1gonc icino e gli domandò: « Mi dica, C'hc ,;uccedc a Pictrogrado? >. e Nilov ri'ipo~c: "Grandi disordini. ~la non così gr.1vi che non ..,j possano reprimere in due o tre giorni ". e In <fucl momento \"ojoikov entrò nel vagone e disc;e: " E: giunto in quc-- '-lO momento dalla stazione di Vischcn, un tclc~ramma da cui risulta che un treno con 700 cavalieri dell'Ordine di San Giorgio è partito da Mohilov, diretto a Dno ". Que,;ti cavalieri di San Giorgio erano diretti a Zarskojc Scio per presentarsi allo zar: si dice thc volessero comegnargli la croce di San Giorgio di tcrw grado (la crocc- di San Giorgio era in Ru\Sia la ricompcn,a al valore). e "MaC'stà'\ pro~guì \'ojcikov, "circondato dal seguito brillante di que•iti gloriosi eroi. \'o..,tra ~ac\tà potrà prescntaf""-ia Zar"!koje Scio· per mettersi alla tC'sta delle truppe della guarnigione rimaste feddi e mcamminar::.i verso Pietrobur~o e la Duma. Le trupp<.' <;Cdi1.io..e. si ricorder.rnno del loro giuramento_ allo nr e ,·erranno presto a capo dei giovani soldati e dei rivoluzionari". e ~lentre \ ·ojeikov così parl.1va il gencr.tle Zcbcl entrò nel treno e gridò: "Sono tutte menzogne! Vostra ~lac- '-là viene ingannata. Ecco un telegramma. Guardi: è firmato: Pietrogrado, Comandarate della Staiio11e Nicola - T enent,• Grekou. Ordina: Il trl"no Lit. A. de.:e arrestarsi alla staiione di f"ischaa e dirignsi, non a ,(arskoje Selo, ma a Pietroçrado". « Lo zar balzò in piedi: "Che significa 1uesto? Una congiura? Il tenente Crekov comanda Pictrogrado?". e Il r,·nerale Zabel ri"lpO~: "Maestà, a !lictrogrado 6o.ooo uomini di truppa, con i loro ufficiali alla testa, sono pa<;sari al governo provvisorio. Vo:-..tra~Caestà è stata dichiarata deposta. Rodzianko ha annunciato in tutta la Ru.,..,ia l'entrata in vigore dr! nuovo nrdinc. t impossibile continuare il , i u:~gio. Tutte le ferrovie '-0no agli onimi del deputato Bublikov". e Lo ,ar, sopraffatto dalla sorpre<;a e dall'indi~nazionc. gridò: "Ma perché non mi è stato detto nulla prima? Perché mi si informa soltanto ora che non c'è più nulla da fo.re ?". Dopo qualche momento, con la ralma di chi ha perduto ogni sper;.1nza, roggiumc: "Orn, grazie a Dio, andrò a Livadia (c;t<;tcllo imperiale di diporto in Crimea). Se il popolo lo vuole, abdicherò, e andrò :1. casa, a Livadia, in giardino. l fiori mi piacciono tanto ...". e Zabel fece un movimento di pcrpks.,ità <.:onle braccia e uscì d.11 vagone. « Vojeikov lasciò l'imperatore con l'ami ·iraglio Nilov, u,;cì e dette ordine d far uscire il treno dal binario morto e di pro,;cguire il viaggio. ~la e;li operai delle ferrovie avevano recato gua~ti alla locomotiva del treno imJ)<'1iak, e ~i fu perciò co\tretti a prendere la locomotiva del treno staffetta. Qm•,;to cambiamento richiese mezz'ora di tempo. 1 sedici uomini del Ko,iuoi ··scorta personale) che viaggiavano con l'imperatore facevano la guardia .1ffinché non fossero fatti guasti andtc a quc,;ta ~econda locomotiva. « All'alba del 2 marzo l'ultimo treno imperiale con a bordo :"J'icola 1I si avvicinò alla sta1ionc di Bologoc. Si aveva l'intenzione di aprirsi b <;trad,t, <t qualunque CO"lto, fino a Zar,;,kojc Scio. :\'"d primo vagone, dietro al te,ider; vi era un plotone del rrggimcnto frr~ rovic:ri, cd una piccola ri,crva di rotaie e di travcrc.ine, nell'evenienza che il binario fosse stato interrotto. e Nel momento in cui il treno \l<\\'<l incamminando,i sulla lim·a di \ 'indau r si tro\'aV,l a poca distanza dalla sta1ionc di Dno 1 giume un trlegramma recante la noti1.ia che anche la guar• nigione di Zar~koje Scio era pa .. ~ata al popolo, e che l'imp<'ratricc, ahh,111donata dalle truppe, si era rivolta, a nwuo dt'I comand,mtc del Palano. a Rodzianko e alla Duma, chiedendo prc.rr,ione per la famiglia imperiale. ln 1·guito si c.cppe che tutta la guarni- ~io,ir di Pietrogrado era già agli ordini della Duma. verso cui afflui,·ano le truppe e i delegati elci popolo, e che .rnche la gendarmeria e la poli1ia avevano riconosciuto il nuovo ordine. « "Dobbi~1mo andare a }.losca?'', proj>O'-t: l'imperatore. ")..fi è \lato <-emprc detto che Mosca mi ~rguin•bbe". e :\fa alb stazione di Dno arrivò un altro tclegr.tmma in cui veniva data nntizia che tutta la guarnigiom· di ~to- <;('a ubbidiva al nuo,·o ordine. dir tutti coloro i quali fino allora avt'\·.ano OIIINIBVS 0 -.•}: LO ZAR NICOLA NELLA DIVISA DI UN REGGIMENTO OOSAOOO avuto il potere erano stati arre,;;tati, e che a Mosca non vi era altra truppa che quella del popolo. « A quc~to punto il treno reale cominciò a girare come una fiera in gabbia : da Dno a Ilologoc e di nuovo a Dno, nel vano tent,Hivo di aprir<-i una strada in qualche punto. Finalmente alla stazione di Dno si incontrò col treno del generale Ivanm-, che fece relazione allo zar di tutto qu(•llo che accadeva nella capitale e dic.sc: "I rivoluzionari ~i sono impadroniti del potere. Ora la sola salvezza comi,;;te nel recarsi in mezzo .all'esercito". e Una penona del 'leguito dello z.tr. che Si trovava presente a que<,ta scena, a"s... icura che a questo punto il generale \'ojcikov abbia esclamato: "Non c'è più che una coc..1da farr: aprire ai tcde~chi il fronte di ~lin,;k e la~ciarc entrare le loro truppe p<'rché rovescino quella canaglia". « L'ammiraglio Nilo,, per quanto fosse ubriaco, si ribellò a que,;ta propo--ta e disse: "Questo non è comigliabile. ln\'aderebbcro la Rm<.ia e difficilmente cc la renderebbero". « }.fa \'ojcikov insistè nella sua propo<;ta, e basando,;;i sulle dichiMazioni della \'ast.iltschilkova (sedicente latrice di un me<;saggio di pace ~cparata da parte della Germania), sostenne che l'imperatore Guglielmo non faceva gu('rra a ~icola li, ma alla Ru!iisiache a"e,·a tendenze antidinastichc. e Allora l'imperatore di'-SC:' "Grcgori Jefimovic (Rasputin) mi ha fatto molte volte quc!iita proposta, ma non abbiamo mai convenuto su di e,~a. Si potc,·a fare qualche co~a quando le truppe tcdc~chc erano ancora avanti a \'ar~avia, ma non tradirò mai il popolo nMo". Dette queste parole, lo zar f>Coppiòin pian10. .- Dopo un momento di c.ilrnzio continuò: "Se mia moglie e i miei fì~li usciranno ql\'i dalle mani dì quei mugic, andrò a Livadia e vi finirò in pace la \'ita. }.fichelc (il fratello di Nicola 11 potrà regn:i.rt', come egli ritiene g-iuc.to: egli è già molto am.1to". « Nicola II di..s.<.•ancor.t una frase in prr--cnza dei "old~tti del Konvoi: "Firmcrb l'abdicazione, mi recherb prcs.,o l'armata per congedarmi d,,i soldati. e poi potranno fare quello dw v~liono: io non di,;turberò ne..,,uno" ». Il narratore cli questi avvenimenti vide per l'ultima volta lo 1a1 alle quattro <' m(•zzo drl mattino, a \'enti pa.,,i da!l.1 ~t.11.ioncd-i Star,lja Rus,;a. Nicola 11 U(CÌ -.ulla piattaforma del \'agone, tl'1reo in vi\O, avvolto in un ,;;emplìcc m~111tclloda soldato, con le spallim· di comandantc ,;uprcmo. Aveva rr~pinto sulla nuca il ,;;uo berretto di p<•llicci,l. Gl'ttÙ uno .,~ua,cln a(~rntc ~ulla q;1zion<'. r (Ì p.,..,ù pi\1 w,ltc· la mano sulla fronte. Vicino a lui M:i.va Nilov, completamente ubriaco, che barcollava pe<;antcmente e canterellava. Dopo aver respirato un po' d'aria pu• ra, invernale, lo zar risalì nrl ,-agone. li treno si mi,c in moto... Quri.nto segue è la relazione del generale Russky sull'abdica.zionc. Il generale Rmsky era comandante in capo del fronte del nord, con qu.:irticre a Plcskau. « Eccellenza>, di\M! al generale Rmsky il corri'ipondente di un altro giornale ru"-~ (Russka1a V0l10, 7 marzo), e ~iamo venuti a "apcrc che la libera Rus\ia de\e a voi ,;e le è \lato evitato un terribile spargimento di sangue, che il depo.,to zar voleva far soffrìrc al popolo. Si dice che Nicola II sia venuto da voi per persuaden·i a mandare akunì corpi d'armata contro la capitale in ri\·olta >. Il generale Russky rise ed os"len·ò: e Se si , uol parlare di un <.er\'izioda mc reso alla rivoluzione, si tratta di co"a ben più grande di quello di cui voi mi date la· imprcssio1i.1nte notizia. L'ex-7ar non mi propo~e nc~-.una ,;pcdizionc di coroi d'annata per reprimere la rivoluzion<•. per la semplice ragione• che in quel momento Havo con\'incendolo della ncccs,;ità dc-ll'abdica,ione, cd a lui stC<,SOappariva chiaro eh,· la ,;ituazionc C'l'adisperata. « Vi racconterò per esteso gli avvcnimrnti che accompagnarono l'abdica1.ione dello zar. Il 28 febbraio fui informato da un telcg:ramma clrl Quartier Generale del Comando Supremo (Mohilc\') che lo zar era partito per Za~koje Scio. Fui perciò molto sorprc-so quando, la notte del 1" rnar.10. ricevetti la comunicazione che il ueno rcalr era in cammino ,;;ulb strada da Bologoc verso Piesk,tu, attra.,cr.o Dno. Sarebbe arrivato qui la ,;era del tp marm \'CNO le 8. Cor<.ialla qazionc per ,rndare a ricc\'erlo, dopo aver dato OJdinC'chr la \'enut;i cl!'\lo z,,r pa,;- ,;;a,;,e inosservata. Il tn·no arrÌ\'Ò alle otto cli ,er;J.. Fin dalle prime parole dello zar capii che egli era più al cor• rcntc di mt' di ciò che stava accadendo. Quantunque Plc.,kau non sia che a sette o otto ore di distanza da Pietrograclo. a mc non erano giunte che noti1ie confu~c sugli i\\'\'C'nimenti nella capitalr. Tranne un telegramma di Rod1i.rnko del 27 febbraio, in cui mi chiedr\·a di ri\'ol~cnni allo nr. fino all'arri\·o di Nicol,1 I I, non a\"Cvo ricevuto, di fatto, ne'l..,una comunicazione di nessuna specie da p:utc del Comitato csccuti,·o della Duma. « :--..·icolaII, di ,;olito poco .c. omunicat!\·o. era questa volta più cupo e taciturno che mai. Gli avvenimenti non ~nlt.1nto lo ;igita, ano, ma. lo inz: dignavano. Tuttavia non pcmava più a prendere provvedimenti prr reprimere la rivoluzione: al contrario. Vcrw le due di notte mi chiamò e mi dichiarò : "Mi sono indotto a fare conce<i:sionie a dar loro1un 11inistcro re- "ìpon,abilc. Quale è la sua opinione?". e Il manifesto circa ii Mininero responsabile ~tava sul tavolo, già finnato. lo sapevo che que3to compromesso arrivava troppo tardi e che non poteva più raggiungere lo ~copo, ma poiché non avevo ricevuto istruzioni dal Comitato Esecutivo, anzi non avevo riC<'\'Uto neanche la più piccola inforrna?ione sugli avHnimenti, non osai dire il mio parere. Perciò proposi all'imperatore di mettersi immediatamente in comunicazione telegrafica con Rodzianko. Soltanto alle tre del mattino riull;(".iai chiamare all'apparecchio Rod,ianko, il quale si trovava allo Stato )..la~~iorc a Pietro~rado. La nostra conversazione durò più di due ore. Rodzianko mi comunicò i particolari degli av,·cnimenti, che si su<-scguivano con un rapidità da togliere il re- ~piro, e mi dimo~trò efficacemente che la sola strada da ,;eguire da parte dello zar consisteva nella rinuncia al trono. e Riferii subito, telegraficamente, la mia convcNazìone con Rodzianko al ~cnrralc Alcxcjev .Capo dello Stato :\laggiore a )....lohilev)e ai comandanti in capo degli altri fronti (il fronte russo era diviso come <;egue: fronte 'iCttentrionale, fronte occidentale, fron. te meridionale, fronte rumeno, fronte del Caucaso). Alle dicci della mattina mi recai dallo zar per riferirgli quella conver--:uione. Poiché tc·mevo che potcs<.e accogliere con sospetto le mie parole, invitai il mio capo di Sta• to :\-laggiore, grnerale Danilov, e il capo di ammmi\trazione, generale Sa- , Jt~ch, ad accompa~nanni cd a spallc~giarmi nel con..i.gliarc urgentemente all'imperatore di rinunciare al trono, per il bene dclla Ruc.,ia e della , ittoria sul nemico. Io ero allora già in po~<.esso~clic ri~P.<"sted.e_i generali r\lcxeJcv, :\'1cola ~:\'1colaJenc, Brusilov e Evert. Ricono,cevano tutti unanimemente, la necc..,sità dell'abdicaz.iom·. e Lo 7.. ar ascoltò con calma la mia rela1ionc, poi di"-~Cch'er.i pronto a rinunciare a.I trono, ma voleva farlo alla pre,ema di Rodzianko che ·si diceva a\'C\'a promcsc;o di recani a Plcc.kau. Non era giunta nessuna comunicazione di Rodzianko in questo semo. Al contrario, durante la com·ersazione telefonica avuta con mc la notte precedente, egli mi a\'cva chiaramente detto che non poteva né voleva allontanar'iÌ da Pictrogr.:tdo. Lasciammo lo zar, in attesa che decidew~ qualcosa di concreto. Nel pomeriggio, \'Crso le trc1 lo zar mi fece in\'itare a recarmi da lui e mi dichiarò d'aver già firnato l'atto di abdic;\7ionc in favore del figl;o_ e }.ii dette un telegramma, firmato da lui. contenente l'abdicazione. Dopo essermrlo messo in tasca, uscii per recarmi a tra.smetterlo al mio Quartier Generale. e là, del tutto inatteso, tro- \'ai un telegramma firmato da Gutschko\' e da chulgin (deputati della- Duma, appartenenti a partiti moderati) i quali mi comunicavano che erano partiti per Plc-:kau alle 15,35. Ricevuto questo telegramma. rinunciai alla divulga7ionc del manifc!ito di abdicazione e lo rimandai allo :z...'\r.Questi si rallegrò dell'invio dei due commi~,;.ari, e sperò che quc!ito "iaggio indica,;se un cambiamento nella situazione. e Il treno ru cui viaggiavano i commis-:ari, cama un rit.irdo, non arrivò che h '-era alle I o. Lo zar, ncll.'attcsa, era divenuto impaziente. Jo mi tenevo in di"!parte cd evitavo di avvicinarmi a lui per schivare la con,·crsazione. Il vecchio Fredcrick.., gli era sempre a fianco. e Al momento dell'arrivo dei commi<:~ari, mi trovavo nel mio vagone. :\t.1lgrado il mio ordine di condurre i commi,;sari da mc, prima che da altri i gcnC'rali del seguito li condm ..c..ro in~ vece prima dall'imp<"ratore. Quando entrai nel \'agone dello zar, Gutschkov vi era già e lo stava inform,rndo dettagliat;unente degli ultimi av\'cnimcnti. Allo zar fece grande impres<.ione la noti1ia che la sua scorta pcr..,onalc era passata dalla pane dl·l ri\'oltosi. Qur\ta notizia lo sco..s.c talmente che preHÒ poca atten1ionc alle altre notizic. e Alla domanda dello nr, che cosa do\'l'~sc fare ora1 Cut'\chkov ri~posc in tono perentorio : "Do\'ete rinunciare al trono". e Lo zar ascoltò con calma questa dichi3razionc del commi.,sario del Comitato C\CCuti\'Odella Duma 1 e dopo un lungo silenzio rispose: « "\'a bene; ho già firmato l'atto di rinuncia a favore di mio figlio; ma ora. considerando che mio figlio è di salute co~ì cagionevole, sono venuto nella determinazione di non separarmi da lui. Perciò ho drci<.o di abdicare al trono in fa\'01e di mio fratello ~1ichelc Alc,;~androvic''. e I commic.~ari non fecero alcuna obiezione. Lo zar si recò, imieme con Fredericks, n('I \·agone vicino, ,;crisse la abdicazione secondo la nuova formula e tornò pres'-o i commis"-ari. Finalmente comparve fredericks con l'atto di abdir:i.zionc scritto a macchina, e lo 7,\r lo firmò subito. l commì..,sari allora. pregarono Fredc-rick$ di controfirmarlo, ciò che egli fece soltanto dopo l'as,cnso dello zar. L'atto di abdicazione ~u redatto in due copie; una fu C"mtodita da mc (Ru~c.ky), e l'altra fu d::!.mc consegnata a A. I. Gutschko, dietro ritevut.l >. ' (co11trnua) • UNA TEDESCA ~ '4,&1c?,..e,/ OLIO D'OLIVA~ L'EPIDERMIDE Il Palmolive, fabbricato con olio d'oliva, è talmente benefico per la tenera epidermide delle piccole gemelle Dionne, che sarà certamente ottimo e benefico anche per voi. Infatti nulla si addice e si impone meglio dell'olio d'oliva del Sapone Palmolive per ammorbidire, tonificare e abbellire la vostra epidermide Fate una prova oggi stesso e sarete meravigliati del magnifico risultato I __ .. ___ ..,..,.,, I YOltn d■nll. 1ono I e 10 Sopete c:h■ d,11■ gengwe debol lono olio G■n91Y1t, .d olla l'lorr olio p■rd110 dei d■nll. 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MONDADORI e I .EMA gmd, ri•l•t> "'"""• q,1,dlei,,J,, eh, tutta I p~ bltml tecnici, t1tet.1ei, cah11r1.II,economici de.I cinema. t la phl Ulternsante ruupa ltaUua del centre. 0cal fasdc:olo ti cli 40 pacln• 111pe.rba.mtnteW. -utrste t IN VENDITAIN TUTTELE EDICOLED'ITALIAA LIRE DUE
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